19a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 60 film genere documentario. Roma - 16/27 ottobre 2024. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Il documentario di Francesco Fei racconta vita e opere di Pellizza da Volpedo, uno dei più grandi pittori divisionisti. Espandi ▽
Il film di Francesco Fei, Pellizza - Pittore da Volpedo è un racconto curato e approfondito sul pittore piemontese dove le testimonianze di professionisti della storia dell'arte - direttori di musei, conservatori, critici, storici - accompagnano con passione le immagini reali in bianco e nero del pittore nel suo studio, o a quelle dove l'attore Marco Federico Bombi, che veste i panni Pellizza, passeggia tra le piccole vie del suo paese, insieme alla densa lettura di Fabrizio Bentivoglio che rimette in vita pensieri e note dell'artista.
I film e documentari che trattano le vite degli artisti spesso esaltano una narrazione romanzata e un'estetica enfatizzata. In questo caso il regista si è basato sulle parole scritte da Giuseppe Pellizza nelle sue annotazioni e diari, insieme a delle fotografie che ritraevano il pittore, intellettuale barbuto dal fascino atemporale.
Il risultato è un ritratto autentico di un personaggio noto per lo stile divisionista, per gli studi che ha portato avanti in tante accademie italiane - da Milano a Firenze, a Roma fino a Bergamo, luoghi importanti per la ricerca artistica ancora oggi -, e per una grande pittura che ha rappresentato la storia italiana. Recensione ❯
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A metà tra biografia e reinterpretazione, un doc che cerca di restituire la grandezza di Calvino. Documentario, Italia2024. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che racconta le città invisibili - e quelle visibili - di Italo Calvino. Espandi ▽
Nel centenario della nascita di Italo Calvino, Davide Ferrario ricostruisce la vita dello scrittore italiano (1923-1985) e il suo rapporto con le città in cui ha vissuto (Sanremo, Torino, New York, Parigi) a partire dal suo celebre libro "Le città invisibili", riflessione sul rapporto dell'uomo con lo spazio, il tempo, lo sviluppo, la modernità. A fianco del lavoro con il materiale d'archivio, che mette in relazione l'esperienza di Calvino con la storia dell'Italia dal fascismo agli anni '80, sequenze più astratte e libere mostrano un'interprete muoversi in spazi urbani di diversa estrazione, tra prosa e poesia visuale.
Scritto con il docente Marco Belpoliti, un documentario che cerca di restituire la grandezza e l'attualità di Calvino con un'operazione a metà tra biografia e reinterpretazione.
L'impressione è che quella stessa idea di leggerezza che ha finito per connotare in modo anche superficiale l'opera di Calvino, manchi fatalmente al film di Ferrario, troppo rispettoso (e indubbiamente innamorato) del materiale a disposizione e della sua complessità da riuscire a trovare una propria strada. Recensione ❯
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A cent'anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, Sonia Bergamasco ci accompagna in un'investigazione sull'attrice che ha cambiato il mestiere dell'attore per sempre. Espandi ▽
Che cosa si può dire di un’artista che Charlie Chaplin ha definito “la più grande che abbia mai vista”, che Lee Strasberg ha descritto come “la migliore attrice di tutti i tempi”, e di cui Marilyn Monroe e Anna Magnani hanno tenuto il ritratto sempre accanto a loro? Tanto, e mai tutto, perché raccontare la Duse fino in fondo è impossibile: anche perché lei ha fatto di tutto per non raccontarsi attraverso interviste o autobiografie. Ma Sonia Bergamasco, per cui la Duse è un’ossessione da quando la sua gigantografia la accoglieva ogni volta che si recava al Piccolo Teatro, riesce a costruire un ritratto caleidoscopico a più voci – con il rimpianto di non poter aggiungere quella dell’attrice stessa – usando come filo conduttore le lettere scritte da Eleonora e interpretate dalla stessa Bergamasco in voce fuori campo. Nel documentario Duse, The Greatest Bergamasco si mantiene fuori campo con pudore e discrezione, preferendo dare spazio alle immagini della protagonista – le foto, i ritagli di giornale, le riprese del funerale, gli spezzoni di Cenere, l’unico film da lei interpretato in età avanzata – e alle interviste fatte a chi l’ha potuta vedere in teatro (tratte da numerosi archivi audiovisivi), dal poeta Langston Hughes a Luchino Visconti, e a chi ne mantiene viva l’eredità, come le attrici Ellen Burstyn e Helen Mirren raggiunte in presenza dalla regista. Recensione ❯
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Un doc originale e dai risvolti noir, persino thriller, su uno dei più curiosi misfatti nel mondo dell'arte italiana. Documentario, Italia2024. Durata 71 Minuti.
