Un trattato esistenziale e post-coloniale dalle sfumature da thriller sopito. Un'esperienza ipnotica. Drammatico, Spagna2022. Durata 163 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tahiti, Polinesia francese. L'Alto Commissario della Repubblica De Roller misura il polso di una popolazione locale la cui collera può manifestarsi in qualsiasi momento. Soprattutto da quando si comincia a temere una ripresa dei test nucleari francesi. Espandi ▽
Esperienza cinematografica profondamente sui generis, questo trattato esistenziale e post-coloniale ha sfumature da thriller sopito, come di un intrigo inquietante che però serpeggia appena fuori dall’inquadratura. Il linguaggio di Serra, che spesso improvvisa e varia sul momento l’impostazione della scena, è un tour de force dialogico completamente fine a se stesso che però, nel suo cambiare significato da un momento all’altro, rivela anche verità profonde. Mentre la paranoia umida e insidiosa prende possesso dell’isola, facendo spuntare ammiragli, spie e sottomarini in questi luoghi stupendi ancora segnati da eventi come quelli del 1995 a Mururoa, Serra ne approfitta per farne una dissertazione filosofica sulla geopolitica e sul colonialismo, la cui eco però è stranamente attutita dalla distanza a cui si trova la Francia e l’occidente tutto. Distanza che, come le forme che ci sembra di distinguere nell’oceano, finisce per far sembrare tutto più surreale e illuminante. Recensione ❯
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Uno sci-fi dove una vedova viene sostituita dalla presenza di un androide. Espandi ▽
L'androide Meredith viene assegnata come compagna al vedovo in lutto William: lei è progettata per comportarsi come la sua defunta moglie. Ma nella lotta per porre fine allo sfruttamento dell'IA, un'organizzazione tenta di sabotare la sua programmazione. Recensione ❯
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Il matrimonio combinato di Youtie e Guiying sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini. Ma da questo incontro, tenero e pudico, prenderà forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso... Espandi ▽
Nella poverissima provincia del Gansu, nel nord-ovest della Cina quasi al confine con la Mongolia, Guiying e Youtie hanno ormai una certa età e le rispettive famiglie non sanno cosa farsene di due anime tanto solitarie se non cercare di unirle in matrimonio. Tra le dune del deserto, la coppia e il loro asinello si stabiliscono in una di quelle casupole che il governo sta cercando di demolire. I due, però, sono pieni di risorse e si mettono al lavoro per costruire una casa e una vita contadina degne di questo nome. Recensione ❯
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Una versione moderna e leggera del romanzo della popolare scrittrice inglese Jane Austen. Espandi ▽
La trama di base ruota attorno alla tormentata storia d'amore tra la protagonista e il suo marinaio Frederick Wentworth, messa a finire da lei causa persuasione - da qui il titolo - della sua famiglia, diffidente da un pretendente "senza mezzi né rango". Malgrado la convinzione iniziale, lei non riesce a riprendersi dalla fine della storia, ma ci prova con tutta se stessa a suon di vino rosso tracannato e lunghi bagni caldi. Lo racconta lei stessa, riferendosi sin da subito allo spettatore e confidandogli i suoi disagi esistenziali di figlia di mezzo, crepa nello specchio del padre narciso (Sir Walter Elliot) per giunta in bancarotta.
Liberamente tratto, vale la pena sottolinearlo subito, il pubblico di riferimento è la generazione Z sin dalla prima scena. Stile e linguaggio strizzano l'occhiolino insistentemente alla contemporaneità, con una serie di anacronismi anche involontariamente comici da leggersi in questa prospettiva.
Dakota Johnson è ammiccante e ironica quanto basta nell'esprimere la 'disperazione' di chi per fuggire dalla famiglia ai tempi aveva come opzioni "il matrimonio o morte, entrambi improbabili nell'immediato futuro". Recensione ❯
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Un nuovo inizio che non finisce mai, una fine che ricomincia ogni giorno. Un film denso sull'impotenza di rappresentare lo smarrimento. Drammatico, Spagna2022. Durata 120 Minuti.
