81. Mostra del Cinema di Venezia, il programma dei 127 film. Venezia - 28 agosto/7 settembre 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Il Leone d'Argento per la miglior regia va all'altro favorito The Brutalist di Brady Corbet. Coppe Volpi a Vincent Lindon e Nicole Kidman. Gran Premio della Giuria a Maura Delpero per Vermiglio. Vai all'articolo »
Un film che affronta il tema dell’identità e delle sue molteplici declinazioni attraverso un immaginario originale e profondamente simbolico e una ricerca di linguaggio innovativo. Vai all'articolo »
Ieri la regista ha presentato Il tempo che ci vuole. Oggi fuori concorso L’orto americano di Pupi Avati e Horizon – An American Saga 2 di Kevin Costner. Vai alla gallery
La giuria, presieduta dalla regista Joanna Hogg, ha premiato il film di Marianna Brennand che tratta con grande delicatezza il tema dell'abuso. Premio del Pubblico a Taxi Monamour. Vai all'articolo »
Presentata ieri la serie di Joe Wright tratta dal libro di Scurati. Oggi in concorso il norvegese Love e il cinese Youth - Homecoming. Fuori concorso Kitano e Francesca Comencini. Vai alla gallery »
Accompagnata da Joaquin Phoenix, la star ha presentato con successo Joker: folie à deux. Sul red carpet anche Pietro Castellitto per Diva Futura. Oggi arriva Iddu. Vai alla gallery »
Presentato con successo Wolfs che riunisce di nuovo le due star. Commuove The Brutalist e si fa notare l'italiano Familia. Oggi arriva Almodóvar. Vai alla Gallery »
Ieri sera la prima del film di Gianni Amelio con protagonisti Alessandro Borghi e Gabriel Montesi. Al Lido è arrivato anche Jude Law con il suo thriller The Order. Vai alla Gallery »
La diva strega il Lido ma gli applausi arrivano anche per il film italiano Diciannove (Orizzonti) e per Tres Amies. Oggi l'attesa è per Campo di battaglia. Vai alla Gallery »
Accolto molto positivamente il film Maria di Pablo Larrain. Al Lido anche Sergio Rubini per il suo Leopardi. Il poeta dell'infinito. Vai alla Gallery »
L’iconica attrice americana riceverà il prestigioso riconoscimento nell’ambito della prossima Mostra di Venezia al via il 28 agosto. Vai all’articolo »
Al regista di Picnic ad Hanging Rock, L'attimo fuggente e The Truman Show verrà consegnato l’importante riconoscimento durante l’evento al via il prossimo 28 agosto. Vai all’articolo »
L’attrice francese presiederà il gruppo di giurati che assegnerà il Leone d’Oro e tutti gli altri premi dell’evento al via il 28 agosto. Vai all’articolo »
Asif Kapadia presenta Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia un documentario che guarda al futuro e alle sfide che il mondo dovrà affrontare tra 50 anni. Espandi ▽
Nel 2073 la capitale delle Americhe (non degli Stati Uniti) è New San Francisco, una città desertificata e devastata dall’inquinamento, monitorata in ogni angolo da frotte di droni, videocamere di controllo e polizia, anche robotica. Trentasette anni prima si è verificato l’Evento: un disastro meteorologico, politico, sociale. In un ex magazzino Bloomingsdale’s sopravvivono alcuni resistenti, tra cui Ghost che dopo l’Evento ha smesso di esprimersi verbalmente, ma la cui voce fuori campo guida lo spettatore. Il film inizia con il suo lanciare un messaggio nella bottiglia. “Nessuno ha fatto qualcosa per fermarli. È troppo tardi per me. Ero sola. Potrebbe non essere troppo tardi per voi”. 2073 è opera che stordisce, con la sua successione vorticosa di dichiarazioni, immagini violente di repressione ed esercizio autoritario e autoreferenziale del potere politico, non più concentrato sui bisogni della comunità umana. Recensione ❯
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Una documentazione ravvicinata che immortala un simbolo della resistenza passiva della condizione palestinese. Documentario, Italia, Libano, Francia, Colombia2024. Durata 70 Minuti.
