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Ultimo aggiornamento lunedì 28 ottobre 2019
Argomenti: Terminator
Un nuovo capitolo del franchise dedicato al personaggio di Terminator, interpretato da Arnold Schwarzenegger. In Italia al Box Office Terminator - Destino oscuro ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 898 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Grace, soldato geneticamente potenziato, viene dal futuro per salvare Dani Ramos, giovane operaia messicana impiegata in una fabbrica automobilistica. Dal futuro per ucciderla viene pure Rev-9, un Terminator evoluto, indistruttibile e proteiforme. Dal passato ritorna invece Sarah Connor che caccia e abbatte Terminator da decenni con l'aiuto di una fonte misteriosa. Unite dal destino, lottano nel presente per proteggere il futuro capo della resistenza contro l'Intelligenza Artificiale. Al di là del muro e decise a sbarcare in Texas per recuperare l'unica arma che possa fermare un Rev-9, chiedono aiuto a un vecchio amico, che integra il team femminile e le dà ancora di santa ragione.
Mai veramente soddisfatto dei seguiti hollywoodiani dei suoi Terminator (Terminator, Terminator 2 - Il giorno del giudizio), James Cameron produce il sesto episodio della guerra tra umani e macchine e cancella dalla memoria degli spettatori i numeri tre, quattro e cinque.
Concepito come la conclusione della sua trilogia, Terminator - Destino oscuro ritorna ai fondamentali: da un futuro nemmeno troppo lontano (2042), in cui governano le macchine, un'altra Intelligenza Artificiale (Legion) invia un cyborg assassino e 'ultraperfezionato' a eliminare nel presente l'unico uomo che potrebbe cambiare il corso degli eventi.
Con la complicità di Tim Miller, alla regia, Cameron riprende le cose da dove le aveva lasciate nel 1991, precipitando in Messico un Rev-9, creatura trasformabile e praticamente indistruttibile, e aggiornando l'immaginario troppo maschile della serie. Certo, in T2 Sarah Connor prendeva il fucile e in T3 il cyborg liquido aveva il volto e il corpo di una bionda algida ma è il mito dell'annunciazione (un uomo viene dal futuro ad annunciare a Sarah Connor che diventerà madre del salvatore) che T6 vuole 'terminare'.
A questo giro di pista, niente genitrici di eroi ma eroine. Addirittura tre e in rigoroso ordine di apparizione: Grace (Mackenzie Davis), soldato del futuro caduto dal cielo per contrastare il letale progetto di Rev-9, Dani Ramos (Natalia Reyes), operaia messicana che lavora alla catena di montaggio e domani entrerà nella resistenza per salvare il mondo, Sarah Connor (Linda Hamilton), madre del fu John Connor che non smette di cacciare Terminator e di cercare il suo nemico giurato. Tre tempi (futuro, presente, passato), tre età, tre storie che si intrecciano e affondano nell'acqua in un momento di tensione che evoca The Abyss e naviga nel cinema amniotico di James Cameron.
La portata femminista suona progressista sulla carta ma didattica sullo schermo. Di quella cellula femminile che confronta tre generazioni il film non sa bene cosa farne, a parte servire repliche da mamma ferita a Linda Hamilton, attrice di forza e di personalità che avrebbe meritato uno sviluppo all'altezza del suo leggendario personaggio. Mackenzie Davis è credibile nel ruolo di umana 'rafforzata' ma non ha praticamente niente da 'recitare'. La parte peggiore tocca invece a Natalia Reyes nel ruolo messianico che fu di Linda Hamilton prima di lei. Va bene includere la diversità nel racconto ma far passare clandestinamente la frontiera a un personaggio messicano non è sufficiente a trattare propriamente l'idea del futuro incarnato dall'immigrato.
È proprio sul terreno dell'invenzione figurativa che Terminator - Destino oscuro non è all'altezza dei primi due opus che conducevano al futuro, inventavano Arnold Schwarzenegger, anticipavano il profilo di tutti i blockbuster spettacolari e teorizzavano il divenire delle immagini cinematografiche nell'era della rivoluzione digitale.
Contro le eroine il film mette di nuovo in campo una macchina dura (a morire) e liquida che scivola, rotola, cola, si inabissa e rinasce incessantemente. Con loro schiera il T-800 meccanico di Arnold Schwarzenegger, che assicura alla sceneggiatura il principio semplice e impareggiabili delle origini: menare senza fine un nemico che non molla mai. A quella meccanica perfetta l'attore infonde un umorismo più sollecito dei muscoli adesso che le donne si difendono da sole.
