mat251
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lunedì 10 novembre 2014
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stupendo.
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Nolan con Interstellar realizza un film di fantascienza destinato a diventare un cult.
Le 3 ore del Film volano via, mentre lo spettatore si lascia trasportare dalle immagini mozzafiato.
Sarà per fisica teorica messa in pratica con concetti difficili solo da pensare per noi "non-scienziati", sarà per gli stupendi effetti speciali, sarà per il Cast che da interpretazioni solide e convincenti, o semplicemente per la regia quasi perfetta di Christopher Nolan che prosegue con la sua striscia di successi, sarà per tutti questi aspetti che Interstellar entra di diritto tra i migliori film di questo decennio.
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atticus finch 92
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lunedì 10 novembre 2014
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2014 odissea nello spazio
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Dopo 46 anni dal capolavoro di Stanley Kubrick che ha segnato generazioni di spettatori , Christopher Nolan chiude l' anno 2014 con il suo Interstellar , un film visionario nella quale riesce a coniugare una delle forze più forti al mondo come l'amore per la propria famiglia alle teorie della relatività
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zenostar
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lunedì 10 novembre 2014
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un gran film
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Siamo in una imprecisata epoca della storia. Si può immaginare di essere intorno al 2100 circa, anche oltre, della nostra Storia e della nostra rilevazione emergente del tempo, durante la quale la specie umana fa i conti con una civiltà che si è ribellata alla tecnologia e si è ripiegata sul ritorno alle origini agricole. Insomma siamo in uno strano mondo che ha abdicato al progresso tecnologico per paura di soccombere ad esso. In questo assurdo ma plausibile mondo è la natura che mette a repentaglio la sopravvivenza della Specie. Primo elemento filosofico di rilievo: ogni pensiero umano individuale ed ogni avventura della conoscenza devono pensarsi come opera di Specie, di progresso o salvataggio della Specie.
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Siamo in una imprecisata epoca della storia. Si può immaginare di essere intorno al 2100 circa, anche oltre, della nostra Storia e della nostra rilevazione emergente del tempo, durante la quale la specie umana fa i conti con una civiltà che si è ribellata alla tecnologia e si è ripiegata sul ritorno alle origini agricole. Insomma siamo in uno strano mondo che ha abdicato al progresso tecnologico per paura di soccombere ad esso. In questo assurdo ma plausibile mondo è la natura che mette a repentaglio la sopravvivenza della Specie. Primo elemento filosofico di rilievo: ogni pensiero umano individuale ed ogni avventura della conoscenza devono pensarsi come opera di Specie, di progresso o salvataggio della Specie. Una infinita tempesta di sabbia, con immagini strepitose che ben descrivono la paura e il pronostico della fine, si impone sulle ansie familiari e sulle frustrazioni di un pilota di astronavi, ed esalta l’amore particolare per una figlia che lo contraccambia e segue anche nell’amore per la scienza. I due sono la rappresentazione naturale e semplice della irreprimibile sete di conoscenza e di avventura degli esseri umani. Ulisse è il mito che scorre sottotraccia durante tutto lo svolgimento del racconto. La storia fantascientifica comincia nella cameretta della ragazza. Nell’incedere del pericolo, la sabbia caduta da una finestra durante una delle tempeste, lascia strane tracce sul pavimento e sapremo di li a poco trattarsi di “anomalie gravitazionali”, che indicano qualcosa che si rivelerà decisivo. Da li, il protagonista e sua figlia si troveranno a condividere il residuo sforzo scientifico della comunità degli scienziati della NASA, per nulla inclini ad abdicare. Il padre quindi verrà chiamato a guidare la missione di salvataggio. Dovrà abbandonare la figlia e il suo amore e, pur nella consapevolezza del pericolo, si vede costretto a promettere il suo ritorno. Amore, abbandono, promessa: elementi di filosofia minima che accompagnano, senza eccessi romantici, l’intero svolgersi del film. L’amore in particolare assurgerà a “dimensione”. Sarebbe stato più interessante considerare l’amore come una “forza” in aggiunta alla gravità, all’elettromagnetismo e alle due, mai menzionate, nucleari. Resta comunque la suggestione spirituale indotta da questo gigante dei sentimenti umani. Nel centro NASA si è individuato, nei pressi di Saturno uno strano, innaturale wormhole. In previsione di una disfatta totale del pianeta terra, gli scienziati pensano di poterlo utilizzare come tunnel di passaggio verso nuove galassie e nuovi pianeti capaci di ospitare la vita umana. Per una colonizzazione possibile. Tutti sanno che la forza gravitazionale al centro di un “buco nero” si suppone tale da impedirne il passaggio. Ma si tratta di un film di fantascienza a cui basta presupporre una specie di tunnel o ponte di Einstein-Rosen; semmai il problema che si pone è la mancanza del doppione da cui uscire e quindi utile a completare il possibile gateway. Ma va bene lo stesso. Il viaggio complesso comincia proprio dopo l’avvicinamento a Saturno mediante una nave “ruotante” e con l’aiuto irrinunciabile di “intelligenza artificiale forte” ovvero robot programmati e auto programmanti (con un 10% di ironia ed umorismo). Già a questo punto il film regala immagini strepitose accompagnate da una colonna sonora molto bella. Poi si entra nel “buco” e le faccende si complicano. Poi si esce dal “buco” e comincia un’avventura molto umana, nei suoi risvolti classici di lealtà e tradimento, egoismo ed eroismo. I mondi della nuova galassia sono stupendi .. ogni fotogramma è una fotografia sublime. Da questo punto in poi le implicazioni scientifiche trovano difficoltà di coerenza ma nulla toglie al film il sapore di un’avventura possibile fra mille anni. Il film la sua coerenza la trova nel compiersi circolare della trama e ritornando all’umano come lo conosciamo. (Ulisse torna). Non senza un occhio al futuro prossimo e un occhiolino alla possibilità di colonizzazione di nuovi lontanissimi pianeti.
