La serie che rievoca lo spirito gioioso dell'amato classico di Penny Marshall: Ragazze vincenti. Espandi ▽
Una serie che punta lo sguardo sulla storia di un'intera generazione di donne che sognano di giocare a baseball a livello professionistico. Lo show tratta anche tematiche legate alla questione razziale e alla sessualità seguendo le storie di un nuovo gruppo di ragazze nel loro percorso sul campo, durante il campionato, e nelle loro vite private. Recensione ❯
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Nuove attività nella scuola ma le buone intenzioni non bastano. Espandi ▽
Un nuovo anno scolastico è alle porte e alla Abbott Elementary Janine, Gregory, Jacob, Melissa e Barbara si preparano ad accogliere gli studenti, accompagnati dalla chiassosa preside Ava e dall'eccentrico signor Johnson, il bidello della scuola. Si prospetta un anno ricco di ostacoli da superare per un istituto pubblico come la Abbott, sempre sottofinanziato e in lotta con il distretto scolastico. Nel frattempo Janine deve fare i conti con la sua nuova vita da single e con i problemi economici che ne derivano, mentre Gregory è finalmente diventato di ruolo ed è intento a preparare il programma per il nuovo anno.
Con la seconda stagione Abbott Elementary si riconferma una sitcom imperdibile, capace di coniugare con intelligenza comicità tradizionale e tematiche contemporanee, affrontate in modo divertente e mai banale.
La serie riesce infatti a coniugare uno stile comico piuttosto classico e già visto a tematiche contemporanee osservate con uno sguardo inedito. Sempre ottime, inoltre, le interpretazioni del cast, che riescono a colpire l'emotività dello spettatore, strappandogli anche qualche lacrima. Recensione ❯
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Tra equivoci, aiuti degli amici, telefonate inaspettate: tutto contribuisce a rendere la vita della protagonista la versione francese di Bridget Jones. Espandi ▽
Julie è stata lasciata dal compagno Hervè, vede la sorella sposarsi e deve prendere un coinquilino (su suggerimento delle amiche un omosessuale) per far quadrare i conti. Ma tornando a casa in taxi risponde ad una telefonata che non è rivolta a lei. Ma la voce è così affascinante che decide di presentarsi all'appuntamento, comincia così sullo sfondo di una Parigi estiva la battaglia di Julie per ritrovare la felicità, aiutata dalle amiche Manon e Stephanie e con la complicità del suo coinquilino che si scoprirà non essere così gay. Recensione ❯
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Com'è cambiata la vita delle protagoniste di Sex and the City? La serie racconta cosa è successo e come vivono adesso a cinquant'anni. Espandi ▽
Manhattan, oggi. Le amiche di sempre Carrie, Miranda e Charlotte vivono ancora favolosamente, pranzando in locali eleganti e indossando abitini firmati. Manca la quarta moschettiera, l’indomabile Samantha, che si è trasferita a Londra per lavoro ed è sparita dal radar delle amiche newyorkesi: o almeno così sembra. Miranda è sempre col marito Steve e il figlio Brady, che ora ha 17 anni e una fidanzatina con cui fa sesso rumoroso in casa dei genitori. Charlotte si divide fra il marito e le due figlie, la piccola una ribelle che disdegna il look Oscar De La Renta. E Carrie è sempre con Big, l’uomo dei suoi sogni che ha tanto faticato ad avere permanentemente al suo fianco. Ma la vita va avanti, e le sorprese sono dietro l’angolo: non tutte positive, ma tutte parte dell’esistenza complicata di queste donne contemporanee.