Naufragato nel presente e invecchiato visibilmente, perché se lo scheletro è di metallo, la pelle (come spiegava Kyle Reese nel primo episodio) è fatta di tessuto umano, il suo T-800 si batte contro l'età moderna di Hollywood che non ha più posto per la sua 'carcassa'. Terminator si riscopre uomo e dona l'impressione dolorosa di un corpo a cui la fiction non aderisce più, un corpo divenuto improvvisamente reale.
Come aveva già fatto Contagious - Epidemia mortale, T6 mostra sullo schermo due Schwarzenegger: quello terrestre che invecchia senza effetti speciali e quello del mito, invisibile e installato nello spirito dello spettatore dove persiste come un acufene. E nell'ora del trionfo definitivo delle macchine sul cinema e sulla vita, il merito inatteso della sua vecchiaia è di farci credere ancora un po' nell'uomo. Quello di Cameron, pioniere della forma liquida, è di resuscitare ancora una volta la parabola dell'eletto e di inventare un ultimo campo-controcampo tra l'eroina, su cui il tempo è passato, e la maschera della morte della macchina, l'occhio rosso, fisso, acceso, spento. L'occhio di Terminator che è venuto a farci temere e amare il futuro, segnando la fine e la salvezza dell'umanità.
Sono passati 27 anni dagli eventi dalla distruzione del T-1000 e un nuovo modello di Terminator, il Rev-9, dotato di un corpo capace di dividere il proprio scheletro metallico dalla copertura di metallo liquido, di fatto sdoppiandosi, viene inviato da Skynet, l'Intelligenza Artificiale che domina il futuro, per eliminare la giovane Dani Ramos. La resistenza a sua volta ha incaricato di proteggerla una donna cyborg, Grace, e in loro aiuto interverrà Sarah Connor, divenuta negli anni una cacciatrice di Terminator, capace di prevedere il loro arrivo sulla nostra linea temporale e armata fino ai denti per farli a pezzi. Il nuovo modello è però un avversario pericolosissimo e così Sarah guiderà gli altri a chiedere aiuto al vecchio T-800.
«Quello che rende questo film un diretto seguito dei primi due non è solo la temporalità della trama, ma pure il tono del film: sarà cupo, violento, veloce, intenso e lineare. E sarà R-Rated, ossia esplicito per violenza e linguaggio. L'intera storia avrà luogo in sole 36 ore ed è molto focalizzata sui personaggi, sul presente, è una corsa serratissima».
James Cameron
Terminator - Destino Oscuro segna il ritorno al franchise di James Cameron, che in un sol colpo cancella tutti i sequel in cui non è stato direttamente coinvolto, ossia Terminator 3 - Le macchine ribelli, Terminator Salvation e Terminator Genisys, liquidati come brutti sogni o linee temporali alternative. Anche se poi a ben vedere l'idea di un cyborg che combatte insieme alla resistenza era stata introdotta proprio in Terminator Salvation. Ma come dice il produttore, che per la regia si è affidato al Tim Miller di Deadpool, a fare di questo film un vero erede dei primi due dovrebbe essere il tono incalzante e una vicenda che progredisce impietosa e non ha paura della violenza.
Come poi comunica chiaramente la locandina, il punto cruciale che diversifica questo Terminator dagli altri infelici sequel è il ritorno di Sarah Connor, vera anima della serie, che sull'immagine promozionale del film appare al centro di una strada come fosse Mel Gibson in Interceptor. Linda Hamilton riveste dunque i panni della sua tostissima eroina, decisa a non arrendersi al destino e capace di lottare con tutte le forze perché l'umanità non sia soggiogata dalle macchine. Che oggi l'attrice abbia 63 anni ed entri in scena con un bazooka fa sembrare le altre graziose e invincibili supereroine cinematografiche dell'era #metoo tanto progressiste quanto le principesse Disney.
Cameron del resto è sempre stato molto avanti sui tempi in questo senso, dalla combattiva Ripley di Aliens fino alla Sarah Connor di Terminator 2 - Il giorno del giudizio, senza dimenticare che in Avatar era molto più pericolosa Neytiri con il suo arco di quanto non fosse Jake Sully. Anche la scelta degli altri personaggi femminili è poi chiaramente progressista: se la cyborg è l'androgina e statuaria Mackenzie Davis (già replicante in Blade Runner: 2049) il nuovo bersaglio di Terminator è una giovane colombiana Natalia Reyes, già vista sul grande schermo anche in Italia in Oro verde - C'era una volta in Colombia. Per darle la caccia in Messico il REv-9 ha le fattezze di Gabriel Luna, già impietoso cacciatore della strada nei panni dello spirito della vendetta Ghost Rider nella serie Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.
