Interstellar |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 169 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 aprile 2024.
MYMONETRO
Interstellar ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Pura fascinazione
di ombriFeedback: 1539 | altri commenti e recensioni di ombri |
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lunedì 24 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Straordinario. Emozionante. Coinvolgente. Commovente. Stupefacente. Non bastano gli aggettivi di uso comune per descrivere l'ultima fatica di Christopher Nolan. E sì che sono entrata in sala assai scettica, nonostante sia una fan accanita del talentuoso e cervellotico regista: sapendo che il film durava circa 3 ore (!) e che trattava di fantascienza (!!), peraltro ispirandosi dichiaratamente all'odissea kubrickiana (!!!), temevo infatti un polpettone incomprensibilmente astruso dall'effetto tremendamente soporifero, un tentativo inevitabilmente abortito di replicare, fuori tempo e fuori luogo, un capolavoro assoluto sebbene di visione assai impegnativa. Ebbene, mi sono ben presto ricreduta. Fin dalle prime scene, mi sono sentita trasportata nell'ipotetico futuro della Terra, una sorta di non-luogo e non-tempo dove elementi sorpassati ed ultramoderni convivono con un effetto straniante; poi, quando inizia il viaggio interstellare del protagonista (un sempre valido Matthew Mc Conaughey) e dei suoi compagni (tra i quali una Anne Hathaway a mio parere fuori parte) allo scopo di salvare il pianeta, ormai prossimo a spegnersi in quanto privo di risorse alimentari, il coinvolgimento si fa partecipazione polisensoriale, e l'interesse diventa pura fascinazione. Raramente nella vita adulta mi era capitato di fissare lo schermo di un cinema a bocca aperta e occhi spalancati, con le mani artigliate ai braccioli della poltrona, nell'attesa spasmodica di "cosa accadrà adesso" e partecipando alle vicissitudini dei personaggi come fossi lì anch'io ad esplorare mondi fantastici...ma stavolta è successo, e l'effetto è stato grandioso. Davvero apprezzabili le inquadrature dello spazio profondo, mute e piatte, con ripetuti rimandi a Kubrick, stupefacenti i pianeti dove l'atronave atterra (soprattutto il primo, completamente ricoperto d'acqua) e davvero commovente la nostalgia del protagonista per i suoi figli, quando realizza il devastante divario temporale tra lo spazio profondo e la Terra. La mia unica critica negativa riguarda la parte finale del film, con la sua deriva sentimentale all'insegna dell'"amor vincit omnia", ma riflettendoci (e il fatto stesso che mi abbia invogliata ad impiegare del tempo successivamente alla proiezione per ripensare ad alcuni concetti testimonia la riuscita del film) non mi è parsa poi così peregrina. Del resto, come i neurofisiologi interpretano i sentimenti come l'insieme degli effetti di vari neurotrasmettitori, perché gli astrofisici non potrebbero tramutare i sentimenti in grandezze fisiche?.. A parte ciò, comunque, io non possiedo ovviamente in materia di astrofisica conoscenze sufficientemente approfondite per poter stabilire se ciò che accade nel film è plausibile oppure no (varie pubblicazioni hanno stroncato gli assunti di Nolan), ma in fondo che importa? Ciò che importa è che quando l'astronave attraversa il wormhole pare veramente di trovarsi accanto al pilota ed affrontare il medesimo viaggio straordinario: e questa è la magia del grande cinema.
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