Due ragazzi cercano di superare il trauma di un attacco terroristico. Espandi ▽
Ramón e Céline, lui spagnolo, lei francese, sono sopravvissuti all'attacco terroristico al teatro Bataclan di Parigi, la sera del 13 novembre 2015. Da allora la loro vita non è più la stessa, entrambi vivono il trauma a proprio modo e occupano mondi differenti. Ramón, ferito e scioccato, cambia vita, lascia il lavoro, va in terapia, si dedica all'insegnamento, sa di non poter dimenticare; Céline, invece, va avanti, continua nel suo lavoro di assistente sociale, sostiene il suo compagno ma alla lunga crolla anche lei. Come possono, Ramón e Céline, tornare a parlarsi e capirsi, a vivere insieme nonostante tutto?
Tratto dal romanzo "Paz, amor y death metal" di Ramón González, che con la fidanzata è realmente sopravvissuto al massacro del Bataclan, il film è il resoconto di ciò che avviene dopo un trauma: l'inevitabile negoziazione tra il ricordo e la realtà, nello spazio e nel tempo di una città ferita.
Mostrando il caos interiore dei due protagonisti (magnificamente interpretati da Nahuel Pérez Biscayart e Noémie Merlant), il film quasi riconosce la propria impotenza; l'impossibilità, cioè, di rappresentare lo smarrimento. Recensione ❯
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Al terzo capitolo, la serie di Enrique Gato fa un bel balzo in avanti nella gestione di azione e umorismo. Animazione, Spagna2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Le nuove avventure di Taddeo l'esploratore. Espandi ▽
Gli anni passano, per Taddeo Jones, eppure il suo talento di archeologo non è ancora venuto alla luce, perennemente offuscato dallo sgambetto di colleghi più rampanti e dal destino sfortunato. Solo Sara, la sua fidanzata, crede ancora in lui, e lo stesso vale per Mummia, il guardiano di Paititi, trasformatosi in un coinquilino affezionato ma anche annoiato e molesto. Le cose cambiano quando un enorme antico sarcofago egiziano viene trasportato nella sala principale del museo di Chicago e Taddeo si ritrova ad essere l'unico in possesso della chiave per aprirlo (ingoiata e risputata dal fido Jeff). In un batter d'occhio il cane, il pappagallo muto e la mummia esiliata si ritrovano vittime di una crudele maledizione, e a Taddeo non resta che mettersi in viaggio, tra il Louvre e il Cairo, per cercare la tavola di smeraldo che può salvare i suoi amici e offrirgli -perché no?- il riconoscimento che si merita.
Terzo film dedicato al personaggio del goffo e geniale tombarolo, Taddeo l'esploratore e la tavola di smeraldo è più di un passo avanti: un balzo vero e proprio.
L'ultima fatica di Enrique Gato, infatti, sana le precedenti lacune di scrittura con un copione che mescola nelle giuste proporzioni avventura e comicità (basterebbe la gag del Tour de France e la sua reprise finale, così classica eppure così efficace), in cui nessun elemento è lasciato inesplorato e nessun personaggio sottoutilizzato. Recensione ❯
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La storia di un uomo che, cresciuto senza un padre, è diventato il padre di tutti i suoi cittadini. Espandi ▽
Francesco Giuffrida è un bambino nella Sicilia degli anni intorno alla Seconda Guerra Mondiale. Il padre è partito per l'America per mantenere da lontano la famiglia, la madre lo manda in collegio e suo fratello Antonio in seminario. Il bambino sopravvive ai tedeschi e alle bombe e arriva a frequentare l'università, ma pochi esami prima della laurea rimane folgorato dalla prospettiva di entrare in politica. Con il sostegno della Democrazia Cristiana diventerà sindaco del paese, efficiente e amatissimo. Ma il partito vuole da lui un gesto che significherebbe una genuflessione ad interessi più grandi.
Lo stile del racconto, sia in scrittura che in regia, corrisponde bene al contenuto, improntato alla cura e al rigore: ambienti e costumi sono ricostruiti con credibilità, la regia è nitida ed essenziale, mai intenta a chiamare attenzione su se stessa, e gli attori recitano con partecipazione sincera.
