stericci85
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martedì 11 novembre 2014
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una nuova pietra miliare
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Per recensire questo film basta una frase: "andate a vederlo al cinema!".
Vi troverete di fronte a qualcosa di unico, un mix di scienza, fantascienza ed emozioni vere. Senza perdite di tempo o inutili rigiri, 169 minuti che scorrono al ritmo incalzante di una delle migliori colonne sonore di sempre. Attori sempre all'altezza dei ruoli e capaci di trasmettere sentimenti diretti al cuore dell'osservatore.
La potenza dell'amore, quello vero che solo un genitore verso i figli può provare, così forte da spezzare le leggi della fisica .. questa è la chiave fantascientifica della trama, questa è l'innovazione che sconvolge piacevolmente al punto che quando partono i titoli di coda e si accendono le luci molta gente nella sala rimane seduta con lo sguardo perso.
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Per recensire questo film basta una frase: "andate a vederlo al cinema!".
Vi troverete di fronte a qualcosa di unico, un mix di scienza, fantascienza ed emozioni vere. Senza perdite di tempo o inutili rigiri, 169 minuti che scorrono al ritmo incalzante di una delle migliori colonne sonore di sempre. Attori sempre all'altezza dei ruoli e capaci di trasmettere sentimenti diretti al cuore dell'osservatore.
La potenza dell'amore, quello vero che solo un genitore verso i figli può provare, così forte da spezzare le leggi della fisica .. questa è la chiave fantascientifica della trama, questa è l'innovazione che sconvolge piacevolmente al punto che quando partono i titoli di coda e si accendono le luci molta gente nella sala rimane seduta con lo sguardo perso.
I fratelli Nolan hanno scritto una pagina che rimarrà indelebile nella storia del cinema. Un film destinato a diventare un cult movie.
Finalmente anche la nostra generazione ha la sua pietra miliare!
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elbraz
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lunedì 10 novembre 2014
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film non per tutti, sensazionale!
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Nolan è uno dei pochi registi di kolossal contemporanei che ha il coraggio di sperimentare, innovare, andare fuori dagli schemi, e solo per questo andrebbe apprezzato ed incoraggiato.
Questo film ha alcune limitatezze, ma come non perdonargliele .. il progetto era grandioso e lui l'ha portato a compimento con successo.
Un film come non vedevo dai tempi che vidi "2001 Odissea nello spazio".
Abbiamo bisogno di più Nolan, Eastwood, Sorrentino, Virzì, Salvatores .. e meno Neri Parenti in questo mondo!
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davy_campo
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lunedì 10 novembre 2014
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il ritorno della fantascienza
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Con la F maiuscola, perchè era da parecchio tempo che non vedevo un film di fantascienza di questo calibro,davvero tanto tempo.. Visionario, ambizioso, Nolan e il suo cast trasmettono al pubblico ricchi spunti di riflessione!! Il viaggio interstellare è un pretesto, per comunicare qualcosa di più al pubblico. Nulla è lasciato al caso, citazioni, rimandi.. questo film mette alla prova lo spettatore, come Nolan ci ha abituato con i suoi lavori.
Ha diviso in 2 la critica, o piace tanto, o non piace per niente.. sono contento di far parte della prima parte!!
Consiglio a tutti la visione.
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demone
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lunedì 10 novembre 2014
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brutto. occasione sprecata.
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Il tema è molto interessante, ma sfruttato purtroppo male. La sceneggiatura e l'interpretazione assurda delle leggi fisiche che regolano l'universo, con tanto di morale, lo rendono un film stupido. Risparmiate i soldi.
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jacopo b98
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lunedì 10 novembre 2014
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l'odissea nello spazio del terzo millennio
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La Terra sta morendo. L’unica coltura ancora coltivabile è il mais e l’umanità muore di fame. Cooper (McConaughey) è un ex-pilota, ora agricoltore vedovo con due figli, Murphy (Foy da bambina, Chastain da adulta e Burstyn da anziana) e Tom (Chalamet da bambino, Affleck da adulto). Un giorno per caso entra in contatto con la NASA e viene a conoscenza di una missione per salvare l’umanità. Inizialmente titubante a lasciare la famiglia per andare nello spazio, il professor Brand (Caine) riesce a convincerlo e Cooper parte insieme ad altri tre (Hathaway, Gyasi e Bentley) in cerca di una nuova casa dove trapiantare la civiltà umana. Sceneggiato dal regista con il fratello Jonathan, prodotto da ben quattro major con un budget complessivo di 165 milioni di dollari, con Interstellar Nolan realizza la sua opera più ambiziosa.
