Titolo originale | Kingdom of Heaven |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Spagna, Gran Bretagna |
Durata | 145 minuti |
Regia di | Ridley Scott |
Attori | Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Jouko Ahola, Shane Attwooll Tim Barlow, Christian Boeving, Marton Csokas, Samira Draa, Eriq Ebouaney, Khaled El Nabaoui, Jon Finch, Michael Fitzgerald, Brendan Gleeson, Ghassan Massoud, Kevin McKidd, Nasser Memarzia, Edward Norton, Michael Shaeffer, Michael Sheen, Alexander Siddig, David Thewlis, Ulrich Thomsen, Velibor Topic, Nikolaj Coster-Waldau. |
Uscita | venerdì 6 maggio 2005 |
MYmonetro | 2,33 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 settembre 2018
Un racconto epico che parla di tolleranza, onore e umanità, il film di Scott segue le vicende di Balian, interpretato da Orlando Bloom, un giovane cavaliere. In Italia al Box Office Le crociate ha incassato 7,5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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La sola speranza è che una volta mostrata una vicenda collocata tra la
seconda e la terza crociata, non ci raccontino in seguito la quinta e
la sesta, poi la prima e la seconda, cosi come accade in quel
labirinto che è ormai la saga di Guerre stellari. Perchè se anche un
formidabile regista come Ridley Scott, mettendo mano in quel crogiolo
storico che ha caratterizzato le crociate e che ancora in qualche modo
influenza dopo mille anni i nostri rapporti con l'estremo oriente, non
aveva molto da scegliere e seguendo le istruzioni di John Ford (L'uomo
che uccise Liberty Valance), ha optato per la leggenda, molto più
facile da manipolare, perchè con la storia non si patteggia: o la si
piega perversamente per motivi politici o se ne raccontano dei
frammenti. E quando si tratta di leggende Scott non è secondo a
nessuno, perchè può dipanare la sua mostruosa abilità nel camuffare la
realtà, fecendone la sua serva.
Fatta questa premessa, nessuno può negare che come puro racconto di
fantasia, inserito in un contesto storico, Le crociate è esattamente
ciò che lo spettatore si attende. Potrebbe paradossalmente non andare
a vederlo, immaginando vicende e battaglie omeriche, amori negati,
frasi lapidarie, il tutto assediato da musiche, corni e clangori,
ferocia guerriera, sangue a fiumi ed una fotografia monocromatica che
aggiunge a queste tenebrose vicende quell'unità, che latitando nel
contesto storico è almeno presente nello stile del racconto.
Il giovane fabbro Balian incontra un cavaliere che scopre essere suo
padre (Liam Neeson), in partenza per le crociate. Lo segue prima
riluttante e poi del tutto impegnato nella ricerca della propria
natura guerriera e della propria identità familiare. Incontra
principesse, guerrieri musulmani, re illuminati e diventa un leader,
una circostanza inspiegabile, addirittura diventa il punto di
riferimento di ogni guerriero crociato, tranne i pochi che tramano
contro di lui. E battaglie viste mille volte, ma in realtà il film
denota una certa staticità.
Dato a Scott quello che è suo: organizzazione dello spettacolo, senso
dell'epico, non possiamo ignorare ciò che ci appare come un errore
marchiano: l'avere scelto come protagonista assoluto una nullità come
Orlando Bloom. Un attore privo di personalità, di un aspetto realmente
eroico, di una possanza fisica che giustifichi le sue imprese
belliche. Vagamente prognatico, Bloom si aggira per la pellicola con
una sola espressione che possa garantirgli credibilità, quella truce,
la sola che gli permetta di mascherare la sua inadeguatezza.
Se ne Il gladiatore la forte personalità di Russell Crowe era al
servizio di una vicenda travolgente, ne Le crociate è del tutto
assente quel sentimento umanissimo di rivincità, l'offerta della
propria vita per una causa privata. Quì la coralità soffoca ogni
emozione. Quanto alle crociate sarà bene leggere qualche libro in
proposito e non sarà certo un favore reso a Ridley Scott.
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Francia, 1184. Il giovane fabbro Baliano riceve una visita da parte di un cavaliere in viaggio per la Terra Santa, cavaliere che si rivela essere suo padre. Baliano lo segue per ottenere la salvezza dell'anima sua e di sua moglie, morta suicida. Alla morte del padre, ne eredita titolo e territori e difende Gerusalemme dai Musulmani, fino a salvarla dal massacro dei suoi abitanti per [...] Vai alla recensione »
Di questo film esistono due versioni: una mutilata per il cinema, l'altra director's cut dove sono state reinserite scene che cambiano di molto la resa di quest’opera magna, un capolavoro del genere storico. Ridley Scott rispetto al suo precedente Gladiatore (già un grande film) adotta infatti un approccio nettamente più maturo, profondo e riflessivo.
