albydrummer
|
martedì 25 novembre 2014
|
..il nuovo monolito..
|
|
|
|
Nolan stavolta ha sfidato con la sua genialità,il genio Kubrick,nel suo viaggio fantastico,un pò più moderno nello spazio,e forse nell infinito,dove sempre e forse una realtà diversa.
Il viaggio di Nolan,davvero ti incolla nelle sue quasi tre ore di vero e ottimo spettacolo visivo,che da tempo non si vedeva,forse un pò in competizione e vincitore di oscar il film Gravity,entrambi,considrrando la nuova tecnologia cinemotrafica,computerizzata e gli infiniti effetti speciali,si vive una visione quasi realistica del nostro spazio,ovviamente studiato,nei minimi particolari,choìi ne conosce le leggi di gravità,e i vari fenomeni interstellari e delle galazzie,senza sbagliare le leggi fisiche.
[+]
Nolan stavolta ha sfidato con la sua genialità,il genio Kubrick,nel suo viaggio fantastico,un pò più moderno nello spazio,e forse nell infinito,dove sempre e forse una realtà diversa.
Il viaggio di Nolan,davvero ti incolla nelle sue quasi tre ore di vero e ottimo spettacolo visivo,che da tempo non si vedeva,forse un pò in competizione e vincitore di oscar il film Gravity,entrambi,considrrando la nuova tecnologia cinemotrafica,computerizzata e gli infiniti effetti speciali,si vive una visione quasi realistica del nostro spazio,ovviamente studiato,nei minimi particolari,choìi ne conosce le leggi di gravità,e i vari fenomeni interstellari e delle galazzie,senza sbagliare le leggi fisiche.
E' sempre un film di fantascienza,e si va oltre,anzi nella cinematografia,si può fare,e chi solo,è nel campo,può capire i vari errori che ci sono in questo tipo di film.
Un film ingegneristico,aerospaziale,il fascino,la storia di Nolan,quella di scovare tra le galassie e le stelle,un nuovo pianeta,dove vivere meglio..l'originalità del tempo che passa..la vita,la figlia ormai anziana...e questo il mistero,e la genialità di Nolan,sta proprio,come faceva Kubirick,di fare analizzare lo spettatore il film,di dare una propria interpretazione,copme è successo nel capolavoro Memento e Inception. Il tempo fondamentale. la memoria che ci fa analizzare la nostra vita,i nostri errrori....e questo è la magia del cinema,che ti fa andare oltre tutto,senza regole,senza dubbi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a albydrummer »
[ - ] lascia un commento a albydrummer »
|
|
d'accordo? |
|
francesca..
|
martedì 25 novembre 2014
|
semplicemente fantastico!
|
|
|
|
"Interstellar" è senza dubbio uno dei migliori film che abbia mai visto! Carico di emozioni, trama ben elaborata e che non cade mai nel banale! Non è uno dei tanti film noiosi e scontati...è piuttosto lungo ma se la lunghezza del film è per rendere la trama più articolata (e sensata), ben venga! Film promosso a pieni voti! Complimenti!
|
|
[+] lascia un commento a francesca.. »
[ - ] lascia un commento a francesca.. »
|
|
d'accordo? |
|
devil667
|
lunedì 24 novembre 2014
|
film bello da vedere ma davmigluotateo
|
|
|
|
Film ben fatto anke se lento,prima ora dv ci fa capire la situazione si perde troppo tempo in cose futili come il colloquio con il preside. Finale scontato si era capito da subito che il fantasma fosse lui. O le varie morti. Poi mi domando uno che entra a contatto con l'ammoniaca è possibile che nn ha nessuno effetto collaterale?. Devo dire che mattan Damon é bravo nella sua parte si rende molto antipatico. Altra inesattezza girano come ruote impazzite é possibile che nn hanno nausea? Cmq da vedere
|
|
[+] lascia un commento a devil667 »
[ - ] lascia un commento a devil667 »
|
|
d'accordo? |
|
andreafalci
|
lunedì 24 novembre 2014
|
e vissero felici e contenti..........
