Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Christian De Sica |
Attori | Massimo Boldi, Christian De Sica, Regina Orioli, Maurizio Casagrande, Francesco Bruni (I) Lunetta Savino, Paola Caruso, Luis Molteni, Shi Yang, Carlo Ponta, Alessio Schiavo. |
Uscita | mercoledì 19 dicembre 2018 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,07 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 gennaio 2019
Cesare è lo stimato direttore del Relais Colombo, hotel di lusso di Milano. Con l'arrivo di nuovi soci cinesi intenzionati a rivoluzionare tutto, la figlia dello torico proprietario dellhotel licenzia per primo proprio il direttore. In Italia al Box Office Amici come Prima ha incassato 8,2 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Cesare Proietti, direttore di un albergo di lusso, viene licenziato in tronco da Antonella, figlia del proprietario Massimo Colombo. Colombo è un self made man che ha perso ogni controllo e passa il tempo a cacciare gonnelle. La sua compulsione a mettere le mani addosso alle badanti fa sì che loro abbandonino regolarmente l'incarico e dà a Cesare l'idea giusta: travestirsi da donna e proporsi a Massimo come Lisa, "dama di compagnia", a fronte di un lauto compenso. Sorvoliamo sul fatto che Massimo ha appena dichiarato di volere intorno solo donne giovani e piacenti: appena vede Lisa, sessantenne dai capelli candidi, perde la testa, come Osgood per Daphne in A qualcuno piace caldo, o come Les per Dorothy in Tootsie. A chiudere il cerchio sono la moglie di Cesare, Carla, il figlio Matteo, aspirante rapper e omosessuale nascosto, e il concierge dell'albergo, il mite Marco.
Che l'intenzione di Amici come prima sia metacinematografica è esplicitamente dichiarato dall'inquadratura finale, una carrellata all'indietro che denuncia la finzione filmica, con tanto di blooper finali. E non è un caso che quei blooper documentino il rapporto di amicizia ritrovata fra Massimo Boldi e Christian De Sica che dà il titolo a questa commedia.
Amici come prima porta infatti in dote il loro sodalizio ventennale e il consolidato contrasto fra la milanesità dell'uno e la romanità dell'altro. Dentro a questa storia c'è l'affetto che il pubblico ha tributato per decenni al duo, ci sono l'aspettativa per le linguacce di Boldi e le reazioni fulminee di De Sica (due o tre qui da antologia), c'è la trivialità scatologica e infantile cui ci hanno abituati decine di cinepanettoni, ci sono i botta-e-risposta dal ritmo comico ben rodato. E c'è anche una riflessione autobiografica e dolorosa sulla vecchiaia e la paura di essere rottamati, a meno che non si tengano in mano i cordoni delle borse (o la cinepresa, se sei un attore).
Tutto questo è l'aspetto positivo di una commedia che appartiene più a Christian De Sica, qui anche regista, che a Massimo Boldi. Anche il soggetto è di De Sica con il team Brizzi-Martani-Falcone e Alessandro Bardani, e la sceneggiatura porta la firma di tutta la squadra tranne Fausto Brizzi, che aggiunge alla generale valenza metacinematografica il portato della propria vicenda personale.
Amici come prima narra l'aspirazione di un uomo, e di un artista, a diventare libero di essere se stesso, e di esprimersi al di fuori delle aspettative del pubblico. De Sica sceglie molto bene due caratteristi di contorno: Maurizio Casagrande, che sta a De Sica come Hector Elizondo stava a Garry Marshall, e Lunetta Savino, che riesce ad iniettare nel suo personaggio una fragilità non scritta in sceneggiatura, e se la cava persino - lei pugliese - con l'accento milanese (cosa che purtroppo non riesce alla romana Regina Orioli).
Ma è proprio sui personaggi femminili che casca l'asino. Amici come prima potrebbe inoltre rivelare un sottotesto misogino: gli unici ruoli femminili di rilievo sono tre "stronze" avide e opportuniste (Antonella, Carla e la madre di Carla), mentre le uniche figure muliebri di contorno sono solerti cameriere o corpi sospesi nella pole dance, rigorosamente muti. Quel sottotesto mai esplicitamente riconosciuto sembra indicare che il femminile sia comunque meglio riposto negli uomini (omosessuali o trans) che nelle donne di ogni età, e sia facilmente sostituibile anche in camera da letto, o nel retro di un taxi. È vero che quello fra Boldi e De Sica è sempre stato un bromance pronto a mettere in secondo piano mogli e amanti: ma qui consorti e figlie, da copione, non possiedono nemmeno un grammo di umanità, tanto meno di grazia.
