L'empatia che il pubblico prova per questo carismatico attore statunitense nasce dalla memorabile interpretazione del poliziotto Roger nella serie Arma letale, composta dai quattro film diretti da Richard Donner dal 1987 al 1998. Un personaggio incredibile e irraggiungibile per le acrobazie e i rischi che corre, ma allo stesso tempo così umano da rendersi simpatico a tutti. Un vero talento espresso in tutti i generi, con una predilezione per i film a sfondo sociale.
L'apartheid al cinema
I suoi primi ruoli al cinema sono molto variegati: dopo l'esordio in Fuga da Alcatraz (1979), seguito dal fantascientifico L'uomo dei ghiacci dell'australiano Fred Schepisi e dal drammatico Le stagioni del cuore di Robert Benton, il talento si mette in luce nel 1985; è in quell'anno infatti che si veste da duro poliziotto senza scrupoli intenzionato ad uccidere il bambino del pluripremiato Witness - Il testimone di Peter Weir. Nello stesso periodo è di nuovo in un film d'azione ad incarnare, grazie anche al fisico possente, uno scatenato cowboy nel western Silverado di Lawrence Kasdan e partecipa al grande successo de Il colore viola di Steven Spielberg, tratto dal best-seller di Alice Walker, dov'è il marito irascibile della protagonista Whoopi Goldberg. Dello stesso scottante argomento dell'integrazione razziale, anche se spostato in Sudafrica, è il film tv Mandela dove l'attore interpreta il grande leader fondatore dell'African National Congress.
Il successo mondiale della saga di Arma letale
La popolarità arriva con la serie cinematografica di Arma letale dove, in coppia con il capellone Mel Gibson, sbanca al botteghino e diventa un personaggio di culto. Tra un episodio e l'altro (sono quattro i titoli che compongono la saga dei poliziotti di Los Angeles) si dedica ad altri film d'azione: è un eroe di guerra in Bat 21 (1988), un tenente in lotta con gli alieni nel truculento Predator 2 (1990) e un altro protagonista del conflitto in Vietnam ne L'ultimo attacco (1991). In toni più leggeri lo vediamo vestire i panni di un investigatore alle prese con le pazzie di Martin Short nella commedia È tutta fortuna (1991) e nel vincitore dell'Orso d'oro berlinese Grand Canyon (1991), seconda volta che l'attore lavora con il regista americano Kasdan. Ottimo anche in film drammatici come Fort Washington - Vita da cani e Bopha! (interessante debutto alla regia dell'attore Morgan Freeman), svela tutta la sua forza espressiva, anche se in un ruolo minore, nel legal L'uomo della pioggia (1997) firmato Francis Ford Coppola.
Film commerciali e d'autore, tra dramma e commedia
Sensibile ai problemi razziali degli afroamericani, dopo aver accumulato una serie di film dedicati a questo tema, nel 1998 entra nel cast di Beloved di Jonathan Demme, film ambientato in Africa che riflette su come un passato di dolore e violenza possa influire su un presente ancora da costruire. Dall'intensità di un dramma storico alla tragicomica avventura della famiglia Tenenbaum, nel film di Wes Anderson l'attore interpreta l'innamorato di Angelica Huston che mette in crisi i progetti dell'ex marito Gene Hackman. Poi passa a diverse incursioni televisive (lo vediamo in un paio di puntate del telefilm E.R. - Medici in prima linea) che alterna a grandi film commerciali come Saw - L'enigmista (2004) o per famiglie come Shaggy Dog - Papà che abbaia...non morde (2006) al cinema d'autore di Manderlay (2005) di Lars Von Trier. In seguito è nel thriller Shooter, in Honeydripper e Poor Boy's Game, film drammatici che aprono la vera svolta comica dell'attore nell'eccentrico lavoro del francese Michel Gondry, Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm (2008). E dopo aver preso parte a due film catastrofici nel 2009 (Battaglia per la terra 3D, 2012), nel 2011 è nel cast del drammatico I want to be a soldier, diretto da Christian Molina.
Tra le ultime in interpretazioni troviamo I morti non muoiono di Jim Jarmusch, Jumanji - The Next Level e Double Soul (2023).