arbi!
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venerdì 7 novembre 2014
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nolan punta in alto!
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Quest'anno Nolan punta molto più in alto di quanto abbia mai fatto mettendo sul piatto il destino dell'umanità.
La trama sin dall'inizio sorge ben chiara: la mancaza di cibo presente sulla terra spinge la NASA a cercare una nuova casa, un nuovo pianeta, il nostro sistema solare non è di alcun aiuto perciò viene presa la decisione di viaggiare attraverso buchi neri, i cosidetti wormhole, il vero avversario di tutti i viaggiatori è la relativita, cooper sopratutto, quasi sempre costante.
Nolan dirige un cast mozzafiato, che sfrutta alla perfezione facendoli fare "assoli, " sopratutto con cooper e la figlia murph, che valgono da soli il prezzo del biglietto, inoltre credo che tutti i personaggi siano ben inseriti,micheal caine, matthew macconaughey e matt damon sopratutto, mentre credo che il figlio di cooper, tom, sia un personaggio un pochino troppo marginale.
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Quest'anno Nolan punta molto più in alto di quanto abbia mai fatto mettendo sul piatto il destino dell'umanità.
La trama sin dall'inizio sorge ben chiara: la mancaza di cibo presente sulla terra spinge la NASA a cercare una nuova casa, un nuovo pianeta, il nostro sistema solare non è di alcun aiuto perciò viene presa la decisione di viaggiare attraverso buchi neri, i cosidetti wormhole, il vero avversario di tutti i viaggiatori è la relativita, cooper sopratutto, quasi sempre costante.
Nolan dirige un cast mozzafiato, che sfrutta alla perfezione facendoli fare "assoli, " sopratutto con cooper e la figlia murph, che valgono da soli il prezzo del biglietto, inoltre credo che tutti i personaggi siano ben inseriti,micheal caine, matthew macconaughey e matt damon sopratutto, mentre credo che il figlio di cooper, tom, sia un personaggio un pochino troppo marginale.
Saltano subito agli occhi gli effetti speciali, come non notare il buco nero Gargantua, oggetto di grande rilevaza per la storia, o il pianeta saturno, o lo spazio profondo, reso così realisticamente da incutere timore.
impossibile non parlare della colonna sonora, sempre diretta dal grande hans zimmer ( autore della colonna sonora dei pirati de caraibi e di inception e tanti altri ) forse un'po troppo monotona, ma comunque spettacolare.
se si parla di christpher nolan è impossibile non parlare della sceneggiatura che è l'ennesimo punto di forza del film, essa non presenta un'intreccio complicato come quello di inception, ma gioca sopratutto sui fatti e rivelazioni che faranno crescere il pathos di minuto in minuto, nonostante tutto credo che nel film ci sia qualchè scena un'po forzata ma comunque dirette da una buona regia per compensare.
in poche parole interstellar è un film che va assolutamente visto per la spettacolarità visiva, la sceneggiatura, e il cast, essi infatti contribuiranno a tenerci attacati llo schermo per tutte e tre lo ore.
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andrea.tursi
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venerdì 7 novembre 2014
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molto più di un sci fi film
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Il pianeta Terra è sconvolto da drastici cambiamenti climatici che hanno devastato l'agricoltura terrestre. Così un gruppo di scienziati decide di intraprendere un viaggio spaziale attraverso un wormhole per trovare luoghi in cui la vita sia possibile. Dalla presentazione sembrerebbe un film già visto, dall'ambientazione scontata e banale. Dietro quest'ultimo lavoro del regista britannico c'è molto più di un "film di fantascienza" e lo si scompre pian piano.
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Il pianeta Terra è sconvolto da drastici cambiamenti climatici che hanno devastato l'agricoltura terrestre. Così un gruppo di scienziati decide di intraprendere un viaggio spaziale attraverso un wormhole per trovare luoghi in cui la vita sia possibile. Dalla presentazione sembrerebbe un film già visto, dall'ambientazione scontata e banale. Dietro quest'ultimo lavoro del regista britannico c'è molto più di un "film di fantascienza" e lo si scompre pian piano. Nessuna scena è gettata ad occhio, tutto fa parte di un puzzle che Nolan disegna dal principio ma che l'osservatore non coglie a primo impatto. Nolan realizza un flusso di emozioni che prende pian piano lo spettatore sino a portarlo a provare le stesse emozioni dei personaggi. Interstellar è sicuramente un film da vedere, riflettendo su molte cose che non voglio spoilerare.