|
|
|
|
I quasi 160 minuti del film scorrono sul velluto; Un ex astronauta vedovo a riposo che fa l' agricoltore con due figli ma la cocca del babbo è la figlia di circa 7 anni; la NASA che opera in modo occulto perchè troppo costosa, in un mondo ormai ostle all' uomo sia climicamente che per alimentare l' umanità; quindi la NASA manda nel cosmo lì agricoltore insieme alla bella astronauta Hathaway, dopo un salto nell' iperspazio trovano un pianeta semiostile, dove già esiste una base con un povero astronauta abbandonato e pazzoide che poi aggredisce il nuovo arrivato: quindi i due arrivati scappano, ma per tornare indietro uno dei due deve rimanere nel modulo madre, quidi lui si sacrifica e la bella astronauta prosegue destinazione Terra, ma fortunatamente trova un bel pianetino accogliente come la nostra Terra; nel frattempo il compagno si ritrova catapultato sulla Terra in un altro tempo successivo a quello della partenza e nella quinta dimensione.
[+]
I quasi 160 minuti del film scorrono sul velluto; Un ex astronauta vedovo a riposo che fa l' agricoltore con due figli ma la cocca del babbo è la figlia di circa 7 anni; la NASA che opera in modo occulto perchè troppo costosa, in un mondo ormai ostle all' uomo sia climicamente che per alimentare l' umanità; quindi la NASA manda nel cosmo lì agricoltore insieme alla bella astronauta Hathaway, dopo un salto nell' iperspazio trovano un pianeta semiostile, dove già esiste una base con un povero astronauta abbandonato e pazzoide che poi aggredisce il nuovo arrivato: quindi i due arrivati scappano, ma per tornare indietro uno dei due deve rimanere nel modulo madre, quidi lui si sacrifica e la bella astronauta prosegue destinazione Terra, ma fortunatamente trova un bel pianetino accogliente come la nostra Terra; nel frattempo il compagno si ritrova catapultato sulla Terra in un altro tempo successivo a quello della partenza e nella quinta dimensione. Qui osserva la Sua famiglia ormai invecchiata i figli sono diventati padri e ci sono anche i nipotini; alla fine si rende conto che è di troppo e sentendosi solo, riesce a ripartire verso la Sua amata collega che l' aspetta.per cui l' essere umano continuerà ad esistere grazie ai nuovi "Adamo ed Eva" . Ottime le interpretazioni, la fotografia, i dialoghi miscelati in una fantascienza filosofica che sfida le leggi della fisica.
[-]
[+] beh... quattro stelle...
(di franco1206)
[ - ] beh... quattro stelle...
|
|
[+] lascia un commento a andreafalci »
[ - ] lascia un commento a andreafalci »
|
|
d'accordo? |
|
aeneas
|
lunedì 24 novembre 2014
|
a chi si indigna per gli errori scientifici
|
|
|
|
Perché un film di fantascienza deve mostrare inattaccabile plausibilità scientifica, battute perfette, ritmi impeccabili e linee narrative granitiche per avere la facoltà di veicolare un semplice messaggio? E' chiaro che, per carità, chiunque si guardi un film abbia tutto il diritto di pensarne ciò che vuole e di farlo sapere a tutte e cinque le dimensioni dell’universo, però –come per tutte le cose- potrebbe anche essere augurabile porre un limite alla spocchiosità e alla, in fin dei conti, superficialità di certi commenti. È molto divertente analizzare un film fin nei minimi dettagli, scomporlo e soppesare perbene ogni singolo pezzo per arrivare in ultimo a costruire un parere solido e giustificato, lo riconosco, però la mia opinione è che non sia questa che si è partorita in questo modo l’idea definitiva che alla fine se ne dovrebbe avere.
