Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Valerio Esposito (II) |
Attori | Julian Sands, Paz Vega, F. Murray Abraham, Danny Glover, Francesca Tizzano Marco Bocci, Marianna Fontana, Angela Fontana, Lorenzo Lucchetti, Vito Vinci, Aymen Mabrouk, Carmen Vienhage. |
Uscita | giovedì 13 luglio 2023 |
Distribuzione | Plaion Pictures |
MYmonetro | 2,25 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 11 luglio 2023
Due gemelle, identiche nell'aspetto ma diverse nell'anima, vivono vite opposte: una nello spietato mondo dell'alta finanza, l'altra nell'universo onirico dell'arte. In Italia al Box Office Double Soul ha incassato 6,7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Due gemelle, con un passato tragico, che affonda le sue radici nell'infanzia. Due gemelle che vivono vite opposte: una è un'artista senza successo, che si immalinconisce in teatrini semideserti. L'altra trova l'attenzione di un manager dell'alta finanza: costui le affida una delicata trattativa, che porta la ragazza a Dubai, ad incontrare un tenebroso e affascinante partner. Ma anche l'artista d'avanguardia trova la protezione di un onnipotente critico d'arte. Stanno per ritrovare il controllo sulla propria vita, e su quella di uomini importanti. Ma i loro destini paralleli riservano drammatiche sorprese.
L'ultimo lavoro per il grande schermo di Julian Sands - che riunisce di nuovo le "indivisibili" gemelle Fontana - è un thriller con qualche stereotipo narrativo, ma una sorprendente levigatezza formale.
Va salutato con rispetto e con attenzione questo lavoro di Valerio Esposito, giovane regista italiano da tempo attivo a Hollywood. Double Soul denota un saldo "mestiere": le inquadrature sono sempre curate, dense di strati, riflessi, complessità formali. Sia nei set a Roma che in quelli a Dubai, quello che il film ci offre è una continua meraviglia, un fluttuare dello sguardo sempre alla ricerca di qualcosa.
Il primo piano sequenza, sui titoli di apertura, segue uno sconosciuto per minuti, dopo che la camera ha guardato in mille direzioni, su verso i balconi che danno sulla strada, su verso volti indifferenti o enigmatici, un po' come nell'Iraq di The Hurt Locker, dove ogni sguardo rifletteva l'incertezza e l'inquietudine dei soldati.
Continuiamo a guardare il film di Esposito con lo stesso senso di incertezza, di inquietudine, come se qualcuno in ogni momento dovesse lacerare la quiete, l'equilibrio. Fra le skylines di grattacieli in mezzo al deserto a Dubai, e una Roma notturna e poco rassicurante, dove F. Murray Abraham, uomo d'affari e manovratore nell'ombra, alza il sopracciglio come Sean Connery.
E in mezzo a tutto, le gemelle Fontana. Di nuovo, in qualche modo, indivisibili, come nel loro film d'esordio. Anche se hai imparato a conoscerle, da un film all'altro. E qui passi in montaggio alternato dalla insoddisfazione amara di Marianna, artista d'avanguardia senza successo, alla dolcezza di Angela, al suo sguardo liquido. Con i momenti migliori quando le ritroviamo insieme, nella stessa inquadratura, gli occhi dentro gli occhi.
Julian Sands, qui alla sua ultima interpretazione - prima del maledetto incontro con la montagna in cui ha trovato la morte - interpreta un manager che dovrebbe condurre le trattative e i primi affari del personaggio di Angela Fontana: purtroppo il suo personaggio scompare in fretta. Il regista rivela che entrambi avevano progettato un prossimo film, nel quale Julian Sands sarebbe stato uno dei protagonisti. Il destino ha scelto diversamente.
Fra Roma e la penisola araba, fra il Ninfeo di Villa Giulia a Roma e le strade a molteplici corsie sotto i grattacieli di Dubai, si snoda una storia la cui sceneggiatura porta ben cinque firme. Eppure, o forse proprio per questo, sembra la sceneggiatura la parte più fragile del film: le psicologie dei personaggi non sono approfondite, abbiamo di fronte a noi personaggi monodimensionali. Gran parte dei dialoghi suonano innaturali, e anche la macchina del racconto sembra a volte perdersi, allentare la tensione narrativa, che invece dovrebbe sempre essere calibrata, lasciarti senza fiato. Paradossalmente, funziona tutto meglio quando non ci sono dialoghi: emerge la fluidità della regia di Valerio Esposito, ci si immerge con lui nello splendore di alcune location. Ogni movimento di macchina è fluido, vivo. Teniamolo d'occhio, questo regista.
Fino ad ora, nel cinema italiano non era comparso il suo nome: in gioventù era stato aiuto regista di Notte prima degli esami di Fausto Brizzi. Poi, però, Esposito ha compiuto una scelta radicale: andare a Los Angeles, provare a farsi strada lì. Anni di aiuto regia, di direzione di seconde unità in produzioni internazionali, e poi un film con Tom Sizemore - lo ricordiamo nel plotone di Salvate il soldato Ryan - tutto girato nel deserto del Mojave. Il film, Calico Skies, gli porta premi internazionali ed è in definitiva il trampolino di lancio per realizzare Double Soul.
Adesso, Esposito ha ottenuto la cittadinanza onoraria americana per il suo lavoro nel cinema. "È una cosa rara, mi rende estremamente felice: ma è anche il momento in cui vorrei tornare a lavorare in Italia", dice.
Ha lavorato soprattutto all'estero, in molto cinema internazionale e ora Valerio Esposito pare deciso a mettere alla prova il suo sguardo su territorio italiano. Girato tra Roma ed Abu Dhabi, di questo Double Soul colpisce in effetti soprattutto la mastodontica potenza di fuoco della co-produzione Italo Emiratina che lo sostiene, che mette a disposizione ad Esposito un cast reclutato tra USA e Italia [...] Vai alla recensione »
Una co-produzione fra Italia ed Emirati Arabi Uniti; riprese tra Roma e il Golfo Persico; interpreti italiani e stranieri doppiati in entrambi i casi (lunga la lista di nomi più o meno nuovi e più o meno bolliti: Marianna Fontana e la sorella Angela, Marco Bocci, Paz Vega, F. Murray Abraham, Danny Glover, anche Julian Sands al suo ultimo ruolo); facce torve e omicidi su commissione; intrighi nel mondo [...] Vai alla recensione »
Potere e vendetta. Amore e morte. Roma e Dubai. Revenge movie e thriller. Apparenza e disvelamento. Occidente e Oriente. Anna e Luna. Scorre su tanti (troppi) doppi binari l'opera di Valerio Esposito. Film dalle premesse ambiziose (scrittura corale, budget considerevole, cast di grido, location da cartolina, terrazze, abiti e macchine di lusso), gravita intorno a un'unica doppia anima, come da titolo [...] Vai alla recensione »