storie di cinema
|
lunedì 24 novembre 2014
|
continua il grande spettacolo di nolan, ma...
|
|
|
|
Christopher Nolan è da considerarsi ormai di diritto uno dei registi più importanti di questo nuovo millennio. Basta citare Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro e Inception per capire il senso di questa affermazione. Il suo è un cinema di grandi numeri, complesso, cerebrale, capace di plasmare immagini sbalorditive, di fornire una sottile rappresentazione dei tormenti umani e di giocare, abilmente, con i meccanismi del tempo, fornendone una lettura misteriosa e affascinante.
[+]
Christopher Nolan è da considerarsi ormai di diritto uno dei registi più importanti di questo nuovo millennio. Basta citare Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro e Inception per capire il senso di questa affermazione. Il suo è un cinema di grandi numeri, complesso, cerebrale, capace di plasmare immagini sbalorditive, di fornire una sottile rappresentazione dei tormenti umani e di giocare, abilmente, con i meccanismi del tempo, fornendone una lettura misteriosa e affascinante. E l’ultima fatica del regista britannico, nella logica di questa nutrita struttura filmica, non fa di certo eccezione. Interstellar è infatti un progetto titanico, ambizioso, dove la ricercata ingegneria stilistica non è fine a se stessa, ma, anzi, affianca e supporta un aspetto etico e umano mai secondario, riscontrabile in un individuo diviso tra il dovere di padre verso la famiglia e quello di uomo verso l’intera umanità. La Piaga sta sfinendo il mondo. Tempeste di sabbia rendono il pianeta arido e via via più inospitale. Il mais è l’ultima risorsa alimentare coltivabile e Cooper (Matthew McConaughey), astronauta a riposo, dedica anima e corpo alla coltivazione di questo. Vive col padre della moglie defunta e con i suoi due figli. Ma in un posto non troppo lontano qualcuno – quel che resta della NASA – sta lavorando ad una soluzione. Interstellar è uno film nato per catturare l'attenzione, costruito e sviluppato per puntare in alto, in cui un alternarsi più o meno costante di sequenze affette dal tipico gigantismo nolaniano non fa che ribadire l’intento elevato, quasi epico, dell’opera. Tuttavia, qualcosa, non convince appieno. L’impianto emotivo, relazionale, dove l’azione vera va in pausa, ad esempio, scricchiola in più di una situazione. Dopo una prima parte molto terrena, piacevole, in cui l’infinito dello spazio è ancora lontano e uno spirito di arrangiamento sembra ormai l’unica soluzione a cospetto di un contesto familiare che si tinge di realismo e sincerità, il film cambia marcia e lo scenario stellare diventa epopea, con il suo bel carico di speranze, avventure, visioni e, appunto, rimpianti. Qui l'angoscia di Cooper - dal lancio all’ultimo incontro con la figlia - , i dialoghi con i compagni di viaggio, la loro caratterizzazione, l'attesa logorante di chi a terra aspetta notizie, somigliano molto a qualcosa di convenzionale, fatto su misura, non molto dissimile dagli standard di matrice hollywoodiana. La figura di Cooper ricalca fin troppo quella dell’eroe moderno, competente all'occorrenza, non estraneo a debolezze ma comunque sempre a suo agio e capace di escogitare qualcosa di ultra intelligente proprio nel momento in cui tutto o quasi sembra essere perduto. In questa specie di sentimentalismo diretto, mai velato, raccontato con l’ottica del grande pubblico, Nolan riesce sicuramente di meno. Potente, visionaria, incantevole, invece, la parte strettamente tecnica e fantascientifica del film. La partenza dello shuttle, il graduale distaccamento in volo dello stesso, l’abbagliante bianco degli scenari, l’agganciamento in rotazione, le onde gigantesche di uno sperduto pianeta alieno e la discesa infinita all’interno del buco nero sono momenti di alta spettacolarità, visivamente emozionanti. Sequenze che inchiodano lo sguardo allo schermo, che distolgono dalla realtà e che svolgono magistralmente la loro azione persuasiva sull’immaginario, fonte di incanto e forti sensazioni. Il viaggio verso nuovi mondi di Nolan è un percorso labirintico, qua e là manierista, carico di tensione, paura, amore, illusione e ricco, fino alla ridondanza, di tecnicismi fisici e di un denso lessico scientifico. Bravo, come sempre, McConaughey; meno convincenti Caine e la bella Anne Hathaway, assai meno brillante della gatta Selina del secondo Cavaliere Oscuro. Interstellar è un film che dà una certa continuità all’eccelso lavoro di Nolan. È un’opera lontana dalla perfezione del capolavoro, ma lo stesso importante, capace di trasmettere passione e capace di muovere, nel suo ampio raggio tematico e rappresentativo, congetture sul mondo, sui nostri spettri e sul destino dell’umanità. Da vedere.