-Andrea Tursi
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pisiran
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venerdì 7 novembre 2014
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lontano anni luce..............
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Farei torto al genio di Stanley Kubrick se solo mi permettessi un paragone con 2001 Odissea nello spazio del 1968.
Interstellar pur ricalcando il genere, è lontano anni luce da quella pellicola ancora ineguagliata, pur nei numerosi tentativi fatti da diversi cineasti nel tempo.
Non solo oggi si hanno a disposizione mezzi che allora il "genio del Bronx" manco sognava, (chissa cosa potrebbe fare oggi ,con la tecnologia del momento), ma è tutto l'insieme che manca in grandezza, ad iniziare dalle musiche, per andare alla fotografia , agli stessi costumi che non trasmettono nulla di esaltante.
Interstellar rimane un film per spettatori poco esigenti e mi dispiace per l'attore protagonista Matthew McConaughey avendolo ammirato in altre situazioni.
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Farei torto al genio di Stanley Kubrick se solo mi permettessi un paragone con 2001 Odissea nello spazio del 1968.
Interstellar pur ricalcando il genere, è lontano anni luce da quella pellicola ancora ineguagliata, pur nei numerosi tentativi fatti da diversi cineasti nel tempo.
Non solo oggi si hanno a disposizione mezzi che allora il "genio del Bronx" manco sognava, (chissa cosa potrebbe fare oggi ,con la tecnologia del momento), ma è tutto l'insieme che manca in grandezza, ad iniziare dalle musiche, per andare alla fotografia , agli stessi costumi che non trasmettono nulla di esaltante.
Interstellar rimane un film per spettatori poco esigenti e mi dispiace per l'attore protagonista Matthew McConaughey avendolo ammirato in altre situazioni. Già il vedere due Astronauti che riescono a saltarsi addosso su un pianeta distante anni luce dalla Terra e litigare dà il senso di pochezza di tutta la pellicola. Per chi fosse amante del genere si riveda pure il film di Kubrick che sicuramente lo allieterà maggiormente. E ai fratelli Nolan che hanno scritto e confezionato il film auguro imprese migliori. Pisiran-Vr
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gianlucabd
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venerdì 7 novembre 2014
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impeccabile
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Nolan non delude con Interstellar, e tesse la trama di un kolossal dove non mancano sentimenti, mistero e scienza. C'è ben poco di fantascientifico in questo film: nulla infatti è lasciato al caso, ogni cosa è curata nei minimi particolari ed è governata da leggi fisiche che portano ad uno sviluppo con moltissimi colpi di scena. Ma queste leggi non possono governare i sentimenti di un padre che fà di tutto per poter tornare dai suoi figli, e il gesto eroico del sacrificare se stesso per poter preservare il patrimonio genetico umanitario non è altro che un tentativo disperato per poterli rivedere; lì che gli spettatori sono chiamati ad esprimere tutta la loro umanità, nella scena dello scaffale.
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Nolan non delude con Interstellar, e tesse la trama di un kolossal dove non mancano sentimenti, mistero e scienza. C'è ben poco di fantascientifico in questo film: nulla infatti è lasciato al caso, ogni cosa è curata nei minimi particolari ed è governata da leggi fisiche che portano ad uno sviluppo con moltissimi colpi di scena. Ma queste leggi non possono governare i sentimenti di un padre che fà di tutto per poter tornare dai suoi figli, e il gesto eroico del sacrificare se stesso per poter preservare il patrimonio genetico umanitario non è altro che un tentativo disperato per poterli rivedere; lì che gli spettatori sono chiamati ad esprimere tutta la loro umanità, nella scena dello scaffale. Il finale è uno dei più commoventi di questi ultimo anni, dove si fondono i due piani narrativi che si erano sviluppati in tutto l'arco del film: un padre non dovremme mai vedere la propria figlia morire.