Torna infine, ma non è una novità perché in un modo o nell'altro non è mai mancato nella saga, anche Arnold Schwarzenegger, il cui invecchiamento si spiega perché semplicemente il materiale di cui è rivestito il suo scheletro metallico è simil-organico. Rimane da capire se e come possa davvero essere l'originale T-800, così come è un mistero che fine abbia fatto John Connor, il figlio di Sarah che nei capitoli precedenti era nel centro del mirino di Skynet. Sappiamo che nel film si rivedrà in alcuni flashback ambientati nel 1991, dove l'attore Jude Collie ha fatto da body double su cui sono state ricreate le fattezze di Edward Furlong di allora, tutto questo perché non esiste un film di James Cameron che non affronti qualche sfida tecnologica.
Alla colonna sonora, in linea con il tentativo di riprendere uno spirito furente che forse al cinema non si vede da Mad Max: Fury Road troviamo proprio il compositore di quel film, Junkie XL, mentre la fotografia è di Ken Seng, che aveva già collaborato con Miller su Deadpool e sul suo episodio della serie Love, Death + Robots. Per quanto le premesse sembrino tutte giuste e sensate rimane da vedere se saranno sufficienti e rinfocolare l'interesse del pubblico, disamoratosi dalla saga dopo un dimenticabile sequel e due tentativi di rilancio abortiti con il primo capitolo. Anche in questo caso si parla di un progetto composto da più film, ma Terminator - Destino Oscuro si pone più astutamente come una storia contenuta, diretta, dove saranno pare ridotti al minimo gli "spiegoni" su viaggi nel tempo e realtà alternative in favore di una inno alla tenacia umana e femminile in particolare.
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Se il 1997 doveva essere il Giorno del giudizio, sventato però da Sarah Connor e suo figlio John tra passato e futuro, il 2019 è stato l'anno dei sequel di cult degli anni '70-'80. Rocky, Rambo, Shining, ora Terminator. David Cameron riprende la storia dal secondo episodio, ed insieme a Tim Miller alla regia, scavalca il terzo, il quarto e il quinto episodio.
Dopo un interessante quarto capito ed un dimenticabile quinto, Il sesto film della serie non aggiunge molto a quanto già trattato dai predecessori ed in qualche modo è una copia rivisitata del secondo capitolo con alcuni ingredienti del primo.La trama è fondamentalmente la stessa: un robot nemico apparentemente invincibile (al limite del fastidioso) inviato da futuro per eliminare qualcuno e un umano [...] Vai alla recensione »
Il sesto capitolo della serie(prodotto e co-sceneggiato da James Cameron)riparte da dove era terminato il secondo e aggiorna i personaggi secondo le mode odierne con una ragazza messicana come prescelta,con probabile stoccata alla politica di Trump.Tornano tutti i vecchi temi(sacrificio,la redenzione del vecchio Cyborg che combatte quello nuovo,la fine incombente del mondo da scongiurare ad ogni costo,i [...] Vai alla recensione »
"Terminator Dark Fate"(Tim Miller, ma scritto da James Cameron, classico"auctor"della seria e suo iniziatore, David S.Goyer, Charles Eglee, Justin Rhpdes, Billy Ray, 2019), si riannoda al "Number Two"della seire quale suo sequel, bypassnado gli altri"capitoli". Il tema del "dark fate"è molto presente, direi in termini apocallitcco.
Terminator: Destino Oscuro è un film che negli intenti decide di spezzare il legame con il passato in favore di qualcosa di nuovo e attuale. Ecco quindi la scelta di un trittico di donne come protagoniste che vogliono passare il confine messicano per scappare. Politica e società contemporanea permeano la ricerca di novità di Terminator: Destino Oscuro.
