The Girl With the Needle

Film 2024 | Drammatico 115 min.

Regia di Magnus von Horn. Un film con Victoria Carmen Sonne, Trine Dyrholm, Besir Zeciri, Ava Knox Martin, Joachim Fjelstrup. Cast completo Titolo originale: Pigen Med Nålen. Titolo internazionale: The Girl With the Needle. Genere Drammatico - Danimarca, 2024, durata 115 minuti. - MYmonetro 2,84 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 15 novembre 2024

Una favola su un'orribile verità. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, ha vinto 2 European Film Awards, Il film è stato premiato a National Board, Al Box Office Usa The Girl With the Needle ha incassato 11,5 mila dollari .

Consigliato sì!
2,84/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,17
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera dalla splendida messa in scena che per tematiche finisce per assomigliare a un romanzo di Dickens.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 17 maggio 2024
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 17 maggio 2024

Karoline è una giovane donna che, nella Copenaghen al termine della Prima Guerra Mondiale, nel giro di poco tempo si ritrova sfrattata dall'appartamento in cui viveva, sedotta e abbandonata dal suo datore di lavoro nonché successivamente licenziata. C'è però una donna che si dichiara disposta ad aiutarla.

Una vicenda che ha tutte le caratteristiche iniziali del feuilleton ma progressivamente si trasforma in maniera inattesa.

C'è un fatto di cronaca accaduto nella Danimarca di inizio secolo scorso alla base del film di Van Horn ma chi vuole poter apprezzare l'evoluzione della vicenda farà bene a non andare a cercare preventivamente i riferimenti. Perché inizialmente, quasi fossimo dinanzi a una favola di Hans Christian Andersen, la protagonista viene caricata di una imponente serie di disgrazie. Viene cacciata per morosità dall'abitazione in cui vive, si concede al proprio datore di lavoro confidando nel matrimonio (convinta com'è di essere vedova a causa della prolungata assenza di notizie del marito al fronte). Non solo non vedrà le nozze ma assisterà al ritorno del coniuge orribilmente sfigurato. Come se ciò non bastasse scopre di essere incinta.

La sensazione di trovarsi davanti a una di quelle storie che appassionavano i lettori di inizio secolo scorso e che in Italia avevano la loro più importante autrice in un'altra Carolina (la Invernizio) è forte. Ma a tenerla a distanza ci sono da subito due elementi.

Innanzitutto la splendida fotografia in bianco e nero che, se da un lato ricorda quella di Pawel Pawlikowski (Ida, Cold War), dall'altro sa come trovare una propria originalità in particolare nei primissimi piani. Ci sono poi, appunto, i volti che compaiono nella lunga sequenza di apertura, destinati a deformarsi in maschere dell'orrore costituendo un potente segnale di messa in guardia.

In un mondo che ha conosciuto la devastazione del conflitto armato su scala mondiale la deturpazione può essere fisica ma anche morale. La prima lascia sul volto del marito di Karoline tracce indelebili destinate a creare ripugnanza e ad essere sfruttate in un circo in cui i freaks fanno provare brividi a un pubblico che ne è alla ricerca. Ma non è questa la più temibile. Ce n'è un'altra, tanto ammantata di interessato altruismo quanto animata da tutt'altre intenzioni.

Van Horn, grazie alla scelta di un cast che si dimostra sempre all'altezza delle aspettative, riesce a portare sullo schermo la lotta, spesso impari, per conservare una purezza d'animo in un inferno in cui i volti sono coperti dalle maschere del perbenismo o della superiorità di classe. Più che a una fiaba il suo film finisce in definitiva con l'assomigliare a un romanzo di Dickens trasferito in analoga latitudine ma con diverso contesto sociale.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 27 febbraio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Danimarca alla fine della Grande Guerra (cui il Paese rimase estraneo, tolti i volontari). Karoline perde la casa, da un pezzo non ha notizie del marito al fronte e lo crede morto, ha una relazione col datore di lavoro che la mette incinta ma di sposarla non se la sente (la madre cerbera si oppone duro) e anzi la licenzia. Karoline tanto fortunata partorisce e consegna il bambino a una donna che assicura [...] Vai alla recensione »

martedì 18 febbraio 2025
Adriano De Grandis
Film TV

Fin dal principio, con quell'accavallarsi scomposto di volti deformati, la volontà di Magnus von Horn è dichiaratamente incline a rappresentare gli aspetti horror di una quotidianità nella Danimarca di inizio Novecento, non a caso resa in un oscuro b/n, che predilige il buio per un racconto di crudeltà insostenibile. Vagamente ispirato a fatti di cronaca accaduti alla fine della Grande guerra, il film [...] Vai alla recensione »

martedì 18 febbraio 2025
Pier Maria Bocchi
Film TV

Non c'è pace per le immagini. Uno le lavora, le usa, sfidando la cinefilia e la storia dei film senza preoccuparsi del buon gusto e dell'educazione, e senza colonizzarle (a questo proposito Robert Eggers dovrebbe prendere nota), e finisce ancora un volta sommerso da accuse di estetismo, di protervia, di sfrontatezza superficiale. Di nuovo. Ci risiamo.

