Mostra del Cinema di Venezia programma di domenica 1 settembre
81. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 20 film di domenica 1 settembre. Venezia - 28 agosto/7 settembre 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
StelleUscitaRankTitolo
un'opera-monstre per proporzioni e ambizioni, che ha richiesto dieci anni di lavorazione prima di essere portata a termine. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 215 Minuti.
Una famiglia fugge dall'Europa per costruirsi una nuova vita in America. I loro sogni vengono però ostacolati. Espandi ▽
Quando il visionario architetto László Toth e sua moglie Erzsébet fuggono dall'Europa del dopoguerra nel 1947 per ricostruire la loro famiglia e assistere alla nascita dell'America moderna, le loro vite vengono cambiate per sempre da un misterioso e ricco cliente. Recensione ❯
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Una storia vera di resilienza e trasformazione, di cui Salles offre una declinazione trattenuta e personale. Drammatico, Storico - Brasile, Francia2024. Durata 135 Minuti.
Ambientato nel 1971 in Brasile, un paese stretto nella morsa della dittatura militare, il film racconta la storia di una madre costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria. Espandi ▽
Brasile, 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno. Il film è la storia della donna, Eunice, raccontata nel mémoire dell’unico figlio maschio, Marcelo Rubens Pavia, oggi giornalista e scrittore. La porta sulle spalle e sul volto l’attrice Fernanda Torres, che si fa contenitore in carne e ossa della dignità della persona reale che rappresenta. Ricordare questa vicenda e mettere pubblicamente al bando certe pratiche è necessario perché non continuinino a esistere. Ma Ainda estou aqui non è solo una storia di denuncia o di memoria: è anche un racconto di trasformazione. La tragedia che colpisce Eunice ribalta ogni cosa e la costringe a reinventarsi, con una nuova consapevolezza. Recensione ❯
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La storia di due adolescenti della Francia orientale. Espandi ▽
Nella Francia orientale, due cugini adolescenti trascorrono l'estate più bella della loro vita remando su una canoa rubata fino alla sponda opposta di un lago. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
sabato 31 agosto 2024 ore 16:00
PalaBiennale
domenica 01 settembre 2024 ore 17:00
Vota da 1 a 5 stelle
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Un'action-comedy tutta ritmo e buoni sentimenti che scherza con la dimensione divistica dei protagonisti. Thriller, Gran Bretagna, USA2024. Durata 108 Minuti.
Due killer a contratto abituati a lavorare da soli vengono assegnati allo stesso incarico. Espandi ▽
Una donna di potere, figura nota della scena politica, si porta in camera un ragazzino in un hotel di lusso di New York City e, poco tempo dopo, il pavimento è costellato di vetri rotti e di sangue, e del corpo del giovane privo di sensi. Come uscire puliti da un affare tanto sporco? Chiamando l’unico uomo che può risolvere il problema. Un ‘fixer’ di cui non si sa e non si deve sapere né il nome né altro. Un professionista senza eguali, un lupo solitario. Peccato, però, che si presentino in due, con le medesime caratteristiche. Com’è possibile? Non c’è tempo per reclamare l’esclusiva, la notte è breve, il caso scotta, e ai due ‘Wolf’ non resta che collaborare. Jon Watts costruisce un’action-comedy piena di humour, che scherza continuamente con la dimensione uber divistica dei due protagonisti, Brad Pitt e George Clooney, e la loro amicizia fuori dallo schermo. Tuttavia qui il crime non è solo un pretesto, è parte integrante del gioco: inseguimenti, sparatorie, panetti di droga, motel d’infimo ordine e una scorta di nastro telato. Recensione ❯
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Un film-saggio che si interroga sulle radici del conflitto israelo-palestinese e che aiuta a leggere il presente. Documentario, Israele, Francia, Svizzera, Italia2024. Durata 90 Minuti.
Il regista parte da un dialogo tra Einstein e Freud per indagare il senso della guerra. Espandi ▽
Nel 1931 la Società delle Nazioni, fondata all'indomani della Prima guerra mondiale per scongiurare lo scoppio di nuovi conflitti, chiese ad alcuni intellettuali di corrispondere con altri colleghi. Albert Einstein scelse Sigmund Freud e gli pose la domanda delle domande: "esiste un modo per liberare gli uomini dalla minaccia della guerra?".