Un giorno nella vita di una comunità di rifugiati palestinesi nell'ospedale abbandonato noto come ex Gaza Hospital a Sabra (Beirut, Libano) attraverso gli occhi dell'undicenne Arafat. Espandi ▽
Il Gaza Building, un ex ospedale dell'OLP, è un simbolo della sopravvivenza palestinese nel campo profughi di Sabra (Beirut) a nord del campo di Shatila. Negli undici piani dell'edificio, l'adolescente Arafat passa il tempo a spiare il suo vicino, a distruggere le parti cadenti della struttura e ad addestrare il suo cane. Insieme al suo amico Muhammad pensa a come esplorare i sotterranei proibiti, dove «ci sono solo sesso, droga e morte». Nel frattempo tutti nel palazzo parlano della storia probabilmente falsa di un uomo che è caduto dal quarto piano dell'edificio per motivi ignoti. Recensione ❯
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Una giovane donna deve affrontare i debiti del padre. Espandi ▽
Il film racconta la vita spensierata della giovane Eliška, che cambia radicalmente quando gli esecutori testamentari arrivano a confiscare la casa di famiglia a causa dei debiti di suo padre. Recensione ❯
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Il viagio di un uomo che affronta il suo passato cercando di salvare il suo migliore amico: un cane. Espandi ▽
Hassan è costretto ad affrontare le paure del suo passato e a riscoprirsi quando intraprende un viaggio per salvare il suo cane e migliore amico Rambo da un destino sconosciuto. Recensione ❯
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Georgina, una donna transgender, decide di tornare a casa e incontrare i suoi fratelli. Espandi ▽
Georgina Epieyú Ipuana è Rosarito Urrariyú che prima era Jorge Epieyú. Il genere, l’etnia, la cittadinanza: questi i tre livelli della lotta di Georgina, la più vecchia donna transgender della Colombia, appartenente al popolo Wayuu e da quarantacinque anni in cerca di un documento che rispecchi la sua identità di genere e che le permetta, semplicemente, di votare. Sono in tanti ad opporsi al suo riconoscimento, dalla famiglia con i fratelli Jesus e Antonio a parte della comunità wayuu fino allo stato colombiano, ma Georgina continua a camminare, richiedere, amare.
Un peregrinare senza mappa ma con una direzione che utilizza un registro naturalistico per poi squadernarlo, tiene a bada le derive da realismo magico con la monolitica imperscrutabilità della burocrazia, asciuga a più riprese il flusso del racconto con inserti retorici necessari. Alma del desierto è così un viaggio che non può concludersi fino all’ultimo diritto, all’ultima lotta, con Georgina che si chiede prima del nero, “Ce ne sono altre come me?”. Recensione ❯
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Un padre e un figlio si ritrovano a combattere per la sopravvivenza tra natura. Espandi ▽
Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando il padre invadente gli fa visita. Gijs è l'indiscusso protagonista di un'escursione sugli sci con Rein e i suoi amici. Sa essere affascinante con tutti ed inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata del figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Trascina il padre lontano dal gruppo e i due continuano la loro escursione da soli. La tensione è palpabile. Gijs si sente sempre più a disagio su un terreno così ripido e pericoloso, ma Rein si spinge fino alla cima, ignorando le suppliche del padre di tornare giù. Improvvisamente, la natura si scatena violentemente, trasformando la loro meschina lotta per il dominio, in una prova di sopravvivenza in piena regola. Recensione ❯
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Un giovane immigrato clandestino viene assunto come rider. Il primo giorno di lavoro, però, viene derubato della sua bicicletta. Presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia 81. Espandi ▽
Torino. Issa è un giovane immigrato clandestino, da sei anni in Italia, che è stato appena licenziato. Cerca così di farsi aiutare dal suo amico Mario, che lavora in un ristorante per trovare un'altra occupazione. Lui lo accompagna a comprare una bicicletta usata a un prezzo decente e gli fornisce uno zaino e uno smartphone per fare il rider. Il riferimento a Ladri di biciclette è così immediato da apparire anche scontato. Ma più che un omaggio, sembra esserci una corrispondenza privata con quel film. Come Antonio e Bruno nel film di Vittorio De Sica, anche Issa cerca per gran parte di Anywhere Anytime la sua bicicletta rubata. Un film di grande impatto, autentico, tesissimo. Un esordio notevole. Recensione ❯
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In un mondo inospitale, una ginecologa pratica in maniera inflessibile il suo lavoro, facendo nascere bambini o praticamente aborti illegali. Espandi ▽
Ostetrica e ginecologa in un ospedale della Georgia, la cinquantenne Nina viene messa sotto inchiesta dopo la morte di un neonato subito dopo il parto di una giovane donna. In attesa dell’esito dell’inchiesta, Nina non interrompe la sua missione ma aiuta una povera donna sordomuta forse violentata, consapevole del pericolo non solo professionale che corre. April non è un film facile, nemmeno vuole esserlo: le inquadrature di Dea Kulumbegashvili sono spoglie e fisse; il ritmo del montaggio è piano e dilatato; i dialoghi sono artificiosamente laconici ed estenuanti; le azioni sono mostrate nella loro nettezza ed evidenza. Se la messinscena di Kulumbegashvili rimanda in modo fin troppo evidente al cinema d’autore europeo, la sua rappresentazione del rapporto fra femminilità e mondo è unica e potentissima. Recensione ❯
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Il nuovo provocante film di Harmony Korine. Espandi ▽
Baby invasion è il titolo di un videogioco talmente immersivo da confondere i livelli di realtà. Al suo interno, il giocatore si cala nei panni di un membro di una banda criminale il cui obiettivo è fare irruzione in ricche abitazioni della Florida, prendere in ostaggio le famiglie che ci abitano e mettere le mani sulla refurtiva. Il gioco stesso fa apparire i volti dei rapinatori come quelli di neonati, mentre un coniglio conduce un'epica battaglia con una creatura demoniaca.
