Titolo originale | The Act of Killing |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Danimarca, Norvegia, Gran Bretagna, Svezia, Finlandia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Joshua Oppenheimer, Anonymous, Christine Cynn |
Attori | Haji Anif, Syamsul Arifin, Sakhyan Asmara, Anwar Congo, Jusuf Kalla Herman Koto, Haji Marzuki, Safit Pardede, Ibrahim Sinik, Soaduon Siregar, Yapto Soerjosoemarno, Adi Zulkadry, Suryono. |
Uscita | giovedì 17 ottobre 2013 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 3,31 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 aprile 2019
Un "documentario dell'immaginazione", come lo ha definito il regista, che usa una raffinata tecnica investigativa. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 2 candidature e vinto un premio ai BAFTA, ha vinto un premio ai European Film Awards, 1 candidatura a Critics Choice Award, Al Box Office Usa L'atto di uccidere ha incassato 462 mila dollari .
L'atto di uccidere è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1965, con un colpo di stato, l'esercito depone il governo indonesiano. In meno di un anno chiunque si opponga alla dittatura militare viene accusato di comunismo e trucidato con l'appoggio della Gioventù di Pancasila. Appartenenti ai sindacati e alla minoranza etnica cinese, contadini privati della propria terra e intellettuali sono giustiziati dai paramilitari e da piccoli fuorilegge dediti al bagarinaggio di biglietti del cinema presto elevati allo stato di killer spietati. Gli assassini di ieri oggi sono uomini benestanti che hanno accettato di ricreare le scene delle loro torture e esecuzioni, adattandole ai generi cinematografici preferiti: western, musical e gangster movie.
È un varco sul mondo del negativo quello aperto dallo sconvolgente documentario diretto da Joshua Oppenheimer, una breccia verso un male assoluto incredibilmente restituito da una macchina da presa che sceglie di non commentare. Rinunciando alla voce fuori campo, a ragione sostituita da poche didascalie iniziali che introducono lo scenario storico, The Act of Killing ha come protagonisti Anwar Congo, carnefice nel 1965, e Herman Koto, gangster e leader dei paramilitari, disposti a raccontarsi in tutta la loro oscena sincerità. Con dovizie di particolari, un po' di agghiacciante nostalgia e una sicurezza che è tutt'uno con la follia. Dopo aver mostrato le tecniche attraverso cui giustiziavano gli oppositori, accettano, insieme ad altri componenti degli squadroni della morte, di recitare in un film che servirà a ricordare ai giovani la loro storia, interpretando anche i ruoli delle vittime. Proprio in questa scelta, probabilmente, si nasconde il meccanismo capace di far affiorare in loro la reale percezione di ciò che è stato. Oppenheimer diventa allora il "direttore del gioco" in grado di canalizzare e sviluppare l'oscura interiorità degli assassini in quello che può definirsi un vero psicodramma: guardandosi nello schermo televisivo, mentre interpreta il ruolo di una vittima, Anwar Congo per la prima volta mostra un cedimento e riconosce di non poter accettare il peso di se stesso. Sconvolge e indigna quest'esempio estremo di cinema-verità, una visita tetra e senza via di scampo nella follia e nella crudeltà in cui si intravede un solo barlume di speranza. Difficile da guardare e da dimenticare.
Tra i moltissimi riconoscimenti raccolti in giro per il mondo, segnaliamo il Premio come miglior documentario all'European Film Award 2013, il Premio della giuria ecumenica al Festival di Berlino 2013, nella sezione Panorama Dokumente, e quello per la miglior produzione internazionale al Biografilm Festival dello stesso anno. Tra i produttori esecutivi figurano Werner Herzog e Errol Morris.
Questo documentario mette in luce un momento drammatico della storia indonesiana e cioè quando nel 1965 centinaia di migliaia di comunisti vennero sommariamente uccisi e i loro carnefici vivono tranquillamente. Alla fine di questo documentario candidato (giustamente) agli Oscar lo mspettatore si ritrova letteralmente disorientato dopo aver visto dei pluricriminali esaltare le loro gesta (e [...] Vai alla recensione »
Una storia tristemente sorprendente, persone/personaggi che rivivono, con una certa dose di protagonismo, le loro storie di carnefici. Ma, come un cane che si morde la coda, rivivono anche le loro paure e le loro inquietudini. Vittime e carnefici si mescolano in un gioco di ruoli paradossale. I carnefici giocano a fare le vittime, vittime di loro stessi e di una realtà, che dopo 40 [...] Vai alla recensione »
Whats'next?un film con protagonisti mengele,goehring e priebke che ci mostrano come torturavano gli ebrei nei campi di concentramento,con il sorriso sulle labbra. In indonesia negli anni 60.la dittatura si servi' di un corpo paramilitare per uccidere,meglio sterminare,i comunisti. Vediamo quindi ricostruiti e verbalmente e fisicamente,le torture,le minaccie,le sevizie e gli omicidi da parte [...] Vai alla recensione »
Nella prima inquadratura di The Act of Killing, una gigantesca struttura a forma di pesce di colore bruno e con la pancia argentea occupa il centro dell'immagine. Sotto di esso, una striscia di terra verdeggiante ritaglia le sponde di un lago che una fila di montagne, verdi anch'esse, finisce di incorniciare e che un cielo brumoso sovrasta di soffici nuvole rosate.