Titolo originale | Yin Ru Chen Yan |
Titolo internazionale | Return To Dust |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Cina |
Durata | 133 minuti |
Al cinema | 21 sale cinematografiche |
Regia di | Li Ruijun |
Attori | Wu Renlin, Hai-Qing, Guangrui Yang, Dengping Zhao, Cailan Wang Jiangui Zeng, Yunzhi Wu, Zhanhong Ma, Cuilan Wang, Caixia Xu, Shengfu Li. |
Uscita | giovedì 30 marzo 2023 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Tucker Film |
MYmonetro | 3,16 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 24 marzo 2023
Il matrimonio combinato di Youtie e Guiying sembra portare inevitabilmente alla somma di due solitudini. Ma da questo incontro, tenero e pudico, prenderà forma giorno dopo giorno un legame solido e prezioso...
CONSIGLIATO SÌ
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Nella poverissima provincia del Gansu, nel nord-ovest della Cina quasi al confine con la Mongolia, Guiying e Youtie hanno ormai una certa età e le rispettive famiglie non sanno cosa farsene di due anime tanto solitarie se non cercare di unirle in matrimonio. Tra le dune del deserto, la coppia e il loro asinello si stabiliscono in una di quelle casupole che il governo sta cercando di demolire. I due, però, sono pieni di risorse e si mettono al lavoro per costruire una casa e una vita contadina degne di questo nome.
Terra e polvere è un inno alla resilienza e allo stoicismo che ha come simbolo un'unione improbabile eppure riuscita: il nuovo film del regista cinese Li Ruijun posiziona una piccola storia a due voci sullo sfondo di una questione ben più controversa, che ha a che fare con l'erosione delle comunità rurali cinesi e sulle politiche governative che le prendono di mira.
Ruijun scrive e dirige, forte dell'esperienza di cinque altri lungometraggi che gli vale anche una certa destrezza nel dosare il contenuto politico e la critica sociale per navigare i contorni suscettibili della censura locale. Stavolta ci riesce a metà, nel senso che lo stoicismo e l'accettazione un po' passiva dello stato delle cose, di cui il film è intriso, sembra tradire un certo pudore espressivo; al tempo stesso, Terra e polvere è stato preso di mira e fatto sparire in patria dopo buoni risultati al botteghino, segno di come le corde toccate siano comunque quelle giuste.
Presa per ciò che vuole esprimere, l'opera è un bozzetto umano dallo spirito gentile e dai modi di racconto lineari, che trova motivi di interesse nello studio di una relazione tra due persone di mezza età e in quanto tale sa distinguere sfumature di tenerezza più profonde del consueto. C'è nelle pieghe della storia una toccante meditazione tanto sulla serenità con cui si cerca di fare il meglio per il proprio compagno di vita di fronte alle difficoltà, quanto sull'erosione fisica dei corpi (Youtie dà letteralmente il sangue per il beneficio di uno dei potenti della zona), progressivamente sempre più provati.
È in questa progressione che il film usa i due protagonisti (Wu Renlin e Hai Qing, lei attrice professionista, lui zio del regista e portatore di un'autenticità notevole) come una simbolica simbiosi tra la terra stessa e il tempo che passa, prestando particolare attenzione ai gesti della loro quotidiana attività contadina e mostrandoli nel rispetto della loro completezza. C'è del bello, sembra dire Li Ruijun, in ciò che inesorabilmente ci consuma.
Nella Cina rurale che fu, un matrimonio combinato fra un uomo e una donna con situazioni complicate sembra portare alla somma di due povertà e due solitudini, eppure tra loro si salderà un legame inatteso. Noioso e prolisso capolavoro al contrario in cui lo spettatore o e coartato alla visione o è un novello Tafazzi. Trama esile. Attori deboli. Durata: 2 ore e un quarto.
