uppercut
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lunedì 1 dicembre 2014
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a gabriele niola(n)
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Complimenti per la recensione, pensata ed espressa con rara attenzione.
Non ne ho solo condiviso l'abbraccio all'assunto del film rispetto alla battaglia tra natura e tecnologia. Non tanto perché non ne condivida affatto a tesi (i cieli blu e i campi coltivati sono roba da passatisti destinati all'estinzione) ma perché l'ho trovata sostenuta con un racconto tutt'altro che preciso. Altro che "invidibabile chiarezza".
Purtroppo le tempeste di sabbia, proposte nel film come una sorta di evento apocalittico di origine divina, hanno purtroppo già oggi dei fenomeni equivalenti dall'origine beni più precisa proprio in senso scientifico: è proprio l'incondizionato sviluppo tecnologico ad esserne la causa.
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Complimenti per la recensione, pensata ed espressa con rara attenzione.
Non ne ho solo condiviso l'abbraccio all'assunto del film rispetto alla battaglia tra natura e tecnologia. Non tanto perché non ne condivida affatto a tesi (i cieli blu e i campi coltivati sono roba da passatisti destinati all'estinzione) ma perché l'ho trovata sostenuta con un racconto tutt'altro che preciso. Altro che "invidibabile chiarezza".
Purtroppo le tempeste di sabbia, proposte nel film come una sorta di evento apocalittico di origine divina, hanno purtroppo già oggi dei fenomeni equivalenti dall'origine beni più precisa proprio in senso scientifico: è proprio l'incondizionato sviluppo tecnologico ad esserne la causa. Se poi verrà a mancare il grano e poi il mais e il cibo neseccario alla sopravvivenza, non ci sarà più risonanza magnetica capace di tenere... Il guasto narrativo nell'astronava di Nolan è tutto lì. Coma hanno fatto a sopravvivere per altri ottant'anni sulla terra in un quadro così catastrofico? che cosa renderà possibile e manterrà la vita sul nuovo pianeta? il grano o i robot?
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raffaele.92
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lunedì 1 dicembre 2014
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caos totale!
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Non mi aspettavo molto dal film, e fortunatamente non sono state deluse le mie aspettative! Film di un casino esagerato, dove lo fa da padrone il rumore assurdo, che rende semplice la sceneggiatura! Dal punto di vista del film ho riscontrato molta confusione, come se neanche gli autori, con lo stesso regista, avessero chiaro in mente cosa avrebbero voluto fare. Unica nota positiva, che smorza un po questo casino trasmesso per piú di due ore, é starà la bravura degli attori, in particolare del protagonista è dell'equipaggio, e della figlia da piccola! Per il resto niente, non mi ha perni ente entusiasmato!
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film80
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domenica 30 novembre 2014
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da christopher nolan mi aspettavo di piu'
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Interstellar rispetto ai precedenti film di Nolan,e' meno serio ma con piu' idee. Mi aspettavo un po' piu' da Nolan il Cavaliere Oscuro e' l'unico vero film degno di lui. Di questo alcune parti noiose altre invece interessanti. Nolan perde colpi stavolta
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italo smemo
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domenica 30 novembre 2014
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pontiggia non ha capito il film
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Peccato che Pontiggia abbia su FQ liquidato questo film come mediocre, perché la sua sprezzatura riduce inevitabilmente la complessità della rappresentazione di Nolan -dei fratelli Nolan. Sicuramente alcune porzioni del film hanno un impianto euristico, e d'altra parte un corpo a corpo cinematografico con alcune ipotesi suggestive quanto astruse della relatività einsteiniana applicata al cosmo non era di facile soluzione. Però il film è credibile, nel senso più genuino del termine, e la credibilità non viene ottenuta semplicemente al prezzo di una plausibilità scientifica, ma caratteriale. Interstellar non è un film di fantascienza, o almeno non solo. Interstellar è un dramma apocalittico, che attraversa la materia della science fiction e, per usare una metafora propria del film, attraversa la "gravità" della fiction.