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ag1969
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venerdì 7 novembre 2014
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un fantapasticcio
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L'attesa era altissima ma si capisce fin dai primi fotogrammi che il regista di Memento e Inception ha fatto cilecca. Dialoghi imbarazzanti, raffica di teorie scientifiche bislacche che stordirebbe anche Stephen Hawking ed ettolitri di melassa farciscono per 168 interminabili minuti l’ultimo fanta-pasticcio di Cristopher Nolan. Nel film un'ora nello spazio equivale a 7 anni sulla terra, e io aggiungerei anche in sala tra gli spettatori. Aridatece Batman.
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mcmurphy92
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venerdì 7 novembre 2014
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un passo in avanti per nolan
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Cristopher Nolan concepisce il suo primo space movie,un grande film sotto tutti i punti di vista,ricalca punto per punto le varie componenti del film cominciando a parlare di Matthew McConaughey,che ha realizzato una delle sue miglior interpretazioni al livelli di Dalla Buyers Club.
Hans Zimmer crea una delle sue migliori colonne sonore che si amalgama perfettamente con ogni situazione del film creando un patos sensazionale,mescolando e unendo benissimo i sentimenti dei protagonista con i loro parenti della terra.
Cristopher Nolan e Jonothan Nolan sono riusciti a creare una sceneggiatura originale nonostante i difficili temi da trattare e ogni piccolo particolare e ricreato perfettamente grazie alla regia di Nolan.
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Cristopher Nolan concepisce il suo primo space movie,un grande film sotto tutti i punti di vista,ricalca punto per punto le varie componenti del film cominciando a parlare di Matthew McConaughey,che ha realizzato una delle sue miglior interpretazioni al livelli di Dalla Buyers Club.
Hans Zimmer crea una delle sue migliori colonne sonore che si amalgama perfettamente con ogni situazione del film creando un patos sensazionale,mescolando e unendo benissimo i sentimenti dei protagonista con i loro parenti della terra.
Cristopher Nolan e Jonothan Nolan sono riusciti a creare una sceneggiatura originale nonostante i difficili temi da trattare e ogni piccolo particolare e ricreato perfettamente grazie alla regia di Nolan.
Un film assolutamente da vedere che vi donerà mille emozioni e gioie,uno dei suoi film più riusciti a mio avviso e anche il suo film più adulto e meglio riuscito.
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antonio montefalcone
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venerdì 7 novembre 2014
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la grande forza dell’amore può spezzare la fisica.
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“Interstellar”, l’ultimo spettacolare film firmato da quel grande prestigiatore cinematografico che è Christopher Nolan, è un’apprezzabile opera che, tra pregi e difetti, riesce almeno in uno dei suoi obiettivi: meravigliare e regalare stupore allo spettatore. Le potenti immagini e il forte spettacolo visivo riescono a oscurare almeno in parte i suoi limiti e trasportare lo spettatore in una vera e propria esperienza cinematografica (non a caso filmata con pellicola 70 mm e per schermi IMAX). Ma se il linguaggio visivo è stilisticamente e tecnicamente impeccabile (vedi su tutto la bella sequenza del wormhole), non altrettanto si può dire per alcuni aspetti e scelte della parte narrativa. Preso spunto da un trattato di Kip Thorne, un fisico della Caltech impegnato nello studio della fisica gravitazionale, la sceneggiatura (firmata dal regista col fratello Jonathan) si poggia con rigore e fedeltà su una base scientifica che, tranne per alcune eccezioni, è valida e solida, e dona un tocco realistico e quasi documentaristico all’intera vicenda (l’attraccaggio dei moduli spaziali, la vita all’interno della navicella, la meraviglia del cosmo e del wormhole, il problema del diverso scorrere del tempo legato ai viaggi interstellari e al paradosso dei gemelli).