Seguici su fb: Storie di cinema
[-]
|
|
[+] lascia un commento a storie di cinema »
[ - ] lascia un commento a storie di cinema »
|
|
d'accordo? |
|
ombri
|
lunedì 24 novembre 2014
|
pura fascinazione
|
|
|
|
Straordinario. Emozionante. Coinvolgente. Commovente. Stupefacente. Non bastano gli aggettivi di uso comune per descrivere l'ultima fatica di Christopher Nolan. E sì che sono entrata in sala assai scettica, nonostante sia una fan accanita del talentuoso e cervellotico regista: sapendo che il film durava circa 3 ore (!) e che trattava di fantascienza (!!), peraltro ispirandosi dichiaratamente all'odissea kubrickiana (!!!), temevo infatti un polpettone incomprensibilmente astruso dall'effetto tremendamente soporifero, un tentativo inevitabilmente abortito di replicare, fuori tempo e fuori luogo, un capolavoro assoluto sebbene di visione assai impegnativa.
[+]
Straordinario. Emozionante. Coinvolgente. Commovente. Stupefacente. Non bastano gli aggettivi di uso comune per descrivere l'ultima fatica di Christopher Nolan. E sì che sono entrata in sala assai scettica, nonostante sia una fan accanita del talentuoso e cervellotico regista: sapendo che il film durava circa 3 ore (!) e che trattava di fantascienza (!!), peraltro ispirandosi dichiaratamente all'odissea kubrickiana (!!!), temevo infatti un polpettone incomprensibilmente astruso dall'effetto tremendamente soporifero, un tentativo inevitabilmente abortito di replicare, fuori tempo e fuori luogo, un capolavoro assoluto sebbene di visione assai impegnativa. Ebbene, mi sono ben presto ricreduta. Fin dalle prime scene, mi sono sentita trasportata nell'ipotetico futuro della Terra, una sorta di non-luogo e non-tempo dove elementi sorpassati ed ultramoderni convivono con un effetto straniante; poi, quando inizia il viaggio interstellare del protagonista (un sempre valido Matthew Mc Conaughey) e dei suoi compagni (tra i quali una Anne Hathaway a mio parere fuori parte) allo scopo di salvare il pianeta, ormai prossimo a spegnersi in quanto privo di risorse alimentari, il coinvolgimento si fa partecipazione polisensoriale, e l'interesse diventa pura fascinazione. Raramente nella vita adulta mi era capitato di fissare lo schermo di un cinema a bocca aperta e occhi spalancati, con le mani artigliate ai braccioli della poltrona, nell'attesa spasmodica di "cosa accadrà adesso" e partecipando alle vicissitudini dei personaggi come fossi lì anch'io ad esplorare mondi fantastici...ma stavolta è successo, e l'effetto è stato grandioso. Davvero apprezzabili le inquadrature dello spazio profondo, mute e piatte, con ripetuti rimandi a Kubrick, stupefacenti i pianeti dove l'atronave atterra (soprattutto il primo, completamente ricoperto d'acqua) e davvero commovente la nostalgia del protagonista per i suoi figli, quando realizza il devastante divario temporale tra lo spazio profondo e la Terra. La mia unica critica negativa riguarda la parte finale del film, con la sua deriva sentimentale all'insegna dell'"amor vincit omnia", ma riflettendoci (e il fatto stesso che mi abbia invogliata ad impiegare del tempo successivamente alla proiezione per ripensare ad alcuni concetti testimonia la riuscita del film) non mi è parsa poi così peregrina. Del resto, come i neurofisiologi interpretano i sentimenti come l'insieme degli effetti di vari neurotrasmettitori, perché gli astrofisici non potrebbero tramutare i sentimenti in grandezze fisiche?.. A parte ciò, comunque, io non possiedo ovviamente in materia di astrofisica conoscenze sufficientemente approfondite per poter stabilire se ciò che accade nel film è plausibile oppure no (varie pubblicazioni hanno stroncato gli assunti di Nolan), ma in fondo che importa? Ciò che importa è che quando l'astronave attraversa il wormhole pare veramente di trovarsi accanto al pilota ed affrontare il medesimo viaggio straordinario: e questa è la magia del grande cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ombri »
[ - ] lascia un commento a ombri »
|
|
d'accordo? |
|
dave69
|
lunedì 24 novembre 2014
|
film notevole
|
|
|
|
Opera nr 9 per il celebre cineasta inglese, "Interstellar" è il primo film da lui realizzato che puö esser dichiaratamente inserito nel genere fantascientifico. Per un regista che come Nolan ama "inventare mondi" (vedi "Inception"), l'esplorazione dello spazio è probabilmente il campo di gioco ideale. E si vede: pur essendo ancora azzardato qualunque paragone con "2001, Odissea nello spazio", i rimandi al capolavoro di Kubrick (nel ritmo lento ma intenso dell'opera, nella fusione tra musica e immagini, e in modo particolare nel "contatto finale" con una dimensione in cui spazio e tempo si annullano) sono più che evidenti.
