luca scialò
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giovedì 19 agosto 2010
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il sacrificio per la verità
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Veronica Guerin è una giornalista irlandese molto caparbia, che comincia ad occuparsi del traffico di droga in quel di Dublino. Inizia così a diventare scomoda, a dedicarsi anima e corpo alla verità, cercandola più di quanto non facesse la polizia, finendo così per inimicarsi i criminali di cui si occupava...
Storia amara di una giornalista assassinata solo perchè amava fare il suo dovere. Uno dei tanti casi numerosi diffusi in tutto il Mondo.
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filippo catani
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martedì 29 luglio 2014
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coraggio pagato a caro prezzo
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Nel giugno 1996 la giornalista irlandese Veronica Guerin famosa in patria per i suoi scomodi reportage viene brutalmente assassinata per aver condotto una fiera battaglia contro lo spaccio e la diffusione della droga nel suo paese.
Davvero un bel ritratto quello offerto da Joel Schumacher che ha avuto il merito di fare conoscere la vicenda di questa coraggiosissima donna in tutto il mondo. Soprattutto possiamo apprezzare quelli che sono i pericoli per i giornalisti d'inchiesta che si imbattono in questo genere di casi. La scena più bella e devastante di tutte si ha subito all'inizio quando la Guerin si avvia in un quartiere malfamato e non solo si trova a camminare in mezzo a una strada invasa dalle siringhe ma assiste al fatto che dei bambini le raccolgono per giocarci.
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Nel giugno 1996 la giornalista irlandese Veronica Guerin famosa in patria per i suoi scomodi reportage viene brutalmente assassinata per aver condotto una fiera battaglia contro lo spaccio e la diffusione della droga nel suo paese.
Davvero un bel ritratto quello offerto da Joel Schumacher che ha avuto il merito di fare conoscere la vicenda di questa coraggiosissima donna in tutto il mondo. Soprattutto possiamo apprezzare quelli che sono i pericoli per i giornalisti d'inchiesta che si imbattono in questo genere di casi. La scena più bella e devastante di tutte si ha subito all'inizio quando la Guerin si avvia in un quartiere malfamato e non solo si trova a camminare in mezzo a una strada invasa dalle siringhe ma assiste al fatto che dei bambini le raccolgono per giocarci. Così come verso la metà della pellicola quando un giovane ragazzo si offre per fare sesso in cambio dei pochi spiccioli necessari per comprarsi la dose. Bravissima la Blanchett a impersonare questo difficile ruolo di una figlia, madre, donna e giornalista che nonostante le intimidazioni (venne gambizzata) decise comunque di andare avanti pagando con la vita per il suo coraggio. Subito dopo la sua uccisione venne cambiata la Costituzione irlandese e in questo modo fu più facile sgominare questi traffici illeciti. Il film in se comunica tutto questo e tutte queste emozioni anche se con il procedere della pellicola finisce con il perdere un po' di verve il tutto forse dovuto al fatto che Schumacher dà il meglio di se in altri generi. Resta comunque una pellicola più che valida.
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luca scialo
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martedì 14 aprile 2020
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una eroina che ha sacrificato la vita per la verità
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Veronica Guerin è la giornalista di un quotidiano locale di Dublino. Molto appassionata del suo lavoro, che antepone pure al marito e al figlio. Veronica ama fare giornalismo d'inchiesta, cercando fonti tra i criminali e, con coraggio, affrontandoli faccia a faccia pur di reperire delle informazioni. Oltre al gusto di scrivere, però, vorrebbe anche risolvere il problema della droga che avvelena la vita di molti giovani della periferia dublinese. Tuttavia, come accade a molti giornalisti coraggiosi, è praticamente sola. Snobbata dalle autorità, invisa dai colleghi, poco tutelata dalla legge. Solo la sua morte finirà per cambiare davvero le cose. Joel Schumacher ha il merito di far conoscere la storia di Veronica Guerin al di fuori dell'isola di smeraldo.
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Veronica Guerin è la giornalista di un quotidiano locale di Dublino. Molto appassionata del suo lavoro, che antepone pure al marito e al figlio. Veronica ama fare giornalismo d'inchiesta, cercando fonti tra i criminali e, con coraggio, affrontandoli faccia a faccia pur di reperire delle informazioni. Oltre al gusto di scrivere, però, vorrebbe anche risolvere il problema della droga che avvelena la vita di molti giovani della periferia dublinese. Tuttavia, come accade a molti giornalisti coraggiosi, è praticamente sola. Snobbata dalle autorità, invisa dai colleghi, poco tutelata dalla legge. Solo la sua morte finirà per cambiare davvero le cose. Joel Schumacher ha il merito di far conoscere la storia di Veronica Guerin al di fuori dell'isola di smeraldo. Avvalendosi del talento di una attrice poliedrica come Cate Blanchett. Capace come poche di calarsi ora nel ruolo di una donna elegante, ora in quello di un personaggio di fantasia, ora nelle vesti di una donna agguerrita. La storia purtroppo però risente anche della solita regia marcatamente hollywoodiana di Schumacher. Ma tutto sommato arriva comunque dignitosamente fino alla tragica conclusione.
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paolp78
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giovedì 16 giugno 2022
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molta cronaca, poco cinema
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Film diretto dall’americano Joel Schumacher che si occupa della criminalità organizzata esistente in Irlanda sul finire del ventesimo secolo; un periodo ed una tematica che avevano già ispirato un’altra pellicola “The General”, diretta dal grande John Boorman, che fu capace però di ottenere un risultato artistico di livello nettamente superiore.
