otrebor
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sabato 15 novembre 2014
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film sopravvalutato
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Sono rimasto deluso da questo film e dalle aspettative e premesse che c'erano su questo film.Ci sono delle belle scene,qualche effetto speciale,ma la cosa piu' importante e' la mancanza di poesia e mistero ,secondo il mio umile punto di vista,anche i dialoghi,in certi momenti le solite battutine nei passaggi piu' importanti ed epici della trama che cozzano con la maestosita' e avveneristica dell'argomento trattato.Il paragone con il cult movie "2001 odissea nello spazio" mi sembra perlomeno azzardato
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flowerlike14
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sabato 15 novembre 2014
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un film che fa discutere..ma non è abbastanza
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Complessivamente un film deludente nonostante le ottime premesse.
Interessanti alcuni temi che il film intendeva trattare: il futuro inospitale della Terra che porta l'umanità al cercare una via di fuga nello spazio, il desiderio di sopravvivenza, gli affascinanti buchi neri, l'astrofisica; personalmente meno interessanti, in questo contesto, il rapporto tra padri – figli e la relatività del tempo, perlomeno per come è stata resa, l'egoismo umano.
I temi scientifici sono certo non a livello elementare ma mediamente comprensibili perciò è anche possibile aver capito il film senza averlo apprezzato.
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Complessivamente un film deludente nonostante le ottime premesse.
Interessanti alcuni temi che il film intendeva trattare: il futuro inospitale della Terra che porta l'umanità al cercare una via di fuga nello spazio, il desiderio di sopravvivenza, gli affascinanti buchi neri, l'astrofisica; personalmente meno interessanti, in questo contesto, il rapporto tra padri – figli e la relatività del tempo, perlomeno per come è stata resa, l'egoismo umano.
I temi scientifici sono certo non a livello elementare ma mediamente comprensibili perciò è anche possibile aver capito il film senza averlo apprezzato.
Metà film racconto realistico e metà pura immaginazione. La seconda metà senza dare spazio alla fantascienza, nobile genere che ha scritto nella storia del cinema alcune delle più belle pagine, o a visioni innovative e originali.
Prese e analizzate singolarmente le varie tematiche sono apprezzabili ma quello che manca soprattutto è la tenuta d'insieme, l'elaborazione delle idee, il dispiegamento delle intuizioni,la messa in scena. Da due o tre particelle non è nata una stella.
Per essere un capolavoro, o anche solo un film importante, gli manca un quid d'arte che non si può spiegare ma solo percepire; si dice che chi lo definisce mediocre non l'abbia capito ma a volte di un film complicato se ne può cogliere la grandezza, se c'è, senza necessariamente capirlo. Così come complicato non è sinonimo di profondo.
La nota più dolente è quella puramente cinematografica. Il cinema, come il teatro, è magia.
La fotografia, che da sola fa il 70% di un film a mio modesto parere, latita così come soluzioni visive originali, non riesce maestosa la semplicità, non c'è l'eleganza che Nolan in altri film ha saputo mostrare.
Partendo da trame semplici , da ambientazioni già viste e dalle quali si poteva supporre che poco ci fosse da trarre ci sono registi che hanno saputo , loro sì, creare da una materia povera un prodotto nobile, da un pugno di terra e fango una creatura vivente. Qui abbiamo una materia incandescente e un risultato non all'altezza. Forse la materia dei precedenti film nolaniani era meno alta perciò hanno dato risultati migliori mentre in questo caso si richiedeva , a maneggiare le stelle, non un buon cineasta ma un artista con la K maiuscola.
