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Un film necessario che riflette sul ruolo del documento che si fa memoria. Drammatico, Francia2023. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo spazio di ritrovo rimasto per i lavoratori di un comunità mineraria, un tempo florida ma oggi in dismissione dopo trent'anni di crisi. La situazione cambia quando arriva sul posto un gruppo di rifugiati siriani... Espandi ▽
L’Old Oak è un posto speciale. Non è soltanto l’unico pub aperto in un ex cittadina mineraria del nord est dell’Inghilterra, è l’unico luogo pubblico in cui le persone possono ritrovarsi. TJ Ballantyne lo tiene in piedi con buona volontà ma rischia di perdere una parte degli avventori affezionati quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. In particolare TJ si interessa alla giovane Yara che si è vista rompere, con un atto di intolleranza, la macchina fotografica a cui tiene in modo particolare. Per l’uomo è l’inizio di un tentativo di far sì che le due comunità possano trovare un modo per comprendersi.
Anche questa volta Loach, con il fedele sceneggiatore Paul Laverty, ci regala un film necessario. Entrambi sembrano avere in mente una frase di Abraham Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”.
Laverty, in un’annotazione sul protagonista TJ aveva scritto “TJ ha perso la speranza”. La domanda che lui e Ken si pongono è se sia possibile coltivarne ancora un possibile germoglio. Recensione ❯
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Un'amabile rivisitazione dello slasher dei tempi d'oro con un serial killer spietato in cerca di vendetta. Horror, Thriller - USA2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato al fake trailer realizzato da Eli Roth per Grindhouse e diretto dallo stesso Roth. Espandi ▽
Nella cittadina di Plymouth, un misterioso serial killer travisato con la maschera di una storica figura cittadina esige vendetta per una strage avvenuta un anno prima e comincia a massacrare chi ne era stato coinvolto. Jessica e i suoi amici capiscono ben presto d’essere tra i bersagli del killer. All’origine c’è uno dei famosi “falsi” trailer realizzati nel 2007 nell’ambito dell’operazione Grindhouse messa insieme da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Il risultato è qui un film tutto sommato simpatico, senza particolari pretese se non quella, principale, di riportare in vita certe atmosfere e certe dinamiche narrative di cui si erano negli ultimi tempi perdute le tracce. È una versione un po’ “ripulita”, per così dire, dello slasher dell’epoca d’oro, ma Eli Roth conduce la vicenda con buon ritmo senza proporre innovazioni, ma sfruttando le occasioni per inscenare qualche delitto cruento con buoni effetti speciali che ricordano abbastanza il gore e lo splatter tipici del genere. Manca la carica erotico-morbosa che caratterizzava di solito lo slasher doc, ma questo è un segno che i tempi sono nel frattempo cambiati. Recensione ❯
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L'ascesa e il declino del primo smartphone. Espandi ▽
La storia di Mike Lazaridis e Jim Balsillie, i due uomini che hanno tracciato il percorso della spettacolare ascesa e della catastrofica scomparsa del primo smartphone al mondo. Recensione ❯
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La notte del 12 novembre 2019 Venezia è stata colpita da una serie di inondazioni che hanno sommerso la città per una settimana. Partendo dalle immagini della sua casa e del suo studio allagati il regista racconta in prima persona cosa vuol dire convivere con l'acqua alta e come la sua città affronta la catastrofe. Ne scaturisce una riflessione sul vivere nella prima linea del cambiamento climatico che minaccia di far scomparire il nostro mondo. Recensione ❯
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Un avventuroso viaggio negli inferi tra eccessi di violenza e trovate prevedibili. Azione, Avventura, Drammatico - USA2023. Durata 165 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il lungometraggio che racconta i fatti antecedenti le avventure di Hunger Games. Espandi ▽
Coriolanus Snow ha diciotto anni e la sua casata è caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Alla decima edizione degli Hunger Games, ideati dal Decano Casca Highbottom, viene nominato mentore, ovvero tutor, di una ragazza del Distretto 12, Lucy Grey Baird. Questo potrebbe compromettere tutto il suo piano di riscatto sociale ed economico, così Snow si attiva per aiutare in ogni modo la ragazza in ogni modo possibile. C'è in ballo la sopravvivenza,gli Hunger Games sono spietati e tutta l'avventura è una corsa contro il tempo e contro la morte, tra serpenti letali e un usignolo capace di incantare con la sua voce.
