ardoedo
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venerdì 7 novembre 2014
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imperdibile
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Sarò breve: questo film entra di diritto nel club dei film "unici" da riguardare più e più volte.
la storia, almeno inizialmente, non appare imprevedibile e ricca di sorprese: Terra che sta diventando inabitabile, quindi serve un altro mondo dove abitare, quindi ecco il progetto dell viaggio interstellare. Ma ecco la rivoluzione: non ci si sofferma più nel mostrare le solite pompose scene tipiche dei film spaziali (piloti che si preparano, musiche eroiche, sfrenata dettagliatura delle navicelle spaziali), ma si vada dritti al cuore della narrazione. Alcuni dei vari accadimenti nello spazio non sono di immediata comprensione per lo spettatore, quasi una conseguenza logica vista la mole di nozioni tecniche su cui si basano: ma questo mi è piaciuto, attriubuisce una certo realismo e una logica che sfuggono allo spettatore "medio", ma che vengono più che esaurientemente rese afferrabili col proseguire della trama.
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Sarò breve: questo film entra di diritto nel club dei film "unici" da riguardare più e più volte.
la storia, almeno inizialmente, non appare imprevedibile e ricca di sorprese: Terra che sta diventando inabitabile, quindi serve un altro mondo dove abitare, quindi ecco il progetto dell viaggio interstellare. Ma ecco la rivoluzione: non ci si sofferma più nel mostrare le solite pompose scene tipiche dei film spaziali (piloti che si preparano, musiche eroiche, sfrenata dettagliatura delle navicelle spaziali), ma si vada dritti al cuore della narrazione. Alcuni dei vari accadimenti nello spazio non sono di immediata comprensione per lo spettatore, quasi una conseguenza logica vista la mole di nozioni tecniche su cui si basano: ma questo mi è piaciuto, attriubuisce una certo realismo e una logica che sfuggono allo spettatore "medio", ma che vengono più che esaurientemente rese afferrabili col proseguire della trama. Inutile vermante soffermarsi sulla qualità tecnica del film, con effetti speciali di prima qualità e ottima fattura. Dal punto di vista contenutistico sono rimasto a bocca aperta riguardo ad un aspetto particolare: una nemmeno troppo implicita ammissione dell'esistenza di "esseri/essere" superiore all'uomo e non vincolato alla nostra esistenza tridimensionale, forse un nuovo modo di legare visioni trascendenti con la concezione puramente scientifica della realtà. In buona parte del film io ho avuto i brividi, specialmente quando venivano ad avere vero "contatto" momenti storico-temporali all'apparenza lontanissimi. Rivelazioni inaspettate che ci fanno sforzare all'ennessima potenza per capire momenti e scene visti nella parte iniziale del film, e questo ho amato di questa pellicola: la mia mente non si è mai soffermata a notare il singolo dettaglio perchè troppo impegnata a seguire il senso logico degli accadimenti, che si legano tra loro in un rapporto semplicemente geniale, di non immediata comprensione forse, ma geniale.
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(di pisiran)
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luigiruf
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venerdì 7 novembre 2014
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il film del decennio
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Dopo Contact (nel quale il protagonista aveva già svolto un eccellente interpretazione) ecco finalmente che viene affrontato il vero problema dell'umanità. Dopo 45 anni dallo sbarco sulla Luna siamo arrivati a "volgere lo sguardo dal cielo al fango". Tagliate le spese per le missioni spaziali ("quante persone si potebbero sfamare nel terzo mondo" era la giustificazione di allora) siamo diventati schiavi dell'economia.
Il film mette a nudo tutto queste cose, con in più le problematiche umane dei voli spaziali, le teorie cosmologiche derivate dalla teoria della relatività di Einstein.
Un vero e proprio pugno nello stomaco il trascorrere degli anni sulla terra rispetto ai tempi (risibili) nello spazio.
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Dopo Contact (nel quale il protagonista aveva già svolto un eccellente interpretazione) ecco finalmente che viene affrontato il vero problema dell'umanità. Dopo 45 anni dallo sbarco sulla Luna siamo arrivati a "volgere lo sguardo dal cielo al fango". Tagliate le spese per le missioni spaziali ("quante persone si potebbero sfamare nel terzo mondo" era la giustificazione di allora) siamo diventati schiavi dell'economia.
Il film mette a nudo tutto queste cose, con in più le problematiche umane dei voli spaziali, le teorie cosmologiche derivate dalla teoria della relatività di Einstein.
