Anno | 2011 |
Genere | Guerra, |
Produzione | USA |
Durata | 146 minuti |
Regia di | Steven Spielberg |
Attori | Emily Watson, David Thewlis, Peter Mullan, Niels Arestrup, Tom Hiddleston Jeremy Irvine, Benedict Cumberbatch, Toby Kebbell, Celine Buckens, Rainier Bock, Patrick Kennedy (II), Geoff Bell, Robert Emms, David Kross, Stephen Graham, Nicolas Bro, Leonard Carow, Rainer Bock, Pauline Stone, Irfan Hussein. |
Uscita | venerdì 17 febbraio 2012 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 26 marzo 2012
Una storia di cavalli firmata dal regista premio Oscar Steven Spielberg. Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 5 candidature a BAFTA, 7 candidature a Critics Choice Award, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office War Horse ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,1 milioni di euro e 546 mila euro nel primo weekend.
War Horse è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Joey è un puledro esuberante, cresciuto libero e selvaggio nella campagna inglese. Separato dalla madre e acquistato per trenta ghinee da Ted, un ruvido agricoltore col vizio della birra, è destinato all'aratro e a risollevare le sorti della famiglia Narracott. Addestrato da Albert, il giovane e ostinato figlio di Ted, Joey ne diventa il compagno di avventura inseparabile almeno fino a quando i debiti e la guerra non chiederanno il conto. Venduto dal padre per far fronte all'affitto della fattoria, Joey diventa cavallo di cavalleria al servizio di un giovane capitano inglese, che promette ad Albert di prendersene cura e di riconsegnarlo a conflitto finito. Ma la guerra, cieca e implacabile, falcerà la vita dell'ufficiale e abbandonerà il cavallo a se stesso.
Galoppando da un fronte all'altro e attraversando l'Europa della Grande Guerra, Joey tocca la vita e favorisce la sorte di soldati e civili. Albert intanto, raggiunta la maggiore età, si arruola volontario per la Patria e per quel cavallo mai dimenticato.
Partiamo dal 'giudizio', War Horse è un film sconsolante e minore. Un film con una voglia di semplicità che fa rima con superficialità, che intende la messa in scena (solo) come scenografia, impiega in maniera evocativa e incalzante la banda sonora e musicale, è incapace di colmare spazi e personaggi di un valore metaforico. I suoi sentieri, arati o selvaggi, sono lontani dalla sensibilità formale di John Ford e prossimi a un melodramma familiare, pieno di ostacoli, dipartite e struggimenti. Eppure importa capire che cosa emerge dietro il kolossal e la grandeffettistica, dietro l'aspetto e la scrittura molto (troppo) americani.
War Horse rimette in circolo il conflitto, muovendosi sul confine incerto che separa e unisce il fascino spettacolare della guerra dal suo irremovibile orrore. Per Spielberg si tratta daccapo di congiungere il percorso della Storia (qui la Prima Guerra Mondiale) con la narrazione e il punto di vista del singolo. Niente di nuovo sul fronte hollywoodiano, certo, ma se quel singolo da salvare sullo sfondo di una carneficina è un cavallo la questione si fa più interessante. Secondo titolo zoofilo della filmografia spielberghiana, dispensando i sauri di Jurassic Park, clonati e riportati artificialmente in vita in un contesto ecologico mutato, War Horse fa il paio con Lo squalo, lavorando sull'archetipo dell'altro e giungendo alla medesima conclusione: la bestia al cinema agisce soltanto per essere uccisa. Squali, balene, gorilla incarnano sullo schermo l'alterità, la minaccia, il pericolo da sopprimere, esorcizzare, eliminare. Tuttavia il destino di Moby Dick o King Kong lo sopportano pure i Lassie, i Rin Tin Tin o qualsiasi altro animale antropomorfo della Disney, la cui disinvolta omologazione con quello che noi siamo, dimostra una volta di più la rimozione della diversità di cui la bestia è naturalmente portatrice. Il film di Spielberg, sprofondato con gli zoccoli nel fango delle trincee, attribuisce al suo protagonista equino valori e pulsioni umane secondo un modello classico che viene da Esopo e da Fedro. Se lo squalo di Amity Island nuota nel mare del perturbante e rappresenta uno spietato predatore da abbattere, il cavallo del titolo cavalca le praterie del meraviglioso e sviluppa un rapporto privilegiato con gli uomini che incrocia e che lo scampano alla morte. Il personaggio Joey frena l'istintività a vantaggio delle potenzialità simboliche, sfruttate dal regista in maniera esplicita attraverso immagini che scadono nel quadretto didascalico. Le visioni dell'animale assumono connotazioni drammatiche o ricreative, rispecchiando la condizione del 'proprietario' o della circostanza di turno. Regista del movimento, Spielberg (ri)trova se stesso e la lirica bestialità di Joey dentro la battaglia e una sequenza epica che commuove e turba, avviando una cavalcata febbrile interrotta nella 'terra di nessuno', tra le trincee avversarie e nell'abbraccio straziante del filo spinato.