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La Terra sta morendo. L’unica coltura ancora coltivabile è il mais e l’umanità muore di fame. Cooper (McConaughey) è un ex-pilota, ora agricoltore vedovo con due figli, Murphy (Foy da bambina, Chastain da adulta e Burstyn da anziana) e Tom (Chalamet da bambino, Affleck da adulto). Un giorno per caso entra in contatto con la NASA e viene a conoscenza di una missione per salvare l’umanità. Inizialmente titubante a lasciare la famiglia per andare nello spazio, il professor Brand (Caine) riesce a convincerlo e Cooper parte insieme ad altri tre (Hathaway, Gyasi e Bentley) in cerca di una nuova casa dove trapiantare la civiltà umana. Sceneggiato dal regista con il fratello Jonathan, prodotto da ben quattro major con un budget complessivo di 165 milioni di dollari, con Interstellar Nolan realizza la sua opera più ambiziosa. Il proposito, esplicitato, è di essere il nuovo 2001: odissea nello spazio. Nolan non è Kubrik, e questo tutti lo sappiamo, ma ciò non vuol dire che il suo obiettivo sia irraggiungibile. E difatti Nolan punta in alto, molto in alto, forse persino troppo. Anzi, diciamo le cose come stanno: Nolan punta più in alto di chiunque altro nella Storia del Cinema. E lo fa con uno sci-fi antiquato e molto distante dalla tonitruante fantascienza moderna. Il risultato è qualcosa di mai visto prima. Nessuno aveva mai osato fare una cosa del genere, nemmeno Kubrik. E la cosa sorprendente e che Nolan ci riesce pure bene. È presto per dire se Interstellar sarà annoverato tra i più grandi film del cinema, ma quello che è sicuro è che è un capolavoro, e sono assolutamente convinto che prima o poi tutti arriveranno a valutarlo per quello che è: una pietra miliare, un’opera destinata, nel bene e nel male, a cambiare la Storia del Cinema. Interstellar è un trattato di fisica, di astronomia, un’esperienza visiva, un film sul legame d’amore che lega un padre ad una figlia, un’opera visionaria e per ultimo un maestoso intrattenimento. Interstellar quindi è tutto. È un mondo: in tre ore si parla di ogni cosa, vita, morte, spazio, esplorazione, coraggio, amore, sacrificio, futuro. E Nolan lo fa con un tatto ed una delicatezza che nel suo cinema ancora non avevamo trovato: i suoi film erano thriller tesi e freddi, meccanismi perfetti, oliati e perfettamente studiati (si vedano The Prestige e Inception). Non che questo film non abbia somiglianze a tratti con gli altri, ma il corpo del film è diametralmente opposto, seppur alla fin fine nella risoluzione della vicenda non si può non ripensare ai suoi precedenti film. Infatti Nolan va oltre il punto in cui Kubrik si era fermato con 2001: il maestro si era fermato alla “domanda”, l’allievo raggiunge la “risposta”. E Nolan qui costruisce un altro dei suoi immensi puzzle. E quando si giunge nella quinta dimensione la consapevolezza di trovarsi di fronte a qualcosa di immenso è palpabile: Nolan ritrae Dio. Il “loro” di cui più volte nel film si parla è Dio, un’entità superiore, non umana, ultraterrena. E il regno dell’amore in cui Cooper precipita è il regno di Dio. Cooper oltrepassa la morte per tornare alla vita. E alla fine tutto il mistero dell’universo è riconducibile ad una stanzetta in una catapecchia sperduta sulla Terra in cui un padre e una figlia si erano teneramente amati. Perché è l’amore l’unica cosa capace di trascendere tempo e spazio. Non è un film semplice, Nolan non spiattella tutte le risposte su un piatto d’argento e sta allo spettatore andare a interpretare determinate enigmatiche scene. Ma è così in tutti i grandi capolavori, e siamo contenti che ancora oggi, nel 2014, ci sia un uomo capace di spendere 165 milioni di dollari in un film sostanzialmente non d’azione che affronta temi esistenziali, e che abbia tutti gli elementi per essere ricordato per sempre. Non stupitevi se all’uscita sarete confusi, a bocca aperta, schiacciati e stanchi: Interstellar è un esperienza impegnativa, che richiede concentrazione e una lunga fase di rielaborazione post-visione. Ma ne vale la pena. Visivamente il film è incredibile: non si è mai visto nulla del genere! Nemmeno in Avatar avevamo assistito ad uno spettacolo così plausibile e realistico, e Interstellar è una rivoluzione! Le scene del whormhole e del buco nero Gargantua sono impressionanti e il fatto che siano state create appositamente seguendo criteri assolutamente scientifici (con l’aiuto del fisico teoretico Kip Thorne) rende il tutto ancora più straordinario di quanto già non sia. La regia di Nolan è la più matura della sua carriera: il regista fa uso abbondante di camera a spalla, ma anche di inquadrature ferme, rare a trovarsi nei film di oggi, ennesima riprova del valore del film. Le musiche di Hans Zimmer risuonano per il vuoto dello spazio, assordanti, e soprattutto meravigliose: il maestro ha realizzato una delle sue migliori colonne sonore in assoluto! Ottima fotografia di Hoyte Van Hoytema, ma è impossibile non guardare al passato con un goccio di rimpianto rispetto alle immagini ammalianti che solo Wally Pfister, storico collaboratore di Nolan, era riuscito a regalarci. Veniamo agli attori: McConaughey è ancora una volta bravissimo, eccellente sia nella parte di padre che in quella di astronauta, meriterebbe un secondo Oscar! Non sono da meno tutti gli altri attori di contorno, in particolare Anne Hathaway, Jessica Chastain (che però rispetto alla sua importanza ai fini della storia forse risulta un po’ sacrificata) e Michael Caine. Memorabile cameo di un’irriconoscibile Ellen Burstyn. In sostanza Interstellar è un film che ha il coraggio di osare in un periodo in cui a osare sono davvero in pochi. Non è cosa da poco. Se poi il risultato è da Storia del Cinema…beh, tanto meglio! Un capolavoro indimenticabile!