Conclusione : premesso che la severità del giudizio è proporzionale alle potenzialità dell'opera, un tentativo rischioso che ha nei pochi pregi quello di far discutere
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gallomatt
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sabato 15 novembre 2014
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altro gran film di nolan
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Ogni volta che esce un film di Nolan mi ritrovo sempre più incuriosito da come riuscirà a creare un altro capolavoro; certamente è impossibile chiedere di raggiungere i livelli di Memento o di Inception, ma con Interstellar non ha deluso le mie aspettative. Nonostante le due ore e passa, vi è la solita mescolanza, con ottimo dosaggio a mio avviso, di scene più lente con sequenze concitate. Nolan si lancia in un mondo completamente diverso, quello spaziale, dove, a differenza di quello onirico di Inception, determinate leggi vanno rispettate; facendomi un giro su un paio di siti ho letto pareri di gente sicuramente più qualificata di me che criticava fortemente alcune scene del film dal punto di vista della veridicità e del rispetto delle regole scientifiche: non si può pretendere una realtà scientifica perfetta perché, in tal modo, la parte fantastica scompare, rendendo il film un mero documentario (per chi voglia approfondire gli argomenti sui buchi neri ci sta sempre NatGeo).
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Ogni volta che esce un film di Nolan mi ritrovo sempre più incuriosito da come riuscirà a creare un altro capolavoro; certamente è impossibile chiedere di raggiungere i livelli di Memento o di Inception, ma con Interstellar non ha deluso le mie aspettative. Nonostante le due ore e passa, vi è la solita mescolanza, con ottimo dosaggio a mio avviso, di scene più lente con sequenze concitate. Nolan si lancia in un mondo completamente diverso, quello spaziale, dove, a differenza di quello onirico di Inception, determinate leggi vanno rispettate; facendomi un giro su un paio di siti ho letto pareri di gente sicuramente più qualificata di me che criticava fortemente alcune scene del film dal punto di vista della veridicità e del rispetto delle regole scientifiche: non si può pretendere una realtà scientifica perfetta perché, in tal modo, la parte fantastica scompare, rendendo il film un mero documentario (per chi voglia approfondire gli argomenti sui buchi neri ci sta sempre NatGeo). E' un gran bel film, punto. Per quanto riguarda la trama mi sarei aspettato più complessità da un maestro come Nolan, ma gli elementi per renderla "catchy" ci sono tutti. Non mi permetterei mai di fare paragoni tra 2001 Odissea nello spazio e Interstellar, ma indubbiamente Nolan rende omaggio a Kubrick, a partire dalla forma monolitica dei robot (cosa che forse poteva anche evitare), continuando con le scene nello spazio, accompagnate da un sublime Hans Zimmer, che per quanto riguarda colonne sonore rimane il migliore in assoluto, davvero complimenti. Sono però dell'idea che McConaughey non sia stato sfruttato a pieno; Nolan aveva a disposizione davvero un grande attore, fresco di Oscar e interpretazione fenomenale in True Detective, ma ha dato poco risalto alle parti dialogate, facendo parlare, come spesso gli accade, più le immagini che gli attori stessi. Immagini che lo hanno spinto a rappresentare quello che Kubrick aveva tentato e in parte vi era riuscito; lo spazio, i pianeti, le navicelle sono tutti rappresentati in maniera perfetta (evidente l'uso di modelli e non solo l'utilizzo della computer grafica). Sono rimasto sbalordito dalla rappresentazione dell'interno del buco nero: chiamatemi naif, ma poco mi importa, mentre seguo scene concitate, se McConaughey e la sua navicella non si distruggono in mille pezzi nell'entrare e superare l'orizzonte di Gargantua. Ritornando all'interno del buco, sono rimasto secondi a pensare e a ragionare sul fatto che un regista sia riuscito a rappresentare su uno spazio bidimensionale una realtà pentadimensionale resa tridimensionale così che il protagonista possa capirne la sua funzione; mi è sembrato di tornare ad Inception. Ultima nota, il tema dell'amore, descritto come forza che può trascendere lo spazio e il tempo, contrariamente all'immanenza propria di tutti i personaggi, mi è sembrato un po' fuori contesto, ma forse necessario e funzionale alla visione del film da parte di una più grande vastità di pubblico. Il protagonista salvato alla fine mentre vaga nello spazio poteva essere evitato, ma certe abitudini hollywoodiane sono dure a morire; detto questo Interstellar mi ha fatto pensare e riflettere ed è tutto ciò che andrebbe richiesto da un film del genere, oltre ovviamente all'intrattenimento, che come detto prima, c'è stato eccome.
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des esseintes
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sabato 15 novembre 2014
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postilla sul senso del cinema
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Una breve postilla.