Saremmo felici di limitarci a dirvi che Terra e polvere, il film cinese di Li Ruijun che esce oggi al cinema distribuito dalla Tucker. è bellissimo. E provare a spiegarvi perché. Tra poco lo faremo. Ma prima delle notizie buone, ahinoi, quelle cattive. Passato a Berlino nel 2022. Terra e polvere è poi uscito in Cina con ottimi incassi. Ma dall'ottobre 2022 (poco prima del congresso del Partito.
Poveri, emarginati e non più giovanissimi, Youtie e Guiying, sono diventati un peso per le rispettive famiglie e per questo vengono uniti in un matrimonio combinato. L'unione sembrerebbe destinata a portare inevitabilmente alla somma di due solitudini, ma dall'incontro, tenero e pudico, di un uomo e una donna impegnati alle prese con vita difficile prenderà forma giorno dopo giorno un legame solido [...] Vai alla recensione »
«Padre. Madre. Sono vostro figlio Ferro. Lei è Cao Guiying. Ci siamo sposati. Oggi siamo venuti per offrirvi delle banconote. Vi prego prendetele. Spendetele con mio fratello maggiore Oro. E con il secondo fratello Argento. Fatene buon uso». Youtie è un uomo di poche parole, devoto ai suoi genitori morti come altri due fratelli. Lui è il quarto figlio, per questo identificato con il Ferro, ha un asino [...] Vai alla recensione »
Che cosa sappiamo della Cina rurale più profonda al cospetto della propaganda e della voracità neocapitalista della «dittatura condivisa»? Nella poverissima campagna di Gansu, centro-nord, maturi contadini spinti al matrimonio dalla famiglia, marito, con asinello e olio di gomito lottano per ricostruire una casa che secondo lo stato è da demolire. Solidarietà chiama amore, amore chiama solidarietà. [...] Vai alla recensione »
Ma Youtie, contadino schivo e riservato, è l'ultimo della sua famiglia a non essersi ancora sposato. Viene così costretto a un matrimonio combinato con Cao Guiying, una donna disabile che non può avere figli. Per due anime già abituate alla solitudine, questa costrizione potrebbe essere l'ennesimo dolore in una vita di umiliazioni. E invece impareranno ad avvicinarsi, a prendersi cura l'uno dell'altro. [...] Vai alla recensione »
Se a Udine nei giorni del festival vi è di norma la possibilità di confrontarsi con quanto di meglio, proprio a livello di generi cinematografici, le filmografie orientali attualmente propongono, notevole è anche l'impatto di certe visioni connotate al contrario da una maggiore "autorialità". Notevolissimo, in questo caso. Tant'è che al 24° Far East Film Festival il sobrio, quasi solenne e senz'altro [...] Vai alla recensione »
Durante la visione di Return to Dust (in originale ????, traslitterabile in Yin Ru Chen Yan), sesto lungometraggio da regista per il trentottenne cinese Li Ruijun, la mente corre rapida indietro nel tempo: quel cielo blu che si staglia sopra le dune di sabbia rimanda a Terra gialla di Chen Kaige, la tradizione rurale riecheggia Sorgo rosso di Zhang Yimou, così come il realismo contadino è parente prossimo [...] Vai alla recensione »
Ma e Guying vengono costretti ad un matrimonio combinato: impareranno comunque a starsi vicini, a prendersi cura l'uno l'altro, a resistere a difficoltà e umiliazioni, coltivando la Grande Terra, costruendosi una casa. Un film di tempi dilatati, di osservazione sensibile di un'umanità oltre il prisma della miseria, un'ode al piccolo splendore degli ultimi.
Nel Concorso berlinese che in questo weekend ha riservato solo molte delusioni come ad esempio il film-fiaba Everything Will Be Ok di Rithy Panh, su cui probabilmente torneremo, una vera e autentica sorpresa viene dalla Cina: Yin Ru Chen Yan più facilmente comprensibile per noi occidentali con il titolo internazionale di Return to Dust. Il suo autore si chiama Li Ruijun e da molti viene considerato [...] Vai alla recensione »