Candidato all'Oscar insieme a The Artist e Hugo Cabret, War Horse condivide coi più meritevoli concorrenti le origini del cinema, dove insieme al silenzio e alla fantasmagoria, troviamo il cavallo, (s)oggetto delle prime analisi cronofotografiche del movimento di Muybridge. Un cavallo da corsa pronto a solcare lo spazio selvaggio del West e del western a venire.
WAR HORSE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €11,99 | |||
€9,99 | - |
ALTRO CHE SEI NOMINATION AGLI OSCAR; MERITA SICURAMENTE DI PIU'; A MIO PARERE E' UNO DEI FILM MEGLIO RIUSCITI A SPIELBERG. Privo di scene cruente, perciò adatto a tutta la famiglia,il film racconta di un cavallo e delle vicissitudini che dovette affrontare durante la prima guerra mondiale. Il suo destino era il conflitto, sebbene lo detestasse,ma non furono in pochi ad affezionarsi a lui: tutti avrebbero [...] Vai alla recensione »
La dura recensione in anteprima di MyMovies speravo fosse una delle tante sottovalutazioni di certi film da parte della critica... e invece no. Stavolta purtroppo c'ha preso: Spielberg ha cannato in pieno. Dov'è il regista che ha fatto del suo cinema una religione, che sovrapponendo una bicicletta alla luna ha fatto la storia, che ha sempre saputo anticipare i gusti del pubblico, [...] Vai alla recensione »
in un periodo cinematografico dove si tenta (e spesso non si riesce) a rendere un film particolare grazie ad effetti speciali stratosferici, abissi del dolore, storie piu' drammatiche dell'olocausto e del diluvio universale, ritmi del film lenti o velocissimi, il piu' grande regista del pianeta (almeno per me) ci propone un film che nella sua trama semplice, scontata per il finale, ma sempre [...] Vai alla recensione »
francamente non capisco xke qualcuno sia così accanito contro questo film, che non ha la presunzione di presentarsi come un film storico-realistico-documentaristico,ma si presenta come favola adatta a persone di tutte le età. lo si vede dalla fotografia, dai colori, dalle luci e anche dal modo di parlare e fare di alcuni personaggi. a me francamente è piaciuto perchè va [...] Vai alla recensione »
"Il livello di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". E' una frase del Mahatma Gandhi, che Steven Spielberg deve aver fatto sua da un po' di tempo a questa parte. Non è la prima volta che il cinema - soprattutto quello western: "Solo sotto le stelle", "Gli spostati", "Il cavaliere elettrico", "Stringi i denti a vai", "Io, grande cacciatore" - innalza il quadrupede a protagonista [...] Vai alla recensione »
Ieri sera, ho girato su rete4 consapevole semplicemente di vedere un film che narrava l'amicizia fra un uomo ed un cavallo. Non mi aspettavo niente di che...io amo gli animali, e mi sarei accontentata di guardare distrattamente qualche scena, come mio solito; io amo il cinema, ma guardo molto raramente la tv. Invece, scena dopo scena, mi sono ritrovata davanti ad un capolavoro di emozioni! [...] Vai alla recensione »
Una famiglia di contadini compra un cavallo,molto veloce, forte ma troppo costoso. I debiti aumentano ed il padrone della terra, sulla quale la famiglia Narracott lavora, esige i debiti pagati con gli interessi. Intanto il cavallo stringe un grande e profondo rapporto con il giovane Albert Narracott; da quest'ultimo sarà chiamato con il nome di Joey! Mentre l'amiciazia tra i due cresce, [...] Vai alla recensione »
Ovviamente parlerò di quella che è la mia opinione. Il film è stato bellissimo per quanto riguarda la scenografia: le ambientazioni hanno rapito il cuore. E la fotografia, è magica quanto lo è la storia. Ho letto alcune recensioni di persone che non hanno accolto il film perchè troppo semplice o banale, non meritando la candidatura all'Oscar [...] Vai alla recensione »
