Interstellar |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 169 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 aprile 2024.
MYMONETRO
Interstellar
valutazione media:
3,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'odissea nello spazio del Terzo Millenniodi jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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lunedì 10 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La Terra sta morendo. L’unica coltura ancora coltivabile è il mais e l’umanità muore di fame. Cooper (McConaughey) è un ex-pilota, ora agricoltore vedovo con due figli, Murphy (Foy da bambina, Chastain da adulta e Burstyn da anziana) e Tom (Chalamet da bambino, Affleck da adulto). Un giorno per caso entra in contatto con la NASA e viene a conoscenza di una missione per salvare l’umanità. Inizialmente titubante a lasciare la famiglia per andare nello spazio, il professor Brand (Caine) riesce a convincerlo e Cooper parte insieme ad altri tre (Hathaway, Gyasi e Bentley) in cerca di una nuova casa dove trapiantare la civiltà umana. Sceneggiato dal regista con il fratello Jonathan, prodotto da ben quattro major con un budget complessivo di 165 milioni di dollari, con Interstellar Nolan realizza la sua opera più ambiziosa. Il proposito, esplicitato, è di essere il nuovo 2001: odissea nello spazio. Nolan non è Kubrik, e questo tutti lo sappiamo, ma ciò non vuol dire che il suo obiettivo sia irraggiungibile. E difatti Nolan punta in alto, molto in alto, forse persino troppo. Anzi, diciamo le cose come stanno: Nolan punta più in alto di chiunque altro nella Storia del Cinema. E lo fa con uno sci-fi antiquato e molto distante dalla tonitruante fantascienza moderna. Il risultato è qualcosa di mai visto prima. Nessuno aveva mai osato fare una cosa del genere, nemmeno Kubrik. E la cosa sorprendente e che Nolan ci riesce pure bene. È presto per dire se Interstellar sarà annoverato tra i più grandi film del cinema, ma quello che è sicuro è che è un capolavoro, e sono assolutamente convinto che prima o poi tutti arriveranno a valutarlo per quello che è: una pietra miliare, un’opera destinata, nel bene e nel male, a cambiare la Storia del Cinema. Interstellar è un trattato di fisica, di astronomia, un’esperienza visiva, un film sul legame d’amore che lega un padre ad una figlia, un’opera visionaria e per ultimo un maestoso intrattenimento. Interstellar quindi è tutto. È un mondo: in tre ore si parla di ogni cosa, vita, morte, spazio, esplorazione, coraggio, amore, sacrificio, futuro. E Nolan lo fa con un tatto ed una delicatezza che nel suo cinema ancora non avevamo trovato: i suoi film erano thriller tesi e freddi, meccanismi perfetti, oliati e perfettamente studiati (si vedano The Prestige e Inception). Non che questo film non abbia somiglianze a tratti con gli altri, ma il corpo del film è diametralmente opposto, seppur alla fin fine nella risoluzione della vicenda non si può non ripensare ai suoi precedenti film. Infatti Nolan va oltre il punto in cui Kubrik si era fermato con 2001: il maestro si era fermato alla “domanda”, l’allievo raggiunge la “risposta”. E Nolan qui costruisce un altro dei suoi immensi puzzle. E quando si giunge nella quinta dimensione la consapevolezza di trovarsi di fronte a qualcosa di immenso è palpabile: Nolan ritrae Dio. Il “loro” di cui più volte nel film si parla è Dio, un’entità superiore, non umana, ultraterrena. E il regno dell’amore in cui Cooper precipita è il regno di Dio. Cooper oltrepassa la morte per tornare alla vita. E alla fine tutto il mistero dell’universo è riconducibile ad una stanzetta in una catapecchia sperduta sulla Terra in cui un padre e una figlia si erano teneramente amati. Perché è l’amore l’unica cosa capace di trascendere tempo e spazio. Non è un film semplice, Nolan non spiattella tutte le risposte su un piatto d’argento e sta allo spettatore andare a interpretare determinate enigmatiche scene. Ma è così in tutti i grandi capolavori, e siamo contenti che ancora oggi, nel 2014, ci sia un uomo capace di spendere 165 milioni di dollari in un film sostanzialmente non d’azione che affronta temi esistenziali, e che abbia tutti gli elementi per essere ricordato per sempre. Non stupitevi se all’uscita sarete confusi, a bocca aperta, schiacciati e stanchi: Interstellar è un esperienza impegnativa, che richiede concentrazione e una lunga fase di rielaborazione post-visione. Ma ne vale la pena. Visivamente il film è incredibile: non si è mai visto nulla del genere! Nemmeno in Avatar avevamo assistito ad uno spettacolo così plausibile e realistico, e Interstellar è una rivoluzione! Le scene del whormhole e del buco nero Gargantua sono impressionanti e il fatto che siano state create appositamente seguendo criteri assolutamente scientifici (con l’aiuto del fisico teoretico Kip Thorne) rende il tutto ancora più straordinario di quanto già non sia. La regia di Nolan è la più matura della sua carriera: il regista fa uso abbondante di camera a spalla, ma anche di inquadrature ferme, rare a trovarsi nei film di oggi, ennesima riprova del valore del film. Le musiche di Hans Zimmer risuonano per il vuoto dello spazio, assordanti, e soprattutto meravigliose: il maestro ha realizzato una delle sue migliori colonne sonore in assoluto! Ottima fotografia di Hoyte Van Hoytema, ma è impossibile non guardare al passato con un goccio di rimpianto rispetto alle immagini ammalianti che solo Wally Pfister, storico collaboratore di Nolan, era riuscito a regalarci. Veniamo agli attori: McConaughey è ancora una volta bravissimo, eccellente sia nella parte di padre che in quella di astronauta, meriterebbe un secondo Oscar! Non sono da meno tutti gli altri attori di contorno, in particolare Anne Hathaway, Jessica Chastain (che però rispetto alla sua importanza ai fini della storia forse risulta un po’ sacrificata) e Michael Caine. Memorabile cameo di un’irriconoscibile Ellen Burstyn. In sostanza Interstellar è un film che ha il coraggio di osare in un periodo in cui a osare sono davvero in pochi. Non è cosa da poco. Se poi il risultato è da Storia del Cinema…beh, tanto meglio! Un capolavoro indimenticabile!
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