L'irriverente documentario di Manfredi Lucibello sull'arte contemporanea e le sue derive. Espandi ▽
Giancarlo Politi nel 2000 invita il fotografo Oliviero Toscani a curare una sezione della prima edizione della Biennale d’arte di Tirana. Il documentario inizia proprio a casa di Toscani. Un Toscani però fittizio, non reale, un attore che racconta lo sviluppo del progetto. Dopo aver seguito i passi che hanno portato dalla chiamata al fotografo fino alla creazione di questa sezione della biennale, il regista torna a casa di Oliviero Toscani, quella vera. Il fotografo non sapeva nulla. Non era stato lui. Gli artisti non esistevano. Erano stati creati da qualcuno che si era messo nei panni del fotografo italiano. Il regista affascinato da questo mondo che, appunto, ha regole tutte sue, indaga con minuzia ed ironia il progetto sotto i suoi diversi aspetti, cercando i motivi, i moventi che hanno portato alla creazione di artisti e opere inesistenti, trovando il misfatto. Il film, narrato con uno stile documentativo con inserimenti dall’aspetto di cinema thriller, scompone parti di un sistema basato sulle idee e sulle operazioni degli artisti. Recensione ❯
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Un documentario sul fotografo Martin Parr, diretto da Lee Shulman, ideatore dell'Anonymous Project, dedicato alla raccolta di scatti anonimi e amatoriali che in passato ha fatto dialogare con quelli di Parr. Espandi ▽
Documentarista, umorista, fine commentatore della società britannica, instancabile lavoratore. Nel corso della sua prolifica carriera Martin Parr ha pubblicato 120 libri, girato il mondo, inventato un nuovo modo di intendere la fotografia, senza mai smettere di ritrarre i suoi soggetti preferiti: le persone nella loro quotidiana spontaneità. Non c'è luogo in cui Parr non troverebbe qualcosa, o meglio qualcuno, che catturi la sua attenzione. Attraverso le parole del protagonista e della moglie, unite alle testimonianze di critici d'arte, fotografi, galleristi, colleghi e amici, il film ricostruisce la figura di un artista iconico e all'avanguardia, che ha immortalato il mondo senza filtri, in tutta la sua naturale e drammatica comicità.
Con I Am Martin Parr Lee Shulman dirige un documentario pop, ironico e accattivante, capace di mimetizzarsi alla perfezione nello stile e nella visione artistica del suo adorabile protagonista. Dell'ironico cronista del kitsch britannico riusciamo a scorgere anche qualche tratto della personalità: non tutto però, perché Parr è un uomo sensibile e misterioso, a cui non piace parlare troppo. Recensione ❯
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La storia del "Re di Napoli" Mario Merola attraverso le testimonianze, gli archivi e i racconti di chi gli era più vicino di chi lo ricorda. Espandi ▽
La storia del "Re di Napoli" Mario Merola attraverso le testimonianze, gli archivi e i racconti di chi gli era più vicino di chi lo ricorda. Icona di un genere tradizionale reso popolare grazie ai numerosi film interpretati negli anni '70 e '80, Mario Merola è un figlio del popolo che, grazie al suo talento e la sua peculiare personalità, è diventato simbolo della città di Napoli portando la canzone e la cultura napoletana in tutto il mondo. Recensione ❯
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Ambientata in una sola notte, la storia inizia negli studi di Radio Radicale, dove uno speaker rende
omaggio alla parabola artistica di Franco Califano, sospesa tra Lazio e Campania. Intanto, l'attore Lele
Vannoli intraprende un viaggio a bordo di un'auto d'epoca, sintonizzandosi proprio su quelle frequenze,
e attraversa una Roma onirica e dorata in cui fanno mostra di sé tutti i luoghi legati alla vita del Maestro,
un vero mattatore delle notti capitoline. Recensione ❯
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Bruce Springsteen e la E Street Band offrono uno sguardo approfondito sulla creazione delle leggendarie performance live della band, con filmati delle prove e momenti speciali del backstage, oltre alle dichiarazioni dello stesso Springsteen. I fan avranno la possibilità di vedere per la prima volta in assoluto le riprese professionali del tour 2023-2024, seguendo la band in un processo di preparazione unico nel suo genere, e nelle esibizioni di fronte a centinaia di migliaia di persone in tutti i continenti. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la potenza del teatro come strumento di emancipazione e autodeterminazione. Espandi ▽
Da trent'anni, Marina Rippa dirige laboratori teatrali nei quartieri più complessi di Napoli. Frequentando i suoi corsi, molte donne riescono a esprimere la loro vera essenza e superare i vincoli imposti dalla cultura in cui vivono. Il laboratorio si trasforma così in uno spazio vitale di condivisione e liberazione, dove corpo e voce si uniscono per rendere visibile ciò che è invisibile, rivelando la bellezza e la forza che risiedono in ognuna di loro. Recensione ❯
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Un documentario su Pivio e Aldo De Scalzi, pietre miliari delle colonne sonore italiane degli ultimi 20 anni. Documentario, Italia2024. Durata 113 Minuti.
