Gran Torino |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley.
continua»
Azione,
durata 116 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 novembre 2021.
MYMONETRO
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Il testamento di Henry
di MauroFeedback: 0 |
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domenica 15 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo dico subito io sono di parte adoro Eastwood da Madison county a per un pugno di dollari passando per Henry la carogna.Questo film mi ha decisamente sorpreso e credo sia la risposta alla curiosità di sapere quale sia il rapporto vero di Eastwood con i personaggi ghiacciati ed impenetrabili che ha interpretato.In questo film ce lo spiega benissimo con la scena finale che non dico per non rovinare la sorpresa a chi lo vedrà dopo di me.La scelta che compie è un bellissimo messaggio indica che c'è un'alternativa tra subire una violenza o farla e da lui penso nessuno se lo sarebbe mai aspettato.Per il resto ok c'è il discorso sulla diversità razziale in chiave autoironica pure a dimostrazione che gli americani non esistono ma che sono il prodotto della fusione di tante etnie diverse.C'è la spiegazione di cosa voglia dire essere un vero uomo che non è sicuramente la capacità di sottomettere gli altri o di essere particolarmente violento piuttosto di compiere atti di coraggio per migliorare la propria vita e qulla degli altri non ci sono mestieri da donna o da uomini esiste la praticità del lavoro che ti permette di capire chi sei quali sono le tue qualità ed i tuoi difetti ti da dignità oltre a fornirti lo strumento per la tua sopravvivenza.La Gran Torino cos'è? è la sua giovinezza,l'America che non c'è più soprattutto quest'ultima cosa.Alla fine al protagonista e nemmeno ad Eastwood da fastido più di tanto la presenza di tante etnie diverse piuttosto la distruzione di un modo di comportarsi basato sull'educazione,il rispetto,la sobrietà da non confondere con la goliardia delle frasi falsamente offensive dette tra lui e gli amici che sono espressione d'affetto invece lo spiega bene al giovane Tao questo.Sono concorde con i messaggi lanciati da questo film anche su quelli riguardanti la critica ai sacerdoti nel voler sempre parlare di cose che alla fine non conoscono questo è innegabile.Lui alla fine si confessa ma non con il prete che tra l'altro non capisce nemmeno il suo tormento per non aver amato di più i suoi figli si confessa con Tao.Penso sia veramente il testamento di Eastwood questo ed alla fine si preoccupa che la sua Gran Torino non sia modificata l'ha amata così e vorrebbe vederla correre sempre così la sua Am erica.Il film è tecnicamente una lezione di cinema a chi ha costruito il suo successo sulle facili emozioni strappate a suon d'effetti speciali qui ci sono solo recitazione e fotografia di altissimo livello e guarda un pò questa è la mia Gran Torino è la dimostrazione che si può fare ottimo cinema con pochi ingredienti se sono buoni.Nell'arte conta avere qualcosa da dire non stupire e basta.Certo che Eastwood fa la caricatura a se stesso in questo film è proprio bravo troppo simpatico veramente scusate se sono così di parte ma penso sia l'attore più atipico della storia del cinema una faccia di pietra ma così magnetica!
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