L'ottavo film da regista di un talento stellare e sfuggente come Harmony Korine andrebbe forse catalogato più come il secondo del "nuovo" Korine, quello che ha fondato lo studio di produzione transmediale Edglrd.
Sarà davvero questo il post-cinema? Mentre ne discutiamo, Korine di sicuro offre qualcosa di diverso, la sua miglior approssimazione di un'esperienza sensoriale allucinogena che non richiede altro di stupefacente che un buono schermo per produrre i suoi effetti. Recensione ❯
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Una donna intraprende una relazione con il suo giovane assistente mettendo a repentaglio la sua vita professionale. Espandi ▽
Con l’intento dichiarato di aggiornare il genere del thriller erotico secondo una prospettiva contemporanea la regista olandese Halina Reijn continua in realtà un lavoro iniziato già nel 2019 con il suo primo film Instinct, di cui Babygirl riprende anche una dinamica di gioco di potere intrecciato, per il quale parte dell’appeal sensuale nasce dal pericolo reciproco per i due amanti.
Ciò ha portato alla scrittura del personaggio di Romy, a cui Kidman dà vita con entusiasmo e trasporto, e che conferma la ricerca attoriale non banale della diva, sempre aperta a sfide rischiose.
Franca e fresca, la sceneggiatura ci mostra tutte le incertezze e il livello di negoziazione richiesto da un esperimento del genere, che non arriva sullo schermo già irrealisticamente formato ma deve passare attraverso l'imbarazzo, il ridicolo e le tantissime variabili della situazione. Insomma, il thriller erotico che si risveglia agli anni venti è un po’ meno thriller di come lo ricordavamo, e più buffo e autoironico. Recensione ❯
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Un archeologo è in cerca di antichi tesori nell'Aspromonte. La sua ricerca però sprigiona creature misteriose. Espandi ▽
Tra la fitta nebbia e la natura selvaggia dell'Aspromonte, un archeologo e i suoi aiutanti cercano un antico
tesoro. Ma i loro scavi sprigionano creature misteriose e mitiche che cambieranno per sempre la vita degli
abitanti di un remoto villaggio di montagna. Recensione ❯
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Nella nuova generazione Tim Burton ritrova l'energia che contagia. Un secondo capitolo migliore del primo. Commedia, Fantasy, Horror - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ex adolescente Lydia Deetz torna a Winter River dove ritroverà le sgradite apparizioni dell'incontenibile Beetlejuice. Espandi ▽
Per essere il sequel di un film (la sua opera seconda) in cui Tim Burton cercava di mettere in piedi una trama narrativa che gli interessava il giusto ma serviva ad aprire le porte, questo Beetlejuice Beetlejuice è un trionfo di trame e sottotrame, sopra e sottoterra, un vero e proprio manifesto del the more the better.
Tim Burton si ritrova, dopo aver attraversato alcuni banchi di nebbia, e mette in scena un secondo capitolo migliore del primo, che restituisce, tra l’altro, al personaggio del titolo, il ruolo centrale che la prima volta gli era stato curiosamente negato.
Nell’eccesso e nel raddoppio (oltre che nel nuovo, giovanissimo pubblico) Burton trova lo spazio per giocare di nuovo a fare il mago, a inserire racconto nel racconto, a citare, scherzare, fare la linguaccia a mamma Disney. Recensione ❯
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Un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Espandi ▽
Bestiari, Erbari, Lapidari è un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quei mondi fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Recensione ❯
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A Teheran una madre e una figlia cercano di costruirsi una nuova vita. Espandi ▽
Stanca del suo matrimonio con Behzad, Sima cerca una nuova casa per sé e per la figlia adolescente Minoo, senza dirlo al marito. Behzad, a sua volta, ha un appuntamento con l'ex fidanzata, nella speranza di ridestare l'intimità del passato. Inoltre, cerca senza successo una specie rara di gufo fuori Teheran. Minoo, invece, prende l'iniziativa a un semaforo e inizia un flirt con Keyvan. Per magia, si conoscono e iniziano a condividere i loro pensieri più intimi. Nel corso di una settimana, Boomerang dipinge un'istantanea sociologica della Teheran moderna. Se da un lato, il matrimonio di due persone che appartengono a una generazione apparentemente senza speranza e sconfitta, volge al termine, dall'altro è appena iniziata una storia d'amore tra due giovani che, in modo nuovo, stanno scoprendo la città e le sue realtà politiche. Recensione ❯
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