martedì 21 maggio 2024
Ilaria Feole
Film TV

Nella Copenaghen del primo dopoguerra, Karoline perde, nell'ordine: il marito; la casa; la chance di una vita migliore quando il suo capo la se- duce e poi l'abbandona, incinta. L'incontro con una sedicente intermediaria nell'affido di neonati sembra aiutarla, ma è l'inizio di un incubo ancor più nero, ispirato a un vero fatto di cronaca dell'epoca.

sabato 18 maggio 2024
Alessandro Uccelli
Cineforum

1919. La giovane Karoline (Vic Carmen Sonne), operaia cucitrice in una fabbrica dell'indotto bellico, che da un anno attende notizie del marito disperso durante la Grande Guerra, vive in un appartamento in affitto a Copenhagen, ma non paga il dovuto da mesi. Il padrone di casa la mette alla porta, e lei ripara in una soffitta fredda e umida, al limite dell'abitabile.

venerdì 17 maggio 2024
Federico Pedroni
Duels.it

Copenhagen, 1919. Karoline è una giovane sartina, impiegata presso un ricco fabbricante di tessuti, che viene sfrattata in malo modo dal padrone di casa. È - o, meglio, si crede - vedova di guerra, sarà costretta a trovarsi un'altra sistemazione mentre, povera lei, le sue disgrazie sono appena iniziate. Sedotta e abbandonata dal suo nobile datore di lavoro, che la mette incinta ma per questioni di [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 maggio 2024
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

In concorso, invece, passa, senza troppo rumore, «The girl with the needle» dello svedese Magnus Von Horn, ambientato in Danimarca nel primo dopoguerra e ispirato a una - terribile - storia vera. In un bianco e nero severo ed elegante, la storia di un'operaia che, messa incinta dal proprietario della fabbrica e col marito tornato dalla guerra orrendamente sfigurato, lascia la figlia neonata nelle mani [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 maggio 2024
Gianluca Arnone
La Rivista del Cinematografo

Che ci fosse del marcio in Danimarca era faccenda risaputa, ma si parlava di cose losche tra reali. Qui è proletaria fanghiglia e poverissima morbilità morale lo sfondo e il cuore di The Girl with the Needle , opera terza del quarantenne Magnus von Horn. Il regista svedese può lucidare stavolta il curriculum con il debutto (in competizione) a Cannes dopo che nel 2020 il suo Sweat venne annunciato da [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 maggio 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

La poesia e la prosa danzano in Vangelo secondo Maria, il film Sky Original presentato fuori concorso alla 41a edizione del Torino Film Festival e prossimamente in uscita nelle sale cinematografiche. Un progetto che viene da lontano come la luce delle stelle. Avrebbe, infatti, dovuto essere il primo lungometraggio diretto da Paolo Zucca, dopo il folgorante cortometraggio L'arbitro datato 2009.

giovedì 16 maggio 2024
Elisa Battistini
Quinlan

L'incipit promette fuoco e fiamme, ma il cerino si spegne in fretta: The Girl with the Needle, terzo lungometraggio dello svedese Magnus von Horn, si apre infatti con un orrorifico montaggio di volti, sovrimpressioni di facce, di occhi e nasi e bocche deformati, facendo riferimento (inevitabilmente) sempre al "solito" Persona di Ingmar Bergman, ma anche all'espressionismo tedesco e in particolare a [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 maggio 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Dal regista svedese Magnus Von Horn arriva la prima palla del festival. Racconta la storia vagamente incentrata su un fatto di cronaca che scosse la Danimarca nei primi anni del Novecento, nel quale una serial killer uccise diversi neonati, avuti da donne povere in un giro di adozioni clandestine. La storia è raccontata attraverso Karoline, una giovane donna che crede di aver perso il marito in guerra, [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 15 novembre 2024
 

Regia di Magnus von Horn. Un film con Victoria Carmen Sonne, Trine Dyrholm, Besir Zeciri, Ava Knox Martin, Joachim Fjelstrup. Prossimamente su Mubi. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
venerdì 17 maggio 2024
Giancarlo Zappoli

Un elegante bianco e nero racconta la difficile vita di una giovane donna. In concorso. Vai all'articolo »

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miglior scenografo europeo
European Film Awards
2024
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miglior compositore europeo
European Film Awards
2024
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migliori film in lingua straniera
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