Comedy drama di 8 episodi che racconta cosa è successo ai protagonisti di Full Monty venticinque anni dopo. Espandi ▽
Sono passati 25 anni dagli eventi che portarono allo strip tease di sei uomini disoccupati e squattrinati; dal 1997 i ragazzi, oggi non più tali, delle vecchie acciaierie sono rimasti a Sheffield, dove hanno costruito nuove relazioni, cresciuto (o perso) figli, e devono oggi fare i conti con i nuovi problemi che la società e la politica inglese difficilmente riescono a riconoscere e, quindi, ad affrontare. La nostra malaugurata epoca di prodotti derivati, che si caratterizzano più per una mancanza di coraggio e di volontà di rischiare, piuttosto che di creatività, viene, purtroppo, riaffermata in questo sequel, in cui si dimentica – o forse non si è mai compreso – il proprio valore interpretativo. Dimenticatevi quindi ogni sorta di spogliarello:
Full Monty – La serie si è scordata il film, seppur sia prodotta dallo stesso Uberto Pasolini e malgrado mantenga interamente il cast, precipitosamente invecchiato, i cui personaggi appaiono stanchi e nostalgici di un tempo anch’esso lontano. A mancare è proprio un elemento di coerenza: senza un evento come fu, per il film, lo spogliarello attorno al quale far convergere le varie storyline drammatiche, la storia risulta vaga e soprattutto non dà i presupposti necessari allo spettatore per reinvestire in quei personaggi.