Premiato al Toronto International Film Festival, il film riesce a trattare lo spinoso tema del surriscaldamento del pianeta da una prospettiva inedita. Documentario, USA, Canada2015. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il documentario è ispirato al best seller internazionale di Naomi Klein, compagna del regista Avi Lewis. Espandi ▽
This Changes Everything è un documentario cinematografico tratto dall'omonimo best seller della pluripremiata giornalista e scrittrice Naomi Klein, diretto dal regista Avi Lewis e prodotto tra gli altri da Alfonso Cuarón. Il film inverte completamente la prospettiva sul tema del cambiamento climatico, portando al cuore del problema non più l'uomo con la sua avidità e indifferenza nei confronti del pianeta, ma l'intero sistema produttivo che regge l'economia mondiale. Recensione ❯
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Ci troviamo nel mezzo di una crisi globale. Abbiamo dimenticato la verità innegabile che tutte le forme di vita sulla terra sono interconnesse. Planetary è una chiamata a raccolta, accorata e provocatoria, un viaggio cinematografico attraverso il globo che esplora le origini della vita nel cosmo e il futuro della nostra specie. Un monito poetico ad un ormai irrinunciabile cambio di prospettiva. Recensione ❯
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Film documentario sul fotografo Robert Frank Espandi ▽
Robert Frank ha rivoluzionato la fotografia e il cinema indipendente. Ha documentato miniere e minatori gallesi, indiani, peruviani, banchieri di Londra e americani. Ha rivelato con onestà, senza batter ciglio la discesa nelle profondità del suo io più solitario e nascosto. Recensione ❯
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Il documentario sul tour di Reflektor mescola pubblico e privato, smarrendosi in un vacuo sperimentalismo. Documentario, Canada2015. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Come nasce l'album di una band amata in tutto il mondo? Ce lo racconta Kahlil Joseph. Espandi ▽
Come nasce l'album di una band amata in tutto il mondo? Come passa dalla testa degli artisti alla sala incisioni e ai palchi di tutto il pianeta? Con quali passaggi creativi e in che modo? Arcade Fire: The Reflektor Tapes racconta tutto questo ed è l'affascinante spaccato della realizzazione di "Reflektor", l'ultimo album dei pluripremiati Arcade Fire che ha conquistato un enorme consenso di critica e di pubblico raggiungendo i vertici delle classifiche dei dischi più venduti. Il film racconta l'esperienza dell'album trasportando lo spettatore in un paesaggio sonoro e visivo caleidoscopico e tracciando passo dopo passo il percorso creativo della realizzazione del disco, dalle prime fasi della scrittura in Giamaica alle sessioni di registrazione a Montreal, dal concerto improvvisato in un hotel haitiano la prima notte di Carnevale, fino al loro show mozzafiato nelle arene "imballate" di Los Angeles e Londra. Recensione ❯
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Audio, filmati e fotografie che catturano i momenti più drammatici, iconici e struggenti delle spedizioni di Greenpeace. Espandi ▽
Una raccolta di registrazioni audio, filmati e fotografie che catturano i momenti più drammatici, iconici e struggenti delle spedizioni di Greenpeace. Recensione ❯
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Nicola Moruzzi, regista del documentario e pronipote di Angelo Conte, parte per il Canada con la sua compagna Irene, sulle tracce del bisnonno scomparso. Espandi ▽
Il 15 ottobre 1915, tra le montagne del Canada Occidentale, un tragico incidente sul lavoro stronca la vita di Angelo Conte, giovane emigrato veneto di 28 anni. Nei trenta mesi trascorsi lontano da sua moglie Anna, Angelo non smise mai di scriverle. Cent'anni dopo quelle lettere d'amore sono riemerse da un cassetto, dando vita ad una nuova avventura. Recensione ❯
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Il racconto di un'intensa storia d'amore tra due donne, una canadese e una americana siriana, sullo sfondo delle rivolte che hanno attraversato i paesi medio-orientali negli ultimi anni. Il film è una sorta di thriller socio-politico perché, mano a mano che indaga sulla relazione privata tra le due donne, svela anche le contraddizioni dei media e le conseguenze dovute alla caduta dei regimi. Recensione ❯
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Testimoni, aguzzini, sopravvisuti alla Shoah, in un documentario che ne ripercorre i tratti e ne riproduce l'essenza. Espandi ▽
Una storia nella storia: Shoah, il capolavoro del 1985 di Claude Lanzmann, che il regista francese ha impiegato undici anni per girare e montare, nonostante inizialmente si fosse accordato con i produttori israeliani per terminarlo in 18 mesi. Durante la lavorazione, anche grazie a telecamere nascoste Lanzmann ha raccolto un tesoro di materiali e interviste a sopravvissuti e aguzzini dell'Olocausto. Un tesoro, quello di Shoah, che dispiega in queste oltre nove ore di narrazione scarna e potente, che lascia la parola ai testimoni e nessuno scampo ai carnefici. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, dal 2009 al 2013, (prima, durante e dopo la Primavera araba), Yallah! Underground segue alcuni degli artisti più influenti e progressisti della cultura underground araba di oggi, e documenta i loro lavori, sogni e paure in un momento di grande sconvolgimento per le loro società.