Nel quesito era ovviamente già insita la consapevolezza del fatto che nella Storia un ristretto numero di individui, dietro la spinta dei propri interessi personali, riesce inevitabilmente e ciclicamente a trascinare le masse verso la distruzione. Con conseguenze nefaste, che compromettono ogni futuro di pace. Nella risposta, la conoscenza degli istinti irreprimibili umani, già esplorata in "Il disagio della civiltà". Di un'incapacità di rinunciare alle pulsioni.
Amos Gitai, architetto di Haifa e prolifico documentarista autodidatta che dai primi anni Ottanta si interroga coi suoi film sulle radici del conflitto israelo-palestinese, riparte da quel testo ("Perché la guerra?", pubblicato all'inizio degli anni Trenta, da noi da Bollati Boringhieri) per rimetterlo in scena e rilanciare il senso di quel confronto tra eccelse menti del Novecento. Se l'effetto di accumulazione degli spunti è palese e grava sulla bontà dell'intento, resta la preziosa riscoperta di un testo che interroga e aiuta a leggere con esattezza il contemporaneo. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Grande
sabato 31 agosto 2024 ore 14:00
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 19:30
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 19:30 - 22:00
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Il dramma familiare incontra la distopia in una serie tv che trova i suoi momenti migliori quando lascia emergere il sentimento. Drammatico, Danimarca, Svezia, Gran Bretagna2024.
Un paese viene evacuato a causa di un'alluvione. Una ragazza dovrà scegliere chi seguire tra i due genitori. Espandi ▽
Thomas Vinterberg dirige una serie in sette episodi in cui il dramma familiare incontra la distopia: senza effetti speciali, ma con l’analisi degli effetti che un futuro chissà quanto speciale potrebbe avere sulle vite di persone normali come noi… Nella serie si ritrova uno dei tipici luoghi comuni del cinema e della letteratura contemporanea: lo stravolgimento scioccante di una normalità un tempo data per scontata e oggi considerata a rischio e sempre più fragile. Racconta con toni realistici la fine dello stato danese a causa dell’innalzamento del mare e lo shock di persone bianche e benestanti trasformate in migranti o rifugiati senza documenti. La metafora dai toni paradossali è evidente e fin troppo sottolineata, come a pensarci bene l’innesco futuristico della stessa serie, che rimane narrativamente inevaso e superficiale. Del resto, come dimostrano le esperienze hollywoodiane Vinterberg non si è mai trovato a proprio oggi con il cinema di genere e anche qui trova gli accenti migliori quando il racconto lascia da parte le svolte di trama e lascia emergere il sentimento. In un’Europa dai confini interni chiusi o controllati, solo l’amore, del resto, può aiutare a tenere unite persone che la realtà ha separato. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Casinò
sabato 31 agosto 2024 ore 15:00
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 09:00 - 20:00
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 20:00
Sala Casinò
domenica 01 settembre 2024 ore 15:00
Astra Multisala
lunedì 02 settembre 2024 ore 09:00 - 20:00
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Un melò disturbante sulla violenza che esplode tra le pareti domestiche. Con un ottimo cast. Drammatico, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia di violenza domestica, tratta dal romanzo "Non sarà sempre così" di Luigi Celeste. Espandi ▽
Licia è una donna che si divide tra lavoro e figli. Suo marito Franco Celeste è appena uscito di prigione, ha provato ad allontanarlo per via dei suoi atteggiamenti violenti senza successo. Nella sua vita ripiomba più volte, malgrado i tentativi di denunce e allontanamenti vari, e questo funesta la sua serenità e quella dei suoi due figli. In particolare Luigi, che sta prendendo una brutta piega: rincasa tardi la sera, frequenta neofascisti, è sempre di cattivo umore. Intanto la violenza in casa non accenna a diminuire.
È un film volutamente disturbante, l'opera seconda di Francesco Costabile. Un melò violento e claustrofobico con l'anima di un cupo thriller che getta lo spettatore in un'atmosfera carica di tensione, facendolo diventare membro esterno della famiglia che racconta.
