Un road movie che riesce a raccontare un'Italia vera con una sua energia lenta e sul finale commovente. Drammatico, Italia, Germania2025. Durata 100 Minuti.
Nel Veneto rurale, due amici di bevute inseguono la leggenda di un tesoro nascosto dal loro compagno Genio. Con loro un giovane architetto in cerca di sé. Espandi ▽
Doriano, detto Dori, e Carlobianchi (sì, tutto attaccato) sono amici di bevute, in un Veneto rurale che pare quasi il Far West. Credono alla leggenda metropolitana secondo cui il loro storico amico Genio ha nascosto da qualche parte un tesoretto ricavato dalla vendita di frodo di occhiali dal sole. Per questo, e perché gli vogliono bene, devono andare a prenderlo all’arrivo dall’Argentina. Lungo il loro percorso incontrano Giulio, studente di Architettura timido e insicuro, che si unisce al loro viaggio. Le città di pianura è l’opera seconda del regista e sceneggiatore Francesco Sossai: un road movie sbullonato con per improbabili protagonisti due cinquantenni che rimpiangono gli anni Novanta. Il film riesce a raccontare un’Italia vera, lontana dai riflettori e dai set delle commedie mutuate dall’estero. Trova una sua energia laconica che cresce lentamente e alla fine commuove, perché forse il segreto del mondo – o almeno di una vita alternativa a quella frenetica e arrivista di oggi - Dori e Carlobianchi l’hanno scoperto davvero. Recensione ❯
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Ciò che colpisce di Non essere cattivo è l'energia vitale di cui è imbevuto, la fame di rivalsa, la voracità con cui Vittorio e Cesare azzannano la vita. Drammatico, Italia2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, ambientato nella periferia romana, è prodotto dall'attore Valerio Mastandrea. Espandi ▽
Ostia, 1995. Vittorio e Cesare sono amici da una vita, praticamente fratelli. Cresciuti in un quartiere degradato campano di espedienti, si drogano, bevono e si azzuffano con altri sbandati come loro. A casa Cesare ha una madre precocemente invecchiata che accudisce una nipotina malata, la cui madre è morta di Aids. Vittorio invece sembra non avere nessuno al mondo, e quando incontra Linda vede in lei una possibilità di costruire una vita normale. Trova lavoro e cerca di coinvolgere anche Cesare, che nel frattempo si è innamorato di Viviana, una disperata come lui ma piena di voglia di costruirsi un futuro. Riusciranno Rosencrantz e Guildenstern a diventare protagonisti della loro vita? Recensione ❯
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Un dramma umanista che riesce a toccare le corde giuste e trova nelle forme del road-movie il suo desiderio di fuga. Drammatico, Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia2025. Durata 100 Minuti.
Un road movie intimo e poetico sul desiderio di libertà, sulle forme imperfette dell'amore, e sulla fatica ma anche la necessità di smettere di sopravvivere e cominciare a vivere. Espandi ▽
Ester, una donna ceca di circa 45 anni, si è occupata per gran parte della sua vita del figlio adolescente David, affetto da disabilità mentale. Per le vacanze estive viene invitata da alcuni amici in Italia ma il comportamento di David crea numerosi problemi. Mette in moto il camper degli amici e parte assieme al figlio verso il sud del paese. Durante il viaggio il loro destino s'incrocia con quello di Zuza, una ragazza senza fissa dimora che si unisce a loro. E, giunti in Calabria, per la prima volta Ester pensa che la sua vita e quella del figlio possa essere migliore.
In un approccio quasi semi-documentaristico e supportato dalla convincente prova di Anna Gaislerová nei panni di Ester, Caravan mette a fuoco il peso degli obblighi ma anche l'intensità dei legami familiari che la cineasta aveva già affrontato in Bába, primo premio della Cinéfondation al Festival di Cannes del 2009.
Talvolta è tentato da virate simboliche forse anche evitabili (il mare, i vetri, l'arcobaleno), ma nel suo fragile equilibrio c'è anche la forza di un dramma umanista che riesce a toccare le corde giuste. Recensione ❯
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Una storia di coraggio e libertà, ambientata nella Sicilia degli anni 90 e ispirata a fatti reali. Espandi ▽
Sicilia, 1993. Ludovica è un'esperta sommozzatrice costretta dalla mafia a svolgere un lavoro per pagare i debiti contratti dal compagno, morto in un incidente stradale. Deve dunque aiutare la subacquea Sabrina, giovane e meno esperta, e il pericoloso scagnozzo Rocco a recuperare il carico di tritolo di una vecchia nave affondata durante la Seconda Guerra Mondiale. Per tutta la durata della missione, i tre convivono in una salina abbandonata dove, poco a poco, la presenza di Ludovica si insinua tra le crepe della relazione oppressiva tra Rocco e Sabrina.
