TROVASTREAMING Tutti i film documentariprodotti in Norvegia
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In fuga dalla Siria, per sopravvivere da un paese in guerra, una bambina di 3 anni, Lean, cerca di farsi strada attraversando un'Europa nel caos. Questo incredibile e pluipremiato documentario la segue per 69 minuti dei suoi 86 giorni di viaggio, durante il quale capisce la gravità della situazione in cui lei e la sua famiglia si ritrovano, ma piena di meraviglia infantile continua ad andare avanti. Con un grande senso di speranza, verso suo nonno che vive in Svezia. Recensione ❯
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Lukas, Syvert e Torgeir stanno compiendo i primi passi nel mondo della danza. L'obiettivo è essere ammessi alla Ballet Academy norvegese. Espandi ▽
Lukas, Syvert e Torgeir stanno compiendo i primi importanti passi nel mondo della danza. Con addosso la pressione dei genitori e degli insegnanti, si trovano ad affrontare nuove sfide tra la Francia e la Svezia. La sfida più importante rimane però l'audizione per entrare nella Ballet Academy norvegese. Nel corso di quattro anni vediamo questi ragazzi diventare uomini, sacrificando l'amicizia e le feste per realizzare il loro sogno: l'ammissione alla prestigiosa scuola di danza. Recensione ❯
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Un documentario della regista norvegese Karen Winther. Espandi ▽
La regista norvegese Karen Winther racconta il suo viaggio di ricerca per trovare le motivazioni che l'hanno indotta ad abbandonare il passato di militanza estremista. Qual è stato il "campanello d'allarme" che ha fatto sì che lei e un gruppo di precedenti estremisti, neonazisti e non solo, abbandonassero la violenza e l'estremismo? Recensione ❯
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La straordinaria storia di un uomo, Amin, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent'anni. Espandi ▽
Flee è la storia di un incontro: del regista Jonas Poher Rasmussen con quello strano ragazzo che, sul treno che portava entrambi a scuola, sedeva solo con lo sguardo fisso davanti a sé; e di quello stesso ragazzo di origine afghana, di nome Amin, che nel corso degli anni ha trovato di raccontare all’amico la sua storia. Flee è un documentario d’animazione, genere oggi molto frequentato, che usa il tratto a disegno per mettere una distanza tra l’obiettivo della macchina da presa e l’intimità del protagonista. Rasmussen lavora in maniera semplice ed elementare, come in fondo dimostra anche l’ultima inquadratura del film, che trova il fotorealismo nel momento in cui si congeda dallo stesso Amin. Costretto ad abbandonare il suo paese da ragazzino, Amin ha perduto l’idea di casa, di protezione, di sicurezza… L’animazione diventa così una fase di passaggio, la strada necessaria da percorrere – dopo tutte le miglia consumate, dopo tutte le partenze e i ritorni – per arrivare finalmente nella propria casa. Recensione ❯
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Un doc che è il lucido ritratto di una generazione. Giovani umiliati e offesi dalle rassicurazioni di un regime. Documentario, Svezia, Norvegia, Francia, Germania2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La testimonianza dei malesseri, dei conflitti e delle tensioni di una gioventù perduta. Espandi ▽
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in una società in rovina.Marusya Syroechkovskaya e Kimi Morev. Due giovani come tanti, troppi, che nella Federazione russa non trovano una loro collocazione. Il film si apre con la smentita del titolo. Kimi non si è salvato ed assistiamo al suo funerale. Da quel momento il documentario diventa un lungo flashback che all’origine non doveva diventare un film. Siamo di fronte a un ritratto di una generazione che definire ‘perduta’ finirebbe con l’essere un’attribuzione impropria. Se vogliamo restare nel solco della tradizione russa possiamo rinvenirvi una matrice dostoevskiana trasposta ai tempi nostri. Ci viene mostrato un mondo di umiliati e offesi su cui cadono dall’alto le rassicuranti e patriottiche parole dei potenti. In questa descrizione partecipe e non finalizzata in anticipo sta la forza di un film che si dimostra più efficace di molti pamphlet contro il regime. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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La storia vera dell'incontro fra una pittrice e l'uomo che rubò i suoi quadri, prima di
diventarne uno dei soggetti. Documentario, Norvegia2020. Durata 106 Minuti.
