ireneme
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lunedì 10 novembre 2014
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bello, originale, autentico
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Bellissimo film. Estremamente lungo ma non risulta mai noioso. Colonna sonora bellissima, regia ottima, dialoghi non eccellenti ma piacevoli. Una delle cose che più ho apprezzato è stato il fatto che non abbiano ricercato il sensazionalismo facile dei film di fantascienza. Ovviamente i colpi di scena e le scene di tensione non sono mancate ma soprattutto l'inizio è stato spontaneo e fluido, non è partito con la scontata tensione da viaggio nello spazio, i dialoghi erano tranquilli e rilassati, ciò lo ha fatto apparire come una cosa non dico normale ma almeno naturale. E' un film di fantascienza ma anche psicologico, per questo in parte ricorda Inception.
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Bellissimo film. Estremamente lungo ma non risulta mai noioso. Colonna sonora bellissima, regia ottima, dialoghi non eccellenti ma piacevoli. Una delle cose che più ho apprezzato è stato il fatto che non abbiano ricercato il sensazionalismo facile dei film di fantascienza. Ovviamente i colpi di scena e le scene di tensione non sono mancate ma soprattutto l'inizio è stato spontaneo e fluido, non è partito con la scontata tensione da viaggio nello spazio, i dialoghi erano tranquilli e rilassati, ciò lo ha fatto apparire come una cosa non dico normale ma almeno naturale. E' un film di fantascienza ma anche psicologico, per questo in parte ricorda Inception. E' un film che emoziona, prende e cattura con la sua originalità. Vale la pena.
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zenos
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lunedì 10 novembre 2014
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potente, commovente, deviante: un capolavoro.
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Sono entrato in sala sciettico. Aspettandomi un solito film spento, pieno di barocche annotazioni schizzoidi poco esaltanti, tipico a mio avviso di molti film fantascientifici. Ebbene mi sbagliavo. Ne sono rimasto stregato, affascinato. Meraviglioso mi sono detto, tremendamente potente e deviante. Potrà sebrarvi addirittura eccessivo ma sono uscito con un senso di attonita meraviglia.
Questo film è pura poesia. Uno scorrere di immagini curatissime legate da una trama ineccepibile. Unico aspetto degno di ammonizione è a volte la difficile comprensione degli aspetti più prettamenti scientifici e in particolar modo fisici. Per il resto un vero capolavoro.
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fabrizio costa
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lunedì 10 novembre 2014
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tanti buoni propositi ma...... 5 non glielo do
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Si certo un film di pregevole fattura, con ottime originalità e saccenti riflessioni su teoria della relatività e viaggi in cunicoli spazio-temporali alla ricerca di pianeti in lontane galassie dove poter trasferire la specie umana a rischio estinzione per un letale effetto-serra; ma appunto per questo Nolan , come ha detto qualcuno, per correre dietro ad una smodata ambizione mette dentro troppa carne al fuoco ed il film diventa confuso a meno di non essere dei novelli Rubbia. Iniziando dall'interprete principale MC CONAUGHEY che mi fa rimpiangere la deliziosa Bullock di Gravity, passando per le ispirazioni, per non dire scopiazzature di 2001 Odissea nello spazio, film cult degli anni 50, Nolan confeziona, come ha detto giustamente NIOLA un film dal taglio eccessivamente ingegneristico in cui lo spettatore non può che inchinarsi di fronte a tanta scienza.
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Si certo un film di pregevole fattura, con ottime originalità e saccenti riflessioni su teoria della relatività e viaggi in cunicoli spazio-temporali alla ricerca di pianeti in lontane galassie dove poter trasferire la specie umana a rischio estinzione per un letale effetto-serra; ma appunto per questo Nolan , come ha detto qualcuno, per correre dietro ad una smodata ambizione mette dentro troppa carne al fuoco ed il film diventa confuso a meno di non essere dei novelli Rubbia. Iniziando dall'interprete principale MC CONAUGHEY che mi fa rimpiangere la deliziosa Bullock di Gravity, passando per le ispirazioni, per non dire scopiazzature di 2001 Odissea nello spazio, film cult degli anni 50, Nolan confeziona, come ha detto giustamente NIOLA un film dal taglio eccessivamente ingegneristico in cui lo spettatore non può che inchinarsi di fronte a tanta scienza. Nolan corre troppo a mio avviso : poteva scegliere tra sviluppare una trama che avesse come obiettvo la cosiddetta "colonizzazione dello spazio" diciamo sul genere del capostipite e mai dimenticato Alien I e ricorrere invece ad una goliardica incursione nella fisica della relatività, per giunta con una impressionante scopiazzatura del tentativo di Einstein di risolvere il mistero della riunificazione , cosa peraltro che non gli riuscì per tutto il resto della vita; ebbene Nolan sceglie questa seconda ipotesi barando con il pubblico pagante e meritando una solenne sforbiciata al suo pur originale film di una durata "monstre". Per ultimo, a causa del mio udito carente, non mi è riuscito di capire chi sarebbero questi fantomatici padroni dell'universo che avrebbero collocato un worm-hole nei pressi di Saturno per permettere alla specie umana di spiccare il balzo verso lontane galassie.
