I coniugi Smith sono in crisi. Confessano le loro ansie all'analista, omettendo però un piccolo particolare: i due sono efficientissimi killer assoldati da due agenzie rivali. Espandi ▽
John e Jane Smith sono sposati da cinque anni, forse sei e non ricordano l'ultima volta che hanno fatto l'amore. Lei adora le tende verdi, lui le detesta, lui adora accompagnarsi ai vicini, lei li rifugge con diplomazia. I coniugi Smith sono in crisi, non si sopportano ma come ogni coppia sposata convivono garbatamente. Dentro un'inquadratura frontale, gli Smith confessano al loro analista e ai loro spettatori le reciproche ostilità. Le omissioni riguardano invece il loro lavoro: John e Jane sono due efficientissimi killer assoldati da due agenzie rivali. Un giorno durante una missione, complice lo stesso bersaglio, i due coniugi finiscono per identificarsi. Recensione ❯
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Un manipolo di disgraziati si mettono insieme e fanno qualcosa di buono. Espandi ▽
Si racconta, nella seconda opera di Ponti, della "forza del gruppo": un manipolo di disgraziati che si mettono insieme e fanno qualcosa di buono. La sceneggiatura si libera presto della storia d'amore tra Dante e Nina per affrontare il tema del viaggio: il viaggio che coinvolge tutti i personaggi perché rappresenta sempre la ricerca di sé attraverso un peregrinare di luoghi. Recensione ❯
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Giancarlo Giannini travolto dalla passione per la splendida Francesca Neri, in un film delicato e malinconico da un soggetto di Maurizio Costanzo. Espandi ▽
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Benvenuti ci ha abituato a un cinema con sorprese seppur piccole, questa volta siamo nell'ordinaria amministrazione. Commedia, Italia2003. Durata 87 Minuti.
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Figlio di un abile ladro, Arsenio Lupin verrà iniziato all'arte del furto fin da bambino. Perso il padre, il piccolo non tarderà a riscattarne la fam... Espandi ▽
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Dietro l'apparente armonia di un collegio femminile si nasconde un orribile segreto custodito dalla direttrice. Un pasticcio che non rende onore al libro di Frank Wedekind da cui è tratto. Espandi ▽
Sei ragazze sedicenni vivono sin dall'infanzia all'interno di un collegio dove imparano musica, danza e buone maniere. Nonostante la severità del corpo insegnante, tutto sembra vada alla perfezione, ma dietro l'apparenza si nasconde un orribile segreto custodito dalla direttrice. Una delle ragazze cercherà di scoprire la verità. Recensione ❯
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Jigsaw, psicopatico ideatore dello sterminio delle sue vittime in Saw, è tornato per compiere un'altra terribile partita del suo orribile gioco con la vita o con la morte. Altre otto vittime sono pronte a lottare per la vita. Espandi ▽
L'enigmista continua il suo sadico gioco con un gruppo di sfortunate vittime rinchiuse insieme e costrette ad uccidersi l'un l'altro. Un detective, Eric Mason, cercherà di acciuffarlo. Seconda parte analoga alla prima. Perché cambiare stile se c'è sempre più gente che ferma l'auto bloccando il traffico per 'godersi' la vista delle vittime di incidenti stradali raccapriccianti? Ecco allora il consueto inanellamento di obbrobri sostenuto per di più da una sceneggiatura che per arrivare alla fatidica ora e mezza mette in scena un detective così poco perspicace che neanche l'ispettore Clouseau. Quello però ci divertiva. Recensione ❯
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Un preciso e duro attacco alla "correttezza" politica e all'ipocrisia americana. Drammatico, USA2003. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'amore impossibile tra un anziano professore (Anthony Hopkins) ed una giovane donna semi analfabeta. Da un romanzo di Philip Roth. Espandi ▽
Chi è Coleman Sirk? E' un insigne professore del New Engalnd College. La sua brillante carriera, però, viene rovinata da false accuse di razzismo. Inoltre nasconde un segreto. E' in crisi dal punto di vista personale e professionale, Coleman Silk; ma,ad un certo punto, incontra lo scrittore Zuckerman e una donna molto più giovane con cui inizierà una storia travolgente di sesso che esploderà fino alle estreme conseguenze. Recensione ❯
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La deportazione degli ebrei fa da sfondo ad una storia sentimentale.. Drammatico, Germania2003. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'ultima opera della Von Trotta, in concorso all'ultimo Festival di Venezia, la drammatica deportazione degli ebrei fa da sfondo ad una storia sentimentale. Espandi ▽
Rosenstrasse è il nome di una strada di Berlino dove, nel 1943, centinaia di donne manifestarono protestando contro la deportazione dei loro propri mariti, riuscendo a farli liberare. Rosenstrasse è anche il titolo dell'ultimo film di Margarethe von Trotta, che quei fatti li rievoca attraverso la memoria di chi li ha vissuti direttamente - è il caso della protagonista femminile Ruth -, che però nel tempo ha preferito rimuoverli, così anche di chi quei fatti tenta di ricostruirli, servendosi della memoria altrui. E'il caso della figlia di Ruth, Hannah, la quale ai giorni nostri tenta, riuscendovi, di ricostruire quel passato, andando ad intervistare la donna che salvò la vita alla propria madre. Recensione ❯
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Tonio ha soltanto dodici anni quando viene investito da un'auto in corsa. Al suo risveglio, in ospedale, scopre di avere il potere di guarire gli ammalati. Espandi ▽