C'è un'onestà di fondo in questa storia che ha il sapore del tempo andato e che fa venire la voglia di ritrovare una vocazione al servizio pubblico. Recensione ❯
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Quattro guardie giurate s'improvvisano criminali per amicizia. Espandi ▽
Riccardo, Bruno, Pietro e Amir sono guardie giurate che pensano di recitare in un telefilm d'azione e si autoproclamano "falchi della notte". Quando Amir si addormenta sul lavoro e non riesce ad evitare un attacco alla gioielleria Meyer, situata nel pieno centro di Roma, il capo lo licenzia in tronco: e per un uomo di mezza età, iraniano e panzone, non è facile trovare un altro lavoro. Dunque i suoi amici escogitano un piano per fargli restituire l'incarico: insceneranno un finto furto alla gioielleria, Amir ritroverà miracolosamente la refurtiva e diventerà un eroe. Quel che i membri della banda improvvisata (e parecchio scombinata) non sanno è che la polizia, che cerca un modo per incastrare il padrone della Meyer, ha riempito le loro abitazioni e i loro luoghi di incontro di cimici per intercettare tutte le loro conversazioni.
L'ispirazione sono le commedie all'italiana di fine anni '50 e inizio anni '60 come I soliti ignoti, ovvero quelle in cui un gruppo di sprovveduti tenta un "colpo grosso" senza averne minimamente le capacità. Quel che non è immediatamente percepibile è che gli autori utilizzano quel sottogenere rivoltandolo come un calzino, in modi che non è lecito rivelare.
Questo fa sì che, oltre ad essere una commedia da grande pubblico, (Im)perfetti criminali è anche una divertente riflessione metacinematografica. Recensione ❯
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Un'opera che deve rendere conto della complessità di un genio restituendola in un vortice ricchissimo di ritratti. Documentario, USA2022. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'odissea cinematografica attraverso l'arte di David Bowie. Espandi ▽
Vita, canzoni, esibizioni, travestimenti, interviste, video, film, visioni di una delle più grandi rockstar di sempre, David Bowie, artista prolifico dai mille volti, figura chiave della cultura glam nei primi anni ’70, sperimentatore con Brian Eno alla fine del decennio, icona del pop e del cinema negli anni ’80, sempre al centro della scena, sempre magnetico, sempre unico. Montando quattro decadi di materiale d’archivio, il film crea un flusso visivo e sonoro che rende conto della complessità di un genio della musica e di un simbolo della cultura di massa. Chi era Bowie il documentario di Brett Morgen lo dice attraverso il suo ritmo vorticoso e il suo montaggio ricchissimo: un artista eccessivo, un musicista dalle infinite risorse, un esibizionista sorprendente, un’icona impossibile da definire, al massimo dello splendore in ogni sua manifestazione. Utilizzando materiale d’archivio video e audio, concentrandosi soprattutto sulle esibizioni live restaurate per l’occasione e su 48 canzoni rimasterizzate, Morgan e i suoi collaboratori – che a partire dal 2017 hanno avuto accesso agli archivi di Bowie messi a disposizione dalla famiglia – costruiscono un flusso senza soluzioni di continuità che non lascia mai la presa sullo spettatore. Recensione ❯
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Tratto dal romanzo "La bionda dagli occhi neri" di Benjamin Black. Espandi ▽
È il 1939. A Los Angeles, il detective privato Philip Marlowe (Liam Neeson) è irrequieto e solo come sempre e gli affari vanno un po' a rilento. Quand'ecco che arriva una nuova cliente: giovane, bella e ben vestita, Clare Cavendish (Diane Kruger) è la figlia dell'attrice di Hollywood e icona del cinema Dorothy Quincannon (Jessica Lange) e vuole che Marlowe trovi il suo ex amante, un piccolo spacciatore e dongiovanni di nome Nico Peterson. L'indagine di Marlowe lo porta al Corbata Club, punto di riferimento esclusivo e covo di iniquità per i ricchi e potenti di Los Angeles, gestito da Floyd Hanson (Danny Huston), apparentemente cittadino modello, ma custode dello squallido mondo sotterraneo che si nasconde all'interno. Recensione ❯
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L'indimenticabile storia dell'alpinista trentenne Tom Ballard, scomparso insieme a Daniele Nardi mentre tentavano di salire sulla cosiddetta montagna assassina, il Nanga Parbat, in Pakistan, nel febbraio 2019. Espandi ▽
Tom Ballard è stato tra i più brillanti e talentuosi alpinisti del mondo. Nel 2019, nel tentativo di scalare una delle montagne più pericolose della catena himalayana, il Nanga Parbat, l’alpinista britannico e l’italiano Daniele Nardi persero la vita. Poco chiare sono le circostanze della loro scomparsa, avvolta da una fitta neve di supposizioni e congetture. A pochi chilometri dal punto del loro ritrovamento, 25 anni prima, Alison Hargreaves morì sul K2. L’alpinista inglese, una delle più grandi di sempre, era la madre di Tom Ballard. L’ultima vetta, documentario diretto da Chris Terrill, percorre il viaggio della sorella di Tom, Kate, verso il Nanga Parbat per dare l’ultimo addio al fratello.