La coppia più celebre del Natale all'italiana sta per tornare. Christian De Sica e Massimo Boldi si sono infatti riuniti su un set per continuare a far ridere gli italiani dopo tredici anni di forzata separazione. Giocando un po' su questo prolungato divorzio artistico, il nuovo film natalizio che li vedrà insieme scherzerà proprio sulle vicende di due amici che per riavvicinarsi l'uno all'altro dovranno mettere in scena una serie di stratagemmi. Il personaggio interpretato da De Sica sarà così costretto a vestirsi da donna e fingersi un'esigente badante per riunirsi all'alter ego di Boldi, prima che la figlia di lui riesca a vendere tutto il patrimonio di famiglia.
Non chiamatelo però cinepanettone. Christian De Sica, qui nelle vesti anche di regista e sceneggiatore, ci tiene infatti a precisare che il film non sarà una serie di gag giustapposte l'una all'altra, ma le risate saranno al servizio di una trama ben solida, ispirata alla lunga tradizione della commedia all'italiana.
All'inizio il soggetto sarebbe dovuto essere al contrario un film drammatico ma, un po' per le richieste della produzione, un po' per il volere dell'attore di lavorare ancora con l'amico, il progetto è virato verso un prodotto leggero natalizio.
Con questa reunion i due sperano di scongiurare anche le voci che per anni li hanno voluti separati nella vita privata, rumors che De Sica ha tenuto a smentire, ribadendo che non c'è stato mai nessun litigio tra di loro: "Non si è trattato di un litigio tra noi due. Il fatto è che lui firmò un contratto con la casa di produzione Medusa mentre io rimasi con Aurelio De Laurentiis. Questo di fatto impedì per molti anni che girassimo un film assieme, ma il rapporto personale tra di noi non ne fu danneggiato". Di fatto De Sica continuò a fare film con De Laurentiis anche dopo il 2005, anno di Natale a Miami, l'ultimo film girato insieme dai due, mentre Boldi si dedicò a progetti pre-natalizi che mai lo videro brillare come gli anni d'oro con l'amico.
Questo Amici come prima verrà in parte prodotto e distribuito da Medusa, lontano quindi dall'ala protettrice della De Laurentiis, e sarà un progetto interamente curato da De Sica che, sebbene venga ricordato maggiormente per i suoi successi attoriali, ha già avuto esperienza dietro la macchina da presa, esordendo nel 1991 con Faccione e facendosi notare l'anno successivo con Ricky & Barabba. Insieme al duo nel cast anche Maurizio Casagrande, Lunetta Savino, Regina Orioli e Paolo Conticini. Alla sceneggiatura anche un altro grande nome esperto della commedia nostrana degli ultimi anni: Fausto Brizzi.
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Il film non merita piu'di due stelle,tre per gli "amici"ritrovati.Dopo 85minuti ce'la fine e vien da dire.."ma 10€.(piu'o meno per sto film!)...sembra girato con un finanziamento contato.La storia semplicissima con la regia di DE SICA,travestimenti,ammicamenti sui vent'anni della coppia Boldi-De Sica,carrozzina("Quasi Amici").
Amici come prima. Mettiamola cosi, il film è un classico "Desichiano" ovvero semplice e che non impegna troppo. Un pò come lo fu "il conte Max" o "Simpatici contro antipatici". De Sica non per un colpo, recita perfettamente come sempre, per i suoi fan è sempre il migliore e al TOP e si vede. Che dietro la regia ci sia lui si vede e prende scente intelliggen [...] Vai alla recensione »
Film molto pubblicizzato dai giornali e dalla televisione, l'ho trovato di discreta bellezza. Le risate non mancano, forse c'è una certa ripetitività nel corso di tutta la pellicola per quanto riguarda l'abitudinaria parodia del personaggio interpretato da Christian de Sica costretto a traverstirsi da donna per accudire il vecchio propietario del complesso alberghiero [...] Vai alla recensione »
Una brutta brutta copia degli strepitosi cinepanettoni di 20 anni fa che avevano come protagonisti questa divertente coppia. Per questo risultano una caricatura di loro stessi. Anche nei tempi recitativi sono in affanno. La storiella scimmiotteggia malamente quella del più riuscito Mrs. Doubtfire. Peccato veramente per questa delusione.