Hanno totto gli zebedei con questa storia trita e ritrita che "L'amore-ci-salverà". Caxxate ragazzi, non fatevi prendere per il naso che stanno solo cercando di impedire che capiate e vi incazziate tutti uniti.
L'unica cosa che ci potrà salvare sarà una presa di coscienza politica che porti all'impegno organizzato, non c'è altro.
E quindi il discorso artistico, sia la creazione che la fruizione (ovviamente il centro è sempre nella fruizione più che nella creazione, con l'avvertenza che la vera fruizione è condivisa e "spontanea", non esclusivamente "estetica-individuale" e mediata dalla cultura critica ufficiale), la creazione e la fruizione nella loro ermeneutica devono rivolgersi al "potere", ai rapporti fra le classi sociali nelle loro articolazioni di "dominio-complicità" fra dominanti e subalterni, all'affettività delle classi più basse sempre sorvegliata e incanalata ai fini del potere, ossia "negata" e costretta a seguire pedissequamente i modelli opportunamente semplificati del modo di essere e stare insieme della ruling class, all'interpretazione politicamente scorretta della Storia.
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Una breve postilla.
Hanno totto gli zebedei con questa storia trita e ritrita che "L'amore-ci-salverà". Caxxate ragazzi, non fatevi prendere per il naso che stanno solo cercando di impedire che capiate e vi incazziate tutti uniti.
L'unica cosa che ci potrà salvare sarà una presa di coscienza politica che porti all'impegno organizzato, non c'è altro.
E quindi il discorso artistico, sia la creazione che la fruizione (ovviamente il centro è sempre nella fruizione più che nella creazione, con l'avvertenza che la vera fruizione è condivisa e "spontanea", non esclusivamente "estetica-individuale" e mediata dalla cultura critica ufficiale), la creazione e la fruizione nella loro ermeneutica devono rivolgersi al "potere", ai rapporti fra le classi sociali nelle loro articolazioni di "dominio-complicità" fra dominanti e subalterni, all'affettività delle classi più basse sempre sorvegliata e incanalata ai fini del potere, ossia "negata" e costretta a seguire pedissequamente i modelli opportunamente semplificati del modo di essere e stare insieme della ruling class, all'interpretazione politicamente scorretta della Storia.
Queste cose Niola e Zappolo non ve le diranno mai perché sennò non li farebbero più lavorare e comunque non sarebbero mai in grado di capirle fino in fondo.
Dovete rifletterci su da soli con coraggio, con rabbia e condividendo i vostri pensieri col vostro gruppo.
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(di brian77)
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shiningeyes
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sabato 15 novembre 2014
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nolan supera tutti!
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Più o meno un anno fa, ci stavamo ancora godendo “Gravity”, che rappresentava l’ambizione più
estrema e spettacolare dei film sci-fi. Nulla da dire sul prodotto di Cuaròn, che gli è valso l’Oscar alla regia, ma è indubbia la superiorità del ben più ambizioso sci – fi di Nolan, “Interstellar”. Con “Interstellar”, Nolan ha osato molto più di quanto si potesse immaginare, e non aspettavamo altro che rimanere affascinati e tramortiti da una pellicola così grandiosa. Il film si districa senza problemi sulle teorie del fisico Kip Thorme, non risultando eccessivamente complicato e pieno di metafore e tematiche sull’esistenza umana e sul potere dei sentimenti dell’uomo.
