Davanti all'ascesa di Donald Trump si respira tutto l'orrore di Abbasi. Una freccia avvelenata contro l'ethos americano. Biografico, USA, Danimarca, Irlanda, Canada2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il giovane Donald Trump inizia il suo apprendistato con Roy Cohn, un avvocato che gli insegnerà come costruire il suo impero. Espandi ▽
Donald Trump non ha ancora trent’anni ma è già divorato dal desiderio bruciante di diventare il re dell’immobiliare nella Grande Mela. Viene preso d’occhio da Roy Cohn che vede nel giovane Trump un suo alter ego ancora da sviluppare. Nel film dell’iraniano-danese Ali Abbasi il giovane Donald è nella posizione di essere promosso o bocciato, e per la prima parte della storia viene ritratto in modo favorevole, come un giovane ambizioso in una città fortemente competitiva animato dal desiderio di rivalsa. La scelta di Abbasi, da osservatore non americano, è quella di avvicinarci al suo soggetto con gentilezza e solo più avanti affondare il coltello per rivelarcene la natura sempre più crudele. Il grande pubblico penserà di trovarsi davanti ad una innocua, e a tratti persino benevola, biografia. Invece gradualmente si respira l’orrore di Abbasi davanti ad una figura della quale non ha potuto raccontare ascesa e caduta ma solo ascesa e irriducibilità, nonché mancanza totale di rimorsi. Ed è contro l’ethos americano (e occidentale) del successo a tutti i costi che il regista punta la sua freccia avvelenata. Recensione ❯
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Un giovane, Aren, viene reclutato in una società segreta di neri magici che dedicano la propria vita a una causa della massima importanza: rendere più facile la vita dei bianchi. Recensione ❯
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Una commedia sentimentale che non rinuncia a giocare con i cliché del Belpaese. Espandi ▽
Gerda e Kristoffer vivono a Copenhagen, sono sposati da quarant’anni e hanno una bellissima figlia di nome Charlotte, di cui sono orgogliosi. È proprio Charlotte a regalare ai genitori un viaggio a Roma: quale luogo migliore della città dell’amore per festeggiare il loro quarantesimo anniversario? I due partono così in aereo, con disappunto di Gerda che avrebbe preferito viaggiare in treno, e raggiungono la città eterna. Per Kristoffer è la prima volta nella capitale italiana, mentre sua moglie vi ha trascorso gli anni dell’università, quando studiava storia dell’arte. Giunti a destinazione Kristoffer si addormenta in albergo, Gerda esce da sola per esplorare la città. Passeggiando per le vie di Roma, riemergono i ricordi del passato.
Diretto da Niclas Bendixen, When in Rome racconta con ironia e delicatezza la storia d’amore fra due sessantenni danesi giunti al loro quarantesimo anno di matrimonio. Fra dialoghi arguti e forsennati, il film costruisce un’atmosfera intrigante e misteriosa, perdendosi tuttavia nel finale, che tradisce la promessa di profondità dell’originale parte iniziale. Recensione ❯
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Uno scienziato si innamora. Ma sa anche che la fine del mondo è vicina. Espandi ▽
Già nel suo film d’esordio - il rabbioso e potente Sons of Denmark - il danese Ulaa Salim aveva mostrato una prospettiva originale sulla contemporaneità che sfruttava il clima politico europeo di questi anni con vibrante intensità. A confronto, Eternal è un’opera più meditativa e romantica, benché ugualmente originale per come mescola i generi della fantascienza, del disaster movie e del dramma sentimentale. Il cinema di Salim continua comunque a danzare sul baratro della catastrofe, stavolta direttamente, immaginando un evento catalizzatore di un cambiamento climatico ancor più aggressivo di quello che viviamo al momento. E per un’era che fatica a processare emotivamente la posta in gioco, la risposta è sempre quella di legarla a una metafora del sentimento. Sembra infatti una versione scandinava e più pacata di una storia alla Christopher Nolan, che lega i destini del mondo alla dimensione intima e personale, giocando con il tempo e con un futuro non vissuto. Recensione ❯
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Un'agente carceraria vede arrivare nella sua prigione un ragazzo del suo passato. Espandi ▽
Nel suo lavoro di guardia carceraria Eva ha una scorza dura ma sembra capace di fare la differenza trattando i detenuti con cui lavora ogni giorno con una certa umanità. Dallo studio alla meditazione, la donna si spende come può nella sua missione. Un giorno però scorge una faccia nuova in cortile, quella di Mikkel, riconoscendo subito in lui il giovane uomo che qualche anno prima, durante una lite proprio in carcere, ha accoltellato e ucciso suo figlio, anche lui detenuto. Sopraffatta dall’odio verso chi le ha tolto il suo Simon, Eva inizia a oltrepassare dei confini prima professionali e poi morali per punire ulteriormente Mikkel, senza però riuscire a fermarsi.
Con il suo esordio del 2018, The guilty, il giovane cineasta danese Gustav Möller si era ritrovato tra le mani un piccolo caso - un thriller serrato e ben costruito con una premessa insolita, finito poi con il classico remake americano superfluo.
