Antonio Ricci festeggia con la famiglia il lavoro che ha ottenuto faticosamente: attacchino di manifesti del cinema. Espandi ▽
Ad Antonio serve la bicicletta per attaccare manifesti, uno dei pochi lavori che ha trovato nella Roma del dopoguerra. Ma qualche disperato come lui gliela ruba. Antonio e il figlioletto cominciano una ricerca disperata per le vie di Roma. Ma forse, l’unica soluzione per Antonio è diventare ladro a sua volta e rubare un’altra bicicletta. Il film di Vittorio De Sica, ideato insieme al grande Cesare Zavattini, rappresenta il neorealismo nella sua versione più limpida. L’analisi dettagliata e impregnata di reale dell’Italia di quegli anni non ha alcun bisogno di spiegazione. Si impone da sola. E si impone in tutto il mondo. Particolarmente commovente il finale, dove il figlio ha pena del padre, e il padre cerca nei suoi occhi di ritrovare la dignità perduta. Indimenticabile. Recensione ❯
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Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire "mi ricordo", e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta. Espandi ▽
Amarcord in dialetto romagnolo (il dialetto di Fellini) vuol dire "mi ricordo", e il regista ricorda gli anni della sua infanzia, gli anni Trenta, al suo paese. Passano dunque i miti, i valori, il quotidiano di quel tempo: le parate fasciste, la scuola (con l'insegnante prosperosa che stuzzica i primi pensieri), la ragazza "che va con tutti", la prostituta sentimentale, la visita dell'emiro dalle cento mogli, lo zio perdigiorno che si fa mantenere, la Mille Miglia, i sogni ad occhi aperti, il papà antifascista che si fa riempire d'olio di ricino, il paese intero che in mare, sotto la luna, attende il passaggio del transatlantico Rex. Recensione ❯
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Un'opera compatta da un punto di vista drammaturgico, poderosa da quello descrittivo, in grado di superare l'evidente carica ideologica grazie a una mano registica che ha pochi eguali. Drammatico, Italia1960. Durata 180 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di cinque fratelli lucani immigrati a Milano con la madre dà modo al regista di realizzare un potente affresco, che ha i toni della tragedia greca, sullo sradicamento dei meridionali. Espandi ▽
Alla morte del marito, la lucana Rosaria Parondi si trasferisce a Milano, dove abita il primogenito Vincenzo, con gli altri quattro figli maschi: Simone comincia una carriera nella boxe, Rocco fa il garzone in una stireria, Ciro va a lavorare in fabbrica e Luca, il minore, rimane a casa con la madre. L'ossessione di Simone per la prostituta Nadia, della quale si invaghirà anche Rocco, porterà alla tragedia e alla disgregazione della famiglia Parondi. Recensione ❯
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Proprio come nelle favole, Totò nasce sotto un cavolo e viene adottato da una buona vecchina che purtroppo muore troppo presto. Espandi ▽
Proprio come nelle favole, Totò nasce sotto un cavolo e viene adottato da una buona vecchina che purtroppo muore troppo presto. Però il suo spirito non abbandona mai il buon Totò e gli viene in aiuto nei momenti più difficili. Soprattutto quando un ricco commendatore tenta di scacciare Totò e i suoi amici dal terreno sul quale vivono perché vi ha trovato il petrolio. Per merito della colomba magica che gli ha donato lo spirito della madrina, Totò compie molti miracoli e chiude in bellezza organizzando un esodo di tutti i poveri e gli sfrattati che partono alla ricerca di un mondo più giusto a cavallo delle scope. Recensione ❯
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Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Espandi ▽
Il regista dà un ritratto di Roma e dei suoi rapporti con la città in una sorta di documentario fantastico. Così, a scene che ricostruiscono l'arrivo del giovane Fellini nella capitale se ne susseguono altre che illustrano, grottescamente, la Roma di oggi e di ieri. Recensione ❯
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Il torrenziale lungometraggio (3 ore e venti minuti) è tratto dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak, che nel 1958 vinse e respinse il Nobel. L'ambie... Espandi ▽