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“Interstellar”, l’ultimo spettacolare film firmato da quel grande prestigiatore cinematografico che è Christopher Nolan, è un’apprezzabile opera che, tra pregi e difetti, riesce almeno in uno dei suoi obiettivi: meravigliare e regalare stupore allo spettatore. Le potenti immagini e il forte spettacolo visivo riescono a oscurare almeno in parte i suoi limiti e trasportare lo spettatore in una vera e propria esperienza cinematografica (non a caso filmata con pellicola 70 mm e per schermi IMAX). Ma se il linguaggio visivo è stilisticamente e tecnicamente impeccabile (vedi su tutto la bella sequenza del wormhole), non altrettanto si può dire per alcuni aspetti e scelte della parte narrativa. Preso spunto da un trattato di Kip Thorne, un fisico della Caltech impegnato nello studio della fisica gravitazionale, la sceneggiatura (firmata dal regista col fratello Jonathan) si poggia con rigore e fedeltà su una base scientifica che, tranne per alcune eccezioni, è valida e solida, e dona un tocco realistico e quasi documentaristico all’intera vicenda (l’attraccaggio dei moduli spaziali, la vita all’interno della navicella, la meraviglia del cosmo e del wormhole, il problema del diverso scorrere del tempo legato ai viaggi interstellari e al paradosso dei gemelli). Eppure dopo una magnifica prima parte descrittiva di un futuro terrestre dalle cupe, inquietanti atmosfere, molto più credibile e interessante della seconda, tutto sembra svilupparsi su percorsi più riduttivi e confusi. Il film si perde in eccessivi intellettualismi e viene schiacciato dal peso delle sue ambizioni. Non giovano l’eccesso di spiegazioni scientifiche, l’eccesso di ambizioni filosofiche e le troppe storie all’interno di una trama che, seguendo due piste narrative (la sopravvivenza dell'umanità su altri mondi e il rapporto padre-figlia separati improvvisamente, ma legati da un grande amore) è efficace quando queste sono divise ma debole quando sono unite. Questa forzata convivenza finale tra scienza e sentimento, dilemmi morali e ossessioni intimistiche, rendono diseguale il film. Così come tutto l’impianto immaginifico, in fondo privo di una vera visionarietà. Ciò malgrado il messaggio finale passa in modo intenso: l’Amore è più vitale di qualsiasi forza misteriosa e trascende lo Spazio e il Tempo. Merito anche di un accurato ritratto dei personaggi e di un cast straordinario (il Cooper di Matthew McConaughey e sua figlia Murph sono convincenti, e non a caso ci sono molti primi piani e toccanti scene), ma anche di una regia che articola i piani narrativi, rende discontinui i ritmi, non teme l’eccessiva durata, si affida a un maestoso lavoro scenografico/fotografico e all'ottimo utilizzo di montaggio, musica e CGI integrati nel plot e mai gratuiti. La fantascienza autoriale degli anni ’60/’70, i film e la poetica di Spielberg, il “Contact” di Zemeckis, lo spazio come ultima frontiera e il viaggio come esperienza metafisica dentro di noi, gli omaggi a Kubrick (ma “2001 Odissea nello spazio” è ancora ineguagliabile) e a Tarkovskij, il destino autodistruttivo dell’uomo e la fiducia nelle sue capacità, il legame familiare e la voglia di sopravvivenza, il desiderio di conoscere o scoprire il nuovo (“esploratori”) e quello di conservazione (“guardiani”), tensione e avventura, sacrificio e superamento dei propri limiti, e altro ancora è raccontato e rappresentato con sincera, lodevole passione da Nolan; e questa sua ultima fatica, malgrado tutto, sa come coinvolgerci e affascinarci.
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acasatua
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venerdì 7 novembre 2014
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povero stanley kubrick , si rivoltera' nella tomba
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FILM visto ieri sera presso multisala uci di assago (mi)
film pessimo, plagiato, copiato, pieno zeppo di errori scientifici, ignoranza,banalità.
se non sei Kubrik lascia stare! lo hanno già fatto 40 anni fa e molto molto meglio! cosa serve copiare qua e la ed alla fine tirare i remi in barca per finire in bene?
da un certo punto in poi si percepisce che non si sa piu' dove andare a parare fino al finale davvero pessimo,bonario,scontato.
allo stesso modo pessimi i due attori sopratutto anne hathaway, non si comprende come possa definirsi attrice
lui invece tutto pomposità ed atteggiamenti da super eroe marvel in contesto totalmente diverso
in sostanza ,tanta attesa per nulla,per vedere una brutta c
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FILM visto ieri sera presso multisala uci di assago (mi)
film pessimo, plagiato, copiato, pieno zeppo di errori scientifici, ignoranza,banalità.
se non sei Kubrik lascia stare! lo hanno già fatto 40 anni fa e molto molto meglio! cosa serve copiare qua e la ed alla fine tirare i remi in barca per finire in bene?
da un certo punto in poi si percepisce che non si sa piu' dove andare a parare fino al finale davvero pessimo,bonario,scontato.