Steven Spielberg torna a indossare i calzoni corti, e si mette in sella a un purosangue per una cavalcata di più di due ore attraverso il grande conflitto mondiale, solo che stavolta i calzoni gli stanno un tantino stretti e finiscono per sdrucirsi in più punti, evidenziando i punti deboli presenti in questo lavoro che mantiene un certo ritmo e un respiro avventuroso ( del resto Spielberg conosce [...] Vai alla recensione »
Nel 1914, in un villaggio inglese un piccolo proprietario terriero acquista un cavallo per la gioia del piccolo figlio Albert, che decide di chiamarlo Joey e si prende l’impegno di addestrarlo. Joey è un cavallo dotato di una spiccata personalità, un purosangue caratterizzato da“calzini bianchi” sulle quattro zampe e una macchia sul muso che ricorda la forma di [...] Vai alla recensione »
War Horse è l'ennesima lezione di classe di Steven Spielberg, la dimostrazione di come il talento del narratore salvi dalla diffusa banalità del raccontare. Il film, tratto da un romanzo di Micheal Morpurgo - già oggetto di una riduzione teatrale -, racconta le vicissitudini di Joey, mezzopurosangue che continuamente sballottato da una disgrazia umana all'altra - spesso peggiore della prima - nello [...] Vai alla recensione »
Che tonfo di Spielberg con War Horse, una caduta di pesante nella sua amata (da me particolarmente) cinematografia! La storia del cavallo Joey, nato in Inghilterra, il cui destino ha voluto che vivesse la prima guerra mondiale nella Francia della resistenza passando al nemico, ritornando agli inglesi, ritornando ancora ai tedeschi ecc ecc l'epilogo dolce amaro è il ritorno, un pò [...] Vai alla recensione »
Ci sono modi e modi al cinema per rendere i sentimenti e le emozioni.Ci sono film infarciti di clichè imbarazzanti, dove la melassa del buonismo e dell'happy-end sgorga a fiumi ed è stucchevolmente gratuita, preconfezionata ed usata sovente per tappare i buchi di una vicenda già vuota in partenza.Qui ci troviamo di fronte ad un film firmato S.S, le due geniali doppie esse che hanno già marchiato capolavori [...] Vai alla recensione »
“War horse” narra la storia di Joey, un cavallo selvaggio che vive libero nelle campagne del Devon. Acquistato all’asta di paese da Ted Narracott a un prezzo spropositato, Joey verrà addestrato da Albert, il figlio di Ted, ad arare i campi angusti della fattoria dei Narracott. Albert instaura un rapporto di profonda amicizia col cavallo, e riuscirà nell’intento [...] Vai alla recensione »
Prima di tutto vorrei scrivere un appunto sulla recensione della Sig.ra Marzia Gandolfi. Soprattutto quando parla della snaturata connotazione dell'animale "cavallo" (paragonato sanza problemi a scimie, squali e gorilla come se fossero tutti ugualmente spinti dallo tesso istinto animale) con il comportamento umano. E' evidente che la Sig.
Una lieve storia d'amore, che certamente consola coloro i quali sono amanti di vicende d'altri tempi. In un mondo dove il cavallo-vapore è la forza imperante, un ragazzo, che ben si sa ergere al di là delle afflizioni della miseria, prima, e della guerra, poi, rivive i fasti delle memorabilia antiche, scagliando oltre l'ostacolo ogni timore, come solo i Compagni macedoni avevano [...] Vai alla recensione »
Ciao. Pellicola che cavalca (è proprio il caso di dirlo...) il filone "animali antropomorfizzati" che sopportano struggenti esperienze di vita. Onestamente... una storia interessante ma proposta in maniera troppo banale, stucchevole ed estremamente deludente, sopratutto considerando la figura registica di Spielberg.