[+]
Opera nr 9 per il celebre cineasta inglese, "Interstellar" è il primo film da lui realizzato che puö esser dichiaratamente inserito nel genere fantascientifico. Per un regista che come Nolan ama "inventare mondi" (vedi "Inception"), l'esplorazione dello spazio è probabilmente il campo di gioco ideale. E si vede: pur essendo ancora azzardato qualunque paragone con "2001, Odissea nello spazio", i rimandi al capolavoro di Kubrick (nel ritmo lento ma intenso dell'opera, nella fusione tra musica e immagini, e in modo particolare nel "contatto finale" con una dimensione in cui spazio e tempo si annullano) sono più che evidenti. Un film notevole, di grande impatto visivo, con effetti speciali davvero straordinari, le cui uniche pecche sono più che altro da ricercare nella sceneggiatura, che si perde in qualche passaggio logico poco chiaro e non convince del tutto nel finale, quando pretende di spiegare fin troppo l'intervento degli "alieni" laddove forse sarebbe stato meglio lasciarlo avvolto nel mistero. Piccole smagliature di un film comunque molto riuscito. Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dave69 »
[ - ] lascia un commento a dave69 »
|
|
d'accordo? |
|
bizantino73
|
domenica 23 novembre 2014
|
devi vederlo almeno due volte
|
|
|
|
Confesso che alla prima visione (il primo giorno di uscita) sono rimasto un po' perplesso, sia per la lunghezza, sia per non aver compreso pienamente la trama, sia perchè aveva deluso le mie aspettative. E sì, da come si parlava in giro mi aspettavo un capolavoro di quelli che escono una volta ogni dieci anni. Tanto per fare degli esempi (molto soggettivi per carità) pensavo che fosse il lavoro che viene dopo "Il silenzio degli innocenti" e dopo "La lista di Schindler" e dopo "il gladiatore".che almeno per me negli ultimi venti anni (o più?) sono rimasti delle pietre miliari. E non solo per me. Ma alla prima visione non è stato così.
[+]
Confesso che alla prima visione (il primo giorno di uscita) sono rimasto un po' perplesso, sia per la lunghezza, sia per non aver compreso pienamente la trama, sia perchè aveva deluso le mie aspettative. E sì, da come si parlava in giro mi aspettavo un capolavoro di quelli che escono una volta ogni dieci anni. Tanto per fare degli esempi (molto soggettivi per carità) pensavo che fosse il lavoro che viene dopo "Il silenzio degli innocenti" e dopo "La lista di Schindler" e dopo "il gladiatore".che almeno per me negli ultimi venti anni (o più?) sono rimasti delle pietre miliari. E non solo per me. Ma alla prima visione non è stato così. Eppure mi sentivo che c'era ancora da scavare, da capire.