È un avventuroso viaggio negli inferi, il nuovo Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente, quinto capitolo del franchise di successo.
Altra considerazione va fatta sul tono del film, continuamente mutevole, così come il suo genere: dal coming of age si passa al film di avventura, dalla love story al musical, dall'avventura al crime efferato, tutto senza soluzione di continuità, con passaggi spesso troppo repentini in fase di sceneggiatura, specie nel rapporto tra i protagonisti. Recensione ❯
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Il flm che chiude la trilogia dedicata ai principi fondamentali della Rivoluzione francese. Drammatico, Francia1994. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Con Film blu è il più riuscito della triologia di Kieslowki. Se in quello prevalevano la fotografia e le tinte forti, qui fanno da padroni la semplicità e il quotidiano. Espandi ▽
Valentine è una modella che vive a Ginevra e ha un compagno che sta a Londra con cui la relazione non va benissimo. Una sera investe una cagna che appartiene a un uomo solitario che scoprirà essere un giudice in pensione il quale sembra indifferente a ogni rapporto umano. L'uomo ha più di un segreto, uno dei quali riguarda un'attività illegale. Recensione ❯
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Un film fantastico e cinefilo, in cui Joe Dante Dante rivisita la sua infanzia da spettatore con i sorrisi e le paure del cinema 'per bambini'. Fantastico, USA1984. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un "Mogwai", delizioso piccolo animaletto amante della musica, per la disattenzione del padrone genera una squadra di "gremlins", orrendi e ridicoli mostriciattoli. Espandi ▽
Dopo aver inutilmente mercanteggiato con un antiquario di Chinatown, Rand Peltzer, inventore dilettante e sfortunato, ottiene per pochi soldi dal ragazzino di bottega uno strano animaletto chiamato "Mogway" con l'intenzione di farne dono al figlio Billy in occasione del Natale. Il Mogway, ribattezzato Gizmo, ha un carattere mite e si affeziona facilmente alla famiglia, ma - come ha avvertito il ragazzino cinese - bisogna tenerlo lontano dalla luce diretta, non fagli toccare acqua e non dargli mai da mangiare dopo la mezzanotte. Recensione ❯
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Un'insegnante stringe un forte legame con cinque studenti che si trasformerà in qualcosa di pericoloso. Espandi ▽
Miss Novak, giovane insegnante con ambizioni 'purificatrici', viene assoldata da un liceo privato per tenere un corso nutrizionale innovativo. Raccolto un gruppo di studenti volontari, lo educa progressivamente al digiuno secondo un rito preciso e un protocollo stretto di meditazione. Il programma diventa presto insostenibile per i partecipanti. Le loro abitudini alimentari verranno completamente stravolte fino a ridursi al nulla, tra lo stupore e l'apprensione dei genitori. Assenti o ingombranti, quando decideranno di agire, per i loro figli sarà già troppo tardi.
Quattro anni dopo Little Joe, insidiosa opera di science-fiction intorno a una pianta geneticamente modificata, Jessica Hausner gira un altro film in lingua inglese, un altro film 'fantastico', una nuova satira gelida e sofisticata del modernismo occidentale.
Tra humour freddo e crudeltà formale, Jessica Hausner punta il dito su le derive contemporanee: le dottrine pericolose e la sfiducia nella scienza. E a questo punto il problema di Club Zero risiede nel suo tono beffardo e fasullo, che si prende costantemente gioco dei suoi personaggi e serve una morale reazionaria sulla stupidità umana, su una (neo)borghesia incapace nel suo isolamento di classe di interessarsi a d'altro che a se stessa. Recensione ❯
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Un film ambientato in un universo immaginario ma dedicato a un soldato ungherese realmente esistito che si chiamava Peter Pan. Espandi ▽
1918, Altopiano di Asiago, pochi giorni prima della fine della Grande Guerra. Il giovane soldato austro-ungarico Peter Pan oltrepassa le linee nemiche. Solo, spaventato, in fuga, durante il suo percorso non incontra nessuno tranne una pattuglia di soldati italiani di cui fa parte il Capitano Don Chisciotte che però lo nota a malapena. Il paesaggio del territorio straniero gli fa tornare in mente alcuni nitidi ricordi d'infanzia dove ci sono la madre e il suo amico Maty morto in guerra. Sono i rari momenti di serenità. Poi Peter riprende il cammino. Il desiderio è quello di ritrovare un'isola in mezzo al mare che non esiste nel mondo reale.