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chebelletetteflo
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lunedì 10 novembre 2014
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se era nolan dormiva.
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Che Intersellar non sia un film di fantascienza lo si capisce subito; il robot-quasi-monolito che scopre gli intrusi in escursione alla NASA, e quello con un elevatissimo senso dell’umorismo(ricordano molto “Vita con gli automi” di White), sono i leoni del cancello che ci strizzano l’occhio.
Ma prima ancora la scena visivamente più semplice e più bella è quella all’inizio del film quando Cooper, nella tempesta, conduce, proteggendola con il suo corpo, la figlia Murphy a casa. Ed è la casa da cui vorrebbe inizialmente fuggire Murphy, a cui vorrebbe tornare Cooper, il centro del film-non-di-fantascienza.
La gestione del tempo e dei personaggi che nel tempo si muovono è la tappezzeria ambigua che cerca di distoglierci dalla lettura.
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Che Intersellar non sia un film di fantascienza lo si capisce subito; il robot-quasi-monolito che scopre gli intrusi in escursione alla NASA, e quello con un elevatissimo senso dell’umorismo(ricordano molto “Vita con gli automi” di White), sono i leoni del cancello che ci strizzano l’occhio.
Ma prima ancora la scena visivamente più semplice e più bella è quella all’inizio del film quando Cooper, nella tempesta, conduce, proteggendola con il suo corpo, la figlia Murphy a casa. Ed è la casa da cui vorrebbe inizialmente fuggire Murphy, a cui vorrebbe tornare Cooper, il centro del film-non-di-fantascienza.
La gestione del tempo e dei personaggi che nel tempo si muovono è la tappezzeria ambigua che cerca di distoglierci dalla lettura. E’ un film che si guarda dopo averlo guardato, nella memoria. Occorre seguire il desiderio Hessiano del vorrei che tutti i tempi fossero il presente, e non cercare di definire l’indefinibile…si rischia di perdere il centro.
Il monolito esiste dunque, ora salvatore ora non-vivo che si immola per la causa, dando un esempio questa volta seguito. Ma da cosa è dettato il tuffo se non dalla disperazione dell’inganno alla figlia frainteso, eppure non trapelato nel volto di un Cooper a volte catatonico .
Accantonati i significati del navigare nel tempo come energie gravitazionali, e delle modifiche che inspiegabilmente non danno effetti all’evolversi del tempo stesso, e della mancanza dell’eterna ripetizione degli eventi che non trova una giustificazione…rimane l’amaro in bocca del tutto è già vissuto, eppure è ancora da vivere.
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khaleb83
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lunedì 10 novembre 2014
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peccato solo per la mancanza di coraggio
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Un film che rischiava di promettere troppo e di non mantenere, ma che invece dà anche più di quanto ci si potesse aspettare. La regia, la sceneggiatura, l'interpretazione degli attori: tutto è semplicemente sublime, con McConaughey che continua a ribadire le sue eccellenti doti e Nolan che continua a scherzare con la mente umana e con il tempo come se fossero il suo regno (degna di nota anche la Hataway, che si sta impegnando come lo stesso protagonista a togliersi di dosso la fama di attrice di filmetti da poco).
Il film è lungo, e lento, eppure dopo un avvio che non lascia capire immediatamente dove si voglia andare a parare, si rimane incollati allo schermo, spesso e volentieri non senza una vera e propria ansia, il desiderio di sapere cosa accadrà, e soprattutto come, perché è uno di quei film in cui il modo in cui avvengono le cose conta più dei fatti spesso e volentieri.