E la seconda visione, libero dalla fatica della comprensione (ma ce ne vorrà una terza) mi ha aperto gli occhi (e le orecchie) su questo (quasi) capolavoro. E' degno di Kubrik questo Interstellar. Per i walzer nello spazio, per i viaggi nel tempo, per gli attracchi spaziali. Ma è anche degno di Kubrik perchè sapendo di citarlo ( e di ripeterlo) non ha abusato del già visto ma lo ha intelligentemente ridotto (vedi il viaggio nel tunnel temporale che in 2001 Odissea non finiva più. E se Kubrik non dava risposte Nolan le dà: opinabili quanto si vuole ma le dà. Ma Nolan è Nolan.Il montaggio parallelo di più narrazioni come in Prestige porta ad una soluzione univoca. La scena dell'attracco del Ranger con il modulo madre vale il biglietto del film (grazie anche ad una musica che ti tiene incollato alla poltrona). Certo la lunghezza è eccessiva e alcune scene le poteva anche risparmiare. E forse il finale è troppo da "lieto fine".Però vi dico guardatelo e riguardatelo e capirete che alla fine è un grande fim. Per quelli che si sono annoiati per tre ore non resta che rispondere : andate a vedere Christian de Sica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bizantino73 »
[ - ] lascia un commento a bizantino73 »
|
|
d'accordo? |
|
silvano bersani
|
domenica 23 novembre 2014
|
memento?
|
|
|
|
Come sono lontani i tempi di Memento ! Lì Nolan ci aveva quasi illuso di essere uno dei veri interpreti della generazione successiva a Van Sant e Jarmush. Invece con i piedi piantati per terra (cosa che a quanto pare a lui riesce difficile) si è rivelato come un bravo, onesto confezionatore di blockbuster.
Questo film è bello. Niente da dire. L'inizio ricordava davvero le allucinazioni sgranate di Memento. Poi invece si avvia baldanzoso verso la strada del colossal fantascientifico; e qui dimostra, come ha degnamente mostrato nella trilogia del Cavaliere Oscuro, di possedere gli strumenti e la capacità per apparecchiare uno spettacolo di tre ore con una certa sua grazia e coerenza stilistica.
[+]
Come sono lontani i tempi di Memento ! Lì Nolan ci aveva quasi illuso di essere uno dei veri interpreti della generazione successiva a Van Sant e Jarmush. Invece con i piedi piantati per terra (cosa che a quanto pare a lui riesce difficile) si è rivelato come un bravo, onesto confezionatore di blockbuster.
Questo film è bello. Niente da dire. L'inizio ricordava davvero le allucinazioni sgranate di Memento. Poi invece si avvia baldanzoso verso la strada del colossal fantascientifico; e qui dimostra, come ha degnamente mostrato nella trilogia del Cavaliere Oscuro, di possedere gli strumenti e la capacità per apparecchiare uno spettacolo di tre ore con una certa sua grazia e coerenza stilistica.
Per l'amor di dio: non è Kubrick. Chi ha voluto accostarlo al grande maestro della sperimentazione dei generi credo che o non ha abbastanza amato Kubrick o si è fatto un po' prendere la mano dall'entusiasmo. Cerchiamo di volare basso (altra cosa che al Nostro pare sempre più difficile).
Al film nuocciono tre cose. La prima: voleva essere ambizioso ed invece risulta pretenzioso e manieristico. La seconda: sbagliato interprete. Mc Conaughey compare fin dall'inizio con una fissità botulinica e l'espressione di chi sta indossando un paio di scarpe strette, e l'espressione dell'ultima sequenza ci fa supporre che il sollievo derivi dall'essersi finalmente tolto le scarpe. La terza: la colonna sonora. Un insulto sonoro.
Confesso: forse era un film da tre stelle, ma tutti i commenti entusiatici che ho letto qui un po' mi hanno infastidito. Due vanno bene.
[-]
[+] ... dieci anni dopo
(di silvano bersani)
[ - ] ... dieci anni dopo
|
|
[+] lascia un commento a silvano bersani »
[ - ] lascia un commento a silvano bersani »
|
|
d'accordo? |
|
jayan
|
domenica 23 novembre 2014
|
quando la fantascienza va oltre il verosimile
|
|
|
|
Un altro ottimo film del grande regista Christopher Nolan. Bellissime le immagini e gli effetti speciali. Buona l'interpretazione e originale (in parte) la sceneggiatura, anche se è chiaramente ispirata a "2001 Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick. Il primo tempo del film è abbastanza lineare, nel secondo tempo, e specialmente alla fine, diviene un po' confuso. Nel film l'astronauta donna dice che non è possibile andare nel passato (perché interferisce sul meccanismo di causa ed effetto su cui è basato l'universo e di cui si è parlato anche in altri film, dove, se si va indietro nel tempo e si impedisce l'accoppiamento dei nostri genitori, che fine faremo noi che siamo i loro figli? E invece, in qualche modo, l'astronauta Cooper riesce ad andare nel passato, anzi il film inizia con un misterioso "fantasma" (era lui e proveniva dal futuro) che interagiva con la figlia per spingerla a impedire suo padre dal partire per la missione spaziale.