Grande Spilberg ancora una volta fa centro con un film godibilissimo dal 1° all'ultimo minuto.....cinema con la C maiuscola
Un film magnifico dove Spielberg riesce a porre un messaggio di fratellanza tra un ragazzo e un cavallo, che diventò un simbolo durante la seconda guerra mondiale.Un cavallo puo guardare l'amore e lodio inseme fino a porsi il rimedio come motto di Fratellanza,Protezione e Lotta. Degno di meritarsi l'Oscar per:Miglior Fotografia,Miglior Scenografia e Colonna Sonora.
E' la prima guerra mondiale, non la seconda...perchè non si bada a queste cose?
Meraviglioso film rievocante la stupida povertà del Novecento, ancor oggi esistente, ricco di sentimenti d'appagare ogni palato, gustando l'imprevisto del bello nel vivere le cinque situazioni che si inanellano dall'acquisto di un cavallo alla stupida guerra mondiale, dove tutti perdono... ai due cavalli stalloni che insegnano l'amicizia agli uomini.
occhio che il film narra di eventi accaduti nella prima guerra mondiale ( grande guerra) e non nella seconda come citato sulla recensione. e' importante xche' in un mondo di ignoranti non e' bene contribuire alla stus quo.
Mi è piaciuto quest'ultimo lavoro del grande Steven; pur non entrando a far parte del gruppo dei suoi capolavori è un film che si lascia guardare davvero con piacere. Cast senza attori di gran fama (forse per non togliere troppo spazio al vero protagonista: il cavallo Joey) il film è sorretto dai soliti 3 caratteri specifici dei film del regista americano: la regia impeccabile, [...] Vai alla recensione »
Circa cinquanta anni fa, subito dopo avere appreso a leggere e scrivere, ho letto un libro per ragazzi che mi aveva letteralmente stregato: Albino Cavallo d'Italia. Il libro narrava di un ragazzino maremmano che aveva allevato nella propria fattoria un puledro fin dalla nascita, diventato poi un ottimo e versatile cavallo, da lui chiamato Albino dal nome del torrente Albinia che scorre nei pressi della [...] Vai alla recensione »
Bellissimo film, ha tutto. Tutte le emozioni preseti vengono trasmesse direttamente, io sono di parte, perché amo i cavalli e li conosco molto bene e so di certo che spielberg in questo film ha colto in pieno l'essenza del cavallo, non è superficiale e bisogna interpretarlo, a mio avviso uno dei migliori film di quell'anno. CONSIGLIO A TUTTI di vederlo perché a me i film [...] Vai alla recensione »
Capita talvota che leggere troppi giornali di critica cinematografica faccia male, questo è ad esempio il caso di War Horse; un film che, pur con qualche difetto, è capace di coinvolgere, emozionare e commuovere come pochi (quanto tempo era che non piangevo durante un film!). Consigliato per tutta la famiglia, è la storia del rapporto tra un ragazzo e il suo cavallo, che affronter&agrav [...] Vai alla recensione »
Premetto che non ho visto il film ma solo i molti trailer e spezzoni extra trailer che girano sul Web. Sicuramente Spielberg sa usare la macchina da presa e questo è fuori discussione. Sono certo che è un film emozionante, coinvolgente, etc. etc., forse un pochino retorico nel connubio uomo-animale ma c'è ben di peggio sugli schermi! Ma non è questo il punto, io mi domando invece se Spielberg non [...] Vai alla recensione »
Film "completo" dove gli occhi di un cavallo svelano il quoziente intellettivo dell'uomo.