Da grande appassionato della saga, dopo aver visto questo ultimo capitolo, la mia considerazione personale è che il quarto film dal titolo "Terminator Salvation", uscito circa 10 anni fa, al momento rappresenta l'ultimo capitolo che degnamente ha chiuso l'epica storia. Difatti in quest'ultima pellicola, tutta la logica concettuale viene completamente stravolta ed inoltre [...] Vai alla recensione »
Appassionato di questa saga ,avevo 35anni meno!..Film attesissimo questo "destino oscuro"ma per capirlo pienamente bisogna almeno aver visto il Terminator 2 di Cameron.Praticamente dal 1991 sono passate quasi 3 generazioni e conoscere bene la storia di Sarah Connor(Linda Hamilton)karl(schwarzy)il primo vero Terminator,prima cattivo,poi umanizzato nello scorrere della saga.
Siamo di nuovo nel passato, l'intelligenza artificiale e la robotica non hanno ancora attaccato l'umanità ma qualcosa cova nel futuro. Le sue uova piovono sulla Terra e rilasciano Terminator a caccia di prede, una storia già vista. Anche questa volta la caccia è rivolta a un umano che nel prossimo futuro combatterà le macchine ribelli e assassine.
Ricordate come era finito T2 del 1991? dimenticatelo; l'unica cosa che accomuna i due film sono Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger. lo spoiler è necessario. John Connor non esiste più, Skynet nemmeno. Più che un seguito sembra un nuovo film a se stante, nuovi personaggi e nuova storia. Sarah Connor e T800/Carl servono come merchandising per i fan della saga.
Da grande appassionato della saga, dopo aver visto questo ultimo capitolo, la mia considerazione personale è che il quarto episodio dal titolo "Terminator Salvation" al momento è l'ultomo film che degnamente ha chiuso l'epica storia della serie. Difatti in quest'ultima pellicola, tutta la logica concettuale viene completamente stravolta ed inoltre mi sono annoiato [...] Vai alla recensione »
Il memorabile rientro in scena di Sarah Connor, con le sue armi e le sue battute sferzanti, e la soldatessa potenziata Grace (una bellissima Mackenzie Davis), venuta dal futuro per proteggere una ragazza messicana, rendono questo capitolo della saga di buon livello. Stessa cosa valga per il mitico Schwarzy, che ancora scazzotta con una certa violenza.
Peggio di un B movie, basta, lasciate in pace la serie terminator, oramai non ha più niente da dire.
Sono andato a vederlo ieri sera ed mi è piaciuto, rispetto ad altri film che ultimamente sono andato a vedere questo mi ha fatto rimanere incollato allo schermo. In sala si rideva solo a delle battute. Di solito soprattutto nei film horror si sente sempre la gente parlare. Questo perché un film quando non prende distrae la gente a far altro.
Saga ormai trita e ritrita. Terminator per me è finito nel 91 con Il giorno del giudizio e il leggendario T-1000. Gli altri sono stati uno peggio dell altro. Brave e belle le 2 ragazze protagoniste,film scarso,1 stella
sembra non si siano adattati all'evoluzione, che sembra un pò catastrofistica per la saga, non più lineare senza quelle macchine stile matrix che non danno quello spettacolo previo anche trama degna della saga e del film, con lo joker e le sue malefatte che diventa addirittura di più fama del batman, un supehiro addirittura, col T Mille rivisto in una serie poi di star [...] Vai alla recensione »
chiunque abbia scritto questo film non ha mai visto un film di terminator , almeno fino al penultimo aveva una specie di senso logico come sequel ,ma questo li ha distrutti tutti nei primi 10 minuti di film, se volevano far nascere un nuovo sequel hanno sbagliato su tutti i fronti questo film non doveva mai venire alla luce, miliardi di dollari spesi per vedere un pensionato palestrato è una sarah [...] Vai alla recensione »
di che che se ne dica, se ne parla anche adesso, in questo momento, in America nonstante i tentativi per scalate improbili e imitativi, un ruolo di protagonismo assoluto, Hamiltn e le altre figure e non solo, Schwarzy e chi più ne aveva più ne ha messo, una miniera di assoluto spettacolo, quegli effetti speciali, Il T Mille rimangono però inarrivabile, lo si può vedere [...] Vai alla recensione »
Direi attori e attrici super, L. Hamiltn e altre cose ecc ecc non parliamo del record assoluto e ineguagliabile dei films o del capolavoro assoluto, un film di Schumacher..., tipo batman the collection, 8 mm, di più, la fantascienza e storia, replicantes e macchine coi tentativi manageriali pro sè e marchionici contro il talento, lo sport, e spettacolo, se vogliamo, l'assurdo [...] Vai alla recensione »
