Interstellar |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine.
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Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 169 min.
- USA 2014.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 aprile 2024.
MYMONETRO
Interstellar
valutazione media:
3,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un'irritante frittatadi pelgranaFeedback: 105 |
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sabato 8 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Che Nolan abbia perso la bussola fin dai tempi del mediocre Inception me n'ero accorto, ma che arrivasse a gigioneggiare con la sua megalomania non me l'aspettavo proprio. La fantascienza del regista è un pasticcio di inappropriate conoscenze fisiche, banalissime filosofie sentimentali e ricorrenti luoghi comuni che rendono il film un'esperienza già vissuta, già vista, già noiosa. E' inutile ribadire che giocando col Tempo e soprattutto con i viaggi nel tempo si inciampa quasi sempre nel ridicolo e nell'illogico (quando però non si tratta di una spassosa avventura di sense of wonder spielberghiano come Back to the Future) e Interstellar ne è il più recente esempio. I rapporti personali sono quanto di più banale si possa trovare, a cominciare dalla relazione padre-figlia con un tardivo complesso di Elettra e per finire col risibile mi stai simpatico ma sei anche un po' stronzo rapporto tra i due protagonisti. Che dire poi degli stereotipi che abbondano, straripano da tutta la pellicola: l'uomo di colore lasciato da solo nella base maledetta, lo scienziato pazzo risvegliato dopo anni di ibernazione, il protagonista-prescelto che vive a pochi chilometri dalla base più segreta del pianeta, i messaggi dal futuro, gli universi multi-dimensionali... Che poi stavolta Nolan arriva persino a fare, ammetto, delle simpatiche citazioni: ovviamente da 2001 Odissea nello Spazio (che giganteggia nel confronto fra le due pellicole), da The Black Hole, da (addirittura!) Star Wars; ma Nolan si spinge oltre, arrivando (stancamente) a citare sè stesso (l'onda gigante che sembra l'isolato che oniricamente si inclina su Inception). Eppure perde sempre il confronto, seppur spettacolarizzandolo, perchè non innova ma costruisce sopra, non inventa ma recupera, senza correggere, senza rendere personale, senza osare.
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