Grandi attrici che guitteggiano, sociologia da rotocalco, dialoghi da culto. Per farla breve il peggio del cinema americano al femminile. Ma regista e confezione di lusso limitano i danni. Espandi ▽
Astrid Magnusson, figlia dell'artista concettuale Ingrid, vede improvvisamente cambiare la sua vita quando la madre viene accusata dell'omicidio di un amante e condannata a 35 anni di carcere. Da lì in avanti è un susseguirsi di famiglie affidatarie, da quella precaria e proletaria dell'ex spogliarellista e cristiana rinata Starr a quella ricca e apparentemente felice dell'attrice Claire. Su tutto l'ombra della madre, per cui la ragazza nutre un'autentica venerazione. Finché, a seguito di un tragico avvenimento, Astrid non si rende conto che nel loro amore c'è qualcosa di tremendamente sbagliato.