[+]
Perché un film di fantascienza deve mostrare inattaccabile plausibilità scientifica, battute perfette, ritmi impeccabili e linee narrative granitiche per avere la facoltà di veicolare un semplice messaggio? E' chiaro che, per carità, chiunque si guardi un film abbia tutto il diritto di pensarne ciò che vuole e di farlo sapere a tutte e cinque le dimensioni dell’universo, però –come per tutte le cose- potrebbe anche essere augurabile porre un limite alla spocchiosità e alla, in fin dei conti, superficialità di certi commenti. È molto divertente analizzare un film fin nei minimi dettagli, scomporlo e soppesare perbene ogni singolo pezzo per arrivare in ultimo a costruire un parere solido e giustificato, lo riconosco, però la mia opinione è che non sia questa che si è partorita in questo modo l’idea definitiva che alla fine se ne dovrebbe avere. Idea definitiva?
Con un esempio un po’ fuori luogo: l’idea definitiva del senso di un’opera come un film forse non è qualcosa dato dalla somma delle sue parti, così come l’idea della bellezza di un quadro impressionista non è data semplicemente dal guardare da vicino ogni pennellata da cui è composto.
C’è sempre qualcosa che sfugge quando si pensa di aver capito, e soprattutto c’è sempre qualche punto in cui cadiamo quando pensiamo di saperla più lunga di qualcuno.
Siamo davvero sicuri che se dei pesantissimi errori scientifici sulla teoria della relatività (il funzionamento preciso dei wormholes e dei buchi neri), sulla meccanica quantistica o anche solo sullo spazio “classico” (l’ormai tristemente famosa luce nei tre pianeti –ma lì in giro non poteva esserci una straccio di stella da qualche parte, magari non inquadrata?) sono venuti in mente a studenti di seconda liceo, non possono magari essere anche solo passati per l’anticamera del cervello di un fisico teorico di rilevanza internazionale? Penso che non si debba giudicare un film come questo sulla base di quanto sia fondato o meno, ma a seconda di quanto sia forte il suo significato. Penso che Nolan abbia costruito una storia fantascientifica non per giocare a chi fa il film più realistico sullo spazio, ma per poter trasmettere un messaggio quasi “fantascientifico”: stiamo cercando il senso dell’universo nel modo sbagliato. Forse la relatività è così complessa perché alla fine è semplice, così come forse le relazioni umane sono così complesse perché si muovono da emozioni semplici e straordinarie nella loro essenzialità.
Come molti altri hanno notato, e molto meglio di me, Nolan punta il dito verso lo spazio ma lo rivolge in realtà dentro ognuno di noi; però –e forse qui sta la sua vera forza- dallo spazio non si allontana, non lo usa come un semplice veicolo di un significato con cui non abbia niente a che vedere, ma come un mezzo che si muove grazie agli stessi istinti, alle stesse emozioni, agli stessi sentimenti che muovono noi. E ditemi se non è affascinante.
[-]
[+] bravo
(di amokubrik)
[ - ] bravo
[+] concordo
(di parieaa)
[ - ] concordo
[+] tutto ciò che hai detto...
(di franco1206)
[ - ] tutto ciò che hai detto...
|
|
[+] lascia un commento a aeneas »
[ - ] lascia un commento a aeneas »
|
|
d'accordo? |
|
franco1206
|
lunedì 24 novembre 2014
|
aiutatemi a capire...
|
|
|
|
...perché nella maggior parte dei commenti ci si ostina a osannare senza riserve questo film e a ignorare palesemente le grossolanerie registiche che qui mi permetto di riassumere (le più salienti):
1) la scenografia infantile di una terra che sta per essere distrutta e l’unico elemento che lo dimostra è un “ghibli” all’orizzonte (che dopo decenni è ancora lì e sulla terra ancora nulla è mutato…)
2) il camminare in mezzo metro d'acqua che produce però uno tsunami spaventoso
3) quel po' di action a lungo sospirata con i due che baruffano (altra scena piazzata lì giusto per mettercela e che c'entra ben poco con l'idea di base del film
4) la scena strappalacrime alla “ghost” con lui dietro la libreria….