Il film è interpretato dal sempre ottimo Francesco Di Leva, mentre la moglie, madre e vittima di violenza è la talentuosa Barbara Ronchi, per l'ennesima volta convincente. I figli non sono da meno, specie Luigi, interpretato superlativamente da Francesco Gheghi, fidanzato nel film con la brava Tecla Insolia. Insomma, gli attori sono il punto di forza del film, catturano il cuore dello spettatore con le loro performance viscerali. Recensione ❯
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Il dramma di una famiglia in difficoltà che deve affrontare una gravidanza inaspettata. Espandi ▽
Mona Ortiz ha un figlio che soffre di un ritardo mentale, Joel. Quando Joel mette incinta la ragazza di cui è innamorato, Ocèane, che è a sua volta disabile, Mona vede la sua vita futura complicarsi ulteriormente, e in un impulso del momento porta Joel a fare una gita, dicendogli che andrano in Antartide, ovvero dove Joel pensa che abiti quel padre che non ha mai conosciuto. Sarà per entrambi un viaggio alla scoperta dei propri limiti e possibilità.
Il film trova la sua forza nella straordinaria Laure Calamy, che sa passare senza sforzo apparente dalla leggerezza della commedia allo strazio del dramma.
Un esordio davvero promettente, che è la storia di ogni rapporto madre-figlio diventato una co-dipendenza e che fa tesoro dell'esperienza documentaria della sua autrice in termini di attenzione ai dettagli e di fedeltà alla complessità del reale. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Darsena
sabato 31 agosto 2024 ore 16:45
PalaBiennale
domenica 01 settembre 2024 ore 14:30
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Un ritratto ironico ed empatico delle difficoltà che siamo disposti ad affrontare per una vita migliore. Espandi ▽
Luciana, astrologa, vive da molto tempo in Friuli senza aver perso l’accento della sua città di origine, Napoli. A lei si rivolgono molte persone, per lo più donne, che cercano soprattutto, ma non sempre, l’amore. Praticando una forma di “astrologia attiva” e calcolando sulla base di mappe astrali individuali, Luciana suggerisce a ciascuno un luogo dove trascorrere il proprio compleanno: per rinascere a nuova vita, rigenerarsi, realizzare desideri inespressi. Giovanni, impresario di pompe funebri di mezza età, vorrebbe dare un nipote all’anziana madre con cui vive e vorrebbe cercare una compagna più giovane a Rio de Janeiro; Alessandra, una vita dedicata alla madre, cerca nelle acque della Croazia una libertà che non ha mai avuto; le gemelle Adriana e Giuliana, identiche ma opposte quanto a istinto materno, vengono indirizzate a Beirut; viaggiando simbolicamente nel freddo polare, una moglie sogna di riattivare nel marito l’empatia perduta e mai ritrovata; una donna adulta ritrova nelle strade di Taiwan lo spirito per ritrovare il padre che l’aveva abbandonata da bambina. Film d’apertura di Trieste Film Festival 2024, Wishing On A Star (“esprimere un desiderio guardando una stella”, espressione idiomatica anglofona e anche brano inciso dai Rose Royce) è una curiosa, elegante coproduzione internazionale tra cinque Paesi europei, più una partecipazione di Taiwan. Tramite la travolgente Luciana e un coro di anime che vien voglia di abbracciare, il film è un’esaltazione del valore del tempo e di come trarne vantaggio anche quando si pensa di essere fuori tempo massimo, di un carpe diem improntato all’autodeterminazione. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Darsena
sabato 31 agosto 2024 ore 14:15
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 17:00 - 17:15
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Il dramma di alcune famiglie che affrontano la rivoluzione in Romania del 1989. Espandi ▽
Il 20 dicembre 1989 la Romania è sull'orlo della rivoluzione. Le strade sono piene di dimostrazioni, gli studenti deridono il regime con l'arte e gli spettacoli di capodanno glorificano Ceausescu. Eppure, nel disagio delle loro case senza riscaldamento, le famiglie sono alle prese con conflitti personali e con l'onnipresente polizia segreta. Sei vite apparentemente scollegate s'intersecano in modi inaspettati. Mentre le tensioni raggiungono il punto di ebollizione, le unisce un momento esplosivo che culmina nella drammatica caduta di Ceausescu e del regime comunista. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Darsena
domenica 01 settembre 2024 ore 14:15
Astra Multisala
lunedì 02 settembre 2024 ore 16:30 - 16:45
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Un film che ama sorprendere, dove il peso dell'esistenza si fonde con la tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un romanzo di formazione per sognatori. Un narratore muto, una realista rivoluzionaria e un irriducibile sognatore dentro una Milano carezzata dalla nebbia, romantica e complessa, nascosta e irresistibile Espandi ▽
Gollum (così lo chiamano i bulli) non sa parlare e si esprime sprayando sui muri. Un giorno incontra Frank che invece con le parole è abile tanto da poter vendere compiti di italiano e non solo. Quando compare Nina, sedici anni, e già una figlia con il malavitoso "Il Duce", la vita cambia per tutti e tre.