And just like that..., la nuova serie sequel di Sex and the City, sorprende per la capacità di staccarsi finalmente dai cliché passati. Infatti, pur mantenendo intreghe le personalità delle protagoniste, Michael Patrick King mette in scena la vita di tre donne finalmente cresciute, che tentano di adeguarsi ad una nuova società perfettamente al passo con quella reale contemporanea. Recensione ❯
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Manhattan, oggi. Le amiche di sempre Carrie, Miranda e Charlotte vivono ancora favolosamente, pranzando in locali eleganti e indossando abitini firmati. Manca la quarta moschettiera, l'indomabile Samantha, che si è trasferita a Londra per lavoro ed è sparita dal radar delle amiche newyorkesi: o almeno così sembra. Miranda è sempre col marito Steve e il figlio Brady, che ora ha 17 anni e una fidanzatina con cui fa sesso rumoroso in casa dei genitori. Charlotte si divide fra il marito e le due figlie, la piccola una ribelle che disdegna il look Oscar De La Renta. E Carrie è sempre con Big, l'uomo dei suoi sogni che ha tanto faticato ad avere permanentemente al suo fianco. Ma la vita va avanti, e le sorprese sono dietro l'angolo: non tutte positive, ma tutte parte dell'esistenza complicata di queste donne contemporanee. Recensione ❯
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Tre coinquilini autistici trovano un modo per vivere insieme e lottare per cose simili nella vita. Espandi ▽
La serie segue Jack, Harrison e Violet, coinquilini ventenni nello spettro autistico, che lottano per ottenere un lavoro, mantenerlo, fare amicizia, innamorarsi e destreggiarsi in un mondo che li elude. Con l'aiuto delle famiglie e della tutor e talvolta con il supporto reciproco, i ragazzi affrontano sconfitte e celebrano trionfi in uno straordinario viaggio verso l'indipendenza e l'accettazione. Recensione ❯
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La carriera del rapper Alfred "Paper Boi" e di suo cugino Earn, che si improvvisa suo manager, è il punto di partenza per raccontare molto altro della comunità di Atlanta e dell'America. Espandi ▽
Il successo di Paper Boi è ormai arrivato anche in Europa e nella tournée nel vecchio continente lo seguono gli inseparabili Darius e Earn, che nel frattempo è diventato un abile manager. Vengono presto raggiunti anche da Van, la cui crisi d'identità già presentata nelle precedenti stagioni, arriva al suo apice, tanto da scomparire senza dire nulla a Earn. I tre nel mentre se la devono vedere con la festa nella villa di un ricco mecenate londinese, con il furto di un cellulare dorato e con la beneficenza dei bianchi che cercano di lavare la propria immagine. Ad Alfred tocca anche un'odissea lisergica tra le vie di Amsterdam e i fantasmi del proprio passato. La stagione presenta inoltre quattro episodi del tutto autonomi dalle vicende dei protagonisti, fiabe moderne e - ovviamente - surreali sul tema dell'identità nera.
Ormai consacrata come una delle migliori serie degli ultimi anni, Atlanta spinge ancora oltre le infrazioni al realismo e persino al formato seriale, regalando un'annata imperdibile.
Nel cast non mancano alcuni sorprendenti cameo, in particolare quello di Liam Neeson nei panni di se stesso in un improbabile locale dedicato alle personalità "cancellate", dove confessa le sue passate pulsioni razziste. Recensione ❯
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Il quarto capitolo della serie comedy surreale sull'identità nera americana. Espandi ▽
Una stazione senza uscita; una vendetta spropositata; il confronto intergenerazionale tra star musicali; una faida tra sorelle per l'attenzione del padre anziano; un produttore e regista con delirio di onnipotenza; un assassino che colpisce la viralità dei social; una giornata in campeggio e una in campagna; un mockumentary su un'immaginaria Disney a direzione black; infine una giornata ad Atlanta dai toni tipicamente onirici.
Sono le storie della quarta e ultima stagione di Atlanta, la comedy surreale sull'identità nera americana che si conferma la serie più originale di questi anni.
Una puntata vagamente alla Inception, tra immersioni in vasca che sprofondano in sogni su più livelli ed espedienti per riconoscere la realtà simili alla trottola di Cobb/Leonardo DiCaprio (ma più surreali, naturalmente). Come per Cobb, che Darius sogni o sia desto rimane questione in sospeso, ma non importa, perché non sono mai state le risposte a interessare agli autori di Atlanta, fino alla fine intenti a scrutare nella follia e nelle contraddizioni del contemporaneo. Recensione ❯
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Il robot Baymax diventa il protagonista di una serie tv prodotta da Walt Disney Animation Studios. Espandi ▽
La serie segue le avventure quotidiane di Baymax, robot progettato per dare assistenza medica e sanitaria alla popolazione, a partire dal suo "campo base": la casa del giovane Hiro Hamada - che abbiamo conosciuto nel lungometraggio Big Hero 6 - e della zia Cass. Baymax porterà la sua assistenza di casa in casa, a ogni piccola avvisaglia di un malumore (basterà un semplice "Ahi!" per farlo attivare), talvolta - anzi sempre - senza una richiesta esplicita da parte del giovane o anziano paziente. Baymax! è la terza serie nata dalle costole del lungometraggio Disney Big Hero 6 - adattamento dell'omonima serie di fumetti Marvel, uscito nelle sale ben 8 anni fa. La serie presenta numerosi elementi ragguardevoli in quanto a originalità e importanza, che rendono Baymax! una boccata d'aria fresca nella torrida estate 2022.
Ricca di riferimenti al lungometraggio di derivazione e ad altri prodotti Disney, Baymax! si contraddistingue per riuscire ad affrontare, in alcuni casi per la prima volta, argomenti complessi con una semplicità e un'ironia che frantumano i muri secolari del tabù e della censura. Il tutto con un portato emotivo ragguardevole, capace di far sorridere, di commuovere e di far comprendere, al contempo, bambini e adulti. Recensione ❯
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Una serie che racconta i tentativi di un manager per mantenere aperto l'ultimo negozio del colosso Blockbuster. Espandi ▽
Un manager diligente alle prese con la concorrenza e i propri sentimenti complessi lotta per tenere aperto l'ultimo Blockbuster rimasto e rendere felice il suo staff. Recensione ❯
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Miniserie comedy dalle venature nere su due amiche che cercano un finale di scuola memorabile. Espandi ▽
Erika è arriva all'ultimo anno di liceo e la sua vita è trascorsa fino a quel momento in maniera tranquilla. Ma in una notte convulsa decide di cambiare approccio e vivere senza limiti. Ma il mattino dopo scopre di essere un fantasma. Recensione ❯
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Poetica, ritmica, più divertente di prima, e perciò paradossalmente commovente, la quarta stagione rende di nuovo visibile l'invisibile. Commedia, Italia2022. Durata 25 Minuti.