[+]
...perché nella maggior parte dei commenti ci si ostina a osannare senza riserve questo film e a ignorare palesemente le grossolanerie registiche che qui mi permetto di riassumere (le più salienti):
1) la scenografia infantile di una terra che sta per essere distrutta e l’unico elemento che lo dimostra è un “ghibli” all’orizzonte (che dopo decenni è ancora lì e sulla terra ancora nulla è mutato…)
2) il camminare in mezzo metro d'acqua che produce però uno tsunami spaventoso
3) quel po' di action a lungo sospirata con i due che baruffano (altra scena piazzata lì giusto per mettercela e che c'entra ben poco con l'idea di base del film
4) la scena strappalacrime alla “ghost” con lui dietro la libreria…. e dulcis in fundo...
5) il finale-happy end sdolcinato con lei che lo aspetta nella sua casetta in canadà...
per favore qualcuno mi spieghi come si possano ignorare tali sciattezze da B-movie...!
dai! siamo sinceri!
[-]
[+] ti sono vicino... :)
(di jesuiscarlos)
[ - ] ti sono vicino... :)
[+] :) ....ti prego lasciami aggiungere:
(di jesuiscarlos)
[ - ] :) ....ti prego lasciami aggiungere:
[+] ragionissimamente vero!!
(di pisiran)
[ - ] ragionissimamente vero!!
[+] non sono solo .....
(di ciappami)
[ - ] non sono solo .....
|
|
[+] lascia un commento a franco1206 »
[ - ] lascia un commento a franco1206 »
|
|
d'accordo? |
|
storie di cinema
|
lunedì 24 novembre 2014
|
continua il grande spettacolo di nolan, ma...
|
|
|
|
Christopher Nolan è da considerarsi ormai di diritto uno dei registi più importanti di questo nuovo millennio. Basta citare Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro e Inception per capire il senso di questa affermazione. Il suo è un cinema di grandi numeri, complesso, cerebrale, capace di plasmare immagini sbalorditive, di fornire una sottile rappresentazione dei tormenti umani e di giocare, abilmente, con i meccanismi del tempo, fornendone una lettura misteriosa e affascinante.
[+]
Christopher Nolan è da considerarsi ormai di diritto uno dei registi più importanti di questo nuovo millennio. Basta citare Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro e Inception per capire il senso di questa affermazione. Il suo è un cinema di grandi numeri, complesso, cerebrale, capace di plasmare immagini sbalorditive, di fornire una sottile rappresentazione dei tormenti umani e di giocare, abilmente, con i meccanismi del tempo, fornendone una lettura misteriosa e affascinante. E l’ultima fatica del regista britannico, nella logica di questa nutrita struttura filmica, non fa di certo eccezione. Interstellar è infatti un progetto titanico, ambizioso, dove la ricercata ingegneria stilistica non è fine a se stessa, ma, anzi, affianca e supporta un aspetto etico e umano mai secondario, riscontrabile in un individuo diviso tra il dovere di padre verso la famiglia e quello di uomo verso l’intera umanità. La Piaga sta sfinendo il mondo. Tempeste di sabbia rendono il pianeta arido e via via più inospitale. Il mais è l’ultima risorsa alimentare coltivabile e Cooper (Matthew McConaughey), astronauta a riposo, dedica anima e corpo alla coltivazione di questo. Vive col padre della moglie defunta e con i suoi due figli. Ma in un posto non troppo lontano qualcuno – quel che resta della NASA – sta lavorando ad una soluzione. Interstellar è uno film nato per catturare l'attenzione, costruito e sviluppato per puntare in alto, in cui un alternarsi più o meno costante di sequenze affette dal tipico gigantismo