Nel 1983 James Cameron era il regista di un'opera prima da dimenticare, Piranha Paura e Arnold Schwarzenegger, un muscoloso austriaco che con italico intuito il produttore Dino De Laurentiis aveva lanciato nel ruolo di Conan il Barbaro. Eppure quando quell'anno uscì Terminator il pubblico affollò le sale fin dal primo giorno, come se misteriosamente sapesse che, in luogo di essere un B movie qualsiasi, [...] Vai alla recensione »
«C'era una volta il futuro». Rieccolo, il tempo liquido e anarchico che mette al passato il domani, da sempre al centro della saga di Terminator, tornata nelle mani del demiurgo James Cameron con un sesto capitolo da lui stesso venduto come il terzo ufficiale, dopo il suo Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Si riparte da un epilogo che non c'è stato allora, reso possibile dal de-aging: John Connor [...] Vai alla recensione »
Qualsiasi fan di Terminator è in grado di raccontarvi che Sarah Connor - ex cameriera, madre del messia della resistenza umana, vera e propria sopravvissuta - impedisce a Skynet di trasformare il mondo in una discarica distopica e salva tre miliardi di vite alla fine di Terminator 2 - Il giorno del giudizio (1991). La fiducia nei suoi simili è stata ripristinata e l'idea che persino un androide possa [...] Vai alla recensione »
Colpa nostra. Colpa della troppa ammirazione per l'istinto di sopravvivenza (come altro si potrebbe chiamare?) del primo Terminator-Schwarzenegger. Tentativo di aggiustare l'occhio con il cacciavite, e provvidenziali occhiali da sole. Membra strappate, e conseguente strisciata per fuggire dalla fornace come l'uomo-tronco nei "Freaks" di Todd Browning.
Mai fidarsi dei numeri, al cinema. James Cameron rimette mano a una delle sue creature predilette, «Terminator», e impone la propria legge, riscrivendo la cronologia della saga: a rigore, «Destino Oscuro» sarebbe l'episodio numero sei, ma l'inventore del brand - che non aveva partecipato agli ultimi tre - decide di non considerarli e riprende il filo della matassa come se ci fossero stati soltanto [...] Vai alla recensione »
Esclusosi dalla stesura delle vicende e delle sceneggiature di «Terminator 3: Le macchine ribelli», di «Terminator Salvation - L'inizio della fine» e di «Terminator Genisys», James Cameron («Aliens - Scontro finale», «The Abyss», «Titanic», «Avatar») ha scelto di scrivere con altri quelle di «Terminator - Destino oscuro», allacciandosi a quanto da lui narrato e raffigurato in «Terminator» [...] Vai alla recensione »
Tornato a produrre il sesto episodio della saga di Terminator, James Cameron, regista dei primi due film (che sono anche i migliori), propone al pubblico un patto "radicale" che consiste nel cancellare dalla loro memoria i capitoli tre, quattro e cinque. Prendendo a bordo Tim Miller (Deadpool), un maestro del pastiche, azzera tutto e rinfresca la trama originale: un'intelligenza artificiale di un futuro [...] Vai alla recensione »
Terminator - Destino oscuro di Tim Miller vede arrivare al sesto episodio la guerra tra umani e macchine. Concepito come chiusura della trilogia comprendente i primi due capitoli, ha una trama basica: dal 2042 viene inviato un cyborg per assassinare chi potrebbe, nel presente, cambiare il corso degli eventi. Un trionfo di girl-power che vede tre eroine, tra cui Sarah Connor (Linda Hamilton), madre [...] Vai alla recensione »
Era il 1984 quando James Cameron inaugurava la saga fantascientifica di Terminator su un cyborg assassino, interpretato da Arnold Schwarzenegger, inviato dal 2029 per uccidere Sarah Connor, futura madre del leader della resistenza contro le macchine in un mondo post apocalittico. A 35 anni da quel fortunato debutto arriva il sesto film del franchise, diretto da Tim Miller che riporta sullo schermo [...] Vai alla recensione »
È nato prima l'uovo o la gallina (qui forse la gallina, il cinema), ma ormai è inestricabile quanto la serialità tv prema sul grande schermo a fare norma. Terminator 6. E una prossima trilogia. Non si può neanche dire: non ci sarà più il 72enne Schwarzy (qui ancestrale e in forma!). Ci pensa il deaging digitale (vedi Gemini Man). Questo episodio? Due ore riuscite di sfide tra vecchi-nuovi personaggi [...] Vai alla recensione »
Chiunque abbia familiarità con i film sui viaggi nel tempo sa che il destino resiste ai tentativi di cambiarlo nel passato. La saga di Terminator non fa eccezione e lo sforzo di continuarla aveva reso la sua evoluzione molto ingarbugliata. Genisys (2015) aveva spiegato che la resilienza di Skynet aveva fatto programmare l'arrivo dal futuro di molti T-800.