I musicisti Pivio e Aldo De Scalzi raccontati dai molti registi che hanno collaborato con loro. Espandi ▽
I compositori Pivio e Aldo De Scalzi hanno lasciato un segno singificativo nel cinema italiano degli ultimi 20 anni. Insieme hanno composto colonne sonore per Ferzan Özpetek, Alessandro D'Alatri, Enzo Monteleone, Giovanni Veronesi, Claudio Caligari, Giulio Manfredonia, i Manetti Bros. E tanti altri. Il film racconta loro vita e la loro carriera. Recensione ❯
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Gennaio 2021, terzo lockdown, in Inghilterra i luoghi d'intrattenimento sono serrati. Per Mark e Sam, attori di teatro, il futuro si prospetta tetro. Scatta però: perché non produrre un Amleto di Shakespeare dentro il videogioco? Espandi ▽
Gennaio 2021, terzo lockdown britannico. Mentre tutti i teatri sono chiusi, due attori disoccupati, Sam
Crane e Mark Oosterveen, passano il tempo giocando tra loro online a "Grand Theft Auto". E qui scatta
l'idea: perché non mettere in scena in GTA l'Amleto? Provini aperti a chi voglia partecipare, location
tipiche del gioco, inseguimenti e sparatorie. Pinny Grylls, moglie di Crane, decide di girare un documentario
dell'impresa con il cellulare del suo personaggio, dopo aver registrato molto materiale. Recensione ❯
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Alessandro Preziosi dirige e interpreta una nuova versione del Re Lear. Espandi ▽
Alessandro Preziosi dirige e interpreta una nuova versione del Re Lear in cui i personaggi del capolavoro
shakespeariano si muovono all'interno di scenografie interamente composte dalle opere di Michelangelo Pistoletto. Recensione ❯
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Alternando interviste e materiale di repertorio spesso inedito, la regista Maria Mauti torna a raccontare la storia della cultura attraverso i suoi protagonisti. Espandi ▽
"Giulia mia cara! Giorgio" è la formula con cui iniziano e finiscono le numerose lettere che il grande
regista Giorgio Strehler scrisse all'attrice Giulia Lazzarini, sua musa e collaboratrice. Il film parte da
questo dialogo elettivo tra due artisti che hanno dato vita a uno dei più fecondi sodalizi del teatro del
Novecento per poi entrare nel mondo di una delle più straordinarie interpreti della scena italiana,
ascoltandone le riflessioni e mostrandone le emozioni. Recensione ❯
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Incarnando un'epoca ribelle e irripetibile, Ilie Nastase è il protagonista di
un ritratto straordinariamente umano. Documentario, Romania2024. Durata 103 Minuti.
L'anno 1972 nella carriera e nella vita di Ilie Nastase. Espandi ▽
Ilie Nastase, nato a Bucarest nel 1946, è stato il primo bad boy del tennis. Estroso e istrionico, elegante e imprevedibile, si è affermato come uno dei più grandi campioni della racchetta nella prima metà degli anni Settanta, vincendo gli US Open e il Roland Garros in singolare e in doppio, e Wimbledon nel doppio e nel doppio misto. Ma soprattutto, con il suo stile di gioco, i comportamenti e l'esuberanza dentro e fuori dal campo, ha impresso al tennis una scossa rivoluzionaria. Perfetto esempio di genio e sregolatezza, è stato il primo tennista a travalicare i confini del proprio sport, diventando un'icona. Recensione ❯
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