Tornano le vicende della troupe televisiva che lavora alla sdolcinata soap Gli Occhi del Cuore. Espandi ▽
Dopo 11 anni dal capitolo cinematografico che chiudeva le vicende della troupe di René Ferretti, ritroviamo sul set Arianna e Alessandro, Lopez e Sergio, Stanis e Corinna, i tre sceneggiatori, Biascica, Duccio, lo schiavo. Ritroviamo persino Itala (Fiorentini - scomparsa nel 2019 e omaggiata nel primo episodio). Tutti riappaiono, pieni, a occuparsi del nostro presente e di conseguenza sono alle prese con le piattaforme streaming: omogeneamente, come se quegli 11 anni non fossero passati, seppure lo siano - come testimonia il nuovo ruolo di Alessandro come responsabile di piattaforma.
Nella sua quarta stagione Boris torna forte come alla prima; non rinnovata, non un semplice revival, più che originale: ancora sé stessa, pienamente capace di raccontare dove siamo, cosa e come raccontiamo... o ci raccontiamo.
La serie è poetica, è ritmica, è più divertente di prima, e perciò paradossalmente commovente. La crasi tra ironia e poesia viene raggiunta più che nel passato, forte di un bagaglio emozionale costruito in oltre una decade di meme e frasi cult. Recensione ❯
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Dal problematico rapporto col sesso e gli affetti si snodano le vicende dei protagonisti: un delicato mosaico che racconta con dolcezza un passaggio all'età adulta più intimo e profondo. Espandi ▽
Il racconto, ambientato a Torino ai giorni nostri, segue le vicende della sedicenne Nina e del suo gruppo di amici, alle prese con il sesso, l'amore, l'amicizia, la costruzione della propria identità, ripercorrendo le dinamiche che rendono l'adolescenza il momento piu` potente ed esplosivo delle nostre esistenze.
Se la vita ci pone tutti di fronte a scelte difficili, l'adolescenza riesce nell'impresa di moltiplicare le pressioni, le aspettative, le difficoltà di vivere in società, in famiglia, con i nostri affetti. Le prime volte sono tante e ovviamente la "prima volta per eccellenza" non si scorda mai. Che raramente va come immaginato, ma riesce ad essere uguale per tutti: nell'esperienza di ognuno, infatti, risiede un ricordo goffo e tragicamente comico della scoperta del sesso. Una soglia che gli adolescenti di ogni generazione aspettano di superare con trepidazione, unica tappa che non passera` mai di moda.
La prima volta di Nina tarda ad arrivare, si blocca, le viene il panico e non capisce perché, mentre i suoi amici le appaiono tutti molto più grandi e ricchi di esperienze. Tra percezioni, omissioni e bugie, diversi gusti e disinibizioni sessuali, il mondo che circonda Nina la porta a conoscersi, a capire quali sono le sue vere volontà e come affrontare le sue paure. Non solo sul sesso, ma innanzitutto nelle complicate relazioni umane. Recensione ❯
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Serie drammatica ispirata all'autobiografia di un famoso criminale svedese, Clark Olofsson dal titolo "What Happened". Espandi ▽
Bill Skarsgård veste i panni di Clark Olofsson, criminale svedese che dagli Anni Sessanta a oggi è entrato e uscito di prigione per così tanti reati da diventare una vera e propria celebrità. Sin da bambino Clark si appassiona alla libertà: sesso, soldi, notorietà sono le sue aspirazioni. Passando da una condanna all'altra, diventa presto un volto paradossalmente amato dal pubblico. Il trampolino di lancio di questo criminale-divo sarà la prima rapina in diretta Tv della Svezia, quella avvenuta nella piazza di Norrmalmstorg, da cui nacque il concetto di Sindrome di Stoccolma.
Un racconto a metà strada tra realtà e finzione, dove spesso il limite tra le due viene abbattuto dal punto di vista soggettivo e surreale del protagonista.
L'egocentrico gioco che Clark mette in scena cattura lo spettatore in quanto lo cala in un labirinto umano, rendendo a livello narrativo lo stesso stato di piacere in cui si trovò la popolazione svedese durante la rapina di Norrmalmstorg che coniò la cosiddetta Sindrome di Stoccolma - e che qui diventa sinonimo di bingewatching. Recensione ❯
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