14ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 46 film genere documentario. Bologna - 14/21 giugno 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Il ritratto 'vero' di una donna esemplare, di una battaglia necessaria, di un coraggio senza pari. Documentario, USA2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto di Nadia Murad e della violenza dei miliziani dell'Isis nei confronti della comunità yazida. Espandi ▽
Nadia Murad, Premio Nobel 2018 per la Pace, è una sopravvissuta: aveva appena 20 anni nel 2014, quando l'Isis attaccò Sinjar e sterminò la sua famiglia insieme a gran parte della popolazione di fede Yazidi. Lei fu catturata, subì ogni genere di violenza e solo per una coincidenza riuscì a mettersi in salvo. Ora Nadia è diventata il volto di un popolo dimenticato e, giorno dopo giorno, combatte una battaglia difficile e dolorosa, quella per la memoria. Il documentario di Alexandria Bombach ci mostra il ritratto di una giovane donna esemplare senza trasformarlo in omaggio agiografico. Nadia viene mostrata nel percorso che la porterà a parlare davanti all'Assemblea Generale dell’Onu. Ed è nello scorrere dei giorni che emerge il ritratto 'vero' di una vittima di atrocità indicibili che lotta perché il suo popolo venga sottratto alle persecuzioni. Recensione ❯
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Ritratto molto controllato di una popstar politica e anticonvenzionale. Documentario, Sri Lanka, Gran Bretagna, USA2018. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'avventura di Maya, dall'adolescente appena immigrata a Londra alla popstar internazionale di nome M.I.A. Espandi ▽
Classe 1975, Mathangi Arulpragasam, internazionalmente
nota come M.I.A., nell’85 è fuggita dalla guerra civile in Sri
Lanka. E a metà anni 2000 si è imposta come la prima pop
star di origine Tamil, diventando portavoce nella denuncia
della situazione politica della sua terra.
Per raccontare la sua parabola, M.I.A. affida oltre vent’anni
di materiale video privato all’amico Steve Loveridge.
Figlia di un leader delle Tigri Tamil, resistenti armati che
combattono l’esercito governativo nella giungla, ha fatto di
quell’immaginario la sua cifra. Il film procede avanti e
indietro nel tempo, sottolineando la difficoltà di mantenere
un legame con le radici familiari. Pochi momenti musicali,
rigorosamente live o home made, nessuna sfilata di teste
parlanti che danno il loro parere sulla star. Qui è M.I.A. a
parlare di sé, a reclamare la sua voce. Recensione ❯
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L'intera carriera artistica del maestro del cinema americano riletta a partire dal ritrovamento dei suoi disegni. Documentario, Gran Bretagna2018. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'arte del disegno e della pittura hanno caratterizzato la ricerca artistica di Orson Welles. Il documentario racconta questo aspetto nascosto del grande cineasta. Espandi ▽
Grazie all'accesso esclusivo al materiale privato di Orson Welles, Mark Cousins, cineasta e studioso di cinema, trova i suoi disegni in una scatola.
Rivediamo così tutta la biografia di Welles a partire dall’infanzia fino alle produzioni più recenti. Il tutto riletto e inframezzato dalla nuova scoperta di questi disegni, schizzi e bozzetti, che ci dicono di lui più di quanto potremmo pensare. Cousins è meticoloso e non lascia fuori nulla dal suo racconto: compone così un film debordante, bulimico, quasi ossessivo per appassionati di cinema. Sotto la forma di una lettera inviata nell’aldilà, si rivolge direttamente a Welles. E non teme di risultare naive o sentimentale.