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fedson
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lunedì 10 novembre 2014
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interstellare!
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9° film di Christopher Nolan. Sotto una sceneggiatura altamente dettagliata, scritta dal fratello Jonathan e basata sulle teorie di uno dei maggiori esperti della relatività, Kip Thorne, il regista inglese ritorna con quella che può essere considerata la sua opera più ambiziosa. Sono pochissimi, oggi, i registi che osano come lui. Sono altrettanto pochi, sempre oggi, le grandi storie nei film fantascientifici. Sono pochi film come Interstellar. Ci troviamo in un futuro non troppo lontano, dove esistono più contadini che scienziati, vista la forte necessità di cibo (le persone vanno avanti a piantagioni di mais) e le quasi impossibili possibilità di residenza.
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9° film di Christopher Nolan. Sotto una sceneggiatura altamente dettagliata, scritta dal fratello Jonathan e basata sulle teorie di uno dei maggiori esperti della relatività, Kip Thorne, il regista inglese ritorna con quella che può essere considerata la sua opera più ambiziosa. Sono pochissimi, oggi, i registi che osano come lui. Sono altrettanto pochi, sempre oggi, le grandi storie nei film fantascientifici. Sono pochi film come Interstellar. Ci troviamo in un futuro non troppo lontano, dove esistono più contadini che scienziati, vista la forte necessità di cibo (le persone vanno avanti a piantagioni di mais) e le quasi impossibili possibilità di residenza. La Terra è continuamente martellata da forti tempeste di sabbia, il mangiare scarseggia anno dopo anno, i giovani sono costretti a studiare le basi dell'agricoltura per cercare di sopravvivere quel poco che gli resta. Cooper, ex-pilota della NASA che ha abbracciato come gli altri l'agricoltura, viene inviato, insieme al suo ridotto staff tecnico di scienziati, a compiere un viaggio interstellare per portare a termine il famigerato piano A: trasferire l'attuale popolazione terrestre su un nuovo pianeta abitabile in un'altra dimensione. Per raggiungerlo, occorre attraversare un wormhole, un buco nero. Il lungo viaggio che il protagonista affronta, mette immediatamente in accensione il cervello dello spettatore, inducendolo a seguire, passo per passo, galassia per galassia, le stesse impronte che Cooper calcherà nel corso della storia. Ed è un viaggio, quello interstellare, in cui l'essere umano tenderà non solo ad esplorare una minima parte di quello che succede fuori dal mondo, ma anche una completa e profonta analisi di sé stesso, dei suoi problemi visti mille anni luce di distanza e delle sue stesse paure. Christopher Nolan ci mostra, con immensa maestria nel narrare, come Cooper (dunque l'essere umano in tutta la sua curiosità e voglia di superarsi) affronta coraggiosamente, ma anche paurosamente, l'infinito tragitto in uno spazio buio, freddo ed indifferente come la "nostra" stessa galassia. E lo fa amalgamando una miriade di intense emozioni che lo spettatore percepisce sulla propria mente e sulla propria pelle, una dopo l'altra. Assistiamo alla sfacciataggine di Cooper quando accetta istintivamente l'arduo incarico e dunque alla sua fede che ha in sé stesso, ma che a tempo stesso conserva per coltivare la possibilità di rivedere un giorno la figlia di dieci anni e il figlio di quindici. Vediamo Cooper operare le scelte giuste, quelle sbagliate, quelle pensate e quelle improbabili. Intanto lo spettatore si fa forte di una visione registicamente potente, carica di tensione, e a tempo stesso toccante. Le lacrime che scorrono dagli occhi di Cooper - occhi ambizioni, colmi di speranza, e che vedono un futuro quasi palpabile - sono le stesse che attraversano il nostro stomaco, pronto a fare i conti con un viaggio oltre lo spazio, il tempo e l'essere umano. L'elemento che rende più "umani" del solito tutti i protagonisti è l'enorme sentimento che non sentono di chiudere in loro stessi. Al contrario. Il gruppo di esploratori apre il proprio corpo, massa che attraversa lo spazio e il tempo, ad una scia di emozioni interne che non possono fare a meno di incatenare. Li si vede ridere, alle battute che il loro robot-compagno (quasi umano quanto loro) sfoggia solo per loro, cercando di abbassare la tensione (altissima nel film), li si vede piangere mentre salutano i loro cari ad anni luce di distanza, li si assiste cercare una soluzione (anche la più