Tonio ha soltanto dodici anni quando viene investito da un'auto in corsa. Cinzia, l'automobilista che lo ha investito, non si ferma a prestargli soccorso ed il bambino si risveglia in ospedale scoprendo di avere, a quanto sembra, il potere di guarire gli ammalati. Questo acuisce il conflitto già in atto fra i suoi genitori e scatena l'interesse del mondo della comunicazione. Edoardo Winspeare, alla sua opera terza, realizza un film molto più compiuto sul piano formale ma, per assurdo ma non tanto, proprio per questo meno emotivamente 'forte' rispetto al suo precedente "Sangue vivo". L'ambiente rimane sempre la Puglia (questa volta non il Salento ma Taranto) e l'attenzione al mondo dei marginali (in questo caso i bambini sempre più 'a lato' nella nostra società) e si sente che Winspeare aderisce laicamente al tema che sta trattando con grande rispetto ma anche con il giusto disincanto. Recensione ❯
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Attraverso sette prospettive diverse, in sette paesi diversi, sette grandi registi scattano una drammatica fotografia della sofferenza infantile nel mondo. Espandi ▽
Fotografia della sofferenza infantile nel mondo. Attraverso sette prospettive diverse, in sette paesi diversi (Italia, Africa, Serbia-Montenegro, America, Brasile...), il comune denominatore è la condizione di degrado, incomprensione e stenti in cui molto spesso sono costretti a vivere i bambini, anche tra le mura di casa. L'infanzia rubata secondo sette registi, che prestano la loro voce ad un progetto, All the invisibile children, i cui proventi saranno devoluti al World Found Program dell'Unicef. Questo l'assunto iniziale che prosegue l'esperimento tentato con 11 Settembre , ovviamente con altre finalità. Recensione ❯
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Estate, anni Ottanta: Luca e i suoi amici stanno preparando gli esami di maturità, ma una serie di disavventure finiranno per distrarli dallo studio. Espandi ▽
Giugno 1989. Gli esami di maturità. Avere vissuto in quegli anni è come viverli adesso, solo, vent'anni dopo. Le emozioni adolescenziali sono intense, la musica del tempo resterà la tua musica, le ragazze che rappresentano i primi amori vivranno nella leggenda, i disastri e le imprese acerbe si insinueranno nelle storie che si racconteranno da adulti. È un imprinting, un segno indelebile, marchio di fabbrica nella personalità di ciascuno che rivivrà ogni qualvolta viene toccato, anche con la punta di uno spillo. Recensione ❯
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Bob Montagnet è un americano, giocatore d'azzardo e ladro, finito nel sud della Francia, abbandonato dalla fortuna e senza soldi. E' anche eroinomane ... Espandi ▽
Rifacimento di Bob le Flambeur (1956) di Melville, film di basso costo e di magri incassi, ma ammirato dai futuri registi della Nouvelle Vague. Come possa essere - discutibile fin che si vuole - originale un remake lo dimostra Jordan, che l'ha scritto e diretto. Attenti al titolo inglese: allude al buon ladrone del Golgota (Luca, 26, 40-43). È Bob che vive nei bassifondi di Nizza nel 2000: rapinatore, giocatore d'azzardo, alcolista, eroinomane, ma anche capace di salvare una ragazza dell'Est dal giro della prostituzione e rispettato dal locale commissario di polizia che non vorrebbe vederlo ritornare in prigione. Recensione ❯
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Nove italiani sopravvisuti ai campi di concentramento nazisti raccontano le loro terribili storie, dalle leggi razziali in Italia fino alla liberazione Espandi ▽
Mimmo Calopresti torna al documentario e lo fa nel senso più stretto del termine, realizzando cioè un documento puro e semplice. Il che non è affatto un limite di Volevo solo vivere, ma è anzi il motivo della sua straordinaria importanza. Nove sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti raccontano la loro prigionia, vittime della più devastante e folle malvagità dei tempi moderni, se non dell'intera Storia dell'umanità (termine, quest'ultimo, adatto come appellativo, ma raramente come attributo). Non manca, in apertura, il filmato d'archivio in cui Mussolini annunciava il varo delle leggi antisemite sulla scorta di una supposta "superiorità razziale", quanto mai opportuno per ricordare ai sempre più numerosi difensori della tesi "italiani brava gente" le precise responsabilità italiane nello sterminio di milioni di esseri umani. Recensione ❯
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Un film personale, piccolo, a tratti acerbo e complesso da assorbire, nel quale Kim Rossi Stuart si mette in gioco dietro e davanti la macchina da presa. Drammatico, Italia2006. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
La storia di un bambino alle prese con un padre oppressivo e con una madre instabile e sempre in fuga è al centro del debutto alla regia di Kim Rossi Stuart, tornato alla grande dopo l'incidente in moto. Espandi ▽
Kim Rossi Stuart esordisce alla regia affrontando il tema dell'infanzia. La storia muove dall'abbandono della madre, evento che segna la vita del piccolo Tommi, un bambino di undici anni che vive a Roma con la sorella Viola e il padre Renato.
L'assenza della madre non impedisce ai tre di andare avanti affrontando le difficoltà quotidiane, anche con una certa ironia. Il ritorno di Stefania innesca nuovi conflitti familiari e riapre antiche ferite, costringendo Tommi ad assumersi responsabilità maggiori di quella che la sua giovane età richiederebbe. Recensione ❯
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