Anno | 2023 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Cile |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Maite Alberdi |
Attori | Augusto Góngora, Paulina Urrutia . |
Uscita | giovedì 7 dicembre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 2,87 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 7 dicembre 2023
La lenta convivenza di un uomo con l'Alzheimer. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato a National Board, Il film è stato premiato a Sundance, In Italia al Box Office The Eternal Memory ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 3 mila euro e 1,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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L'attrice Paulina Urrutia e il giornalista e scrittore Augusto Góngora sono innamorati da oltre vent'anni. Paulina, nata nel 1969, nei primi anni Duemila è stata anche Ministro del Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti in Cile. Classe 1952, Augusto è stato un noto reporter e produttore. Con inchieste televisive e libri si è occupato a lungo del passato più nero del suo Paese, la dittatura del generale Augusto Pinochet, imposta nel 1973 e durata per tutti gli anni Ottanta. Quando nel 2014 gli viene diagnosticata la malattia di Alzheimer, Paulina assume il ruolo di sua caregiver, fino alla morte di Augusto, avvenuta il 19 maggio 2023.
Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2023 e selezionato in Panorama Dokumente alla Berlinale, La memoria infinita è l'ottavo lungometraggio di Maite Alberdi, nata nel 1983 e membro dell'Academy (nel 2021 il suo El Agente Topo è stato candidato per il Cile come miglior documentario).
La regista filma lungo un arco di quattro anni la relazione d'amore e di cura tra Paulina e Augusto, potendo contare sulla loro piena collaborazione. I due, protagonisti assoluti del film, non possono definirsi una coppia ordinaria: entrambi hanno una consuetudine decennale col pubblico e una familiarità naturale con l'obiettivo fotografico. Ciò aumenta straordinariamente la fluidità delle scene, composte da dialoghi teneri, a volte drammatici, sempre serrati, il cui fulcro è il tema del ricordare.
La complicità tra loro e la consapevolezza (soprattutto di Paulina, ovviamente) di essere coautori di un film testamento, che è al tempo stesso celebrazione della vita, salta subito all'occhio. Fin dalla prima scena, in cui Paulina posiziona una macchina digitale a bordo del letto in cui Augusto riposa e risponde alle domande maneggia con sapienza diversi materiali privati messi a disposizione: videotape domestici o di viaggio, che testimoniano la persistenza del rispetto e dell'amore profondo tra i due, "in salute o in malattia", come recita la formula rituale.
E anche significativi estratti del lavoro di Augusto, in veste di giovane reporter impegnato a chiedere ai bambini in strada cosa sia la recessione, intervistatore di Pedro Lemebel, autore di Ho paura torero, o interprete della miniserie di Raúl Ruiz, La Recta Provincia (2007).
Tutto il film mette in luce continuamente il paradosso straziante tra l'attività di un giornalista che si è dedicato a raccogliere fatti e fenomeni censurati e lo sbriciolamento progressivo delle sue capacità intellettive. In parallelo, segue la difficoltà e il coraggio di Paulina nell'operare un lavoro quotidiano di manutenzione della memoria di Augusto, la sua gentile ostinazione e il sorriso quasi infantile di lui nell'alimentare una comunicazione emotiva necessaria quanto fragile.
Eppure l'esito del pedinamento di Alberdi nell'intimità della coppia non si fa mai voyeurismo, né corteggia l'estetica del dolore, anche nei momenti più duri di confusioni e intemperanze notturne.
Tutta la raccolta di testimonianze private è orientata e diretta allo spettatore di domani, come un segnale che dal passato si proietta nel futuro: se in casa di Paulina e Augusto si intravede una locandina di NO di Pablo Larraín (che figura tra i produttori del film), il momento più alto (non a caso nel finale) è affidato a una registrazione video in cui Augusto Góngora presentava al pubblico Chile: la memoria prohibida, raccolta di testimonianze sulle violazioni di diritti civili sotto la dittatura l'inchiesta collettiva. "Il nostro libro inizia a giugno del 1973 e termina a maggio 1983.
Per noi è molto importante ricostruire la memoria. Non per restare ancorati al passato ma per conoscere noi stessi e guardare al futuro. Non basta che sia un atto razionale, [...] dobbiamo come cileni ricostruire la nostra memoria emotiva. Senza memoria non può esserci identità. Senza, non ci sarà pacificazione né incontro". Sin memoria no hay identidad.
Una storia d'amore vera raccontata sul filo della malattia. L'Alzheimer toglie i ricordi e inquina la mente ma Paulina Urrutia, ex ministro che ha sposato il giornalista Augusto Gongoraj non si arrende e stimola la memoria del marito amato pure nelle più tristi trincee, Un dramma narrato con tenerezza dove amore e fedeltà reggono il timone facendo riflettere su un valore perduto, l'indissolubilità [...] Vai alla recensione »
Quello della perdita della memoria - e di come farci i conti è un tema che è emerso più volte nella produzione artistica quest'anno, nel cinema in particolare nel bellissimo film di Victor Erice Cerar los Ojos; nel teatro nostrano pensiamo ad un lavoro recente come II grande vuoto di Fabiana Iacozzilli. L'evaporazione dei ricordi porta con sé questioni come l'identità, la fragilità.
Se ogni film (documentari compresi) è un film di fantasmi, allora il cinema è un dispositivo in grado di resuscitare i morti. «È ciò che mi ha spinto a fare film», dice Raúl Ruiz, «quando ho visto Giovanna d'Arco volevo salvarla e se fossi stato il regista l'avrei salvata». Lo racconta al giornalista cileno Augusto Góngora, che però gli ribatte: «In questo paese, in qualche modo, avviene il contrario. [...] Vai alla recensione »
Paulina Urrutia è una celebre attrice cilena ed ex Ministro della Cultura. Suo marito Augusto Gôngora è il leggendario reporter che durante la dittatura di Pinochet denunciò coraggiosamente gli abusi del regime filmando quello che accadeva nelle strade e distribuendo clandestinamente i vhs che testimoniavano la dura repressione contro le proteste sociali.
Presentato tra gli Special Screenings della Festa del Cinema di Roma 2023, La memoria infinita di Maite Alberdi è un toccante documentario che racconta la difficile e autentica storia d'amore tra l'ex giornalista cileno Augusto Góngora, malato di Alzheimer, e l'attrice Paulina Urrutia. Il film si apre con Paulina in camera da letto, che sveglia Augusto.