assurda e impossibile) per la sopravvivenza di loro stessi e dell'intera razza umana. Un'opera, quella del regista inglese, dotata dell'immenso potenziale di trascinarci all'interno di un buco nero pieno di emozioni, sentimenti, paure, misteri e terribili verità, che vanno a mescolarsi in un percorso che durerà giorni, mesi, anni. Un film in cui la squadra di attori (capitanata da un magistrale McConaughey), narra col proprio corpo e i propri impatti emotivi (sempre intensi e ben calibrati) la strada che l'essere umano, per comprendere sé stesso e i misteri dell'universo, è destinato a percorrere per il bene della sua stirpe. Un'affresco filmico che parla in nome di una fantascienza intelligente e che oggi non c'è più. Un film, dunque, che tratta di viaggi interstellari, scoperte straordinarie, verità nascoste, domande senza risposta, che parla di come la gravità ci tiene saldi alle nostre speranze, e di come una forza matematicamente incalcolabile come l'amore possa spingerci oltre l'ignoto e la paura per il bene delle persone che amiamo e con cui condividiamo fantasmi passati, storie presenti, misteri futuri, e la vita stessa. Un elemento che, per la sua bellezza visiva e profondità, quasi non può essere catalogato nella sezione "film". Esistono i film. Esitono i film originali. E poi c'è Interstellar.
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gmrix
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domenica 9 novembre 2014
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il miglior film di fantascienza di sempre
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Non ho mai scritto una recensione per un film, ma questa volta mi sento obbligato.
Sono sempre stato appassionato di libri e di film di fantascienza.
Credo di averli visti quasi tutti e posso affermare che questo è un vero capolavoro, dalla storia, all'interpretazione, alla sceneggiatura, alla musica (e ai silenzi), al ritmo, al significato.
Veramente bellissimo e appassionante.
Probabilmente il miglior film di fantascienza di sempre, per me batte anche 2001 Space Odissey.
L'ho visto in 70mm, ho sentito che in alcune sale è anche visibile in 3D. Cercherò di rivedermelo in quella versione ;)
Gianmarco
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(di otrebor)
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maurizio meres
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domenica 9 novembre 2014
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l'eternità del tempo
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Questo film regala allo spettatore tre ore di sogno di fantasia e soprattutto di realtà così come è stato giudicato da esperti astronauti il novanta per cento della terminologia rispecchia la realtà.
Il tempo è il soggetto portante della sceneggiatura vissuto questa volta attraverso l'amore di un padre verso la sua famiglia ;tornare ed essere dopo 50 70 anni sempre uguali,trovare le persone care invecchiate .tornare e non trovare più nulla ,mondi paralleli,vivere anni ed anni in un minuto vedere se stessi in un altra dimensione ,comunicare con se stessi c'è ne per tutti,film ottimo
Da vedere con molta attenzione cercare di capire i vari passaggi temporali ed interpretarli come un sogno che diventa realtà ,il film scorre piacevolmente regia accurata nei particolari ,attori bravissimi che dire di
Matthew McConaughey ancora una volta ci regala una grande interpretazione parlava con gli occhi
Scenografia ottima, severa fredda in una ambientazione ostile .
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Questo film regala allo spettatore tre ore di sogno di fantasia e soprattutto di realtà così come è stato giudicato da esperti astronauti il novanta per cento della terminologia rispecchia la realtà.
Il tempo è il soggetto portante della sceneggiatura vissuto questa volta attraverso l'amore di un padre verso la sua famiglia ;tornare ed essere dopo 50 70 anni sempre uguali,trovare le persone care invecchiate .tornare e non trovare più nulla ,mondi paralleli,vivere anni ed anni in un minuto vedere se stessi in un altra dimensione ,comunicare con se stessi c'è ne per tutti,film ottimo
Da vedere con molta attenzione cercare di capire i vari passaggi temporali ed interpretarli come un sogno che diventa realtà ,il film scorre piacevolmente regia accurata nei particolari ,attori bravissimi che dire di
Matthew McConaughey ancora una volta ci regala una grande interpretazione parlava con gli occhi
Scenografia ottima, severa fredda in una ambientazione ostile .
