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                Rilettura di “Gran Torino” del 23 settembre 2010.Intanto precisiamo che Gran Torino è un auto ,l’auto dei sogni di mister Kowalsky.
 Definizione del film: drammatico, introspettivo , generoso, dignitoso, di pacificazione.
 Domanderete perché di pacificazio?
 Nel  gesto di Mister Kowalsky , di immolarsi contro la violenza , con un atto di non reazione, si realizza   un tentativo di trasformazione ,trasmutare  un indirizzo energetico negativo in uno positivo; questa è l’alchimia del film manifesta.
 Se ci si avvicina  a mister Kowalsky (alias Clint Eastwood)si va verso un viaggio  doloroso di consapevolezza e di   riconciliazione  con se stessi dove meritano dignità anche le insicurezze ed i sentimenti.
 Un vecchio, senza la compagna della vita , ora si può solo confrontare con se stesso. ....e questa miracolosa opportunità concede all'uomo di capire tutto quello che si è accantonato.
 Ora non c'è più l'educazione militare che ci ha educati "ad inventare   un nemico sempre e comunque ";
 Ora è rimasto Kowalsky   , quel che resta della sua vita , la solitudine , i silenzi , le riflessioni, i rimorsi per  i progetti falliti,i preconcetti istintivi che lo hanno danneggiato sino al più profondo  dell’anima .
 Ora quello che resta di una vita non può  essere negare “ribolle”  e trasuda verità tagliata con il fuoco.
 Tutto ha un suo momento di evoluzione e di chiarificazione.
 Credeva Kowalsky di avere figli e nipoti, ma si accorge di non avere  saputo costruire nulla con loro ;ora è tardi  non c’è molto tempo; si deve e si può amara, il buono che resta è da assaporare  .
 Si accorge che i diversi , i musi  gialli  che gli abitano accanto e che ha sempre considerato nemici giurati , sono delle persone , che alcune sono addirittura  belle ,migliori dei suoi figli e dei suoi nipoti,delle sue nuore:queste persone gialle e belle potrebbero meritare la sua Gran Torino l'auto dei sogni e della gioventù.
 Clint Eastwood ,senza rinnegare mai se stesso, nell'apparente durezza del carattere,si scopre  attore e regista migliore dei come era  nei verdi anni  troppo  imprigionato nel suo cliché; ora da regista può mettere in scena se stesso come lui vuole , può aprire il suo vero mondo  fatto di tante cose  celate  quali creatività,intelligenza ,sensibilità  , esperienza , generosità,ed una solida capacità di condurre una regia.
 Il film "Gran Torino " contiene un poco tutto ciò...ed  Eastwood è grande nella duplice veste anche perché con umiltà fa riaffiorare sempre  qualcosa di nuovo della sua grande anima , di  quella bella persona che é.
 La trama  del film è vostra,i sapori freschi e fragranti sono appaganti   e riportano verso un “pieno” è di umanità senza retorica!
 
 Weach Illuminati
 
 
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