Chris Terrill racconta una storia memorabile, emotivamente delicata e intensa, che brilla per le sue molteplici sfumature e convince per la sua intelligente impostazione.
Il documentario, pur concentrando il proprio contenuto sulla vita di Tom e sulla sua famiglia, dilata sapientemente e con successo il raggio d’azione, approfondendo un altro importantissimo protagonista, ovvero la montagna. Tanto è stato scritto, tramandato, documentato e analizzato, ma ciò che la montagna tende a suscitare in ognuno, così come l’alpinismo, è qualcosa che resta sospeso tra un autentico magnetismo e un inspiegabile mistero. Recensione ❯
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La prima commedia romantica di una major su due uomini gay che forse, possibilmente, probabilmente, inciampano verso l'amore. Espandi ▽
Come vive le relazioni e l'amore Bobby Lieber? Ne parla spesso, ad ogni occasione, addirittura vive di questo - è il conduttore del podcast e show radiofonico "The Eleventh Brick at Stonewall", è il curatore del primo LGBTQ+ Museum di New York. Ma è anche quello che non riesce ad avere una relazione stabile, che vede tutti i suoi amici diventare coppie, throuple, andare a vivere insieme, avere figli. E lui rimane sempre lì, orgoglioso della sua indipendenza, dell'essere capace di scindere i sentimenti dal sesso, accettando, semplicemente, che è fatto così e basta.
Poi un giorno incontra Aaron, avvocato (forse) noioso con una vita (sicuro) noiosa, e le cose cambiano: Aaron è diverso da lui e dagli altri. Come vivere questa relazione e quest'amore? Il film di Nicholas Stoller e Billy Eichner è la prima commedia romantica omosessuale distribuita da una major - la Universal. È sempre una questione di genere. Al cinema come nella vita. Lo sanno bene Nicholas Stoller e Billy Eichner, gli autori di Bros, che con questa commedia romantica ci mostrano la felicità e il dolore dell'intera comunità lgbtq+. Recensione ❯
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I figli si allontanano dai genitori che faranno di tutto per averli insieme almeno a Natale. Espandi ▽
Dopo venticinque anni la famiglia perfetta si separa: i figli, Alessandra e Emilio, abbandonano il nido e la provincia e vanno a vivere in città lasciando i genitori, Carlo e Anna, finalmente soli. I ragazzi nel giro di pochi mesi, presi dalla loro nuova vita, limitano i rapporti con i genitori a qualche breve chiamata, disertano i funerali dei parenti, non si presentano più ai compleanni e come ultima goccia, non trascorreranno il Natale insieme alla loro famiglia. Carlo e Anna, arrabbiati e disperati, decidono quindi di mentire fingendo di aver ereditato sei milioni di euro da una vecchia zia pur di riavere i loro figli. Il piano sembra funzionare e, spinti dalla speranza di poter avere la loro fetta di eredità per realizzare i loro sogni, i figli si ripresentano magicamente, assicurando persino di non potersi perdere il Natale in famiglia.
Quanto potrà durare e quali conseguenze avrà la bugia di Carlo e Anna? Riusciranno a festeggiare il Natale con i loro figli? E a quale costo? Recensione ❯
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Un ex soldato scopre un giacimento d'oro in Lapponia. Ma i soldati nazisti gli danno la caccia, guidati da un brutale agente delle SS. Espandi ▽
Durante gli ultimi disperati giorni della Seconda Guerra mondiale, un minatore solitario (Jorma Tommila) incrocia uno squadrone di nazisti nelle terre selvagge della Lapponia finlandese. I nazisti gli rubano l'oro, ma si rendono presto conto di non aver pestato i piedi a un minatore comune. Il termine finlandese \"sisu\" non ha un corrispettivo nella nostra lingua, ma questo leggendario ex... Recensione ❯
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