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Peccato che Pontiggia abbia su FQ liquidato questo film come mediocre, perché la sua sprezzatura riduce inevitabilmente la complessità della rappresentazione di Nolan -dei fratelli Nolan. Sicuramente alcune porzioni del film hanno un impianto euristico, e d'altra parte un corpo a corpo cinematografico con alcune ipotesi suggestive quanto astruse della relatività einsteiniana applicata al cosmo non era di facile soluzione. Però il film è credibile, nel senso più genuino del termine, e la credibilità non viene ottenuta semplicemente al prezzo di una plausibilità scientifica, ma caratteriale. Interstellar non è un film di fantascienza, o almeno non solo. Interstellar è un dramma apocalittico, che attraversa la materia della science fiction e, per usare una metafora propria del film, attraversa la "gravità" della fiction. Nei momenti topici del film c'è persino una nostalgia infinita per l'impianto epico, per l'Odissea. E in questa nostra cultura se ci limitiamo a sbeffeggiare come Pontiggia i pochi elementi epici sui quali far leva nell'immaginario collettivo non ci resta altro che liquame visivo.
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raffaele.92
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domenica 30 novembre 2014
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bel caos!
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Appena entrato nella sala non mi aspettavo molto... ho pensato sin dall'inizio che il film si svolgesse sulla falsariga di "Gravity"...... anche se mi viene da dire che forse é stato anche peggio delle mie modeste aspettative!
Una trama fortemente contorta, in un palese crescendo che ci conduce ben presto al caos piú totale... sembra poi che le argomentazioni sulla ingegneria utilizzate fossero poste a caso, prive di fondamenti teorici. Film caotico, rumoroso, assurdo! Quello che mi sento di elogiare é la bravura degli attori, in particolare della piccola e chiaramente del protagonista ( ma questo era assodato!)... per il resto male!
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davide lak
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sabato 29 novembre 2014
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scienza e metafisica in un film straordinario.
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qualcuno lo ha paragonato a "2001 - Odissea nello spazio" e a suo tempo lo stesso raffronto fu fatto con "The tree of life" di Terrence Malick, con cui trovo che "Interstellar" abbia molte affinità.
Tra l'altro la protagonista Murph è interpretata, da adulta, dalla stessa attrice, la bravissima Jessica Chastain.
con "Tree of life" a mio avviso si contende il titolo di film del decennio, ma non è solo questo; entrambi i film presentano una profonda disamina dei legami tra l'universo e la realtà quotidiana di noi umani, ma da due punti di osservazione opposti.
mentre in Tree of life la cosmogonia dell'Universo fa da scenario alle vicende di una comune famiglia media americana abbracciandone i destini in un continuum spazio temporale modulato dai sentimenti e le passioni, in Interstellar il percorso è al contario: qui è l'uomo che per sua volontà e capacità si confronta con le leggi ordinarie, e per noi straordinarie, dell'universo, sobbarcandosene quegli effetti che fino a quel momento aveva potuto solo teorizzare.
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qualcuno lo ha paragonato a "2001 - Odissea nello spazio" e a suo tempo lo stesso raffronto fu fatto con "The tree of life" di Terrence Malick, con cui trovo che "Interstellar" abbia molte affinità.
Tra l'altro la protagonista Murph è interpretata, da adulta, dalla stessa attrice, la bravissima Jessica Chastain.
con "Tree of life" a mio avviso si contende il titolo di film del decennio, ma non è solo questo; entrambi i film presentano una profonda disamina dei legami tra l'universo e la realtà quotidiana di noi umani, ma da due punti di osservazione opposti.
mentre in Tree of life la cosmogonia dell'Universo fa da scenario alle vicende di una comune famiglia media americana abbracciandone i destini in un continuum spazio temporale modulato dai sentimenti e le passioni, in Interstellar il percorso è al contario: qui è l'uomo che per sua volontà e capacità si confronta con le leggi ordinarie, e per noi straordinarie, dell'universo, sobbarcandosene quegli effetti che fino a quel momento aveva potuto solo teorizzare.
consiglio vivamente a coloro che non abbiano dimestichezza con la relatività e la fisica quantistica, la visione di qualche ottimo documentario, per esempio la serie Morgan Freeman "Science" su youtube, prima di confrontarsi con "Interstellar", per poterlo apprezzare fino in fondo e con la consapevolezza che di fantascientifico nel film c'è davvero poco.
assolutamente da non perdere.
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kimo66
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sabato 29 novembre 2014
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da vedere e rivedere!
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Ancora non capisco i commenti negativi (pochi per fortuna)a questo capolavoro,ma insomma ragazzi che film avete visto? forse eravate nella sala accanto a vedere Ficarra e Picone, oppure è solo il gusto di andare controcorrente , la naturale contraddizione.