Durante la prima guerra mondiale Yurij Andrèevic Zivago (O. Sharif), medico e poeta sposato con la cugina Tonja (G. Chaplin), si innamora al fronte della crocerossina Lara Antipov (J. Christie). Nel 1917, scoppiata la rivoluzione bolscevica, si rifugia con moglie e figlio in un villaggio degli Urali dove incontra di nuovo Lara e ne diventa l'amante. La guerra civile li separa per due anni. Mentre Tonja con due figli è riparata all'estero, Zivago si ricongiunge con Lara, ma le vicende politiche li dividono ancora. Recensione ❯
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Un cast di altissimo livello per una riflessione sul nucleo di base della nostra società. Drammatico, Italia, Francia1987. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Storia di una famiglia, attraverso i ricordi di Carlo, professore di italiano in pensione. Espandi ▽
Storia di una famiglia, attraverso i ricordi di Carlo, professore di italiano in pensione, che nel corso dei decenni (dal 1906) nonostante gli eventi esterni e la rotazione di presenze sommesse nella sua casa ovattata, domina la vita trascorsa tra generazioni che si avvicendano con fedele continuità, in un clima di grande dignità umana. I personaggi sono disegnati mirabilmente, la moglie di Carlo, la comprensiva Beatrice, le zie zitelle, il fratello Giulio e Adriana, la cognata pianista di cui Carlo resta segretamente innamorato per tutta la vita. All'esterno della famiglia intanto scorre la storia. Recensione ❯
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Un film divertentissimo, consacrazione della coppia Spencer-Hill e punto di rottura per il genere. Western, Italia1970. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
È un film western? Un film comico? Un western comico? Non esattamente: è un film di Bud Spencer e Terence Hill, che fa genere a sé, anche se all'epoca non si poteva sapere. Espandi ▽
Gli ultimi fuochi degli spaghetti-western. Lo chiamavano Trinità…, quarto film della coppia Bud Spencer e Terence Hill, rappresenta nel 1970 un decisivo punto di rottura per il genere. Si esce all’improvviso dal West crepuscolare caratterizzato da protagonisti disincantati e cinici, una cruda violenza e dal ricorrente tema della vendetta. Il genere si contamina con una comicità che ha la velocità incontrollata delle gag del muto. Gli schiaffi e i cazzotti sostituiscono le pistole anche se nella scena della locanda Trinità può esibire le sue doti di pistolero, anticipando gli altri con un colpo d’occhio, un gesto improvviso che non solo vede ma percepisce quello del suo nemico. Il regista valorizza al meglio la coppia Bud Spencer-Terence Hill, che si scambiano i ruoli, si fanno da spalla, agiscono in coppia oppure uno guarda quando l’altro è in azione e interviene solo se c’è bisogno. Sembrano capitati lì per caso, lasciano il segno della loro presenza e poi se ne vanno. Un film che non ha affossato il western all’italiana. L’ha solo cambiato già all’inizio con Trinità trascinato dal cavallo nel deserto e ha inaugurato un’altra fortunata stagione nel cinema italiano. Recensione ❯
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Leone d'Oro a Venezia per la Resistenza secondo Montanelli e Rossellini. Drammatico, Italia1959. Durata 129 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un episodio della Resistenza tratto da un racconto di Indro Montanelli: un truffatore viene risparmiato dai tedeschi durante l'occupazione purché accetti di fingersi un eroe nazionale. Espandi ▽
Un episodio della Resistenza tratto da un racconto di Indro Montanelli: un truffatore viene risparmiato dai tedeschi durante l'occupazione purché accetti di fingersi un eroe nazionale, come tale entrerà a S. Vittore e raccoglierà le confidenze dei prigionieri. La loro vicinanza è salutare per la sua coscienza e l'uomo si offre come volontaria vittima durante una rappresaglia. Un film commovente e poetico, di grande tensione drammatica soprattutto nel finale. Era il primo ruolo "serio" di De Sica, che ne aveva paura. L'attore superò la prova benissimo grazie anche alla mano esperta di Rossellini. Recensione ❯