nolaniano non fa che ribadire l’intento elevato, quasi epico, dell’opera. Tuttavia, qualcosa, non convince appieno. L’impianto emotivo, relazionale, dove l’azione vera va in pausa, ad esempio, scricchiola in più di una situazione. Dopo una prima parte molto terrena, piacevole, in cui l’infinito dello spazio è ancora lontano e uno spirito di arrangiamento sembra ormai l’unica soluzione a cospetto di un contesto familiare che si tinge di realismo e sincerità, il film cambia marcia e lo scenario stellare diventa epopea, con il suo bel carico di speranze, avventure, visioni e, appunto, rimpianti. Qui l'angoscia di Cooper - dal lancio all’ultimo incontro con la figlia - , i dialoghi con i compagni di viaggio, la loro caratterizzazione, l'attesa logorante di chi a terra aspetta notizie, somigliano molto a qualcosa di convenzionale, fatto su misura, non molto dissimile dagli standard di matrice hollywoodiana. La figura di Cooper ricalca fin troppo quella dell’eroe moderno, competente all'occorrenza, non estraneo a debolezze ma comunque sempre a suo agio e capace di escogitare qualcosa di ultra intelligente proprio nel momento in cui tutto o quasi sembra essere perduto. In questa specie di sentimentalismo diretto, mai velato, raccontato con l’ottica del grande pubblico, Nolan riesce sicuramente di meno. Potente, visionaria, incantevole, invece, la parte strettamente tecnica e fantascientifica del film. La partenza dello shuttle, il graduale distaccamento in volo dello stesso, l’abbagliante bianco degli scenari, l’agganciamento in rotazione, le onde gigantesche di uno sperduto pianeta alieno e la discesa infinita all’interno del buco nero sono momenti di alta spettacolarità, visivamente emozionanti. Sequenze che inchiodano lo sguardo allo schermo, che distolgono dalla realtà e che svolgono magistralmente la loro azione persuasiva sull’immaginario, fonte di incanto e forti sensazioni. Il viaggio verso nuovi mondi di Nolan è un percorso labirintico, qua e là manierista, carico di tensione, paura, amore, illusione e ricco, fino alla ridondanza, di tecnicismi fisici e di un denso lessico scientifico. Bravo, come sempre, McConaughey; meno convincenti Caine e la bella Anne Hathaway, assai meno brillante della gatta Selina del secondo Cavaliere Oscuro. Interstellar è un film che dà una certa continuità all’eccelso lavoro di Nolan. È un’opera lontana dalla perfezione del capolavoro, ma lo stesso importante, capace di trasmettere passione e capace di muovere, nel suo ampio raggio tematico e rappresentativo, congetture sul mondo, sui nostri spettri e sul destino dell’umanità. Da vedere.
Seguici su fb: Storie di cinema
[-]
|
|
[+] lascia un commento a storie di cinema »
[ - ] lascia un commento a storie di cinema »
|
|
d'accordo? |
|
ombri
|
lunedì 24 novembre 2014
|
pura fascinazione
|
|
|
|
Straordinario. Emozionante. Coinvolgente. Commovente. Stupefacente. Non bastano gli aggettivi di uso comune per descrivere l'ultima fatica di Christopher Nolan. E sì che sono entrata in sala assai scettica, nonostante sia una fan accanita del talentuoso e cervellotico regista: sapendo che il film durava circa 3 ore (!) e che trattava di fantascienza (!!), peraltro ispirandosi dichiaratamente all'odissea kubrickiana (!!!), temevo infatti un polpettone incomprensibilmente astruso dall'effetto tremendamente soporifero, un tentativo inevitabilmente abortito di replicare, fuori tempo e fuori luogo, un capolavoro assoluto sebbene di visione assai impegnativa.