[+]
Un altro ottimo film del grande regista Christopher Nolan. Bellissime le immagini e gli effetti speciali. Buona l'interpretazione e originale (in parte) la sceneggiatura, anche se è chiaramente ispirata a "2001 Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick. Il primo tempo del film è abbastanza lineare, nel secondo tempo, e specialmente alla fine, diviene un po' confuso. Nel film l'astronauta donna dice che non è possibile andare nel passato (perché interferisce sul meccanismo di causa ed effetto su cui è basato l'universo e di cui si è parlato anche in altri film, dove, se si va indietro nel tempo e si impedisce l'accoppiamento dei nostri genitori, che fine faremo noi che siamo i loro figli? E invece, in qualche modo, l'astronauta Cooper riesce ad andare nel passato, anzi il film inizia con un misterioso "fantasma" (era lui e proveniva dal futuro) che interagiva con la figlia per spingerla a impedire suo padre dal partire per la missione spaziale. E così tante altre cose contraddittorie che rovinano un po' la bellezza del film. Mentre "2001 Odissea nello Spazio" ha un finale in cui l'astronauta va al di là dello spazio e del tempo, in quel luogo da cui nasce la vita e la morte e tutto lo spazio e il tempo, e ciò viene illustrato in modo poetico e superlativo, qui, in "Interstellar" si vogliono dare troppe spiegazioni... e alla fine si finisce col creare solo confusione. Ma, a parte questo, il film è ben fatto, con una regia straordinaria, che crea una suspance che ti avvince e non ti lascia finché non arrivi alla parola "fine". Tutti bravi. Un film da vedere assolutamente. In breve la trama. Sulla terra l'inquinamento sta distruggendo i raccolti e la possibilità di sopravvivenza del genere umano è in pericolo. Gli atronauti partono, entrano in un cunicolo spazio temporale che li porterà in un'altra dimensione, sempre alla ricerca di un nuovo mondo in cui vivere, con la speranza di teletrasportare l'intero genere umano. C'è anche un forte messaggio ambientalista. Prima di cercare altri mondi in cui vivere, non sarebbe meglio smettere di inquinare la terra, in modo da poter rimanere qui? -Anche se questo non è un argomento importante nel film, ma avrebbe potuto esserlo-. Questo film va assolutamente visto sul grande schermo! Ma a me è piaciuto di più "2001 Odissea nello Spazio", l'ho visto ben 7 volte! Ciò che manca è la musica, una grande musica classica (come "Sul bel Danubio blu" di Strauss) che fa muovere le navicelle, le persone e le cose.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jayan »
[ - ] lascia un commento a jayan »
|
|
d'accordo? |
|
massimo
|
domenica 23 novembre 2014
|
non buono
|
|
|
|
A questo film“interstellar “
la critica ha dato un voto molto alto si arriva fino a 5 stelle ….ma la domanda che si pone e se a interstellar si dà 5 stelle a film come “ easy rider “ o “arancia meccanica” quanto diamo? Ormai le persone sono state abituate a vedere film di bassa qualità …di film buoni se ne vedono sempre meno. Questo non è solo dovuto al fatto che intorno alla cinematografia girano meno soldi ma anche che molti film che si vedono nelle sale sembrano finti la regia sembra monca…. per ragioni che esulano nel lasciare fare vera cinematografia si preferisce fare un prodotto fatto in un certo modo e questo sempre più spesso si vede e si capisce un registra deve assere libero di fare il suo prodotto non condizionato.
[+]
A questo film“interstellar “
la critica ha dato un voto molto alto si arriva fino a 5 stelle ….ma la domanda che si pone e se a interstellar si dà 5 stelle a film come “ easy rider “ o “arancia meccanica” quanto diamo? Ormai le persone sono state abituate a vedere film di bassa qualità …di film buoni se ne vedono sempre meno. Questo non è solo dovuto al fatto che intorno alla cinematografia girano meno soldi ma anche che molti film che si vedono nelle sale sembrano finti la regia sembra monca…. per ragioni che esulano nel lasciare fare vera cinematografia si preferisce fare un prodotto fatto in un certo modo e questo sempre più spesso si vede e si capisce un registra deve assere libero di fare il suo prodotto non condizionato.