Non paragoniamo questo film con 2001 odissea nello spazio la tematica è forse la stessa lo spunto è lo stesso ma Kubrick veniva da un altra dimensione.
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davidino.k.b.
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domenica 9 novembre 2014
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nolan sempre al top
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ottimo film, dialoghi, effetti, suspance, rendono il film sicuramente da vedere. grande nolan.
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kimo66
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domenica 9 novembre 2014
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completamento equazione...nolan!
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non riesco a capire certi commenti...ma alcuni scrivono solo per il gusto del contrario??? ma avete visto il film oppure la partita Inter-Stellar?
avete gusti del tipo , de sica, moretti o ancora twilight e altre cazzate varie? maddai, questo è un capolavoro, ti arriva dritto al cuore, ti lascia qualcosa dentro che ti fa pensare! E' perfetto, recitazione, montaggio, musiche da brividi ed è originale nella sceneggiatura, non facciamo paragoni con 2001 odissea nello spazio...questo è Nolan!
ti lascia inchiodato alla poltrona per 160 minuti, continui colpi di scena!
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mavez
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domenica 9 novembre 2014
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coinvolgente e affascinante
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Personalmente a me Interstellar è piaciuto molto, mi ha coinvolto, sorpreso ed affascinato. Nonostante sia lungo quasi tre ore non mi sono mai annoiato, la trama si dipana bene fra momenti di azione e momenti di riflessione. Probabilmente forse come tanti film molto attesi le reazioni diventeranno estremizzate, o lo ami o lo odii . Per quanto sia un film di fantascienza qui viene riproposta non in modo fumettistico ma più come scusa per esplorare lati umani . A tratti la fotografia è veramente spettacolare e ci sono momenti di tensione ammirevoli. Penso che chiunque ami il cinema debba vederlo, se non altro per capire se riesce a recepire il messaggio che vuole trasmettere, altrimenti avrà comuqnue passato una bella serata al cinema
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luca agnifili
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domenica 9 novembre 2014
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signori, un filmone!
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Quando si esce dalla sala di proiezione e ci si rende conto che
- 3 ore di durata non sembrano 3 ore
- sembra forse di non avere neanche ammiccato durante la visione
- non si sono fatti sbadigli o perso tempo sugli smartphone
- si vuol sempre sapere cosa sta per accadere
- ti riesce a far emozionare ed in alcuni tratti commuovere anche un film di fantascienza,
vuole che il film ha il potere di calamitare lo spettatore per tutta la sua durata, di tenere deste l'attenzione e l'interesse, senza avere momenti deboli in grado di favorire la noia e la distrazione. Questo merito dell'intelligente e colta regia di uno grandi registi della nostra epoca, in grado di muoversi su binari paralleli proprio per far rinvogorire l'attenzione e l'interesse sul secondo fronte quando il primo sta per esaurire il senso di pathos.
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Quando si esce dalla sala di proiezione e ci si rende conto che
- 3 ore di durata non sembrano 3 ore
- sembra forse di non avere neanche ammiccato durante la visione
- non si sono fatti sbadigli o perso tempo sugli smartphone
- si vuol sempre sapere cosa sta per accadere
- ti riesce a far emozionare ed in alcuni tratti commuovere anche un film di fantascienza,
vuole che il film ha il potere di calamitare lo spettatore per tutta la sua durata, di tenere deste l'attenzione e l'interesse, senza avere momenti deboli in grado di favorire la noia e la distrazione. Questo merito dell'intelligente e colta regia di uno grandi registi della nostra epoca, in grado di muoversi su binari paralleli proprio per far rinvogorire l'attenzione e l'interesse sul secondo fronte quando il primo sta per esaurire il senso di pathos.
Un film che fa volutamente il verso ai grandi capolavori immortali della storia cinematografica, al maestro Kubrick. Un film che si inoltra in modo molto scaltro tra le domande irrosolte di tipo sia fisico che metafisico, cercando di andare avanti senza cadere nello scontato e nel banale.
Non si può che dare giusto merito a tale immensa opera, che sembra non finire mai durante la visione, e che non si vuole finisca mai per non far cessare quel fiume di interesse e di sentimenti che scorrono nei canali delle emozioni che ci percorrono. E non è semplice di questi tempi realizzare film che non siano semplicemente meccanismi economica di attrazione per spettatori poco attenti.
Buona visione a tutti voi.
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[+] smartphone e ammiccamenti...........
(di pisiran)
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