[+]
Straordinario. Emozionante. Coinvolgente. Commovente. Stupefacente. Non bastano gli aggettivi di uso comune per descrivere l'ultima fatica di Christopher Nolan. E sì che sono entrata in sala assai scettica, nonostante sia una fan accanita del talentuoso e cervellotico regista: sapendo che il film durava circa 3 ore (!) e che trattava di fantascienza (!!), peraltro ispirandosi dichiaratamente all'odissea kubrickiana (!!!), temevo infatti un polpettone incomprensibilmente astruso dall'effetto tremendamente soporifero, un tentativo inevitabilmente abortito di replicare, fuori tempo e fuori luogo, un capolavoro assoluto sebbene di visione assai impegnativa. Ebbene, mi sono ben presto ricreduta. Fin dalle prime scene, mi sono sentita trasportata nell'ipotetico futuro della Terra, una sorta di non-luogo e non-tempo dove elementi sorpassati ed ultramoderni convivono con un effetto straniante; poi, quando inizia il viaggio interstellare del protagonista (un sempre valido Matthew Mc Conaughey) e dei suoi compagni (tra i quali una Anne Hathaway a mio parere fuori parte) allo scopo di salvare il pianeta, ormai prossimo a spegnersi in quanto privo di risorse alimentari, il coinvolgimento si fa partecipazione polisensoriale, e l'interesse diventa pura fascinazione. Raramente nella vita adulta mi era capitato di fissare lo schermo di un cinema a bocca aperta e occhi spalancati, con le mani artigliate ai braccioli della poltrona, nell'attesa spasmodica di "cosa accadrà adesso" e partecipando alle vicissitudini dei personaggi come fossi lì anch'io ad esplorare mondi fantastici...ma stavolta è successo, e l'effetto è stato grandioso. Davvero apprezzabili le inquadrature dello spazio profondo, mute e piatte, con ripetuti rimandi a Kubrick, stupefacenti i pianeti dove l'atronave atterra (soprattutto il primo, completamente ricoperto d'acqua) e davvero commovente la nostalgia del protagonista per i suoi figli, quando realizza il devastante divario temporale tra lo spazio profondo e la Terra. La mia unica critica negativa riguarda la parte finale del film, con la sua deriva sentimentale all'insegna dell'"amor vincit omnia", ma riflettendoci (e il fatto stesso che mi abbia invogliata ad impiegare del tempo successivamente alla proiezione per ripensare ad alcuni concetti testimonia la riuscita del film) non mi è parsa poi così peregrina. Del resto, come i neurofisiologi interpretano i sentimenti come l'insieme degli effetti di vari neurotrasmettitori, perché gli astrofisici non potrebbero tramutare i sentimenti in grandezze fisiche?.. A parte ciò, comunque, io non possiedo ovviamente in materia di astrofisica conoscenze sufficientemente approfondite per poter stabilire se ciò che accade nel film è plausibile oppure no (varie pubblicazioni hanno stroncato gli assunti di Nolan), ma in fondo che importa? Ciò che importa è che quando l'astronave attraversa il wormhole pare veramente di trovarsi accanto al pilota ed affrontare il medesimo viaggio straordinario: e questa è la magia del grande cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ombri »
[ - ] lascia un commento a ombri »
|
|
d'accordo? |
|
dave69
|
lunedì 24 novembre 2014
|
film notevole
|
|
|
|
Opera nr 9 per il celebre cineasta inglese, "Interstellar" è il primo film da lui realizzato che puö esser dichiaratamente inserito nel genere fantascientifico. Per un regista che come Nolan ama "inventare mondi" (vedi "Inception"), l'esplorazione dello spazio è probabilmente il campo di gioco ideale. E si vede: pur essendo ancora azzardato qualunque paragone con "2001, Odissea nello spazio", i rimandi al capolavoro di Kubrick (nel ritmo lento ma intenso dell'opera, nella fusione tra musica e immagini, e in modo particolare nel "contatto finale" con una dimensione in cui spazio e tempo si annullano) sono più che evidenti.