Raramente sul grande schermo il racconto di una carriera artistica è stato narrato con tale passione e coinvolgimento, senza rinunciare a un ineccepibile rigore storico. Recensione ❯
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Tra sequenze animate e vecchi filmati in super8, i ricordi del regista danno voce alla disillusione di due bambini innocenti. Espandi ▽
Per il regista Steffan Strandberg, l'estate del 1980 non fu come tutte le altre: fu l'estate in cui imparò a nuotare e gli regalarono la prima videocamera... ma anche quella in cui, per giorni, sua madre festeggiava in salotto con una banda di ubriaconi. Fino alla notte in cui suo padre bussò alla finestra e tutto cambiò. In un emozionante viaggio nel tempo, il regista ricorda il momento più importante della sua vita e le difficoltà di crescere con una madre alcolista. Recensione ❯
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La disillusione della gioventù araba è mostrata da una prospettiva femminile e il risultato è una storia intima e potente, densa di sogni ed emozioni. Espandi ▽
Amal ha appena 14 anni quando scende in piazza Tahrir nel pieno della Rivoluzione egiziana. Protetta dal cappuccio di una felpa viola, non sembra avere paura e affronta ogni pericolo con spirito ribelle; non è forse un caso che il suo nome in arabo significhi "speranza". Seguendola lungo le vie del Cairo, vibranti di proteste, il film ne racconta la difficile crescita, la rabbia adolescenziale, i primi amori e i progetti per il futuro. Recensione ❯
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Un documentario sull'amicizia che affronta un particolare legame sincero dove non ci sono confini impossibili da superare. Espandi ▽
Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l'amicizia. Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio "Ale" a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey. Recensione ❯
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Tutta l'arte di Chilly Gonzales, eccentrico di (in)successo e sedicente genio incompreso. Documentario, Germania, Francia, Gran Bretagna2018. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un viaggio pieno di megalomania e musica per pianoforte. Chilly Gonzales: dalla scena punk di Berlino alle orchestre filarmoniche. Espandi ▽
Uno sguardo ravvicinato alla carriera dell’eccentrico Chilly Gonzales, compositore e musicista di enorme talento scisso tra preparazione classica ed estro trasgressivo e contemporaneo. Ma il mistero che pervade la figura di Gonzales, al secolo Jason Beck, canadese di origini ungheresi, è destinato a rimanere tale anche dopo la visione del documentario di Philipp Jedicke: chi è il vero Chilly Gonzales, ammesso che ne esista uno, celato sotto le mille maschere e le pochade messe in scena di volta in volta? Recensione ❯
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La favola del terrore sovietico e degli anni di Stalin, affrontati con grande coraggio. Espandi ▽
L'eredità di Aliona consiste in sei metri quadrati: un sesto della casa dove la madre è cresciuta prima di scappare in Olanda. Nella steppa sconfinata, persa nel cuore della campagna russa, la regista non rimane indifferente ai cimeli conservati fra quelle fragili pareti di legno. Tra vecchie foto, un numero indefinito di scarpe e il ricordo delle patate che le cucinava la nonna, Aliona intraprende un doloroso viaggio nel passato alla scoperta delle proprie origini. Recensione ❯
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L'ideale civile e culturale dell'archistar attraverso il processo di costruzione del centro Botín di Santander. Documentario, Spagna2018. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La progettazione e la costruzione del Centro Botin a Santander a opera di Renzo Piano fa da sfondo a una riflessione sui rapporti tra cinema e architettura. Espandi ▽
Nel 2010 la Fondazione Botín di Santander affida al Renzo Piano Building Workshop l'incarico di costruire un centro culturale che porti il nome del suo fondatore. Un edificio che ridisegni il profilo della città, in dialogo attivo ed emotivo con la cittadinanza. A seguire i lavori e intervistare l'archistar fino all'inaugurazione nel 2017, il regista Carlos Saura. Luce, poesia, utopia: in fondo a guidare l'architetto e il regista sono gli stessi elementi, le medesime pulsioni. Illuminare il mondo, dargli bellezza, ispirare altri a creare ulteriore grazia come unico antidoto alla barbarie umana. Su questo parallelismo di intenti si muove il documentario, che segue lo stato dei lavori del centro, il miracolo della creazione, e insieme raccoglie il punto di vista di Piano, il metodo, la visione, aspirazioni e ispirazioni. Recensione ❯
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L'omaggio a un genio che ha 'tagliato' la sua epoca e la materia vivente, inventando una bellezza senza tempo. Documentario, Gran Bretagna2018. Durata 111 Minuti.
La celebrazione di un genio radicale e ipnotico che ha avuto un'influenza profonda sul panorama artistico contemporaneo. Espandi ▽
L'universo di Alexander McQueen è complesso. Creatore fuori norma, figlio di un tassista londinese divenuto stella dell'alta moda, McQueen ha ridefinito la moda e i suoi codici attraverso le problematiche contemporanee. I due registi tornano sulla carriera folgorante del bad boy della moda, dai suoi debutti alla Saint Martin's School di Londra fino alla leggendaria sfilata Plato's Atlantis, offrendo una griglia di lettura a un sistema di pensiero esuberante e a un'immaginazione smisurata. Il documentario 'cuce' un ritratto con ago e filo di parole, scompone e ricompone un artista estremo e appassionato, consumato dal suo genio e costretto a rincorrere una pace interiore che non troverà mai. Recensione ❯
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L'artista visiva Saskia Boddeke racconta il marito in maniera ironica e sperimentale in un alfabeto filmico poetico e surreale. Documentario, Paesi Bassi2017. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Peter Greenaway si fa protagonista e oggetto di studio nel documentario diretto da sua moglie. Espandi ▽
Quesiti, poesie, racconti, gesti, creazioni, visite nei musei e chiacchiere al bar. È così che Saskia Boddeke racconta dalla “a” alla “z” la figura del marito, il poliedrico regista Peter Greenaway, coinvolgendolo in tematiche a lui care attraverso uno scambio generazionale con la figlia Pip. “A come Amsterdam, A come autistico” rappresentano l’incipit di questo “alfabeto” filmico, poetico e un po’ sperimentale girato dalla regista in maniera profonda e umana. “C for Children”, i figli. “D for Death”, la morte, come del resto: “Film” sta per film.