Questi giovani artisti hanno lottato per anni per esprimersi liberamente e rappresentano una nuova generazione di Arabi che integra perfettamente gli aspetti di diverse culture e filosofie nel proprio stile di vita e nel proprio lavoro. Recensione ❯
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Un progetto di sensibilizzazione per la salvaguardia della vallata. Documentario, Canada, USA2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La Jumbo Valley è una valle incontaminata immersa nei monti Purcell, nel cuore della British Columbia, nonché una delle rare aree dove i grizzly possono vivere liberamente. Ventiquattro anni fa un gruppo di costruttori, guidati da Oberto Oberti, ha presentato un progetto per realizzare l'unico impianto sciistico del Nord America aperto tutto l'anno. La popolazione si è divisa tra chi valuta positivamente i vantaggi economici dell'operazione e chi invece non vuole sacrificare un antichissimo ecosistema ancora intatto alle ragioni del turismo. Jumbo Wild è parte del progetto di sensibilizzazione per la salvaguardia della vallata. Recensione ❯
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Dalla Foresta Boreale dell'estremo nord, alle pendici del Monte Ararat in Turchia fino alle strade di New York, alla scoperta dei numerosi pericoli causati dall'uomo che stanno decimando usignoli, dendroiche cerulee, rigogoli, traupidi, frosoni e numerose altre varietà di uccelli canori: la caccia, l'inquinamento luminoso, le collisioni ad alta quota, gli oleodotti, i pesticidi e la distruzione degli habitat degli uccelli migratori. Recensione ❯
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Nei primi anni 2000, due fratelli hanno trovato un enorme successo grazie all'invenzione dei taser, armi elettriche paralizzanti che in seguito sono diventate la dotazione degli agenti di polizia. Il documentario, partendo dalle numerose morti legate ai taser, si chiede se sia più pericolosa la tecnologia o l'uso che ne fanno le persone. Recensione ❯
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Danae Elon torna in Israele per crescere i suoi figli, ma la sua ricerca di un luogo chiamato "casa" viene a scontrarsi con conflitti e tensioni Espandi ▽
Sfidando il buon consiglio di un genitore per acquisire esperienze proprie, Danae Elon decide di rompere la promessa fatta al padre di non tornare mai più nel paese in cui è nata, Israele. Il padre, Amos Elon, emigrato in Italia da Israele nel 2002 è stato un eminente critico di Israele. Danae Elon si trasferisce con il marito Philippe e i due figli, Tristan e Andrei, a Gerusalemme, dove è nata la sua terza figlia. Nel tentativo di rendere Gerusalemme la loro casa, cercano orgogliosamente di dare un'identità ai loro figli ma è impossibile per loro identificarsi con le politiche di Stato israeliane. I bambini, inviati all'unica scuola del paese in cui gli studenti palestinesi ed ebrei imparano l'ebraico e l'arabo insieme, intuiscono rapidamente che il tentativo di agire per il meglio non equivale ad agire effettivamente bene.P.S. Jerusalem è il documento, lungo tre anni, del tentativo d'integrazione di una famiglia in una zona di conflitti irrisolvibili, a metà tra la ricerca della propria identità e la perdita di controllo della realtà. Recensione ❯
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Un'intervista coraggiosa e originale ad una delle vittime dell'attentato a "Charlie Hebdo", che abbatte i dogmi di una società di dimissioni intellettuali e di austerità economica. Espandi ▽
Oncle Bernard, alias Bernard Maris, e` morto il 7 gennaio 2015 sotto i colpi dei terroristi nell'attentato alla sede di "Charlie Hebdo". Cio` che restera` di lui e` la sua insolita visione dell'economia. In un'intervista del marzo 2000, esplorando le zone d'ombra del neoliberismo e rendendo appassionante anche il soggetto piu` arido, Oncle Bernard rivela un pensiero coraggioso nella sua originalita`, ma pur sempre vicino alla realta`. Recensione ❯
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