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Più o meno un anno fa, ci stavamo ancora godendo “Gravity”, che rappresentava l’ambizione più
estrema e spettacolare dei film sci-fi. Nulla da dire sul prodotto di Cuaròn, che gli è valso l’Oscar alla regia, ma è indubbia la superiorità del ben più ambizioso sci – fi di Nolan, “Interstellar”. Con “Interstellar”, Nolan ha osato molto più di quanto si potesse immaginare, e non aspettavamo altro che rimanere affascinati e tramortiti da una pellicola così grandiosa. Il film si districa senza problemi sulle teorie del fisico Kip Thorme, non risultando eccessivamente complicato e pieno di metafore e tematiche sull’esistenza umana e sul potere dei sentimenti dell’uomo. Tra argomenti di fisica che studiano i warmhole spazio temporali, paradossi e i problemi che probabilmente affliggeranno la terra, Nolan ci porta con sé in un viaggio interstellare pieno di pericoli di cui non si sa la precisa entità e di pianeti che dovrebbero ospitare la fauna morente della terra, senza tradire le regole cardine di una sceneggiatura ben scritta e senza tanti luoghi comuni del genere. I riferimenti al genio di Kubrick ci stanno, ma sono solo omaggi e con passaggi alla “2001: Odissea nello spazio” appena sussurrati che non fanno scendere scomodi paragoni. La scelta di girare in analogico (vera e propria religione per Nolan) è una scelta ardita e ben studiata, e che premia l’impegno e ci fa vedere la bravura di Nolan, che ormai dovrebbe essere riconosciuto il migliore solo per il tentativo di fare un film così difficile, e che è comunque ben riuscito. Ottimo il cast, con un McCounaghey che giganteggia su tutti e che si dimostra uno dei migliori attori in circolazione; bravissime anche la Hathaway e la Chastain, che mettono in mostra capacità e risolutezza da grandi attrici. “Interstellar” è un film che dovrebbe essere visto e rivisto per cogliere bene tutti i messaggi e i tanti dettagli che possono sfuggire ad una prima visione, ma è ben chiaro che un film che ti colpisce in tutti i sensi, che ti fa tremare i polsi in tante sequenze ben studiate e applicate, che ti fa riflettere su cosa potrà fare l’essere umano in futuro e, cinematograficamente parlando, ti fa sperare in un cinema ancora in grado di sfornare film con idee originali e che non debbano somigliare ai soliti film con storie tutte uguali (anche se ben realizzati) che non ci sanno soddisfare al 100% come “Interstellar”.
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fraskb
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sabato 15 novembre 2014
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la fisica che toglie il fiato
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Questo film rientra sicuramente tra i migliori di sempre. Christopher Nolan ha dato per l'ennesima volta prova del suo genio creativo in un film che toglie il fiato, una continua dose di adrenalina con il rischio di portare lo spettatore a vera e propria dipendenza. La trama è alquanto intrigata, classico di Nolan, che aveva in realtà portato sullo schermo intrecci più complessi con altri film (Memento primo tra tutti). Innegabile comunque che Interstellar obblighi l'osservatore ad una visione attenta: bisogna prestare attenzione ai dialoghi, ai piccoli particolari, alle svariate teorie fisiche riportate per capire fino in fondo cosa accade al nostro protagonista. Nolan vuole rimanere il più possibile ancorato alla scienza senza tuttavia cadere nel banale e per farlo non può che richiamarsi a quella fisica affascinante e tuttora ricca di misteri che è la relatività e lo spettacolare ruolo del tempo che in essa assume.
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Questo film rientra sicuramente tra i migliori di sempre. Christopher Nolan ha dato per l'ennesima volta prova del suo genio creativo in un film che toglie il fiato, una continua dose di adrenalina con il rischio di portare lo spettatore a vera e propria dipendenza. La trama è alquanto intrigata, classico di Nolan, che aveva in realtà portato sullo schermo intrecci più complessi con altri film (Memento primo tra tutti). Innegabile comunque che Interstellar obblighi l'osservatore ad una visione attenta: bisogna prestare attenzione ai dialoghi, ai piccoli particolari, alle svariate teorie fisiche riportate per capire fino in fondo cosa accade al nostro protagonista. Nolan vuole rimanere il più possibile ancorato alla scienza senza tuttavia cadere nel banale e per farlo non può che richiamarsi a quella fisica affascinante e tuttora ricca di misteri che è la relatività e lo spettacolare ruolo del tempo che in essa assume. Il film può dirsi rigorosamente scientifico fino ai limiti della scienza, fino alla linea dell'orizzonte nel buco nero, superata la quale Nolan entra nel fantascientifico offrendoci la sua spettacolare interpretazione: l'umanità stessa, nel futuro, acquisirà strumenti tali da tentare di salvare gli abitanti della Terra e trasformare la stanza di una bambina appassionata di scienza in un ponte tra passato e futuro. Film affascinante e di ispirazione, sicuramente, per voler rimanere in tema, non un film da agricoltori.