Il film ci immerge in un triangolo carico di tensione e attrazione, e dal fondo di quelle pulsioni contrastanti affiora un amore femminile liberatorio.
Afrodite si rivela profondamente femminista, ma non in maniera forzata e senza cedere all'enfasi ideologica; è femminista nei gesti, negli sguardi, nella possibilità per due donne di ribellarsi all'uomo che le tiene soggiogate e di riscrivere il proprio destino. Recensione ❯
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L'ampia narrazione della presa di coscienza di una donna e di un Paese che vive ancora con le sue contraddizioni. Drammatico, Francia, Tunisia, Italia, Qatar2024. Durata 123 Minuti.
Una ragazza ha l'occasione di cambiare vita. Ma il destino si mette di traverso. Espandi ▽
Aya ha quasi trent’ann è sopravvissuta a un incidente ma creduta morta, Aya trova inaspettatamente l’occasione per fuggire. Raggiunta Tunisi, affronta con coraggio una nuova vita con una nuova identità, ma non riesce in realtà a sfuggire al suo destino. Ispirata da un fatto di cronaca avvenuto dopo la rivoluzione del 2011, la vicenda porta dentro le contraddizioni della nuova società tunisina, finalmente libera dal giogo del dittatore Ben Ali ma ancora immersa in un clima d’oppressione e corruzione. Aïcha è la storia di una presa di coscienza, di un corpo che trova il coraggio di mostrarsi, di una società che trova la forza di ribellarsi. Lo stile è come da copione piano e classico, la narrazione ampia e meccanica nei suoi colpi di scena. Recensione ❯
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Un uomo parte per ritrovare l'essenza della sua vita. Espandi ▽
Munir non riesce a respirare. Lo pneumologo gli fa una serie di accertamenti e poi lo rassicura, invitandolo a fare approfondimenti sulla sua salute mentale. Il bisogno di tornare a respirare non è fisico, ma psicologico. Tutto sembra andare per il peggio nella vita di Munir, scrittore arabo esiliato che prende la decisione di partire per una remota isola della Germania, isolata dal resto del mondo. Lì incontrerà un’albergatrice sui generis, la volitiva Valeska, con cui avrà uno scontro-incontro, per poi compiere, grazie alla piccola comunità dell’isola che lo accoglie, un viaggio di guarigione e riappacificazione, anzi tutto dentro se stesso.
È un’opera potente, immaginifica e poetica Yunan, fimata dal regista siriano Ameer Fakher Eldin. Racconta l’avventura esistenziale dell’autore arabo Munir, a cui la vita non sorride da un bel po’.
L’attore libanese Georges Khabbaz, nei panni del protagonista, regge egregiamente sulle sue spalle tutto il film, firmando una performance straordinaria dal punto di vista sia fisico che emotivo, nel dare voce e corpo alla vulnerabilità di un uomo. Un uomo sofferente, spezzato, devastato dalla vita, che vorrebbe farla finita. Recensione ❯
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Una dramedy che racconta le difficoltà dell'essere genitori ai giorni nostri. Espandi ▽
Blu è un bambino di nove anni che ama vestirsi da femmina e sogna di interpretare la Sirenetta. Suo padre Lucio, voce progressista di una nota trasmissione radiofonica, è spiazzato. Sua moglie Elena, pur con mille timori, tende ad assecondare le richieste di Blu. Ad aiutarli in questo percorso di consapevolezza e accettazione, un gruppo di "Genitori Unicorni", guidato da un'abile psicoterapeuta.
Una fiaba a lieto fine, con uno spessore socioculturale importante, che mira a esplorare il ruolo dei genitori di fronte alle scelte dei figli. Scelte che riguardano la loro identità, il loro corpo, il loro futuro.
C'è lo sguardo nuovo che la regista Michela Andreozzi invita a indossare, di rimessa in discussione delle proprie certezze, al di là di preconcetti e convenzioni. Uno sguardo che volge verso l'amore senza condizioni. È quello che prova mamma Elena, un'intensa Valentina Lodovini, per Blu, ma anche quello che sente forte papà Lucio, Edoardo Pesce in uno dei suoi ruoli più vulnerabili e apprezzabili, un maschile in piena crisi. Recensione ❯
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L'esilarante avventura di due sorelle che devono salvare il matrimonio della terza sorella. E il rapporto con lei, malgrado i postumi di una sbornia. Espandi ▽
La sahti è una birra molto forte aromatizzata al ginepro, che si trova solo in Finlandia, e che si produce
preferibilmente in casa seguendo metodi secolari. Le due sorelle Taina e Pirkko ne sono apprezzate (e
invidiate) produttrici: ma quando la terza sorella gliene chiede cento litri per il proprio matrimonio,
iniziano i guai. Sensi di colpa inevasi, rivalità quasi letali con i vicini, beffe del destino e irresistibile
voglia di assaggiare il prodotto renderanno la fornitura dei cento litri una vera e propria odissea
tragicomica. Recensione ❯
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Un racconto di formazione che mette a fuoco la possibilità di esprimere i propri sentimenti e di elaborarli prima che sia troppo tardi. Espandi ▽
"Valbruma", fine anni '80. Tommaso Berger arriva dai nonni in corriera, lasciandosi alle spalle Milano dove sua madre è stata ricoverata in una clinica per malattie mentali. Nella nuova scuola si imbatte in Elise Moser, una ragazza volitiva che gli intima di lasciare libero il suo banco. Elise è la figlia di un avvocato che lavora a Milano e non si accorge nemmeno della sua esistenza. Tommy invece vede bene quella ragazza inquieta e polemica, e comincia a trascorrere del tempo con lei.