Ridley Scott non delude le attese di spettacolarità. Alcuni ingredienti del successo – battaglie, medioevo, cavalleria, sacro, oriente... – sono intriseci al soggetto; la prevedibile aggiunta di una storia d’amore, con un idolo femminile per protagonista (Orlando Bloom: l’elfo Legolas del Signore degli Anelli) fa il resto.
Ridley Scott racconta un episodio delle crociate e in particolare quella serie di eventi che portarono alla riconquista, da parte dei saraceni, di Gerusalemme. Il protagonista è Balian che da umile fabbro scopre di essere il figlio di Goffredo e che partirà per Gerusalemme dove nella battaglio contro Salah al Din avrà modo di mostrare il suo valore.
Nel Medioevo Baliano (Bloom), fabbro francese, si unisce ad una compagnia di crociati diretti in Terra Santa, poiché desidera trovare perdono per le proprie malvagie azioni (un omicidio) e per il suicidio della moglie. Diventato cavaliere si schiera a fianco del re cristiano di Gerusalemme (Norton) e combatte strenuamente per la convivenza tra cristiani e musulmani.
Anno 1187. Balian di Ibelin (Orlando Bloom), maniscalco francese, dopo il suicidio della moglie e varie vicissitudini è costretto ad arruolarsi per le Crociate in terra santa dove oltre a combattere valorosamente fino all’ultimo per difendere Gerusalemme si innamorerà della regina Sybilla (Eva Green). Appunti di viaggio. Ridley Scott ("Blade Runner") con il kolossal [...] Vai alla recensione »
Non ho messo il max di stelle solo per alcuni errori storici presenti nel film, cosa che era gia accaduta a Ridley Scott gia nel Il Gladiatore, è un film eccezionale nella ricostruzione sia dei luoghi costumi trucchi e vicende (la moglie che viene seppellita senza testa e al di fuori della città xche suicida e quindi indegna) ed altri dettagli all'interno del film, la storia potrebbe tranquillamente [...] Vai alla recensione »
Scott sa fare questo genere di film, lo ha ampiamente dimostrato. Le Crociate è un bel film, in certi punti visivamente splendido, ma che pecca nella scelta di alcuni attori e nel tratto sbagliato dato ad altri personaggi. Orlando Bloom è la madre delle scelte sbagliate. Attore con un'unica espressione, per nulla carismatico, totalmente inadatto a fare il protagonista di un film del genere.
Un film è un film. Non un testo storiografico, mr. De Carlo. Forse lo ha dimenticato, obnubilato da un livore per ogni atomo del film, livore di cui non è data sapere la ragione. Ma un critico che scrive sotto i fumi del livore, mi lasci dire, non è un buon critico. E per quanto riguarda le letture di testi sulle Crociate, farebbe bene a leggerne anche lei qualcuno.
Sono molte le scene memorabili di questo film, vorrei semplicemente ricordarne una su tutte, quando perplesso il baliano domanda al saladino..., ma quanto vale gerusalemme...? il saladino... nulla, e portando le mani al petto, tutto.
Le Crociate è un ottimo film, non come il Gladiatore, ma molto più del Robin Hood sempre di Scott. Lo consiglio a tutti, ma la cosa migliore per gustarlo appieno è vederlo in Director's cut. Merita, fidatevi di me!
Apprezzo una recensione equilibrata, senza animosi eccessi in un senso o nell'altro. Chi cerca in un film come questo il Cinema, inteso come Arte, penso che abbia sbagliato scelta; questo è intrattenimento, e come tale è ben fatto. La pietra filosofale dell'Arte Cinematografica è stata ed è nelle mani di pochi grandi registi, che hanno saputo e sanno mescolare [...] Vai alla recensione »
...anzi è un film più che discreto,con bravi attori,una storia che tutto sommato è carina,musiche poco azzeccate ma belle,combattimenti ottimi e costumi pure(ma mai come quelli del signore degli anelli XD).Però non è assente da pecche,come,per essere un film storico,non rispetti la vera storia...oppure nella lunghezza:molte parti potevano anche toglierle.