Ci sono gli echi del cinema di Ermanno Olmi ma anche le tracce del documentarismo familiare di Alina Marazzi (di cui Pedote è produttore) nei ricordi d'infanzia che sono tra i momenti più coinvolgenti del film per il modo in cui dà forma al diario privato del protagonista.
Una lunga soggettiva, un viaggio prima della fine dove davanti agli occhi del protagonista, interpretato da Ondina Quadri, compaiono immagini del passato, visioni di un mondo incontaminato con echi che richiamano il cinema di Malick, in particolare The Tree of Life, proprio nello scarto tra il dramma che sta vivendo il soldato e la sua percezione individuale. Recensione ❯
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In un'azione di pulizia etnica Diritti trova l'occasione per delineare con rigore un personaggio seducente e complesso. Drammatico, Italia, Germania2023. Durata 175 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia è incentrata su Lubo, un nomade costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato svizzero gli ha portato via i suoi bambini. Espandi ▽
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Diritti trova in un'azione di pulizia etnica, che si stenterebbe a credere che sia accaduta in Svizzera, l'occasione per delineare il personaggio più complesso della sua filmografia.
Franz Rogowski dà corpo, voce e inflessioni a un personaggio che la camera scruta seguendone e assecondandone l'azione. Diritti ci racconta un seduttore suo malgrado che, al contempo, non smette mai la ricerca dei propri figli anche se gli anni scorrono. Su tre di queste relazioni si sofferma e, in particolare, su quella di una cameriera d'albergo di origine italiana in cui Lubo vede qualcosa di più di un corpo che possa tenere viva la sua vendetta. Recensione ❯
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Una saga che si è spinta troppo oltre. Gioca sul sicure ma le cartucce erano già esaurite. Animazione, Commedia, Family - USA2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I due trolls Poppy e Branch devono salvare il musicista Floyd, rapito da due popstar gelose. Espandi ▽
Giunto al terzo capitolo, dopo il primo del 2016 e il secondo del 2020, il film basato sulle bambole Troll Dolls create dal danese Thomas Dam nel 1959 ripete la formula DreamWorks basata su colori sparati, canzoni e avventure rocambolesche. Oltre al viaggio avventuroso alla ricerca del fratello imprigionato, in Trolls 3. Tutti insieme di idee originali ce ne sono poche. Probabilmente la DreamWorks ha spinto la saga oltre i suoi limiti come aveva fatto con gli ultimi due Shrek, ha movimentato il plot inserendo anche frammenti da film-concerto Il film aveva bisogno di una scossa, oltre a flashback, split-screen e musiche-compilation. Ha invece voluto giocare sul sicuro, ma le cartucce erano già esaurite. Recensione ❯
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Un blockbuster che alterna passaggi godibili ad altri deludenti. Con una chiusura che piacerà ai fan. Azione, USA2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l'universo come "The Marvels". Espandi ▽
Un antico bracciale viene ritrovato dalla nuova Supremor Dar-Benn degli alieni Kree, che intende farne uso per salvare il proprio pianeta Hala. Il ritrovamento causa anche un varco nello spazio che Monica Rambeau, per conto della SABER ossia la divisione spaziale diretta da Nick Fury, si reca a esaminare con i propri poteri. Lo stesso fa Carol Danvers, alias Captain Marvel, dall'altro lato della galassia. Le due, entrambe dotate di abilità connesse allo spettro elettromagnetico e alla luce, scoprono che i propri poteri si sono "intrecciati" a quelli della giovane Kamala Khan, alias Miss Marvel.
Un espediente da pura commedia obbliga le tre supereroine di The Marvels a collaborare, ma il tono è più adatto a un'avventura della televisiva Miss Marvel che non all'epica degli Avengers, che hanno fatto la fortuna dell'Universo Marvel Cinematografico.