Questo detto cosa ha a che fare con un film di fantascienza, non è un genere social politico …non è un film di Pasolini che ti costringe a pensare.
Il genere fantascienza e formato da due parole “ fantasia + scienza “ e chiaro che in questo spazio le capacità del registra si possono esprimere , si deve inventare per tutto quello che riguarda la parte che sta fuori da questo pianeta,faccio un esempio.. nei primi film di fantascienza si inventavano extraterresti piuttosto buffi,
ora invece nella tecnica si e migliorati ma l’originalità del film il modo di raccontare e di mandare un tema trattandolo con qualità e sempre uguale e prioritario alla riuscita, del film, non e il caso di questo film dove invece di fare un SUO film il regista pesca da altri a piene mani.. ma pescando non fa meglio fa peggio.
L’altra cosa che si nota è la continua presenza della famiglia con le sue sofferenze, la quale tiene la prima parte del film in continui dialoghi dialoganti,il film in quello che dice risulta poco credibile, il ritorno, l’umanita che si salva alla fine su un arca che non si vede, il messaggio sulla gravità trasmesso alla figlia attraverso un spazio tempo , il film non ha un senso compiuto sembra un miscuglio di idee che stanno a fatica insieme,confrontato con 2001 di Kubrick siamo molto in basso , per quelli che obbiettano che oggi c’è una fotografia ci sono gli effetti speciali o un linguaggio più carico o i film di ieri sono semplici si possono andare a vedere un film sempre di fantascienza uscito da poco ma molto migliore…under the skin, una trama che sta in piedi con poche parole.
[-]
[+] risposta a massimo
(di jayan)
[ - ] risposta a massimo
[+] un commento realistico e veritiero
(di franco1206)
[ - ] un commento realistico e veritiero
|
|
[+] lascia un commento a massimo »
[ - ] lascia un commento a massimo »
|
|
d'accordo? |
|
anabasi
|
domenica 23 novembre 2014
|
70% 2001 odissea 10% ritorno al futuro.10% gravity
|
|
|
|
Mi sembra onestamente esagerata la valutazione quale capolavoro ma anche relegarlo alla categoria dei film che fanno dormire.
Preliminarmente diciamo che il cinema si è spesso cimentato con i viaggi nel tempo con risultati spesso ammirevoli quando non si è voluto forzatamente dare una impossibile spiegazione scientifica ( ricordiamone due: l'uomo che visse nel futuro ( il primo) e perché no: ritorno al futuro ecc.).
Partiamo da questo: voler spiegare con dotte citazioni scientifiche come potrebbe avvenire la navigazione spazio-temporale risulta pesante, cervellotico e sicuramente affossa un film che ha molte doti non ultima quella di buoni effetti.
Inizio: la descrizione della terra che si sta consumando perché le risorse sono in via di estinzione è veramente la parte peggiore e meno credibile.
[+]
Mi sembra onestamente esagerata la valutazione quale capolavoro ma anche relegarlo alla categoria dei film che fanno dormire.
Preliminarmente diciamo che il cinema si è spesso cimentato con i viaggi nel tempo con risultati spesso ammirevoli quando non si è voluto forzatamente dare una impossibile spiegazione scientifica ( ricordiamone due: l'uomo che visse nel futuro ( il primo) e perché no: ritorno al futuro ecc.).
Partiamo da questo: voler spiegare con dotte citazioni scientifiche come potrebbe avvenire la navigazione spazio-temporale risulta pesante, cervellotico e sicuramente affossa un film che ha molte doti non ultima quella di buoni effetti.
Inizio: la descrizione della terra che si sta consumando perché le risorse sono in via di estinzione è veramente la parte peggiore e meno credibile. Arrivano grandi tempeste di sabbia , si coltiva solo mail...sono tutti agricoltori ( ex ingegneri come il nostro)..le risorse della terra si stanno esaurendo.. ma seguitano tutti a muoversi con suv da 4 km/l...ai limiti del ridicolo. Se si vuole vedere la terra agli sgoccioli della sopravvivenza si veda/riveda ...the road..tutto i resto è noia.
La parte migliore, a mio avviso, è la rappresentazione psicologica del padre ( un ottimo McConaughey...che comincia però a soffrire per sovraesposizione..) che vede scorrere il suo tempo mille volte più lentamente rispetto a quello dei suoi cari rimasti sulla terra. Ottima la lettura dei messaggi che hanno viaggiato negli anni luce.