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drago99
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lunedì 10 novembre 2014
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un film oltre il limite di ogni concezione
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christopher nolan è capace sempre di creare film che non sono mai banali, facendo sposare a perfezione trama, musica e effetti speciali che rapiscono l'attenzione dello spettatore per quasi tre ore che pero non vengono percepite data la maestosità racchiusa in ogni immagine e discorso. un film davvero fantastico dunque per concetti e scenografia; le mie uniche critiche le farei riguardo alcuni messaggi che il regista esprime ma che naturalmente sono riferimenti personali, e soprattutto alla scena finale risultante di troppo che stona con la fluidità del film. Il regista nonostante tutto si è davvero superato non deludendo nessuna aspettativa e tenendo a livelli molto alti il genere fantascientifico.
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tarantinofan96
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lunedì 10 novembre 2014
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interstellar
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Sappiamo tutti che ormai parlare male di Nolan è diventato di moda e non si sa assolutamente perché. Ci sono persone che lo giudicano come uno dei registi migliori contemporanei e altri che lo giudicano uno dei peggiori. Ovviamente hanno torto entrambe le parti tenendo conto del fatto che nessun film fatto finora da Nolan è un capolavoro (soltanto un paio ci si avvicinano abbastanza) e tenendo conto del fatto che l'ultimo Batman e Insomnia sono due film non esenti da difetti, ma nemmeno così tanto brutti alla fine.
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Sappiamo tutti che ormai parlare male di Nolan è diventato di moda e non si sa assolutamente perché. Ci sono persone che lo giudicano come uno dei registi migliori contemporanei e altri che lo giudicano uno dei peggiori. Ovviamente hanno torto entrambe le parti tenendo conto del fatto che nessun film fatto finora da Nolan è un capolavoro (soltanto un paio ci si avvicinano abbastanza) e tenendo conto del fatto che l'ultimo Batman e Insomnia sono due film non esenti da difetti, ma nemmeno così tanto brutti alla fine. Ma parliamo di Interstellar. Entrato in sala non sapevo cosa aspettarmi data la varietà di commenti negativi e positivi letti in precedenza. A fine visione sono rimasto piacevolmente stupito da quello che avevo visto: un film che sicuramente cattura lo spettatore e che non gli lascia un attimo di respiro, ma anche un film con un paio di pecche, non enormi, ma che semplicemente potevano essere spiegate meglio e che lasciano lo spettatore con qualche dubbio alla fine. Ma alla fine un paio di piccoli dubbi non sono niente confronto a tutte le altre emozioni che il film ti regala e ti lascia portare con te a fine visione. Visivamente stupende sono le sequenze nello spazio che si alternano tra momenti accompagnati dalla splendida colonna sonora di Hans Zimmer (che stavolta ha superato se stesso per quanto mi riguarda) e altri momenti di silenzio assoluto che non possono non ricordare il capolavoro supremo di Kubrick 2001: Odissea nello spazio . Molto ben studiato anche il rapporto tra Cooper e sua figlia che, bene o male, fa da filo conduttore per tutto il film e ci regala un paio di scene da lacrimuccia. La regia di Nolan è a livelli altissimi, mai invasiva e riesce sempre a far capire bene cosa succede sullo schermo. Interstellar è uno dei migliori film di Nolan, un'esperienza da fare e che ti colpisce come pochi altri film negli ultimi anni. Se cercate la perfezione assoluta evitate il cinema di Nolan o almeno evitate di buttargli merda addosso ogni volta perché francamente non se lo merita affatto. Nolan fa dell'ottimo cinema di intrattenimento, diverso dai soliti del genere che, pur con qualche difetto, riesce sempre a stupire.
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mauromario
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lunedì 10 novembre 2014
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emozionare! questo deve fare ogni artista
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Quando una fotografia ,un dipinto, una canzone,un film, riescono a emozionarti per te l'opera è bellissima....e Interstellar non ti lascia in pace.E' inutile parlare d'altro. Film bellissimo.
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jaylee
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lunedì 10 novembre 2014
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viaggio al termine della buona notte
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"Non andartene docile in quella buona notte..." è l'incipit e il leit motiv dell'ultimo lavoro del titanico Christopher Nolan, e del poema di Dylan Thomas, che incita l'essere umano ad andare oltre ai confini imposti dalla sua natura: lo spazio, il tempo, la mortalità.