Una donna diventa la migliore amica del ladro che le ha preso i suoi dipinti. Espandi ▽
L'antefatto: nella Galleria Nobel di Oslo vengono rubati due quadri dell'artista ceca Barbora Kysilkova; uno dei due ladri, arrestato e processato, è Karl-Bertil Nordland, un tossicodipendente che dice di non ricordare nulla del furto. Durante il processo, Barbora avvicina l'uomo e gli chiede di poterlo incontrare, dando così inizio a un'amicizia fuori e dentro il carcere. Il film, girato tra il 2016 e il 2019, segue questo strano rapporto dal punto di vista entrambi, tra sedute per i ritratti, conversazioni al bar, visite di Barbora nell'ospedale dove Bertil viene ricoverato dopo un grave incidente, racconti dell'uno dell'altro, senza tralasciare il marito di Barbora, Øystein, che ha salvato la donna da una relazione violenta con un ex fidanzato. Recensione ❯
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I due registi, di venticinque e ventidue anni, passano nove mesi nel freddo inverno norvegese, in una baia disabitata su un'isola all'interno del circolo polare artico. Il progetto è semplice ma articolato: costruire un rifugio utilizzando i materiali diversi che le correnti oceaniche depositano sulla spiaggia, praticare il surf nelle gelide acque marine, lo snowboard e il parapendio dal rilievo innevato che sovrasta la baia, mangiare solo cibi in scadenza, o meglio scaduti, concessi gratuitamente dai supermercati, raccogliere quanta più spazzatura il mare deposita, documentare il tutto con la videocamera. Il film, nel suo scivolare leggero, invita a una riflessione profonda sulla possibilità di vivere una vita compatibile con l'ambiente. Recensione ❯
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Un documentario che racconta le elezioni nello Zimbabwe. Espandi ▽
Lo Zimbabwe è a un bivio. Il leader del partito di opposizione MDC, Nelson Chamisa, sfida la vecchia guardia ZANU-PF guidata da Emmerson Mnangagwa, conosciuta come "The Crocodile". L'elezione mette alla prova sia il partito al governo che l'opposizione. Recensione ❯
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Un profilo dell'Argentina di ieri e di oggi raccontato attraverso i lavori di Oscar Masotta e le parole di Julio Cortázar. Espandi ▽
Una donna siede in una stanza aspettando di essere chiamata per un colloquio. Nel frattempo, scambia alcune parole con un uomo, anche lui in attesa. Politica, psicoanalisi e performance. Le psicosi, le incertezze, le paure dell'Argentina di ieri e di oggi, raccontate attraverso le sperimentazioni di Oscar Masotta, teorico delle avanguardie argentine tra gli anni Cinquanta e i Settanta, e un racconto di Julio Cortázar. Recensione ❯
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Ritratto di ordinaria vita in jalalabad, dove il regista ha arruolato ragazzini per partecipare ad una scuola di arti e spettacolo da lui fondata. Espandi ▽
Il regista australiano George Gittoes ha raccontato le zone devastate dai conflitti per oltre quarant'anni. Nel 2011 ha fondato a Jalalabad, in Afghanistan, la "New Yellow House": un centro multiculturale per le arti e il cinema. Un'istituzione al centro di questo racconto, in cui si intrecciano quotidianità e destino di diversi personaggi. Molti sono ragazzini e poi ci sono gli snow monkey, bambini che vendono gelati per le strade, e che in un continuo gioco di realtà e ricostruzioni vengono messi in scena come attori e registi. I loro video si mescolano e si fondono con immagini di povertà e terrorismo restituendo, nelle due ore e mezzo del film, un Afghanistan zeppo di umanità e contraddizioni. Recensione ❯
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Un documentario che ritrae le avventurose esperienze di Carl Boenish, il padre del movimento BASE jumping, la cui passione per lo skydiving lo ha portato a gesta sempre più spettacolari - e pericolose - di volo umano. Recensione ❯
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Un "documentario dell'immaginazione", come lo ha definito il regista, che usa una raffinata tecnica investigativa. Espandi ▽
Indonesia: gli assassini raccontano. Nel 1965 i paramilitari del movimento Pancasila danno vita a un colpo di
Stato che sfocia in un genocidio. Oltre un milione di persone finiscono trucidate nella "più grande caccia ai
comunisti di tutti i tempi". I killer di allora oggi sono anziani signori benestanti che, in questo film
impressionante, fanno cinema. Ricreano e mettono in scena i loro atti criminali. Spesso, in una tragica
inversione, impersonano le vittime. Il sorprendente regista Joshua Oppenheimer, al suo esordio, segue il
loro percorso dal compiacimento di protagonisti di una violenta giustizia politica alla riflessione sulle
implicazioni, non solo morali, dell'omicidio di Stato. Recensione ❯
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Nel 1988 il mondo era pronto ad agire contro il cambiamento climatico. Georg W.H. Bush aveva dichiarato di volersi occupare del problema. Ma poi qualcosa ha bloccato l'azione che ha portato alla situazione climatica allarmante che stiamo affrontando oggi. Recensione ❯
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