Buona come dicevo la rappresentazione e la tensione del viaggio ( con citazione continue da 2011 Odissea..). Happy End tirato, e troppo americano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a anabasi »
[ - ] lascia un commento a anabasi »
|
|
d'accordo? |
|
thedoor
|
domenica 23 novembre 2014
|
supplizio stellare
|
|
|
|
Il film tradisce tutte le aspettative , è stato troppo esaltato dalla critica.
Gli effetti speciali sono l'unica nota positiva.
Il voto è dato sul fatto che il film dovrebbe principalmente essere di fantascienza.
Non è necessario essere un appassionato per capire che le teorie nel film non hanno nessuna attinenza con la scienza e sono un'accozzaglia di cose sentite in giro sull'argomento dei buchi neri e sui mondi possibili.
Le teorie sono talmente assurde che gli attori con tutto lo sforzo non riescono ad essere credibili.
Il film è molto incentrato sul sentimento tra padre e figlia che viene affrontato in maniera a tratti molto melensa.
E' un film che non ha spessore, non mi è piaciuto per niente e non lascia niente, poi 3 ore, pesante.
[+]
Il film tradisce tutte le aspettative , è stato troppo esaltato dalla critica.
Gli effetti speciali sono l'unica nota positiva.
Il voto è dato sul fatto che il film dovrebbe principalmente essere di fantascienza.
Non è necessario essere un appassionato per capire che le teorie nel film non hanno nessuna attinenza con la scienza e sono un'accozzaglia di cose sentite in giro sull'argomento dei buchi neri e sui mondi possibili.
Le teorie sono talmente assurde che gli attori con tutto lo sforzo non riescono ad essere credibili.
Il film è molto incentrato sul sentimento tra padre e figlia che viene affrontato in maniera a tratti molto melensa.
E' un film che non ha spessore, non mi è piaciuto per niente e non lascia niente, poi 3 ore, pesante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a thedoor »
[ - ] lascia un commento a thedoor »
|
|
d'accordo? |
|
indiepercui
|
sabato 22 novembre 2014
|
cooper il miglior pilota e nolan oltre il passato.
|
|
|
|
dopo averlo visto due volte e non essendo soddisfatto di nessuna e dico nessuna spiegazione online mi soffermo sull'inizio, ma nessuno ne parla L'incidente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Cooper è un pilota aerospaziale, il migliore, all'inizio inquadrano l'interno di una navicella, dieci anni prima l'avvento di tutti i fatti del film, non si sa dove si trova, ma avviene un incidente lui non ricorda niente...le spiegazioni online parlano di esseri evoluti che esistono nelle cinque dimensioni e fregnacce del genere, o meglio spiegazioni plausibili, ma più che altro confutabili: se questi esseri sono l'evoluzione dell' essere umano come hanno fatto a posizionare il wormhole per salvare se stessi??? Non parliamo di paradossi per cortesia, ma facciamo luce dando un senso al tutto altrimenti ogni cosa va bene purchè posizionata in un ambiente onirico e delirante.
[+]
dopo averlo visto due volte e non essendo soddisfatto di nessuna e dico nessuna spiegazione online mi soffermo sull'inizio, ma nessuno ne parla L'incidente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Cooper è un pilota aerospaziale, il migliore, all'inizio inquadrano l'interno di una navicella, dieci anni prima l'avvento di tutti i fatti del film, non si sa dove si trova, ma avviene un incidente lui non ricorda niente...le spiegazioni online parlano di esseri evoluti che esistono nelle cinque dimensioni e fregnacce del genere, o meglio spiegazioni plausibili, ma più che altro confutabili: se questi esseri sono l'evoluzione dell' essere umano come hanno fatto a posizionare il wormhole per salvare se stessi??? Non parliamo di paradossi per cortesia, ma facciamo luce dando un senso al tutto altrimenti ogni cosa va bene purchè posizionata in un ambiente onirico e delirante.
O gli altri sono alieni, o gli altri è Dio o gli altri è Cooper che ha compiuto il viaggio nel passato, si è evoluto nel futuro ed è tornato indietro per salvare l'umanità.
Il resto è poesia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a indiepercui »
[ - ] lascia un commento a indiepercui »
|
|
d'accordo? |
|
|