Peter Greenaway è un uomo che non si ferma mai, un energico creatore anche dopo gli ottanta anni, quella data che si è preso come limite per lasciare un testamento ricco di tracce, immaginazione vivida e ironia. Un’ironia che “T”, il tempo, farà sedimentare. Recensione ❯
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Intervista all'icona della Swingin' London: in cerca della creatività di un'artista sopravvissuta a se stessa. Documentario, Biografico - Francia2017. Durata 61 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'attrice e regista Sandrine Bonnaire racconta una delle figure più importanti dello scenario musicale mondiale dagli anni Sessanta a oggi, le sue mille vite, gli incontri e la sua storia straordinaria. Espandi ▽
Nel corso della sua vita ha visto ogni genere di cosa: il successo e la celebrità a soli 17 anni nella mitica Swinging London, la vita con Mick Jagger, fianco a fianco per tutta la durata della tumultuosa epica dei Rolling Stones, gli scandali, le droghe, la dipendenza e il declino, la vita in strada e poi, finalmente, la rinascita e il meritato riconoscimento del suo talento e della sua arte. Il suo nome è leggenda: è Marianne Faithfull, attrice, cantante, cantautrice. L'attrice e regista Sandrine Bonnaire racconta una delle figure più importanti dello scenario musicale mondiale dagli anni Sessanta a oggi, le sue mille vite, gli incontri e la sua storia straordinaria. Dipingendo così il ritratto di una donna unica, leggendaria, fatale. Recensione ❯
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Come il Giappone ha influenzato l'arte di Igort e la nostra percezione della vita e dell'esistenza. Espandi ▽
La prima volta non si scorda mai. Sarà per questo che due anni dopo Quaderni Giapponesi, il "documentario" a fumetti sul suo primo viaggio in Giappone, il fumettista italiano Igort torna nel Sol Levante a intraprendere la Manga Do (la "Via del Manga"). Come anni prima nei Paesi Sovietici, al suo fianco c'è il regista Domenico Distilo, pronto a catturarne i pensieri. Matita e acquerelli alla mano, l'artista ricorda le sue esperienze disegnando i paesaggi e personaggi incontrati. Osservando un Giappone antico e immerso nella natura, Igort riflette sul tempo e sulla cultura di un Paese così lontano. Recensione ❯
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Tuffandosi nell'universo letterario di Murakami, il film oscilla tra sogno e realtà. Espandi ▽
Un ranocchio gigante scruta Tokyo dall'alto. È apparso quando Mette Holm, traduttrice danese di Murakami, ha iniziato a lavorare su "Ascolta la canzone del vento", il romanzo d'esordio dell'autore; da allora la segue, determinato a coinvolgerla nella guerra contro il Gran Lombrico. Non è follia, ma il mondo surreale dello scrittore giapponese. E se la letteratura è davvero il modo migliore per viaggiare lontano, le traduzioni hanno un compito molto delicato: rivelare la complessità dell'animo umano, che in ogni cultura trova la sua particolare espressione. Recensione ❯
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In occasione dei 500 anni della Riforma protestante, Peter Greenaway orchestra un documentario su Martin Lutero. Espandi ▽
Attraverso una straordinaria selezione di opere d'artee immagini storiche, la voce di Greenaway indaga la vita di Lutero e le sue contraddizioni, fino all'affissione delle 95 Tesi, il successo delle sue teorie e le loro conseguenze ... ma non solo: con la sua celebre ironia, l'autore riflette più in generale sulla cultura dell'informazione e dell'immagine, suggerendo un curioso parallelismo fra l'invenzione della stampa (fondamentale alla diffusione del messaggio di Lutero) e la recente rivoluzione digitale. Recensione ❯
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