L'umanità, spesso e volentieri, ha perso la Sua Umanità....da vedere:)
Appena prima dello scoppiare della 1a guerra mondiale, un ragazzo instaurerà un bellissimo rapporto col suo cavallo, compratogli con tutti i suoi risparmi da suo padre, un umile contadino, il quale purtroppo però, quando l'intero raccolto verrà distrutto da una tempesta, sarà costretto a venderlo all'esercito inglese, in partenza per la Francia per combattere i tedeschi. [...] Vai alla recensione »
Per tutti quelli che non l'hanno ancora visto, vi dò solo il consiglio: Questo è un film assolutamente Politically correct. Quindi se non vi piaciono le storie mielose dove il bene vice sul male e tutto si conclude per il meglio, lasciate stare e magari vi consiglierei un horror o un film d'azione visto che in sala ce ne sono diversi!!! Solo questo perchè ovviamente [...] Vai alla recensione »
Non ho visto il film e probabilmente non andrò a vederlo, ma, leggendo la vostra recensione ho pensato subito ad un film stupendo"Cavalli" che ho visto da poco di un regista emergente: Michele Rho. Io credo che l'abbiamo visto in pochi ed è un vero peccato perchè era veramente bello. E' triste pensare che in Italia ci siano dei prodotti di qualità così alta che non vengono pubblicizzati in nessun modo. [...] Vai alla recensione »
Non ho capito perchè Marzia Gandolfi si sia lanciata in una recensione lunghissima di cui francamente non ho capito una mazza.. su un film che giudica "minore e desolante". Vale a questo punto dire che effettivamente ci sono film non per tutti (...i gusti e non solo). Cara Marzia non dovresti proprio vederli certi film "desolanti e minori" perchè poi ti arrabbi e arrivi a "sproloquiare" mettendo in [...] Vai alla recensione »
In questo bel film, che possiamo definire "per ragazzi" nell'accezione più positiva del termine, il cavallo Joey rappresenta il centro in cui confluiscono tutti i sentimenti positivi degli esseri umani nel mezzo dell'oscurità della guerra. La sua bellezza, la sua lealtà e la sua fierezza spingono gli uomini a dare il meglio, a riscoprire la loro stessa umanità. [...] Vai alla recensione »
War horse è la storia di Joey un cavallo in qualche modo speciale, a lui è infatti affidato il compito di rendere felici o quantomeno provarci i vari personaggi del film. Joey sembra quasi capire di volta in volta la necessità di chi si trova ad occuparsi di lui e si prende sempre il peso di ciò che gli viene richiesto. Premetto che non è il mio genere di film, [...] Vai alla recensione »
definire superficiale questo film , lo trovo al quanto fuoriluogo vi e' superficialita' se superficialita' vi e' negli occhi di chi guarda, triste ma da ricordare questa storia trasmette dei valori che troppo spesso non consideriamo certo se si vuole un film allegro cambiare titolo!
una splendida favola (amara) con delle immagini spettacolari e un meraviglioso protagonista JOEY. abbasso ogni guerra e w tutti gli animali...
Bello, war horse una storia non cucita sulla guerra, ma improntata su un cavallo Joyce. Su un ragazzo che diventa uomo. Veramente uomo come forse non ce ne sono più... La trama si svolge bene non è un film corto nè difficile da guardare e nelle scneggiatura appare non incollato per allungarlo come taluni film che ho visto! Adatto ad una famiglia con adolescenti, mostra la lealtà, la forza la tenacia. [...] Vai alla recensione »
Persino Spielberg naufraga nella rappresentazione della Prima Guerra Mondiale: le pellicole che la rappresentano bene si possono contare sulle dita di una mano... eppure potrebbe essere un ottimo spunto per un nuovo film degno e non banale come questo, (non che questo sia indegno, ci mancherebbe!) Nonostante alcuni passi assolutamente piacevoli e vagamente commoventi (ma bisogna essere in giornata [...] Vai alla recensione »
meraviglia x gli occhi e x l'anima, epico e intimista, una miscela incantavole.e sopratutto il ritorno della magia del cinema kolossal.
Essendo un film di Spielberg ci si aspetta sempre molto,ma questo film lascia di stucco per la sua banalita'. Fin dall'inizio si capisce come la storia finira' e la sua lunghezza non aiuta affatto!In piu' se,come me,non sopportate le scene cruente che riguardano gli animali il film perde ancora piu' punti! Nomination all'Oscar come miglior film inspiegabile.
