Gran Torino |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley.
continua»
Azione,
durata 116 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 novembre 2021.
MYMONETRO
Gran Torino
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un bel film per riflettere…di ziogiafoFeedback: 0 | altri commenti e recensioni di ziogiafo |
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sabato 11 aprile 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ziogiafo – Gran Torino, USA 2008 - Con questo film Clint Eastwood torna a dirigere se stesso, a quattro anni da “Million Dollar Baby” ci propone una storia che a prima vista può apparire lineare e prevedibile, nulla di più, ma non è così. Il film racconta la tormentata esistenza dell’anziano ma arzillo Walt Kowalski (Clint Eastwood ), veterano della guerra di Corea alle prese con le sue profonde riflessioni, con il repentino cambiamento della società e con il difficile compito di arginare quell’esplosione di rabbia che ogni giorno gli scoppia dentro. Il vecchio Walt ormai in pensione trascorre le sue giornate tra una birra e una sistemata alle aiuole del suo giardino, tra una cosa e l’altra il suo sguardo si posa spesso sulla sua stupenda Ford Gran Torino del 1972 parcheggiata nel garage di casa, una bellissima auto d’epoca che custodisce gelosamente, un caro ricordo della sua intera vita lavorativa trascorsa alla catena di montaggio della famosa fabbrica di automobili di Detroit. Lui stesso montò il volante a quella meravigliosa macchina che poi sarebbe diventata sua. Walt, gestisce a fatica la sua solitudine, ha da poco perso la moglie, non ha molti amici e i suoi due figli sono quasi degli estranei, due persone con le quali non è mai entrato in sintonia. Nel quartiere in cui vive tutto è cambiato, non c’è più rispetto per gli uomini e le cose, bande di teppisti di varie etnie dilagano, un mondo di violenza che il grande vecchio non accetta e che combatte come può… a “muso duro”. In questo scenario deleterio entra a far parte all’improvviso Thao (Bee Vang), un giovane asiatico vicino di casa di Walt che, dopo un primo disastroso approccio con il burbero reduce di guerra, porterà nuova linfa nella sua squallida vita. Infatti, Thao, si lascerà guidare dalla grande esperienza del vecchio Kowalski che apprezzerà la sua tenacia e la sua voglia di fare – a differenza di quelle anime perse dei suoi coetanei del quartiere – gli dedicherà molto tempo della sua giornata, insegnandogli molte cose, regalandogli qualche prezioso attrezzo preso dalla sua fornitissima officina e si batterà al suo fianco fino allo stremo delle forze, per dargli quel fondamentale esempio di coraggio per affrontare la vita nel rispetto della giustizia. «Gran Torino» è un film volutamente scarno e semplice nella sua struttura ma è severo e complesso nella sua tematica, la maturità di “Clint- Kowalski” ci invita a riflettere sulla società che cambia, che bisogna reagire con intelligenza a tutto questo, sull’integrazione dei popoli… sulla vita e sulla morte ci sono gli interrogativi di sempre, ma il senso di responsabilità e la saggezza dei vecchi non devono mai essere presi con superficialità dalle nuove generazioni. Il passaggio delle “consegne” tra il “vecchio” e il “nuovo” avverrà appunto con il grande regalo che Thao riceverà dall’irascibile Walt, che gli lascerà in eredità il suo importante insegnamento e la fiammante Ford Gran Torino. Un bel film per riflettere… cordialmente, ziogiafo
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