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murphy10
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sabato 15 novembre 2014
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capolavoro senza precedenti
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quando chistopher nolan nel 2010 usci al cinema con inception pensai che quello sarebbe stato il suo film piu bello,il suo capolavoro,sono felice che mi abbia smentito.
interstellar non è un film,è il film.TUTTO in interstellar è reso alla perfezione dalle musiche di hans zimmer a una regia sempre piu matura e sorprendete di nolan,dalla fotografia di hoyte van hoytema alla magistrale interpretazione di un cast che si prepara a trionfare agli oscar 2015
quel che nolan ha portato sullo schermo è la chiara manifestazione di cio che una pellicola debba tramettere,quando esci dalla sal non puoi non pensare a cio che hai appena visto e questo pensiero che ti tormenta e ti insegue non ti lascia per giorni,hai voglia di rivederlo e di piangere davanti all'originalià e alla perfezione che da oggi hanno un nome,interstellar.
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quando chistopher nolan nel 2010 usci al cinema con inception pensai che quello sarebbe stato il suo film piu bello,il suo capolavoro,sono felice che mi abbia smentito.
interstellar non è un film,è il film.TUTTO in interstellar è reso alla perfezione dalle musiche di hans zimmer a una regia sempre piu matura e sorprendete di nolan,dalla fotografia di hoyte van hoytema alla magistrale interpretazione di un cast che si prepara a trionfare agli oscar 2015
quel che nolan ha portato sullo schermo è la chiara manifestazione di cio che una pellicola debba tramettere,quando esci dalla sal non puoi non pensare a cio che hai appena visto e questo pensiero che ti tormenta e ti insegue non ti lascia per giorni,hai voglia di rivederlo e di piangere davanti all'originalià e alla perfezione che da oggi hanno un nome,interstellar.
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dani_dani
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sabato 15 novembre 2014
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luce, gravità e amore.
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L'amore trascende il tempo e lo spazio. Una quinta dimensione dove solo i misteriosi meccanismi del cuore riescono ad orientarsi e agire, una verità a noi uomini sconosciuta ma al contempo percepibile.
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nineteen
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venerdì 14 novembre 2014
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stupendo relativistico
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Se amate la fantascienza ma anche la scienza e' un film assolutamente da non perdere.
Un crescendo costante tra azione scienza e fantascienza in uno slalom tra distorsioni spazio-temporali e mondi lontanissimi in più un bel messaggio finale.
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michiamogiammy
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venerdì 14 novembre 2014
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film fantastico e superbo
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Direi uno dei più grandi capolavori della storia del cinema che ne fa capo l'ignoto, la fantascienza ma soprattutto la realtà della quale si basa il film. La storia del tempo, della gravità, dei ponti di einstein-rosen e dei buchi neri si basano tutti su teorie vere e pensate da grandi luminari della scienza moderna, tutto racchiuso in un film di 3 ore che ti soddisfa in tutti i suoi punti di vista, che tratta tanti argomenti quanti il pubblico se ne aspetti. Amore, mistero e coraggio sono alla chiave di questo film e ogni minimo particolare è curato alla perfezione. Ogni punto che il tira fuori prima o poi avrà una risposta, e sta proprio qui il bello.
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Direi uno dei più grandi capolavori della storia del cinema che ne fa capo l'ignoto, la fantascienza ma soprattutto la realtà della quale si basa il film. La storia del tempo, della gravità, dei ponti di einstein-rosen e dei buchi neri si basano tutti su teorie vere e pensate da grandi luminari della scienza moderna, tutto racchiuso in un film di 3 ore che ti soddisfa in tutti i suoi punti di vista, che tratta tanti argomenti quanti il pubblico se ne aspetti. Amore, mistero e coraggio sono alla chiave di questo film e ogni minimo particolare è curato alla perfezione. Ogni punto che il tira fuori prima o poi avrà una risposta, e sta proprio qui il bello. Merita, merita e merita, come ho già detto, un capolavoro.
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