La regista e sceneggiatrice Ambra Principato prosegue sulla strada che aveva già intrapreso in maniera convincente con il suo film d'esordio. E fa bene, perché è fra i pochi (e in assoluto l'unica donna) in Italia ad occuparsi di un genere gotico fra l'horror, il thriller e il romance, attingendo a piene mani dalla cinematografia mondiale (soprattutto anglosassone) del genere, e aggiungendo una sua cifra "local" interessante.
Il film parla di tutti coloro che si sentono non visti dagli altri, e allo stesso tempo delle sensibilità che riescono a vedere oltre il reale e a percepire delle presenze, che per questo vengono messe sottochiave, discriminate e bullizzate. Recensione ❯
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Alla ricerca di un assassino vendicativo che prende di mira un ragazzo che ha ucciso per legittima difesa. Espandi ▽
Roberto Tobias è un componente di un gruppo rock ed è felicemente sposato con Nina, ricca ereditiera. La sua vita è però improvvisamente sconvolta: affronta infatti uno sconosciuto che lo pedina da giorni e, accidentalmente, lo uccide. Spaventato, fugge dalla scena del delitto e torna a casa, ma sa che qualcuno, nascosto dietro una strana maschera, ha visto il delitto. Nina si rende conto che qualcosa non va e lui, messo alle strette, le racconta quello che è successo.
Terzo e conclusivo capitolo della trilogia "animalesca" di Dario Argento, mostra sin dai titoli di testa un autore animato da una spavalda inventiva, con le inquadrature dall'interno della chitarra e la mosca spiaccicata dai piatti della batteria: si nota la voglia di stupire e di innovare.
Mirabile è anche, per come è strutturato e presentato, l'assassinio nella metropolitana, tutto giocato attraverso lo sfruttamento visuale dei luoghi - da estremamente popolosi a del tutto solitari - senza l'utilizzo dei dialoghi (se non nella beffarda chiusa), ma solo con la forza evocativa delle immagini. Recensione ❯
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Dopo decenni di solitudine, una famiglia benestante che vive in una miniera di sale entra in contatto con una ragazza sconosciuta. Espandi ▽
Anni dopo una catastrofe climatica che ha estinto la vita sulla Terra, una famiglia di ex capitani d'industria vive ancora nel bunker sotterraneo. In un ambiente elegante e confortevole, la Madre, il Padre, un'amica di famiglia, il maggiordomo, il medico e una cameriera si occupano principalmente dell'educazione del Figlio, che ha una ventina d'anni e non ha mai conosciuto la vita di prima. L'arrivo di una ragazza da fuori, sopravvissuta al tentativo della sua famiglia di raggiungere il bunker, porta scompiglio. Come difendere, dunque, un mondo strenuamente costruito?
Joshua Oppenheimer, autore di uno dei documentari più scioccanti degli anni Duemila (L'atto di uccidere), esordisce nel cinema di finzione con un musical che immagina un'umanità oltre la fine del mondo, condannata a vivere senza prospettive. Immerso in atmosfere stranianti per eleganza e composizione figurativa, il film sfiora a più riprese il kitsch per come cerca di dare forma simbolica allo spirito millenaristico di cui è imbevuto.
The End è un film senza subbio coerente. E forse ci dice, non tanto chi saremo o chi potremmo essere, ma chi siamo. Recensione ❯
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Un riuscito film per ragazzi dai toni di favola dark. Un'opera che riempie una lacuna del cinema italiano. Family, Italia, Belgio2025. Durata 96 Minuti.