Ancora una volta ci viene propinata la ricetta di "Dio, Patria e Famiglia" tanto cara agli statunitensi, servendosi dell'ennesimo protagonista animale. Spielberg ci invita a salire in groppa al nostro eroe per una cavalcata che dovrebbe mostrarci l'orrore della guerra ma alla fine del viaggio scendiamo da cavallo senza nemmeno uno schizzo di sangue.
Film adatto anche a chi non ama il tema della guerra. Pur non nascondendo, in alcuni brevi passaggi, l'atrocità della guerra, il protagonista è in assoluto il cavallo, che unisce le storie di diversi personaggi, mescolando aspetti tristi, romantici, a tratti anche comici. Certo, sotto licenza poetica, il cavallo "diretto" da Spielberg sembra quasi un cane ma se serve ad evidenziare l'assurdità della [...] Vai alla recensione »
Nel vedere WAR HORSE..ho riscoperto lo spirito avventuriero e allo stesso tempo sentimentale che spilberg da diversi anni non esprimeva più. un film ottimo con una scenografia e un montaggio eccezionali secondo me.Altrettanto la sceneggiatura seppur non originale, arrangiata da spielberg in maniera splendida,dove si mette in risalto la figura del cavallo sia come animale,ma anche, come espressione [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta questo grande regista è riuscito a trasmettere attraverso gli occhi di un cavallo le atrocità della Grande Guerra fedele nelle ricostruzioni e nelle ambientazioni delle battaglie è riuscito a far capire senza banalizzazioni la simbiosi che veniva a crearsi tra il cavallo e i soldati delle opposte fazioni e che con loro ne hanno condiviso la sorte su tutti i campi di battaglia.
Buon film con una trama che scorre bene e che ti permette di affezionarti facilmente a i personaggi, ennesimo capolavoro di Spielberg
Per gli amanti dei cavalli è un film da non perdere..diverso dai classici film che parlano di corse o cavalli parlanti. Chi non conosce bene i cavalli si sofferma sull inquadratura o su altri dettagli tecnici. Questo film dal mio punto di vista si basa sui sentimenti e sull' unione uomo-animale, e da quel punto di vista a mio parere merita ottimi voti.
A prescindere da ogni commento animalista eseguito dalla esimia critica cinematografica Sig.ra Marzia Gandolfi, desidero RICORDARE come sin dall'INIZIO DELLA STORIA DELL'UOMO il cavallo abbia sempre accompagnato in tutte le umane vicissitudini che il medesimo ha incontrato nel suo cammino di crescita e progresso sino ad oggi. Desidero inoltre SOTTOLINEARE come meravigliosi rapporti di amicizia [...] Vai alla recensione »
Col suo cavallo Spielberg affonda il sentimento come un coltello. Nessun calcolo, nessun freno, nessuna attenzione ai codici della critica corrente, che il sentimento non lo vuole. Dunque se racconti di War Horse non puoi che mettere in conto il pregiudizio. Il sentimento diventa una condizione e uno spartiacque. Qualcosa come una religione minore. Certo, quel furbone di cineasta i trucchi li conosce tutti e alla fine del film, cosa desueta, la gente, persino, applaude.
È probabile che War Horse , candidato all’Oscar in sei categorie fra cui il miglior film, non passerà alla storia come uno Spielberg maggiore; e però, bisogna riconoscere che il bestseller per ragazzi di Michael Morpurgo (1982) cui si ispira arpeggia su temi - l’amore per gli animali, il rapporto difficile con il padre, la crudeltà della guerra assai congeniali al cineasta.
«I miei primi ricordi sono immagini confuse di verdi colline e umide stalle buie, con i topi che correvano sopra la mia testa...» parla cavallo Joey, puledro inglese per metà purosangue, voce narrante del romanzo di Michael Morpurgo (1982) che ha ispirato Steven Spielberg per il suo kolossal candidato all'Oscar, dopo il successo sul palco del National Theatre di Londra.