Paola Randi ci propone una Milano inedita e personale tracciando un percorso in cui una realtà trasfigurata e il peso dell'esistenza si fondono con la tenerezza.
Un film che ama sorprendere quello di Randi che però non utilizza mai la sorpresa fine a sé stessa. A partire dal prologo in cui ci viene descritto in dettaglio un furto di rame da una fabbrica si apre una continua scoperta. Prima si tratta dei pensieri di un narratore che non sa parlare ma riesce ad inserirci in ogni situazione e a descriverci il proprio rapporto con la realtà che lo circonda. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
sabato 31 agosto 2024 ore 21:00
Sala Giardino
domenica 01 settembre 2024 ore 09:00
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Un'opera che affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica. Espandi ▽
Joseph è rimasto l'ultimo pastore a gestire un ovile di capre sulla costa in Corsica. Il suo terreno è necessario per completare un progetto di speculazione edilizia che trasformi quell'area in zona turistica. Joseph non vuole vendere. La mafia locale prova ad intimidirlo senza esito sino a quando, in una colluttazione, il boss locale viene ucciso dal pastore. Il quale è costretto alla fuga. Da poco però lo aveva raggiunto la nipote Vannina che, attraverso i social, ne sostiene l'innocenza e la lotta.
Frédéric Farrucci affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica prendendo spunto dalla realtà e trasformandola in necessaria leggenda.
La realtà, grazie ai social, diventa leggenda alla velocità della luce e in questo caso si finisce con il compiere un'opera utile a tenere viva la coscienza sociale di un popolo (nello specifico quello corso) che sente il peso del controllo francese nonché della malavita che si mette a disposizione di interessi che risiedono altrove. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
domenica 01 settembre 2024 ore 21:00
Sala Giardino
lunedì 02 settembre 2024 ore 09:00
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Un giovane immigrato clandestino viene assunto come rider. Il primo giorno di lavoro, però, viene derubato della sua bicicletta. Presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia 81. Espandi ▽
Torino. Issa è un giovane immigrato clandestino, da sei anni in Italia, che è stato appena licenziato. Cerca così di farsi aiutare dal suo amico Mario, che lavora in un ristorante per trovare un'altra occupazione. Lui lo accompagna a comprare una bicicletta usata a un prezzo decente e gli fornisce uno zaino e uno smartphone per fare il rider. Il riferimento a Ladri di biciclette è così immediato da apparire anche scontato. Ma più che un omaggio, sembra esserci una corrispondenza privata con quel film. Come Antonio e Bruno nel film di Vittorio De Sica, anche Issa cerca per gran parte di Anywhere Anytime la sua bicicletta rubata. Un film di grande impatto, autentico, tesissimo. Un esordio notevole. Recensione ❯
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Matthias sembra essere perfetto ma la sua vera sfida è essere se stesso. Presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia 81. Espandi ▽
Un fidanzato da portare con te il weekend se non desideri che i vecchi amici ti credano ancora single? Un figlio che ti faccia fare bella figura a una cena aziendale e magari ottenere una promozione? Un compagno per andare a teatro o anche solo per fare conversazione? Matthias è il candidato perfetto per tutti questi ruoli e altri ancora. Basta noleggiarlo, pagare, e si può stare certi che tutto filerà liscio.
L'opera prima di Bernhard Wenger affonda in un humus riconoscibile, lo stesso del suo conterraneo Seidl (più che altro formalmente, nella predilezione di inquadrature fisse) ma anche del norvegese Trier (in particolare La persona peggiore del mondo) e poi, su tutti, dello svedese Ostlund, il cantore dell'ipocrisia della borghesia intellettuale contemporanea; anche se quest'ultimo resta più un modello aspirazionale che altro, una citazione da un piano inferiore.