allo stesso modo pessimi i due attori sopratutto anne hathaway, non si comprende come possa definirsi attrice
lui invece tutto pomposità ed atteggiamenti da super eroe marvel in contesto totalmente diverso
in sostanza ,tanta attesa per nulla,per vedere una brutta copia di molti film gia fatti e rifatti, confuso,insipido senza senso
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evildevin87
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venerdì 7 novembre 2014
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l'odissea nello spazio secondo nolan
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Regista messo troppo in mezzo il buon Christopher Nolan: il mondo sembra essere diviso fra chi lo ama e chi lo odia, e per questo dobbiamo ringraziare la trilogia del cavaliere oscuro, progetto che ha fatto conoscere il nome del suddetto regista al mondo intero quando poi aveva già dato prova del suo talento col notevole Memento (che personalmente considero il suo capolavoro).
Con "Interstellar" Nolan si distacca completamente da tutto ciò che ha fatto in passato, strizzando l'occhiolino a quel grande capolavoro di "2001: Odissea nello Spazio", senza pretendere di sostituirsi a quest'ultimo ma bensì facendo tesoro delle basi gettate dal maestro Kubrick per poi costruirci sopra un'opera personalissima e riuscita.
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Regista messo troppo in mezzo il buon Christopher Nolan: il mondo sembra essere diviso fra chi lo ama e chi lo odia, e per questo dobbiamo ringraziare la trilogia del cavaliere oscuro, progetto che ha fatto conoscere il nome del suddetto regista al mondo intero quando poi aveva già dato prova del suo talento col notevole Memento (che personalmente considero il suo capolavoro).
Con "Interstellar" Nolan si distacca completamente da tutto ciò che ha fatto in passato, strizzando l'occhiolino a quel grande capolavoro di "2001: Odissea nello Spazio", senza pretendere di sostituirsi a quest'ultimo ma bensì facendo tesoro delle basi gettate dal maestro Kubrick per poi costruirci sopra un'opera personalissima e riuscita.
Il film in questione è un blockbuster ambizioso e che mette in gioco, tramite la storia che racconta, diversi sottotesti e tematiche profonde. La distorsione spazio-temporale, l'inquinamento del pianeta Terra, viaggi in bilico tra sogno e realtà, riflessioni sulla forza dei sentimenti e sulla psiche umana... si può trovare tutto questo all'interno di questo film.
La storia è ambientata in un futuro distopico che visibilmente non si discosta troppo dal presente, in cui le risorse del pianeta diminuiscono sempre più e costringono la maggior parte degli abitanti a coltivare la terra. In seguito al rintracciamento di una base Nasa da parte di Cooper e della figlia Murph, Cooper finirà per imbarcarsi in una importante missione: partire alla volta dell'altro capo dell'universo attraverso un wormhole trovato vicino a Saturno alla ricerca di pianeti ove la vita sia possibile.
Il film presenta delle pecche soprattutto nella sceneggiatura: alcuni personaggi soffrono di una caratterizzazione povera e finiscono per sembrare stupidi, senza contare che alcune eventi non si capiscono e in certi momenti soventra la confusione. Ma nonostante le varie cadute di tono il film riesce, grazie all'eccelsa regia, a tenere alta l'attenzione e a risultare perfettamente riuscito negli intenti grazie alla travolgente parte finale (forse un po' mielosa ma efficace), che risolleva vertiginosamente il tono del film. A dare man forte a tutto questo c'è anche la potenza impattante delle immagini e la colonna sonora di Hans Zimmer, eccelsa e incalzante come sempre.
Nonostante gli innegabili difetti il film si mostra essere un prodotto di intrattenimento di altissimo livello, nonchè un gran bell'esempio di film di fantascienza come non se ne vedeva da anni. Grazie Nolan, per questa bellissima opera.
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antonella94
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venerdì 7 novembre 2014
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nolan...immenso
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Nolan e lo spazio..il timore di una delusione,di un dejà vu di fantascienza..e invece,immenso!Ti colpisce al cuore, ti spreme il cervello..difficile,profondo.Ti trascina in uno spazio ostile,nell'ignoto più terrificante eppure non vieni sopraffatto dall'angoscia perchè l'amore sovrasta tutto.Perfetto,da rivedere e rivedere,come i suoi Batman!
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