Vogter è il suo passo successivo, a qualche anno di distanza ma con alcune somiglianze che tracciano le forme del profilo artistico di Möller fino a questo punto. Il suo cinema è pressione e controllo, tensione e claustrofobia. Recensione ❯
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Un archeologo è in cerca di antichi tesori nell'Aspromonte. La sua ricerca però sprigiona creature misteriose. Espandi ▽
Tra la fitta nebbia e la natura selvaggia dell'Aspromonte, un archeologo e i suoi aiutanti cercano un antico
tesoro. Ma i loro scavi sprigionano creature misteriose e mitiche che cambieranno per sempre la vita degli
abitanti di un remoto villaggio di montagna. Recensione ❯
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Un ritratto collettivo di chi è coinvolto nella guerra in Ucraina. Espandi ▽
Il film è un ritratto collettivo degli ucraini in fuga dalle mole della guerra e di coloro che sono rimasti e sono costretti ad adattarsi alla vita sotto continui bombardamenti. È possibile comprendere questa guerra e le sue conseguenze, che stanno trasformando così incessantemente la società e il mondo? Recensione ❯
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Una donna ha deciso di andare a cercare la nipote scomparsa da tempo. Espandi ▽
Lia, un'insegnante in pensione, ha promesso di ritrovare la nipote Tekla, scomparsa da tempo. La sua ricerca la porta a Istanbul dove incontra Evrim, un avvocato che lotta per i diritti dei trans. Recensione ❯
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Un'opera dalla splendida messa in scena che per tematiche finisce per assomigliare a un romanzo di Dickens. Drammatico, Danimarca2024. Durata 115 Minuti.
Karoline è una giovane donna che, nella Copenaghen al termine della Prima Guerra Mondiale, nel giro di poco tempo si ritrova sfrattata dall’appartamento in cui viveva, sedotta e abbandonata dal suo datore di lavoro nonché successivamente licenziata. C’è però una donna che si dichiara disposta ad aiutarla. La sensazione di trovarsi davanti a una di quelle storie che appassionavano i lettori di inizio secolo scorso è forte. Ma a tenerla a distanza ci sono da subito due elementi. Innanzitutto la splendida fotografia in bianco e nero, ci sono poi i volti che compaiono nella lunga sequenza di apertura, destinati a deformarsi in maschere dell’orrore costituendo un potente segnale di messa in guardia. Van Horn, anche grazie alla scelta di un cast che si dimostra sempre all’altezza delle aspettative, riesce a portare sullo schermo la lotta, spesso impari, per conservare una purezza d’animo in un inferno in cui i volti sono coperti dalle maschere del perbenismo o della superiorità di classe. Recensione ❯
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La renna voltante Niko viene sfidata per il posto da renna di Babbo Natale. Espandi ▽
Niko è una giovane renna maschio che sta per lasciare il piacere di trascorrere le feste di Natale con la famiglia. Se verrà arruolato tra le renne di babbo Natale in quel giorno sarà impegnato a consegnare regali. Le prove da superare non sono semplici ma si complicano ulteriormente quando si presenta come rivale una renna femmina. In una fase storica in cui si tende ad evitare alle personalità in formazione la presenza di ostacoli da superare perché si è convinti che tutto per loro debba essere appianato e il più possibile semplice, questo film ci ricorda che sono invece i gradini da salire (nel rapporto con se stessi e con gli altri) che favoriscono la crescita. Quando Niko si trova ad affrontare i test per entrare nel corpo delle renne scelte per la slitta di Babbo Natale non sa ancora che dovrà misurarsi con delle prove ben più difficili e importanti per la sua crescita. Dovrà relazionarsi con l’altro sesso, rivaleggiare con esso, superare momenti di abbattimento per scoprire magari che ci può essere una modalità diversa di incontro che porti a una reciproca comprensione. Recensione ❯
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Ripescando il materiale dagli archivi della televisione svedese, il regista cerca di ricostruire la stora del conflitto tra Israele e Palestina. Espandi ▽
Guardando indietro alla storia, questo film cerca di comprendere uno dei peggiori conflitti del nostro tempo. Durante gli anni 1958 - 1989, in Svezia esisteva il monopolio del servizio pubblico e i reportage di SVT da Israele e Palestina erano unici. I reporter erano costantemente sul campo nella zona devastata dalla guerra, documentando di tutto, dalle storie quotidiane alle principali crisi internazionali. Questo ampio materiale costituisce la base per l'ultimo film dell'archivista Göran Hugo Olsson, in cui le immagini dell'ascesa dello stato israeliano sono intervallate dalla lotta per la libertà della Palestina. I rapporti con Yasser Arafat e le interviste con il ministro degli Esteri israeliano Abba Eban durante una visita in Svezia fanno parte di un materiale esclusivo che non è stato mostrato da quando è stato trasmesso. Insieme raccontano la storia di un panorama mediatico in evoluzione e ci danno gli strumenti per comprendere questo conflitto che ha influenzato così fortemente i nostri tempi. Recensione ❯
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In Egitto un gruppo di ragazze decide di formare una compagnia di teatro di strada. Espandi ▽
In un villaggio del sud dell'Egitto, un gruppo di giovani ragazze si ribella formando una compagnia di teatro di strada. Sognando di diventare attrici, ballerine e cantanti, sfidano le loro famiglie copte e i residenti locali con le loro audaci esibizioni. Recensione ❯
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Il destino di una famiglia benestante si intreccia misteriosamente con quello del nuovo enigmatico amico del figlio, in una Cina post "politica del figlio unico". Espandi ▽
Il destino di una famiglia benestante si intreccia misteriosamente con quello del nuovo enigmatico amico del figlio, in una Cina post "politica del figlio unico". Recensione ❯
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