Un vero e proprio pugno nello stomaco il trascorrere degli anni sulla terra rispetto ai tempi (risibili) nello spazio. Poche ore su un allagato pianeta remoto con equivalenza di decenni sulla terra.
La solitudine, infinita del superamento dell'orizzonte degli eventi (visto in serata devo ammettere che ho dormito poco per come mi hanno impressionato alcune situazioni).
Qualcuno banalmente troverà dei riferimenti sia con il su citato Contact, sia con il celeberrimo 2001 di kubrick, ma non ritengo che si possa parlare neppure di inspirazione in quanto essendo gli argomenti simili e le nostre conoscienze sostanzialmente identiche ad allora, giocoforza alcuni scenari possono essere associati gli uni agli altri. In questo caso il viaggio finale del protagonista può solo essere associato superficialmente a quello del capolavoro di Kubrick. Quì entra in gioco il multiverso speculare dello spazio/tempo in un gioco veramente stimolante e coinvolgente, dove lo spettatore è realmente parte attiva di un disegno quasi divino.
Insomma finalmente la fantascienza ha fatto un deciso salto avanti, sia dal punto di vista teorico/quasi teologico, sia da quello introspettivo ed umano.
E Christopher Nolan entra di diritto nella storia come l'erede di kubrick, con un'opera che speriamo stimoli altri a tentare di dare qualcosa di più che pistolettate e scazzotate o, peggio le solite storie sentimentali da quattro soldi.
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mtosco
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venerdì 7 novembre 2014
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"cinema" allo stato puro
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Ottimo film, ottima fotografia e super colonna sonora di Zimmer. Ottimo il lavoro degli sceneggiatori, capaci di impregnare sapientemente sentimenti, azione, scienza e fantascienza senza mai dare nulla per scontato. Insomma, Interstellar è il cinema.
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keyser.soze
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venerdì 7 novembre 2014
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2014: la nuova odissea nello spazio.
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Avevo aspettative enormi per questo film essendo Nolan il mio regista preferito. Posso dire che sono state ripagate in piego. Un viaggio di 2 ore e 50 minuti nello spazio, tra gravità, relatività, pianeti e spazi sconosciuti. Colonna sonora, come sempre, favolosa di Hans Zimmer. Film che emoziona molto, tratta molti tempi importanti come il rapporto padre-figlia, il cambiamento climatico e le sue drammatiche conseguenze, l'infinita piccolezza e impotenza dell'uomo rispetto all'universo. Si sente moltissimo l'influenza di Kubrick, ma è risaputo che ogni film di fantascienza di questo genere dal 1969 in poi abbia preso molti spunti da Odissea nello spazio. Interstellar supera, secondo me, Gravity (che reputo un ottimo film) che aveva puntato sull'intensità interpretativa di Sandra Bullock e sugli effetti speciali.
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Avevo aspettative enormi per questo film essendo Nolan il mio regista preferito. Posso dire che sono state ripagate in piego. Un viaggio di 2 ore e 50 minuti nello spazio, tra gravità, relatività, pianeti e spazi sconosciuti. Colonna sonora, come sempre, favolosa di Hans Zimmer. Film che emoziona molto, tratta molti tempi importanti come il rapporto padre-figlia, il cambiamento climatico e le sue drammatiche conseguenze, l'infinita piccolezza e impotenza dell'uomo rispetto all'universo. Si sente moltissimo l'influenza di Kubrick, ma è risaputo che ogni film di fantascienza di questo genere dal 1969 in poi abbia preso molti spunti da Odissea nello spazio. Interstellar supera, secondo me, Gravity (che reputo un ottimo film) che aveva puntato sull'intensità interpretativa di Sandra Bullock e sugli effetti speciali. Molto bravi tutti gli attori, Matthew McConaughey in forma strepitosa da qualche anno a questa parte, ottime anche Anne Hathaway e Jessica Chastain. Da vedere e rivedere.
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(di pisiran)
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william anonimo
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venerdì 7 novembre 2014
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dove nessuno è mari riuscito ad arrivare
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Impari ad attendere un film per mesi, a volte anche per anni, e sempre più spesso si corre il rischio di uscire dal cinema delusi, amareggiati o nel migliore dei casi con l’amaro in bocca.
Queste erano le paure che temevo di riscontrare dopo la visione di Interstellar, ma fortunatamente non è stato cosi, anzi… il film è stato una sorpresa come poche, un capolavoro che indubbiamente è riuscito a spingersi dove nessuno, a parere mio, è mai riuscito a giungere (o almeno a giungervi con successo)
Ma iniziamo dall’inizio. Il film si apre che in un epoca futura non ben specificata, capiamo soltanto che si tratta di un futuro distopico in cui la terra sembra quasi invitare (non molto gentilmente) l’essere umano ad abbandonarla.