La prima macelleria mondiaIe attraverso gli occhi di un cavallo. “War Horse” di Steven Spielberg, dal 17 febbraio nelle sale, fa la sua scelta rigorosa e priva di equivoci: raccontare con l’epicità di una volta e nel segno di una leggendaria classicità hollywoodiana che ha il coraggio contemporaneo di trattare emozioni, situazioni e sentimenti per quelli che sono, senza il filtro di uno straniamento [...] Vai alla recensione »
Un film grandioso, che si porta dietro interrogativi non meno voluminosi. «War Horse», a prescindere dalle sei nomination agli Oscar, è infatti un superspettacolo per tutti contrassegnato dal marchio inconfondibile di Steven Spielberg. Uno Spielberg al cento per cento, classico, ingenuo e favolistico come nel clou degli anni Ottanta, volutamente smodato nel riproporsi come cantastorie indifferente [...] Vai alla recensione »
È “solo” un cavallo. Si può costruire un intero, lungo film parlando “solo’ di un cavallo? Certo che si può, basta che il regista si chiami Steven Spielberg. E non fidatevi di chi vi dirà che c’è troppo “miele”. È, da sempre, lo stile di Steven: il cinema, per lui, è immersione totale, esperienza che rapisce, un viaggio quasi psichedelico in un’altra dimensione.
Finisce come Via col vento, o come Sentieri selvaggi (e l’omaggio a John Ford è senz’altro il più voluto): un tramonto rosso, i profili dei personaggi in controluce, l’abbraccio salvifico; gente che resiste. Steven Spielberg non risparmia sui sentimenti nel raccontare l’odissea del cavallo di razza Joey, addestrato con amore dal giovane Alberi (Jeremy Irvine) nella povera fattoria inglese e che passerà [...] Vai alla recensione »
Nella sua forma originale, War horse era un romanzo per ragazzi sulla follia della guerra, scritto da Michael Morpurgo e narrato dal punto di vista del cavallo, che si scopriva avere sentimenti complessi e una prosa discreta. Poi è stato trasformato in un sensazionale spettacolo teatrale realizzato con le marionette. Spielberg, per la sua versione, ha scelto uno splendido e pittorico realismo: Albert, [...] Vai alla recensione »
Tutto si direbbe giusto in W"ar Horse” (Usa, 2011, 146’). Giusti sembrerebbero i colori saturi della campagna del Devon, intensi come le facce dei contadini che ci vivono, poi quelli cupi e freddi delle trincee, e infine il tramonto infuocato sul cui sfondo il giovane Albert Narracott (Jeremy Irvine e il suo cavallo Joey evocano il sapore nostalgico del mito western.
Ecco un film di difficile codificazione e al quale, onestamente, presteremmo meno attenzione se il regista non fosse Steven Spielberg (e se non ci fossero in ballo sei candidature agli Oscar, compresa quella per il miglior film): perché War Horse è basato su un romanzo per bambini, perché è un produzione Disney chiaramente indirizzata al pubblico più giovane (negli Stati Uniti era uscito il giorno [...] Vai alla recensione »
Bisogna molto crederci. Nel senso che il classicismo epìeo del film, con fmale un po’ alla John Ford dei "Cavalieri del Nord Ovest” (quel tramonto fiammeggiante con le figure di profilo in controluce), evoca un cinema che non si fa più a Hollywood. Anche nell’uso incessante delle musiche, nel tratteggio bozzettistico dei personaggi. Pure in una certa inverosimiglianza difficile da accettare oggi: i [...] Vai alla recensione »
A distanza di pochi mesi dall’uscita in sala de L’avventure di Tintin, troviamo con marchio Disney un altro film «per ragazzi» del colosso di Hollywood Steven Spielberg. War Horse è solo apparentemente un film per ragazzi, anche se l’ingresso della Disney e il suo veto per un cinema che non sia il massimo dell’edulcorazione dai tempi di Pinocchio ha reso insensatamente zuccherosa una storia pure ambientata [...] Vai alla recensione »
Ecco un film di difficile codificazione e al quale, onestamente, presteremmo meno attenzione se il regista non fosse Steven Spielberg (e se non ci fossero in ballo sei candidature agli Oscar, compresa quella per il miglior film): perché War Horse è basato su un romanzo per bambini, perché è un produzione Disney chiaramente indirizzata al pubblico più giovane (negli Stati Uniti era uscito il giorno [...] Vai alla recensione »