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Un film che rischiava di promettere troppo e di non mantenere, ma che invece dà anche più di quanto ci si potesse aspettare. La regia, la sceneggiatura, l'interpretazione degli attori: tutto è semplicemente sublime, con McConaughey che continua a ribadire le sue eccellenti doti e Nolan che continua a scherzare con la mente umana e con il tempo come se fossero il suo regno (degna di nota anche la Hataway, che si sta impegnando come lo stesso protagonista a togliersi di dosso la fama di attrice di filmetti da poco).
Il film è lungo, e lento, eppure dopo un avvio che non lascia capire immediatamente dove si voglia andare a parare, si rimane incollati allo schermo, spesso e volentieri non senza una vera e propria ansia, il desiderio di sapere cosa accadrà, e soprattutto come, perché è uno di quei film in cui il modo in cui avvengono le cose conta più dei fatti spesso e volentieri.
Va precisato che non è un film per tutti: nonostante sia tutto spiegato nel dettaglio, chi non ama la fantascienza più raffinata potrà avere poca dimestichezza nel familiarizzare con i concetti espressi nel film. Non pochi in sala non hanno proprio compreso cosa accadesse, ma va detto che probabilmente si trattava di tare personali: non è per niente impossibile seguire i balzi dimensionali e temporali che il film offre, se ci si concentra a sufficienza; certo, non è un film da divano, ma richiede predisposizione d'animo e concentrazione.
Unico neo: gli ultimi dieci minuti del film sono, a mio parere, aggiunti dalla produzione, per non osare un film che non soddisfasse i palati più grossolani. Ma, per quanto mi riguarda, Interstellar finisce esattamente come dovrebbe finire, prima di quella che è palesemente un'aggiunta alla sceneggiatura originale. Senza di questa, si sarebbe trattato semplicemente di un capolavoro.
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des esseintes
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lunedì 10 novembre 2014
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domanda
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Ma Niola è il figlio di Zappolo? Quanto a capirci di cinema stanno a sottozero tutti e due in effetti, anche se Zappolo c'ha una grinta che il Niolino se la sogna la notte; ma è soprattutto la moraviana indifferenza nel profferire banalità d'accatto senza vergognarsi minimamente, il tratto che li accomuna. Bisognerebbe fargli il test del DNA che salterebbe fuori qualcosa di sicuro.
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dydluca
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lunedì 10 novembre 2014
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interstellare!!
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Non credo che io possa aggiungere una sola parola da quanto già scritto qui dagli "amici" che l'hanno già visto!
Spettacolare.
Unico.
Imperdibile.
Decisamente tra i migliori film di sempre.
Capolavoro.
Nolan,poi,è una garanzia.
Per chi non l'ha ancora visto non posso che confermare:non perdetelo!
E' un film molto strano,a volte difficile da capire(soprattutto la parte scientifica)e molto lento.
E' un film introspettivo.
Ed è un insieme di film già visti(le citazioni si sprecano...ma una su tutte vale la pena di ripeterla:2001 odissea nello spazio).
E' un film che,una volta finito,ti lascerà per forza dentro parecchie domande.
Ma come dice lo stesso Nolan,non va capito tutto!Va visto!
Non vedo l'ora di avere il cofanetto a casa mia.
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Non credo che io possa aggiungere una sola parola da quanto già scritto qui dagli "amici" che l'hanno già visto!
Spettacolare.
Unico.
Imperdibile.
Decisamente tra i migliori film di sempre.
Capolavoro.
Nolan,poi,è una garanzia.
Per chi non l'ha ancora visto non posso che confermare:non perdetelo!
E' un film molto strano,a volte difficile da capire(soprattutto la parte scientifica)e molto lento.
E' un film introspettivo.
Ed è un insieme di film già visti(le citazioni si sprecano...ma una su tutte vale la pena di ripeterla:2001 odissea nello spazio).
E' un film che,una volta finito,ti lascerà per forza dentro parecchie domande.
Ma come dice lo stesso Nolan,non va capito tutto!Va visto!
Non vedo l'ora di avere il cofanetto a casa mia...
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mat251
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lunedì 10 novembre 2014
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stupendo.
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Nolan con Interstellar realizza un film di fantascienza destinato a diventare un cult.
Le 3 ore del Film volano via, mentre lo spettatore si lascia trasportare dalle immagini mozzafiato.
Sarà per fisica teorica messa in pratica con concetti difficili solo da pensare per noi "non-scienziati", sarà per gli stupendi effetti speciali, sarà per il Cast che da interpretazioni solide e convincenti, o semplicemente per la regia quasi perfetta di Christopher Nolan che prosegue con la sua striscia di successi, sarà per tutti questi aspetti che Interstellar entra di diritto tra i migliori film di questo decennio.
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