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Impari ad attendere un film per mesi, a volte anche per anni, e sempre più spesso si corre il rischio di uscire dal cinema delusi, amareggiati o nel migliore dei casi con l’amaro in bocca.
Queste erano le paure che temevo di riscontrare dopo la visione di Interstellar, ma fortunatamente non è stato cosi, anzi… il film è stato una sorpresa come poche, un capolavoro che indubbiamente è riuscito a spingersi dove nessuno, a parere mio, è mai riuscito a giungere (o almeno a giungervi con successo)
Ma iniziamo dall’inizio. Il film si apre che in un epoca futura non ben specificata, capiamo soltanto che si tratta di un futuro distopico in cui la terra sembra quasi invitare (non molto gentilmente) l’essere umano ad abbandonarla. Ho avuto l’impressione che le tempeste di sabbia che sconvolgono il nostro pianeta e la Piaga che distrugge i nostri raccolti, volessero sussurrarci “basta, non sono più in grado di ospitarvi. Ora dovete trovarvi un altro posto dove vivere.” Quasi come se la terra si fosse stancata di noi (e chi potrebbe darle torto?). E già nei primi minuti che si coglie una prima fetta di originalità da parte dei fratelli Nolan. Si tratta di un film di fantascienza, come gia detto ambientato in un prossimo futuro, ma la terra è rappresentata come se si vivesse negli anni novanta, senza macchine volanti o vestiti appartenenti a una moda improponibile. Vi ricordate LOST IN SPACE? Anche in quel film si tratta del viaggio interstellare per trovare un altro mondo ma vediamo una terra completamente diversa dalla nostra, e lì troviamo una terra dove le navicelle spaziali sono le normali utilitarie e le strade di asfalto un ricordo passato. I fratelli Nolan invece si distaccano da quest’immaginario per rendere ancora più verosimile il nostro pianeta, per farci credere più facilmente che già al giorno d’oggi, dove il futuro sono contadini con un camioncino, la terra si sta ribellando a noi.
Successivamente abbiamo un’ellissi temporale non indifferente. Cooper e gli altri astronauti non li vediamo in alcun tipo di addestramento o preparazione per il viaggio che si apprestano ad affrontare, ma dopo un semplice conto alla rovescia partono alla volta di una nuova galassia. Un scelta coraggiosa a parere mio quella di fare questo grande salto temporale. Non c’è alcuna scena di addestramento stile ARMAGGEDON perché sullo schermo bisogna vedere ciò che davvero serve allo sviluppo della trama. E i fratelli Nolan hanno un vero e proprio talento nel mostrare solo quello che ci serve per apprezzare al meglio un film di quasi tre ore, dove nulla è lasciato al caso, nessuna parola, nessuna virgola è fuori posto.
La regia, il montaggio, la scenografia, gli effetti visivi la colonna a sonora si sposano cosi perfettamente da rendere ogni singolo secondo estremamente suggestivo, quasi come se stessimo vedendo per la prima volta un film ambientato nello spazio, quasi come GUERRE STELLARI e STAR TREK non siano mai esistiti.
È stato un piacere notare come le riprese “esterne” alla navicella con cui gli astronauti navigano nello spazio sono lasciate nell assoluto silenzio per rendere al meglio la sensazione di trovarci per davvero nell spazio profondo dove nemmeno le propulsioni della nave o le esplosioni emettono il minimo suono, come invece siamo stati abituati a credere da altri film fantascientifici.
La colonna sonora è studiata nel minimo dettaglio per esasperare ogni momento critico e commovente rendendo impossibile che lo spettatore non si senta partecipe del dolore, del pericolo e della gioia che provano i protagonisti.
Persino i pianeti visitati sono estremamente suggestivi, nulla di troppo costruito, nessun ambientazione troppo aliena per i nostri occhi ma i pianeti sui cui i protagonisti mettono piede danno davvero l’idea che non si tratti del pianeta terra ma di qualcosa di assolutamente simile e al tempo stesso assolutamente diverso. Il film nel suo insieme centra perfettamente il segno. È in grado di trasmettere un fascino tremendamente angosciante verso l’ignoto, un profondo legame tra terrore e senso di sopravvivenza e desiderio di salvare non tutti i miliardi di abitanti della terra, ma solo le persone giuste: le persone che il protagonisti amano.