Balian (Orlando Bloom) è un maniscalco francese che, con la perdita della famiglia, ha messo in dubbio le proprie convinzioni religiose. Quando il crociato Godfrey di Ibelin (Liam Neeson), di ritorno da Gerusalemme, gli comunica di essere suo padre e lo invita a seguirlo in Terra Santa (il periodo è quello della tregua tra seconda e terza Crociata), per il giovane comincia un'avventura che ne cambierà [...] Vai alla recensione »
È uno dei film più attesi dell’anno. Uscirà, in contemporanea mondiale, il 6 maggio. E non piacerà a Benedetto XVI, scommettiamo?, anche se è molto imprudente tirare la tonaca al nuovo Papa su ogni questione che lontanamente lo riguardi. Ma certo, con facile battuta, dovremmo dire che Le crociate di Ridley Scott è un film «relativista». E che il relativismo è applicato a una questione non da poco: [...] Vai alla recensione »
Circa mille anni dopo, la Pace resta sfuggente» è l'ultima battuta de «Le crociate» di Ridley Scott: come queste parole, tutto il film, lungo circa due ore e mezza, allude al presente in Medioriente, mostra di essere stato fatto per riflettere sul presente e se ciò appesantisce un poco la maggiore Guerra di Religione mai combattuta, esattezza e accuratezza sono impeccabili (salvo che dal punto di vista [...] Vai alla recensione »
È uno dei film più attesi dell’anno. Uscirà, in contemporanea mondiale, il 6 maggio. E non piacerà a Benedetto XVI, scommettiamo?, anche se è molto imprudente tirare la tonaca al nuovo Papa su ogni questione che lontanamente lo riguardi. Ma certo, con facile battuta, dovremmo dire che Le crociate di Ridley Scott è un film «relativista». E che il relativismo è applicato a una questione non da poco: [...] Vai alla recensione »
Che gli dèi di ogni cielo benedicano Ridley Scott. Lo avevamo lasciato “falco” e patriottardo nel sanguinoso Black Hawk Down ; lo ritroviamo equilibrato e pacifista, a suo modo s’intende, in questo Le crociate. Che passerà alla storia per esser il primo film hollywoodiano post-11 settembre a fornire un’immagine non offensiva, ma anzi complessa e conciliante di un leader islamico, qui nientemeno che [...] Vai alla recensione »
Se ci pensiamo, la carriera di Ridley Scott (uno dei grandi autori del cinema contemporaneo, anche se la critica tende spesso a trascurano, forse a causa delle dimensioni spesso epiche dei suoi film e del suo metodico lavoro sui generi) è percorsa da uomini (e donne) qualunque, che cercano solo pace e che forze crudeli e oscure ributtano costantemente nella mischia.
Tutto si perdona per fede (cinefila), persino il falso storico a fin di bene (spettacolare); ma quello che davvero fa cadere le braccia è il tentativo, ahinoi ricorrente, di strumentalizzare il kolossal in costume per impartire la lezioncina contemporanea. Ridley Scott, d'altronde, è un abile regista che si fa spesso scappare di mano la sceneggiatura per poter inseguire il virtuosismo fine a se stesso: [...] Vai alla recensione »
«Le Crociate» di Ridley Scott, l'ultimo dei grandi film d’impianto storico e/o mitologico (non sempre baciati dal successo, vedi «Troy» e «Alexander») sfornati da Hollywood in questi tempi, vuole essere anche un messaggio di pace. Lo dice lo stesso regista. Scott ha deciso infatti di utilizzare le Crociate, passate alla storia come missioni religiose allo scopo di cristianizzare gli infedeli, per ribadire [...] Vai alla recensione »
La Passione2 non sarà un secondo film di Me! Gibson, già seduto su una montagna di incassi da oltre 600 milioni di dollari per la sua prima opera. Candidato a rinverdire una controversia mediatica a sfondo politico-religioso-storico è la nuova pellicola Kingdom of Heaven (Regno dei Cieli), di cui è programmata l’uscita nell’estate del 2005. II tema sono le Crociate del dodicesimo secolo, con i cristiani [...] Vai alla recensione »
Era cominciata così anche la campagna pubblicitaria del film di Mel Gibson. Un articoloqua e là, su qualche giornale americano, per annunciare che l’attore aveva appena finito di girare una pellicola sulla passione del Cristo. Un anno dopo The Passion aveva incendiato i cuori e le polemiche di tutto il mondo, dividendo credenti e non credenti, attirando su di sé le feroci critiche del mondo ebraico [...] Vai alla recensione »
Non male il suggerimento di Franco Cardini, gran esperto di Crociate: «in fondo II film di Ridley Scott raccoglie già il messaggio di papa Benedetto XVI. Rigorosa difesa dell’identità cristiana e, insieme, apertura al confronto con l’Islam». In effetti, Ridley Scott ha congegnato il suo kolossal da 150 milioni di dollari in modo da non urtare troppe sensibilità: la storia che portò alla terza Crociata [...] Vai alla recensione »
Perduta la famiglia, il maniscalco Baliano sente vacillare la Fede. Proprio allora scopre di essere figlio del grande crociato Goffredo di Ibelin (Liam Neeson, che esce velocemente di scena come in "Gangs of New York") e va in Terrasanta; diventa il cavaliere perfetto; consola l'inconsolabile vedovanza con la principessa di Gerusalemme; affronta i traditori del suo stesso schieramento; difende la città [...] Vai alla recensione »
Già due settimane fa, in occasione della presentazione allo Showest, la convention degli esercenti americani, Ridley Scott aveva anticipato che Kingdom of Heaven, l'ultima sua epica fatica (uscirà in Italia a maggio), avrebbe trattato di valori, come l'onore, ormai dimenticati nella società moderna e dalla sua politica. Con queste premesse era lecito aspettarsi, dal regista che aveva adattato il disastro [...] Vai alla recensione »