Alessandro Uccelli
Cineforum
1919. La giovane Karoline (Vic Carmen Sonne), operaia cucitrice in una fabbrica dell'indotto bellico, che da un anno attende notizie del marito disperso durante la Grande Guerra, vive in un appartamento in affitto a Copenhagen, ma non paga il dovuto da mesi. Il padrone di casa la mette alla porta, e lei ripara in una soffitta fredda e umida, al limite dell'abitabile. Al lavoro però le cose sembrano andare meglio quando il padrone si accorge di lei. Salvo che poi la giovane rimane incinta, e la situazione precipita, e la malvagia madre del suddetto imprenditore, baronessa, si sbarazza di lei e della creatura che porta in grembo, mettendola senza saperlo sul cammino di Dagmar (Trine Dyrholm) che gestisce un giro di adozioni clandestine per bambini indesiderati; a nulla serve l'apertura del marito Peter, che dal fronte rientra, ma irrimediabilmente trasfigurato in fenomeno da baraccone, seppur dotato di un cuore d'oro. [...]
di Alessandro Uccelli, articolo completo (4893 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 18 maggio 2024