La scelta della citazione «fracchiana» non è casuale perché il nostro Cipollino si sforza di diventare un porcino di razza ma al massimo si mimetizza tra i chiodini che non battono chiodo. Estroflettere la lingua non basta certo a Boldi per diventare un Villaggio arrapato davanti alla tv né a De Sica basta agghindarsi da donna per diventare una Vucotich.
questo è il peggior finale. di carriera per la coppia boldi-de sica. Pessima trama, pessima regia film di budget da cortometraggio. Non lo consiglio a nessuno, nemmeno a chi vuole perdere tempo
Due stelle sono poche, ma tre sono troppe. Il ritorno della coppia storica De Sica/Boldi regala un amarcord dei bei tempi e lo fa con una storia gradevole e divertente, leggera e superficiale. Una scaltra operazione di marketing che permette al duo di sbancare nuovamente il botteghino (miglior film italiano per incassi nell'annata 2018/2019) a testimonianza che il pubblico non ha dimenticato i [...] Vai alla recensione »
Il film non scorre bene. Primi piani troppo lunghi, l'attrice che interpreta la figlia di Boldi inespressiva, De Sica ingrassato (troppo) con i capelli tinti (male). Alla fine sta a vedere che Boldi, macchietta stantia, è il migliore. Mi dispiace vedere De Sica, che di solito non è male, calare così di tono. Possibile che non riesce a rinnovarsi? Le battute "aiutateme" [...] Vai alla recensione »
Non sono riuscito a vedere nemmeno il trailer, veramente DISGUSTOSO
ho capito l'affetto, ma incassare 8milioni è assurdo
Si vede che la regia è di De Sica e non dei vari Vanzina e Parenti e si vede che la produzione non è più quella dei cinepanettoni. Perchè il film non è un cinepanettone ma è un ottima commedia in stile americano che esalta le qualità attoriali di De Sica e che scorre elegante con una regia e delle inquadrature davvero notevoli.
Film bellissimo divertente e anche emozionante perché la storia è bellissima erano 13 anni che aspettavo questo momento ed è stato stupendo ben tornati Massimo e Christian.
Rieccoli, tredici anni dopo. Massimo Boldi, invecchiato da un parrucchino e Christian De Sica, qui anche regista, con qualche chilo in più. L'uno è il proprietario di un hotel di lusso a Milano; l'altro è il direttore licenziato, che, vestito da dorma, gli farà da irriconoscibile badante. Una storia esile, con le stimmate del cinepanettone, zeppa di battute e situazioni goliardiche.
L'hanno fatto, e non la mandano a dire: ancora noi, siamo tornati, con l'occhio strizzato al pubblico in una serie di ammiccamenti a 30 anni di serene cretinate di un'Italia comica burlesca, a volte triviale, al cinema. Eppure. Proprio questa volta la prospettiva "storica", il sentimento del tempo (sì vale anche per Boldi&DeSica), e la regia affettuosa del maturato Christian, mantengono un regime schietto [...] Vai alla recensione »
De Sica e Boldi quasi amanti più che amici in questo revival di frizzi, lazzi e travestimenti a 13 anni dall'ultimo cinepanettone insieme, Natale a Miami. De Sica, licenziato da concierge e senza tfr, si traveste da donna (lo aveva già fatto benissimo in Belli freschi e Anni '90) per fare da badante a un Boldi miliardario pazzo a rischio interdizione.
E' ovviamente per ribadire un collegamento forte con le traiettorie classiche del canone, che sempre più spesso le avventure dei personaggi di De Sica negli ultimi anni si sono andate rinchiudendo negli alberghi di lusso, nei condomini d'alta classe, sin dalle origini teatro di queste commedie popolari fondate sull'invidia di classe. Se tra corridoi e stanze d'hotel la maschera desichiana s'è sempre [...] Vai alla recensione »
Quando s'incontrano di nuovo per la prima volta, dopo 20 minuti (e dopo 13 anni dall'ultimo Natale a Miami), Massimo Boldi e Christian De Sica ci strizzano l'occhio. L'uno (Boldi, che si chiama, al solito, Colombo), vecchio riccone su di giri, domanda all'altro (De Sica/Cesare Proietti, il suo secondo alias tipico, oltre il vanziniano Roberto Covelli), ex direttore di hotel disoccupato en travesti [...] Vai alla recensione »
Christian De Sica e Massimo Boldi: tredici anni dopo, eccoli nuovamente insieme per cercare di rinnovare e rilanciare la più gloriosa tradizione del Natale nazional/popolare: il cinepanettone. Col tempo il prodotto aveva perso appeal e gli incassi degli anni ruggenti erano ormai un lontano ricordo, mentre, l'uno senza l'altro, i due attori avevano annacquato la propria carica comica.
A volte ritornano. Christian De Sica e Massimo Boldi non condividevano la stessa inquadratura da Natale a Miami, che per la regia di Neri Parenti rastrellò al botteghino 21 milioni e 249mila euro nel 2005. Tredici anni dopo, rieccoli pronti ad affrontare la sfida natalizia, sebbene quei 21 milioni lì oggi siano improponibili, ovvero proibitivi, e sebbene le primavere passino per tutti, anche per loro, [...] Vai alla recensione »