Tutto è performance, anche l'esaurimento nervoso. Tutto è spettacolo, perché lo spettacolo è (ormai) nell'occhio di chi guarda. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Corinto
domenica 01 settembre 2024 ore 19:15
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La storia di un cavaliere mongolo si reiventa come performer, Espandi ▽
I paesaggi di una Mongolia stepposa e invernale fanno da sfondo alla storia di Saina,
mandriano alle prese con condizioni climatiche ed economiche che rendono sempre più
insostenibile il suo lavoro e la sua esistenza. Quello della regista Xiaoxuan Jiang è un percorso classico nel cinema d’autore contemporaneo:
lavori notevoli nel cortometraggio, sviluppo di progetti nei lab dei festival internazionali, e infine
un ritorno al luogo natale come spunto per il film d’esordio. La Mongolia, ritratta in un dramma
delicato sulla resilienza, appare quindi filtrata da una prospettiva che si interroga sui
compromessi necessari nella vita; lavoro e passione, persistenza e pragmatismo, autentica
appartenenza e rappresentazione spettacolare. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Perla
domenica 01 settembre 2024 ore 17:00
Sala Perla
sabato 07 settembre 2024 ore 11:30
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Film cult di Nanni Moretti dalla regia rigorosa e asciutta e con un'attenzione sociale e politica partecipata. Commedia, Italia1978. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nanni Moretti firma uno dei suoi primi e più rappresentativi film, mettendo in scena tic, nevrosi e delineando un personaggio irresistibile Espandi ▽
A Ostia un robivecchi promuove la sua "raccolta" di cianfrusaglie gridando "Ecce Bombo!". Lo osservano immobili quattro amici, che hanno organizzato una grottesca veglia notturna. La scena è di una comicità amara. Gli amici sono un quartetto di giovani sessantottini ("residuati" come il pacco del robivecchi?) che, nel corso di tutto il film, impersonano ciò che è avvenuto delle speranze di quei giorni: dalla rivoluzione sognata dal movimento studentesco al riflusso in cui nessuno sa più cosa desiderare veramente. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Corinto
domenica 01 settembre 2024 ore 14:00
Astra Multisala
lunedì 02 settembre 2024 ore 14:15
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Un ragazzo scappa da una casa famiglia per ricongiursi con la madre. Non andrà però come si aspettava. Espandi ▽
Christian Filippi al suo primo lungometraggio trova due attori in stato di grazia. Il cinema e le fiction ci hanno già proposto innumerevoli volte, sia sul versante italiano che su quello internazionale, vicende in cui si assiste a un rapporto interrotto tra una madre e un figlio per le cause più diverse analizzandone le conseguenze.
Per tornare quindi a trattare il tema, per di più in un'opera prima, bisognava superare il rischio della ripetitività trovando un elemento che facesse la differenza. Filippi lo ha trovato nei due attori protagonisti che offrono l film una credibilità e una tensione di livello. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
domenica 01 settembre 2024 ore 17:00
Astra Multisala
lunedì 02 settembre 2024 ore 09:00
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Una donna lascia il marito e decide di andare via da casa. Ad aiutarla c'è la sua migliore amica. Espandi ▽
Una separazione posta sotto la lente di ingrandimento dello spettatore che, come Ági, osserva e cerca di capire. Ci sono molti modi per raccontare una separazione e il cinema sembrava averceli proposti ormai tutti. In questo film di Zsófia Szilágyi assistiamo ad un’ulteriore lettura che risulta decisamente originale.
Veniamo immersi, pacco dopo pacco, scatolone dopo scatolone, in una situazione in cui la separazione diviene occasione per scrutare le reazioni degli esseri umani. A partire dai più piccoli, che occupano la parte iniziale del film, per arrivare a persone che finiscono con l’incontrarsi solo in questa occasione.
Ági, così come gli spettatori, è chiamata ad osservare e ad ascoltare senza attribuire torti o ragioni (non avendone gli elementi) ma solo ed esclusivamente per cercare di capire quanto accade facendo propria la lezione eventualmente appresa. Recensione ❯
PROGRAMMAZIONE A VENEZIA
Sala Giardino
sabato 31 agosto 2024 ore 17:00
Astra Multisala
domenica 01 settembre 2024 ore 09:00
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