Questo film è già storia, Nolan ha aperto un nuovo capitolo ,un nuovo modo di fare cinema, le sue dinamiche ,i suoi montaggi, colpi di scena e colonna sonora fantastica! Da vedere e rivedere!
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(di italo smemo)
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enzo70
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sabato 29 novembre 2014
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nolan conferma di essere un regista stellare
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Tutto il mestiere e la capacità di visione di Nolan per raccontare una storia incredibile di un futuro, in parte, possibile. La trama sarebbe semplice se non ci si mettesse l’astrofisica, le teorie quantistiche e le mille conoscenze che l’uomo ha sviluppato nel corso della sua storia per rendere il tutto complesso; e così tra buchi neri, dimensioni dove si muovono in maniera asimmetrica spazio, tempo e gravità, Interstellar diventa un film ad intreccio dove il flash back trova la propria ragione di essere nella relatività del tempo. Ma Nolan è riuscito, comunque, a realizzare un film coraggioso anche per l’attenzione che pone alla necessità della ricerca come unico strumento per regolare il rapporto tra uomo e natura; e non a caso il protagonista, uno straordinario Matthew McConaughey, risponde alla professoressa che esalta la funzione dell’agricoltura rispetto alla ricerca ricordandole che se ci fosse stata la risonanza magnetica la moglie non sarebbe morta.
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Tutto il mestiere e la capacità di visione di Nolan per raccontare una storia incredibile di un futuro, in parte, possibile. La trama sarebbe semplice se non ci si mettesse l’astrofisica, le teorie quantistiche e le mille conoscenze che l’uomo ha sviluppato nel corso della sua storia per rendere il tutto complesso; e così tra buchi neri, dimensioni dove si muovono in maniera asimmetrica spazio, tempo e gravità, Interstellar diventa un film ad intreccio dove il flash back trova la propria ragione di essere nella relatività del tempo. Ma Nolan è riuscito, comunque, a realizzare un film coraggioso anche per l’attenzione che pone alla necessità della ricerca come unico strumento per regolare il rapporto tra uomo e natura; e non a caso il protagonista, uno straordinario Matthew McConaughey, risponde alla professoressa che esalta la funzione dell’agricoltura rispetto alla ricerca ricordandole che se ci fosse stata la risonanza magnetica la moglie non sarebbe morta. Il maggiore merito di Nolan, comunque, è quello di associare ad una storia intensa di un uomo e della figlia, intercalata dai vizi e dalle virtù degli altri protagonisti di questo film, una sceneggiatura fatta di ingegneristiche interrelazioni che funziona e non fa perdere, come accadeva in Inception, il filo allo spettatore che già è mortificato dalla sua totale ignoranza degli elementi principali di fisica, figurarsi a seguire i discorsi degli scienziati. Il film strappa quasi l’applauso alla fine, ma quel quasi è la differenza tra un gran bel film ed un capolavoro.
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frettuda22
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sabato 29 novembre 2014
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il tempo (guarda il caso) sarà il miglior giudice
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Non è semplice farsi un'opinione di un film come "Interstellar". La lunghezza importante di 169 minuti, una trama complessa che non si sforza di rendersi facile agli spettatori , una colonna sonora, anch'essa importante, sia in presenza (C'è quasi per tutta la durata del film), che per intensità e volume (Diverse volte le pareti del cinema hanno tremato) e, sopratutto, le molte sfaccettature, i molteplici livelli di interazione con la trama. I diversi temi affrontati, che presi da soli sarebbero stati sufficienti per un film a parte, possono essere complicati da seguire tutti insieme, e ovviamente, se uno di questi non è congeniale con i propri gusti rischia di penalizzare anche gli altri.