Allo stesso modo, Interstellar racconta dell'incredibile viaggio di Cooper e del suo equipaggio alla ricerca di un mondo alternativo alla Terra, in un prossimo futuro ormai morente. Lascerà i suoi figli con la quasi certezza di non vederli mai più, ma con la convinzione che la sua missione garantirà, a loro e al resto dell'umanità, di proseguire la specie umana.
Film imbevuto di concetti di fisica quantistica, come relatività, singolarità, worm-hole, distorsioni di spazio/tempo, 5 dimensioni, Interstellar può, lo è, apprire molto ostico ad una comprensione profana dei principi e dei presupposti che di fatto ne determinano le premesse: ma superandone i tecnicismi, si mostra come un film con una poetica complessa ed evocata, suscitata dalla metafora del viaggio interstellare, esseri umani che viaggiano nella e verso l'oscurità, in un fragile contenitore.
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"Non andartene docile in quella buona notte..." è l'incipit e il leit motiv dell'ultimo lavoro del titanico Christopher Nolan, e del poema di Dylan Thomas, che incita l'essere umano ad andare oltre ai confini imposti dalla sua natura: lo spazio, il tempo, la mortalità.
Allo stesso modo, Interstellar racconta dell'incredibile viaggio di Cooper e del suo equipaggio alla ricerca di un mondo alternativo alla Terra, in un prossimo futuro ormai morente. Lascerà i suoi figli con la quasi certezza di non vederli mai più, ma con la convinzione che la sua missione garantirà, a loro e al resto dell'umanità, di proseguire la specie umana.
Film imbevuto di concetti di fisica quantistica, come relatività, singolarità, worm-hole, distorsioni di spazio/tempo, 5 dimensioni, Interstellar può, lo è, apprire molto ostico ad una comprensione profana dei principi e dei presupposti che di fatto ne determinano le premesse: ma superandone i tecnicismi, si mostra come un film con una poetica complessa ed evocata, suscitata dalla metafora del viaggio interstellare, esseri umani che viaggiano nella e verso l'oscurità, in un fragile contenitore.
Da questo punto di vista, visivo e concettuale, non può non ricordare Gravity di Cuaron, ma la somiglianza è meramente superficiale: molto di più, Interstellar è la versione aggiornata di 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick, che di fatto ne rappresenta quasi un antefatto (il concetto di fantomatici "loro" che ci aiutano, il punto di arrivo familiare e sorprendente allo stesso tempo, il supporto delle intelligenze artificiali, qui Tars, di là era Hal) con molte sfumature derivate da Inception dello stesso Nolan (vedi i punti di contatto di più sovrapposti-anche fisicamente- uno sull'altro e accanto all'altro).
Ambizioso e riuscito, Interstellar coniuga il voler ricondurre i principi della fisica -una natura terribile, ma mai maligna, come sottolineerà uno dei personaggi- a principi filosofici universali come la vita, il tempo, il significato dell'esistenza.
Poco da aggiungere sulle streiptose capacità visive di Nolan (che ha pochi pari nell'attuale panorama cinematografico), stavolta sono lande desolate e spazi infiniti che anche si abbinano come sempre alle bellissime ed evocative musiche di Hans Zimmer e al silenzio tombale del cosmo. Tutto il film trasmette un senso di attesa, di sospensione (2h40 che scorrono sorprendevolmente bene, visto quanto, in effetti succeda "poco" sullo schermo), prima dell'arrivo. Non casualmente il progetto del film si chiama Lazarus, presagio di un trapasso, stavolta non verso la "buona notte" ma attraverso di essa.
Completa il quadro l'ottima performance di Matthew Mc Conaughey, incredibile la maturazione di questo attore negli ultimi anni, e del resto del cast, Jessica Chastain su tutti... Piccola sorpresa saranno le apparizioni di alcuni attori "vip" come personaggi minori.
In pieno stile Nolan, Interstellar è magniloquente, ambizioso, profondo e non per tutti. Ma Per coloro disposti ad affrontare tutto il viaggio con Cooper, la poesia di Thomas non potrà non riecheggiarvi per molto tempo...
“ Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce”
(www.versionekowalski.it)
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des esseintes
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lunedì 10 novembre 2014
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molto brutto
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Temevo la delusione ma non credevo che Nolan potesse scendere così in basso. Film pessimo di cui solo un giovane del XXI secolo come Niola poteva parlar bene.
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birbo
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lunedì 10 novembre 2014
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peccato un finale deludente
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Grande film ineccepibile come trama, sceneggiatura, recitazione, effetti speciali.... tranne per l ultima mezzora dove il film si conclude in maniera sbrigativa, frettolosa, lacunosa, davvero molto discutibile.
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miguelinho
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lunedì 10 novembre 2014
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film da oscar
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Interstellar collezionerà numerose candidature ai prossimi oscar e porterà a casa più di una statuetta.
Troppo lungo e un pò noioso nella fase centrale, il film affascina e incanta nel finale. Eccellenti la fotografia, gli effetti speciali e il sonoro.
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