[+]
Opera nr 9 per il celebre cineasta inglese, "Interstellar" è il primo film da lui realizzato che puö esser dichiaratamente inserito nel genere fantascientifico. Per un regista che come Nolan ama "inventare mondi" (vedi "Inception"), l'esplorazione dello spazio è probabilmente il campo di gioco ideale. E si vede: pur essendo ancora azzardato qualunque paragone con "2001, Odissea nello spazio", i rimandi al capolavoro di Kubrick (nel ritmo lento ma intenso dell'opera, nella fusione tra musica e immagini, e in modo particolare nel "contatto finale" con una dimensione in cui spazio e tempo si annullano) sono più che evidenti. Un film notevole, di grande impatto visivo, con effetti speciali davvero straordinari, le cui uniche pecche sono più che altro da ricercare nella sceneggiatura, che si perde in qualche passaggio logico poco chiaro e non convince del tutto nel finale, quando pretende di spiegare fin troppo l'intervento degli "alieni" laddove forse sarebbe stato meglio lasciarlo avvolto nel mistero. Piccole smagliature di un film comunque molto riuscito. Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dave69 »
[ - ] lascia un commento a dave69 »
|
|
d'accordo? |
|
bizantino73
|
domenica 23 novembre 2014
|
devi vederlo almeno due volte
|
|
|
|
Confesso che alla prima visione (il primo giorno di uscita) sono rimasto un po' perplesso, sia per la lunghezza, sia per non aver compreso pienamente la trama, sia perchè aveva deluso le mie aspettative. E sì, da come si parlava in giro mi aspettavo un capolavoro di quelli che escono una volta ogni dieci anni. Tanto per fare degli esempi (molto soggettivi per carità) pensavo che fosse il lavoro che viene dopo "Il silenzio degli innocenti" e dopo "La lista di Schindler" e dopo "il gladiatore".che almeno per me negli ultimi venti anni (o più?) sono rimasti delle pietre miliari. E non solo per me. Ma alla prima visione non è stato così.
[+]
Confesso che alla prima visione (il primo giorno di uscita) sono rimasto un po' perplesso, sia per la lunghezza, sia per non aver compreso pienamente la trama, sia perchè aveva deluso le mie aspettative. E sì, da come si parlava in giro mi aspettavo un capolavoro di quelli che escono una volta ogni dieci anni. Tanto per fare degli esempi (molto soggettivi per carità) pensavo che fosse il lavoro che viene dopo "Il silenzio degli innocenti" e dopo "La lista di Schindler" e dopo "il gladiatore".che almeno per me negli ultimi venti anni (o più?) sono rimasti delle pietre miliari. E non solo per me. Ma alla prima visione non è stato così. Eppure mi sentivo che c'era ancora da scavare, da capire.
E la seconda visione, libero dalla fatica della comprensione (ma ce ne vorrà una terza) mi ha aperto gli occhi (e le orecchie) su questo (quasi) capolavoro. E' degno di Kubrik questo Interstellar. Per i walzer nello spazio, per i viaggi nel tempo, per gli attracchi spaziali. Ma è anche degno di Kubrik perchè sapendo di citarlo ( e di ripeterlo) non ha abusato del già visto ma lo ha intelligentemente ridotto (vedi il viaggio nel tunnel temporale che in 2001 Odissea non finiva più. E se Kubrik non dava risposte Nolan le dà: opinabili quanto si vuole ma le dà. Ma Nolan è Nolan.Il montaggio parallelo di più narrazioni come in Prestige porta ad una soluzione univoca. La scena dell'attracco del Ranger con il modulo madre vale il biglietto del film (grazie anche ad una musica che ti tiene incollato alla poltrona). Certo la lunghezza è eccessiva e alcune scene le poteva anche risparmiare. E forse il finale è troppo da "lieto fine".Però vi dico guardatelo e riguardatelo e capirete che alla fine è un grande fim. Per quelli che si sono annoiati per tre ore non resta che rispondere : andate a vedere Christian de Sica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bizantino73 »
[ - ] lascia un commento a bizantino73 »
|
|
d'accordo? |
|
|