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Malik entra in prigione a 19 anni per scontare una lunga pena ma apprende subito a caricarsi di nuove colpe, poi a sopportarle, quindi a farle fruttare. Espandi ▽
Condannato a sei anni di prigione, Malik El Djebena non sa né leggere né scrivere. Solo al mondo, appare più giovane e fragile degli altri detenuti. A prenderlo sotto la sua ala protettrice sono un gruppo di prigionieri corsi che gli insegnano tutti i trucchi per sopravvivere. Malik sfrutta, però, tutto che ha appreso a suo vantaggio facendosi amici i Mussulmani, l'altro clan del carcere. Quando esplode una guerra tra i due gruppi Malik dovrà decidere da che parte stare. Recensione ❯
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Comencini inserisce il personaggio di Pinocchio nella propria visione libera dell'infanzia. Fantastico, Italia1972. Durata 134 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Comencini ha sempre guardato con intelligenza al mondo infantile, dedicandogli film e inchieste televisive: anche con questa versione del libro di Col... Espandi ▽
C'era una volta un pezzo di legno che Carlo Collodi trasformò in una delle più belle pagine della letteratura mondiale, Le avventure di Pinocchio. Senza mai dimenticare il pubblico al quale è rivolto, Comencini traduce fedelmente il romanzo in un film a puntate, impeccabile nella produzione e ambientazione. È un piccolo gioiello del cinema italiano dal retrogusto nostalgico dedicato a grandi e bambini. Recensione ❯
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Un operaio milanese d'una certa età sposa la sua figlioccia, figlia d'immigrati meridionali, da cui ha un bambino. Durante uno sciopero l'operaio conosce un giovane poliziotto e i due, nonostante combattano su due fronti opposti, fanno amicizia. Espandi ▽
Un operaio milanese d'una certa età sposa la sua figlioccia, figlia d'immigrati meridionali, da cui ha un bambino. Durante uno sciopero l'operaio conosce un giovane poliziotto e i due, nonostante combattano su due fronti opposti, fanno amicizia. L'agente diventa però l'amante della ragazza e l'operaio, dimentico di tutte le sue idee progressiste, scaccia l'adultera. Anni dopo lei, che è stata abbandonata dal poliziotto, va a visitare il marito tormentato dalla solitudine. Forse si rappacificheranno. Recensione ❯
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Il primo capitolo della trilogia del dollaro che ha consegnato l'opera di Sergio Leone alla Storia del cinema. Western, Italia1964. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico, dominata da due famiglie di prepotenti, giunge un pistolero che, fingendo d'allearsi ora all'una ora all'altra, le fa sterminare a vicenda. Espandi ▽
Pistolero solitario, Joe arriva a San Miguel, cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico divisa dalla lotta per il monopolio di due famiglie, i Rojo e i Baxter, che commerciano rispettivamente in alcol e in armi. Fingendo di vendersi ai primi, Joe fa in realtà il doppio gioco con lo scopo di mettere gli uni contro gli altri e trarre profitto dalla reciproca eliminazione delle forze antagoniste. Scoperto l'inganno, i Rojo torturano Joe che, salvatosi in extremis, sferrerà l'ultimo colpo in uno spettacolare duello. Recensione ❯
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La storia della famiglia Agnelli scorre in parallelo a quella della Juventus, regina del calcio italiano. Documentario, Italia2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio che intreccia momenti cruciali dell'avventura sportiva della Juventus, rivelando il profondo legame tra la famiglia Agnelli e la squadra. Espandi ▽
La voce di Giancarlo Giannini narra la storia della Juventus Football Club, dal 1982 dell'arrivo di Platini indietro agli anni Trenta dei primi successi in campionato, e poi avanti sino al terzo millennio, concentrandosi anche sulla storia parallela della famiglia Agnelli, proprietaria del team. Un'alternanza di successi e drammi, come è tipico della squadra di calcio più amata (e odiata) d'Italia. Recensione ❯
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