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Non è semplice farsi un'opinione di un film come "Interstellar". La lunghezza importante di 169 minuti, una trama complessa che non si sforza di rendersi facile agli spettatori , una colonna sonora, anch'essa importante, sia in presenza (C'è quasi per tutta la durata del film), che per intensità e volume (Diverse volte le pareti del cinema hanno tremato) e, sopratutto, le molte sfaccettature, i molteplici livelli di interazione con la trama. I diversi temi affrontati, che presi da soli sarebbero stati sufficienti per un film a parte, possono essere complicati da seguire tutti insieme, e ovviamente, se uno di questi non è congeniale con i propri gusti rischia di penalizzare anche gli altri. Dal mio punto di vista i due argomenti principali, quello fantascientifico e quello del rapporto padre figlia faticano a stare insieme. La parte fantascientifica è, se non complicata, non semplice. Il paragone con "2001 Odissea nello spazio", che salta subito all'occhio', è adeguato, ma fa riferimento solo, appunto, alla parte fantascientifica, mentre per la parte drammatica non mi viene in mente a cosa paragonarla, ma i vari lucciconi presenti negli occhi di molti spettatori a fine film sono grazie ad essa. Detto questo che dire del livello di ognuno di questi aspetti? Presi singolarmente mi sembra ottimo. La rappresentazione del viaggio "interstellare" mi è piaciuta, ma chi ha già visto il già citato 2001 e anche di Contact non sarà di fronte a qualcosa di inedito. La rappresentazione dei paradossi temporali, che sono la vera firma di Nolan, sono la cosa che mi è piaciuta di più, anche se il vero problema rimane l'incastro con la trama. Ecco la trama. Succedono troppe cose, su troppi livelli e la coerenza diverse volte vacilla. La parte finale, per quanto bella, sembra messa li per dare un contentino agli spettatori; ad un certo punto, quando tutto sembrava andare per il peggio mi è venuta in mente la trama del libro "La strada" (il film non l'ho visto) e ho avuto la sensazione che il finale potesse essere simile (Per fortuna no). Per quanto mi riguarda il mio giudizio è sospeso, non so se consigliarlo indistintamente a tutti. Il tempo (Guarda il caso) sarà il giudice migliore. Anche "Inception" a suo tempo fece scalpore ma, mi sembra, che con il tempo si sia ridimensionato parecchio.
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san93
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sabato 29 novembre 2014
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stellar
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Interstellar narra del viaggio di alcuni astronauti in cerca di un nuovo luogo abitabile dall'umanità dopo che la Terra è stata colpita dalla "piaga", cosa che sta per portare l'uomo all'estinzione. Film a mio parere molto bello nonostante presenti alti e bassi. Presenta molte inessattezze scientifiche, cosa che comunque per buona parte non considero un aspetto negativo dato la totale verosimiglianza alla realtà avrebbe reso impossibile lo sviluppo di una trama del genere. Certo, anche considerando questo, le scene nel "pianeta dei cavalloni" potevano essere fatte in modo un po più credibile, visto che mi riesce difficile pensare a onde di centinaia di metri strettissime intervallate da kilometri di acqua alta neanche un metro e cavalcate da una navicella spaziale che avrebbe dovuto ribaltarsi o schiantarsi e che invece non risente di fatto minimamente di tutte le sollecitazioni subite.
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Interstellar narra del viaggio di alcuni astronauti in cerca di un nuovo luogo abitabile dall'umanità dopo che la Terra è stata colpita dalla "piaga", cosa che sta per portare l'uomo all'estinzione. Film a mio parere molto bello nonostante presenti alti e bassi. Presenta molte inessattezze scientifiche, cosa che comunque per buona parte non considero un aspetto negativo dato la totale verosimiglianza alla realtà avrebbe reso impossibile lo sviluppo di una trama del genere. Certo, anche considerando questo, le scene nel "pianeta dei cavalloni" potevano essere fatte in modo un po più credibile, visto che mi riesce difficile pensare a onde di centinaia di metri strettissime intervallate da kilometri di acqua alta neanche un metro e cavalcate da una navicella spaziale che avrebbe dovuto ribaltarsi o schiantarsi e che invece non risente di fatto minimamente di tutte le sollecitazioni subite. Detto questo ho trovato positiva la scelta di non voler strafare con gli effetti speciali, molto belli ma comunque non abusati, non cercando di focalizzare tutta l'attenzione dello spettatore su questi e non sulla storia. Storia che è molto interessante, e che tratta temi come la salvaguardia dell'ambiente e della necessita di investimento sulla ricerca scientifica per poter vivere in una società civile. Alcuni dialoghi potevano essere evitati, come tutta la digressione delirante del personaggio di Anne Hathaway sull'amore. Nota personale: ho trovato il suo personaggio anche più negativo di quello di Matt Damon (che per lo meno ci raccontano fosse impazzito), perchè di un egoismo fuori dal comune nonostante la gravità della situazione. In ogni caso, considerato anche il pessimo happy ending da "vissero tutti felici e contenti" valuto comunque interstellar un ottimo film, anche se non è per me il capolavoro osannato da molti.
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