Ci risiamo. "Lo stimo veramente, ma a essere onesti all'epoca l'avrei strozzato: io facevo Rambo e lui faceva Commando, io facevo Cobra e lui faceva Codice Magnum, io facevo Fermati o mamma spara e lui faceva Un poliziotto alle elementari. Accettavo qualsiasi parte purché non la prendesse lui". A quarant'anni di distanza dai primi rispettivi successi al botteghino, che li avrebbero resi star immortali [...] Vai alla recensione »
Sono passati più di due decenni da quando Sarah Connor ha impedito il Giudizio Universale, modificato il futuro e riscritto il destino dell'umanità. Dani Ramos conduce una vita semplice a Città del Messico, con il padre e il fratello, quando un nuovo ed evoluto Terminator - modello Rev-9 - viaggia indietro nel tempo per darle la caccia e ucciderla. Per sopravvivere, Dani dovrà unire le forze con due [...] Vai alla recensione »
Signore e signori James Cameron cancella tutto quello che è venuto dopo Terminator: Judgment Day (1991). Terminator Dark Fate (in italiano Destino Oscuro), temporalmente il sesto (sesto?!) capitolo della saga iniziata con folgorazione e mito nel 1984, è un gran bel film, come dire, d'altri tempi. Tanto tutto quello che c'è finito in mezzo (Rise of the machine; Salvation; Genesis) a Cameron non gli [...] Vai alla recensione »
Dove eravamo rimasti? Beh, dimenticate tutto: il sesto episodio del franchise ignora le ultime tre puntate e si ricollega con il secondo, diretto da Cameron nel 1991. Nella trama non ci sono molte varianti. Una giovane messicana, Dani, che pare sia destinata a partorire il futuro leader della Resistenza, è perseguitata da un Terminator di nuova generazione detto Rev-9.
La saga di Terminator aggiorna il già ricco botteghino, aggiungendo un capitolo, il sesto, che è idealmente il seguito dei primi due, a 27 anni di distanza da Terminator 2. Il Rev-9 è un potente cyborg spedito, dal futuro, da Skynet, per uccidere una ragazza di nome Dani. In suo soccorso, ecco Schwarzy, la Hamilton (peggiorata come attrice) e l'ibrida Grace.
Le aspettative, abbassate vertiginosamente dal (tentativo di) reboot Genysis, con Emilia Clarke nei panni di Sarah Connor e già abbandonato, si erano impennate di nuovo con l'annuncio del cast di questo Terminator - Destino Oscuro. Un anti-reboot che cancella non solo il precedente ma dando pure, riallacciandosi direttamente a Terminator 2, un colpo di spugna alla continuity post-apocalittica raccontata [...] Vai alla recensione »
«Ce ripigliamm' tutt'chell che è 'o nuost». Fosse cresciuta al rione Sanità, Sarah Connor probabilmente parlerebbe così. E con lei Linda Hamilton, la sua interprete fin dal primo Terminator, correva l'anno 1984. Trentacinque anni dopo, si ricomincia da dove eravamo rimasti. In Terminator - Destino oscuro, nelle sale dal 31 ottobre, c'è pure Arnold Schwarzenegger, messo però «in punizione» forse per [...] Vai alla recensione »
"Avrete anche cambiato il futuro, ma non avete cambiato il nostro destino!" Così Grace, la combattente "rinforzata" ("migliorata" dice lei, ovvero mezzo cyborg) rivela a Sarah Connor. Skynet la mega rete di computer domina ancora il mondo del prossimo domani e ancora usa i viaggi nel passato per eliminare gli umani che potrebbero sconfiggerla. Un nuovo modello di macchina killer, un Rev - 9, ancor [...] Vai alla recensione »
Accadrà da un giorno all'altro. Per prima cosa andrà via l'elettricità e farà buio. Poi, di colpo, nulla sarà più come prima. Ha il dono della sintesi e dell'ironia questo ultimo Terminator: Destino oscuro, prodotto con slancio da James Cameron (quello del primo Terminator), e diretto da Tim Miller (quello del primo Deadpool), che di oscuro ha in realtà ben poco.