Le ripercussioni filosofiche sulla trama del film sono molteplici, ognuno vede ciò che preferisce, perché anche se in chiave fantascientifica, i fratelli Nolan secondo me hanno voluto inserire qualcosa di spirituale, come suggerito nella prima metà del film in cui i protagonisti sono convinti che “loro” li stiano aiutando a salvarsi. Per evitare spoiler non specificherò chi sono questi “loro” ma se sarete cosi attenti da coglierne i significato alla fine del film credo che rimarrete assolutamente stupefatti dalla risposta. Non sarà nulla che non sia stato già raccontato, ma il fascino con cui l’elemento spirituale ci viene inculcato lentamente non può lasciare indifferenti.
Sono tantissime le cose che ho tralasciato in questa recensione e vorrei avere la possibilità di parlare di ogni singolo minuto ma ci vorrebbe una video recensione per farlo. Per tanto non posso fare altro che augurarvi una buona visione, consigliarvi di sedervi comodi, di allacciarvi le cinture e lasciarvi trasportare verso nuovi mondi, perché la magia di questo film non è il punto di arrivo, ma l’intero viaggio.
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[+] brend
(di ceresfelipe)
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vincenzo ambriola
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venerdì 7 novembre 2014
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un intreccio elegante di piani narrativi
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La razza umana rischia di estinguersi perché la Terra è stravolta da una piaga apocalittica, causata dall'eccessivo sfruttamento delle sue risorse ecologiche. Come estrema ratio, la NASA organizza una migrazione verso un sistema solare lontano, sfruttando le caratteristiche spazio-temporali dell'universo. Un film che si svolge su numerosi piani narrativi, ognuno ricco e articolato, che si intrecciano elegantemente senza sbavature o cadute di stile. Il piano fantascientifico è quello più complesso, con un continuo riferimento alla fisica quantistica e agli ultimi sviluppi della teoria della gravità. La piena comprensione di questo piano è rivolta a quei pochi esperti che conoscono la materia mentre agli altri Nolan offre una chiave di lettura semplice e didascalica.
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La razza umana rischia di estinguersi perché la Terra è stravolta da una piaga apocalittica, causata dall'eccessivo sfruttamento delle sue risorse ecologiche. Come estrema ratio, la NASA organizza una migrazione verso un sistema solare lontano, sfruttando le caratteristiche spazio-temporali dell'universo. Un film che si svolge su numerosi piani narrativi, ognuno ricco e articolato, che si intrecciano elegantemente senza sbavature o cadute di stile. Il piano fantascientifico è quello più complesso, con un continuo riferimento alla fisica quantistica e agli ultimi sviluppi della teoria della gravità. La piena comprensione di questo piano è rivolta a quei pochi esperti che conoscono la materia mentre agli altri Nolan offre una chiave di lettura semplice e didascalica. Il piano emotivo è fortemente incardinato sulla forza dell'amore che agisce su di noi, spingendoci a prendere decisioni, ritenute giuste e obbligate, anche in contrapposizione con chi la pensa diversamente. Il piano etico è sapientemente affrontato prima sui robot, con l'uso peculiare della percentuale di sincerità e umorismo, e poi sugli umani, con il conflitto tra interessi personali e dell'umanità. Infine, il piano spettacolare è rigoroso, apparentemente semplice nel suo rigore stilistico: gli ambiente spaziali sono infatti difficili da riprodurre senza cadere nel ridicolo o nel già visto. Nolan ci riesce, da grande maestro.
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pao_1093
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venerdì 7 novembre 2014
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immenso e confuso allo stesso tempo
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Immenso ovviamente per il cast, la scenografia, le musiche, la suspance finale che riesce a creare un'attrazione allo schermo esorbitante. Ancora una volta i protagonisti si rivelano essere attori di serie A con la consapevolezza di recitare all'interno di infiniti dubbi e perplessitá. Altrettanto bisogna dire delle riprese: come al solito Nolan non lascia nulla al caso e nessuna scena/immagine é posizionata a caso all'interno dell'intero puzzle. Confuso peró perché cerca di rispondere ad interrogativi interstellari con la fisica quantistica (non a tutti chiara ovviamente), ma allo stesso tempo inserendo dei tasselli al di sopra delle capacitá cognitive di una persona media.