Schumacher a differenza di Boorman sceglie di trattare l’argomento scegliendo come protagonista della storia una giornalista , Veronica Guerin molto nota in patria ma semisconosciuta fuori, che aveva compiuto delle indagini e scritto articoli sul tema; la narrazione pertanto non avviene dalla classica visuale interna all’organizzazione criminale, come nell’opera di Boorman che aveva come protagonista il celebre bandito Martin Cahill detto Il generale – the general appunto, personaggio che compare anche nella parte iniziale della pellicola di Schumacher.
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Film diretto dall’americano Joel Schumacher che si occupa della criminalità organizzata esistente in Irlanda sul finire del ventesimo secolo; un periodo ed una tematica che avevano già ispirato un’altra pellicola “The General”, diretta dal grande John Boorman, che fu capace però di ottenere un risultato artistico di livello nettamente superiore.
Schumacher a differenza di Boorman sceglie di trattare l’argomento scegliendo come protagonista della storia una giornalista , Veronica Guerin molto nota in patria ma semisconosciuta fuori, che aveva compiuto delle indagini e scritto articoli sul tema; la narrazione pertanto non avviene dalla classica visuale interna all’organizzazione criminale, come nell’opera di Boorman che aveva come protagonista il celebre bandito Martin Cahill detto Il generale – the general appunto, personaggio che compare anche nella parte iniziale della pellicola di Schumacher.
La principale pecca del film è l’incapacità di approfondire il lato intimistico e psicologico della vicenda. La sceneggiatura è concentrata a presentare la cronaca degli eventi che si susseguono; il tormento e la lotta interiore di cui sicuramente sarà stata vittima la protagonista non vengono descritti se non ricorrendo ad alcune scenette artefatte assolutamente incapaci di andare a scandagliare in profondità l’animo ed i sentimenti di quest’ultima e dei componenti della sua famiglia.
Sotto questo aspetto risulta inadeguata anche la regia di Schumacher, che avendo a disposizione una eccellente squadra di attori, su tutti la talentuosissima Cate Blanchett nei panni della protagonista, non riesce a metterli nelle condizioni di esibire al meglio le proprie qualità recitative (la Blanchett chiaramente limitata dalla sceneggiatura e dalla direzione di Schumacher, riuscirà a segnalarsi unicamente esibendo un convincentissimo slang irlandese, lei che è australiana, particolare che però non può essere apprezzato dal pubblico italiano).
Nel resto del cast la premio Oscar Brenda Fricker, nella parte della madre della Guerin, è male e scarsamente utilizzata, mentre invece si sarebbero potuti mettere in scena dialoghi intimistici tra madre e figlia in cui sfruttare il talento delle due interpreti. Nelle parti dei malavitosi si ricordano le buone prove di Ciarán Hinds, con un look insolito, e di Gerard McSorley, molto ben in parte.
Belle musiche.
Si segnala un piccolo cameo dell’attore irlandese Colin Farrell, al tempo sulla cresta dell’onda.
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roberto
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domenica 30 luglio 2006
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veronica guerin:verità & giustizia hanno un prezzo
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Veronica Guerin era una giornalista irlandese che fu uccisa in un agguato mentre era alla guida della sua auto per la sua inchiesta sul traffico di stupefacenti che regnava nel suo paese.Il film si apre con il suo assassinio,ma poi l'immagine si dissolve e si va indietro nel tempo fino a quando lei incominciò la sua battaglia al mondo della droga,vedendo dei bambini giocare con delle siringhe usate per le iniezioni di cocaina.E qui s'incomincia a conoscere la sua famiglia,il suo lavoro,la sua vita.Il film è un lungo omaggio a questa donna che con la sua voce ha fatto luce sulla piaga che affliggeva il suo paese.Per questo lei e la sua famiglia furono minacciate,ma Veronica andò avanti,pagando con la sua vita il suo coraggio.
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Veronica Guerin era una giornalista irlandese che fu uccisa in un agguato mentre era alla guida della sua auto per la sua inchiesta sul traffico di stupefacenti che regnava nel suo paese.Il film si apre con il suo assassinio,ma poi l'immagine si dissolve e si va indietro nel tempo fino a quando lei incominciò la sua battaglia al mondo della droga,vedendo dei bambini giocare con delle siringhe usate per le iniezioni di cocaina.E qui s'incomincia a conoscere la sua famiglia,il suo lavoro,la sua vita.Il film è un lungo omaggio a questa donna che con la sua voce ha fatto luce sulla piaga che affliggeva il suo paese.Per questo lei e la sua famiglia furono minacciate,ma Veronica andò avanti,pagando con la sua vita il suo coraggio.Alla fine del film appare anche una foto della vera Veronica Guerin.L'interpretazione di Cate Blanchett nei panni di Veronica Guerin,già apprezzata dal pubblico nei panni di Galadriel ne"Il Signore degli Anelli",è semplicemente stupenda,con la sua delicatezza ci regala ancora una volta una forte emozione,che buca lo schermo e arriva dritta al cuore dello spettatore.Il ruolo dell'uomo che ne ordinò l'assassinio è stato affidato a Gerard McSorley,già visto in"The Constant Gardener"e nel ruolo di un frate francescano in"Le Ceneri di Angela".La regia è di Joel Schumacher,lo stesso dell'emozionante"In Linea con l'Assassino",con Colin Farrell.Il film è commovente,e vale la pena vederlo per capire cosa è veramente il coraggio e quale prezzo si paga per realizzare i propri ideali.Da vedere ASSOLUTAMENTE!
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