Una fiaba sull'importanza dell'immaginazione e sulla gentilezza. Espandi ▽
Margot ha tre anni quando la governante Felicia lascia che il padre della bambina, Ludovico, muoia senza fornirgli assistenza. Felicia conta di ereditare la villa dove risiede con Margot, ma il testamento certifica che solo la figlia di Ludovico potrà disporre della proprietà ed eventualmente firmarne la cessione, anche prima della maggiore età. Peccato che il documento di cessione sia sparito, e Felicia chiude Margot nella sua camera per sette anni cercando il modo di impossessarsi della villa, diventata un orfanotrofio (mal) diretto da lei e dal suo compagno-tappetino Max.
Per fortuna Margot ha un amico, Daniel, che le insegna parole nuove ogni giorno, perché la ragazzina, che ha ormai raggiunto i dieci anni, ancora non parla. Margot riesce a fuggire e si imbatte nel circo Balloon, rinascendo a nuova vita. Ma Felicia la cerca, poiché senza di lei e il documento di cessione non potrà vendere la villa.
Incanto va a riempire una lacuna del cinema italiano, che realizza pochi prodotti per ragazzi e quando lo fa spesso va al risparmio: qui la produzione italo-belga ha invece fornito fondi adeguati e l'autore ha riconosciuto autorevolezza al pubblico dei più giovani, confezionando per loro un film riuscito nei suoi intenti di intrattenimento non condiscendente, e collocandolo in "un luogo fra realtà e fantasia". Recensione ❯
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Un racconto intimo che esplora la possibilità di rinascita proprio nel luogo dove tutto sembrava perduto. Espandi ▽
Salvo, un pescatore siciliano segnato da una tragedia, ha abbandonato il mare per rifugiarsi tra le montagne della Calabria. La notizia della malattia del padre lo costringe a tornare nel villaggio costiero dove è cresciuto. Qui trova la casa di famiglia occupata da Binta, una donna di origine africana, e dal giovane figlio Moussa. Inizia una convivenza forzata, carica di silenzi e tensioni. Mentre Salvo tenta di allontanarli, qualcosa lo trattiene. Insieme al piccolo Moussa, con cui stringe un legame inatteso, rimette in sesto la vecchia barca del padre. Le certezze di Salvo cominciano a vacillare quando Binta sostiene di essersi presa cura dell'anziano uomo negli ultimi mesi di vita. Il passato riemerge mentre Salvo affronta la battaglia legale per la custodia della figlia. Per Salvo un viaggio che lo porterà ad affrontare il dolore e il perdono e a ritrovare sé stesso. Recensione ❯
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Il valore dell'amicizia in una commedia che racconta di una famiglia speciale. Espandi ▽
Melissa e Sabrina sono migliori amiche fin dall'infanzia. Condividono tutto da sempre, e neanche a farlo apposta le gravidanze del loro primo figlio avvengono nello stesso periodo, e le nascite dei due maschietti praticamente nello stesso momento. Purtroppo però le due giovani donne sono insieme anche nel finire vittime di un incidente stradale, e i loro mariti Giorgio e Alessandro si ritrovano soli con i neonati Samuele e Michele.
Dopo qualche mese di battaglia individuale fra notti insonni e montagne di pannolini i due decidono di condividere l'appartamento di Alessandro insieme ai rispettivi figli: dunque Samuele e Michele crescono insieme ai loro papà e affrontano i primi quattro anni di vita come una insolita ma armoniosa famiglia. Quando però Noelle entra nella vita di Giorgio e, a differenza delle avventure casuali di Alessandro, prospetta per lui un cambiamento di vita, i due papà dovranno capire qual è la differenza fra condivisione e codipendenza.
Come fratelli si lascia seguire piacevolmente e mostra le corde recitative soprattutto di Centorame, nonché il lavoro di squadra dell'intero cast e del regista che riesce a creare un'atmosfera di intimità, di leggerezza e di allegria (a dispetto delle circostanze) che scalderanno il cuore degli spettatori. Recensione ❯
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Un docufilm sull'organizzazione non profit internazionale nominata al Nobel per la Pace nel 2023 e fondata da Nicolò Govoni. Espandi ▽
Nicolò Govoni descrive l'attività che, con passione e determinazione, lo ha visto intervenire in aree del mondo particolarmente deprivate per dare un futuro a dei bambini che sembravano non poterne avere. Le International Schools sono istituzioni che forniscono gratuitamente istruzione di alto livello a bambini e bambini che vengono da situazioni sociali e familiari spesso disastrose.
Un percorso virtuoso che descrive come dall'emarginazione si possa giungere all'eccellenza. Nicolò Govoni ci conduce per tutto il documentario alla scoperta di una mission che a molti sarebbe sembrata realmente 'impossible'. Non si tratta di narcisismo o del desiderio da parte di Giuseppe Marco Albano di realizzare un ritratto agiografico.
Nei volti di questi allievi, oltre che nelle loro parole, si legge il piacere del raggiungimento dell'istruzione vista come occasione di riscatto dalle condizioni di vita da cui provengono. Recensione ❯
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