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Immenso ovviamente per il cast, la scenografia, le musiche, la suspance finale che riesce a creare un'attrazione allo schermo esorbitante. Ancora una volta i protagonisti si rivelano essere attori di serie A con la consapevolezza di recitare all'interno di infiniti dubbi e perplessitá. Altrettanto bisogna dire delle riprese: come al solito Nolan non lascia nulla al caso e nessuna scena/immagine é posizionata a caso all'interno dell'intero puzzle. Confuso peró perché cerca di rispondere ad interrogativi interstellari con la fisica quantistica (non a tutti chiara ovviamente), ma allo stesso tempo inserendo dei tasselli al di sopra delle capacitá cognitive di una persona media. Non tutti riescono a cogliere il tutto alla prima vista. Va rivisto almeno 2-3 volte. Detto questo rimane comunque uno dei film che si candida per essere tra i top fantascientifici del nuovo millennio indubbiamente. Probabilmente ricopre la prima posizione.
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paulnacci
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venerdì 7 novembre 2014
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fa pensare
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Bellissimo film di Nolan , nel quale si mischia la scienza la fantascienza e la psicologia umana !Nonchè un avvertimento sullo sfruttamento delle risorse del nostro pianeta . Molto curati gli effetti speciali soprattutto le scene nello spazio , belle le citazioni di 2001 ad esempio il rapporto tra uomo e robot nonchè la sua forma di monolite . Un pò complicato e di difficile comprensione la parte dell' attraversamento del buco nero e conseguente sblazo temporale, ma comuqnue molto coinvolgente la scena della libreria. Interessante anche la parte sull' istinto di sopravvivenza che ha poi la meglioanche sui valori morali.
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lorenzo iorio
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venerdì 7 novembre 2014
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film sopravvalutato, interessante solo a tratti
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Ho trovato il film alquanto sopravvalutato.
La sceneggiatura è debole e un pò abborracciata: troppa carne al fuoco senza la possibilità di seguirla per davvero. A volte è proprio sfilacciata: molti nessi non si capsicono.
Gli attori, a parte il protagonista, sono modesti.
Gli effetti speciali avrebbero potuto essere ben più suggestivi e spettacolari sui due pianeti, mentre le pur ottime e realistiche raffigurazioni del buco nero si sono viste poco. Io avrei dedicato molto più tempo ad esso, imbastendo buona parte del film su di esso. In particolare, visto che dalla fisica si sa cosa accade fuori dell'orizzonte degli eventi ma non dentro, avrei dedicato buona parte del film alla navigazione dalle parti del buco nero.
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Ho trovato il film alquanto sopravvalutato.
La sceneggiatura è debole e un pò abborracciata: troppa carne al fuoco senza la possibilità di seguirla per davvero. A volte è proprio sfilacciata: molti nessi non si capsicono.
Gli attori, a parte il protagonista, sono modesti.
Gli effetti speciali avrebbero potuto essere ben più suggestivi e spettacolari sui due pianeti, mentre le pur ottime e realistiche raffigurazioni del buco nero si sono viste poco. Io avrei dedicato molto più tempo ad esso, imbastendo buona parte del film su di esso. In particolare, visto che dalla fisica si sa cosa accade fuori dell'orizzonte degli eventi ma non dentro, avrei dedicato buona parte del film alla navigazione dalle parti del buco nero.
La colonna sonora è stata ottima: ha davvero salvato il film!
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[+] forse si pretende troppo
(di danygrano)
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[+] non c'è nulla di sfilacciato
(di parieaa)
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[+] guardati paperino
(di kotoamatsukami)
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[+] il problema del "filtro personale" nel valutare
(di clipstalker)
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[+] l'intento del film era altro
(di davy_campo)
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[+] al contrario
(di flaviomarco)
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[+] siamo tutti più bravi...
(di rutger)
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[+] concordo con iorio...
(di paraffl)
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[+] sopravvalutato???
(di marco pedro lopez)
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[+] pienamente d'accordo
(di efioramonti)
[ - ] pienamente d'accordo
[+] gli effetti speciali non sono tutto
(di lucamontanariqpqp)
[ - ] gli effetti speciali non sono tutto
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tavanteros
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venerdì 7 novembre 2014
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film dell'anno
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La più grande rappresentazione di un attore su pellicola. La storia più incredibile e geniale raccontata tramite uno schermo. Una colonna sonora che ti mette i brividi dall inizio alla fine. Una regia fuori dal comune. Penso che ci tornerò almeno un altra volta a vedere questo capolavoro , senza dubbio il film dell'anno !! voto 11
[+] tornaci.......
(di pisiran)
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