Al di là dei problemi del brand, il film di per sé ha una durata insolitamente ridotta, e alterna passaggi godibili - anche se pure ruffiani con gran presenza di gattini - ad altri invece deludenti. Le cose più rilevanti e probabilmente più gradite ai fan The Marvels le offre in chiusura, nell'epilogo e nella consueta scena durante i titoli di coda. Recensione ❯
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Jerzy Kukuczka è stato il secondo alpinista, dopo Reinhold Messner a scalare le 14 vette sopra gli 8.000 metri sul livello del mare. Il documentario, facendo uso di interviste e documentazioni anche inedite, ne racconta le imprese e la personalità. Espandi ▽
Jerzy Kukuczka è stato il secondo alpinista, dopo Reinhold Messner a scalare le 14 vette sopra gli 8.000 metri sul livello del mare. Il documentario, facendo uso di interviste e documentazioni anche inedite, ne racconta le imprese e la personalità.
Un documentario che, mentre descrive un campione dell'alpinismo, ci offre un ritratto di una società che giungerà a mutare in maniera radicale.
Gli esperti di alpinismo non hanno bisogno di presentazioni. Conoscono perfettamente tutte le conquiste effettuate da Kukurcza. Così come coloro che hanno letto i volumi manga di Jiro Taniguchi e Baku Yumemakura ("La vetta degli Dei") sono facilitati nel comprendere la passione che ha spinto un uomo come Jurek a cercare di continuare a superare se stesso attratto ogni volta dalla vetta successiva da raggiungere. Parlano di lui coloro che lo hanno accompagnato nelle imprese e, mentre ne rievocano lo sprezzo del pericolo e la resistenza al dolore, al contempo ci raccontano una società in cui l’industrializzazione si fa nel dopoguerra sempre più imponente e in cui poi, progressivamente, i valori imposti dal socialismo reale verranno sostituiti da quelli della mercificazione delle imprese. Recensione ❯
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Un capolavoro leggero, ironico, illogico. Un film imperdibile che è la summa del cinema dei fratelli Coen. Commedia, USA, Gran Bretagna1997. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Drugo Lebowski (Bridges) è un originale che vivacchia senza impegnarsi, dormendo, fumando - moderatamente - marijuana, giocando a bowling coi suoi fidati amici (Goodman e Buscemi). Espandi ▽
Los Angeles Anni Novanta. Jeffrey Lebowski passa la giornata tra una partita di bowling con gli amici Donny e Walter, una visita al supermercato in accappatoio e uno spinello. Un giorno però due brutti ceffi gli orinano sull'unico tappeto del suo appartamento scambiandolo per un ricco omonimo. Lebowski va a cercarlo con l'unico scopo di farsi rimborsare la perdita e finisce invischiato come corriere di un ingente somma di denaro che il magnate,costretto su una sedia a rotelle, deve pagare per riavere la giovane ninfetta che esibisce come trofeo coniugale. Se si vuole assistere a una summa del cinema dei Coen non si può perdere Il grande Lebowski. Quando si dice 'cinema dei Coen' si intende Cinema tout court. Perché solo loro possono condensare in meno di due ore citazioni, riferimenti a generi, surrealismo e analisi della realtà senza un briciolo di quella supponenza cinefila che spesso caratterizza le opere di chi vuole dimostrarci di 'sapere tutto' sulla Settima arte. Le vicende in cui Dude viene coinvolto rotolano via con la leggerezza che è propria di chi sa scrivere e poi controllare e rendere visivamente caleidoscopica una sceneggiatura cinematografica. Recensione ❯
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Un omaggio a Marcel Proust ed un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni '70. Espandi ▽
Italia, 1974. Ariane, bella donna dell'aristocrazia francese e Pietro, uno sceneggiatore italiano di B movie, provengono da storie molto diverse ma li accomuna il fatto di trovarsi ad un punto di stallo della loro vita.
Molti dei loro sogni non si sono realizzati...
...si presenta loro l'occasione per riscattarsi: scrivere una sceneggiatura tratta dal romanzo "À la Recherche du Temps Perdu" di Marcel Proust da sottoporre a Luchino Visconti. Potrebbe essere la svolta definitiva. Il lavoro di scrittura insieme diventa uno scontro di caratteri, di cultura, di solitudini; sullo sfondo un'Italia dilaniata da profondi cambiamenti e conflitti sociali che non possono non avere ricadute sulla vita dei singoli. Recensione ❯
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