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Il Torino Film Festival 2012 punta sulla qualità

Presentato il programma della rassegna, dal 23 novembre all'1 dicembre.
di Annalice Furfari


martedì 6 novembre 2012 - News

Torino è l'avvenire, attraverso un cinema selezionato con passione. Il programma è vitalissimo». È con queste parole che Gianni Amelio ha introdotto il programma della trentesima edizione del Torino Film Festival, che si svolgerà dal 23 novembre all'1 dicembre. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenuta questa mattina a Roma, il direttore della manifestazione si è dichiarato orgoglioso dei film in calendario, che si annuncia variegato e ricco di spunti di riflessione sui problemi dell'attualità. «I titoli in concorso - ha affermato Amelio - sono particolarmente belli. Almeno otto film su sedici sono da quattro stellette, gli altri otto da tre». Accanto ad Amelio, Emanuela Martini, vicedirettore del festival, altrettanto convinta della qualità di una rassegna che alterna titoli di richiamo a opere indipendenti di grande spessore.

Sui circa 4000 film visionati - tra corti, medi e lungometraggi - ne sono stati selezionati 223, di cui 70 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 11 anteprime internazionali, 13 anteprime europee e 81 anteprime italiane.

Si parte con Quartet, esordio alla regia di Dustin Hoffman, una commedia piena di humor, tenerezza, malinconia ed eccentricità, dove il rap si mescola con Mozart e l'arte e la musica curano i disastri e le paure della vecchiaia.

Il film di chiusura sarà, invece, Ginger & Rosa di Sally Potter, con Elle Fanning e Alice Englert come interpreti protagoniste, circondate da un cast di supporto che vede impegnati Christina Hendricks, Alessandro Nivola e Annette Bening. Storia di maturazione e inquietudini di due amiche adolescenti, nate il giorno della bomba di Hiroshima e cresciute nella Londra degli anni '60, questo film affronta con leggera delicatezza il tema della crescita, divisa tra attivismo politico, marce antinucleari, discussioni su sesso, religione e moda.

Come sempre incentrata sui talenti del cinema giovane, la principale sezione competitiva del festival - riservata ad autori alla prima, seconda o terza opera - presenterà sedici film di nuova produzione, inediti in Italia. Spicca, tra i titoli in concorso, Sun Don't Shine di Amy Seimetz, viaggio on the road di due fidanzati tra i paesaggi selvaggi della Florida. Occhi puntati anche su Arthur Newman di Dante Ariola, con Emily Blunt e Colin Firth, che tanto ha fatto discutere all'ultimo Festival di Toronto. Si preannuncia interessante anche Una noche di Lucy Mulloy, vincitore di diversi premi al Tribeca Film Festival, che racconta il sogno di emigrazione negli States di alcuni giovani cubani all'Havana. Forte la forte presenza inglese, tra cui si segnala The Liability, noir pulp, laconico e crepuscolare, con Peter Mullan e Tim Roth.
L'Italia in concorso è presente con tre titoli: Smettere di fumare fumando - l'esperimento autobiografico di Gipi -, Su Re di Giovanni Columbu e Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo.

A ricevere il Gran Premio Torino, assegnato ogni anno ai cineasti che hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico contemporaneo, saranno Ettore Scola e Ken Loach, che presenterà in Italia il suo nuovo film, La parte degli angeli.

Nella sezione "Festa Mobile", ovvero il fuori concorso, c'è grande attesa per la proiezione di Anna Karenina di Joe Wright, adattamento sontuoso, folle e dichiaratamente kitsch della nota storia tragica dell'eroina di Tolstoi, con un cast in cui spiccano i nomi di Keira Knightley, Jude Law e Aaron Johnson. Attesa anche per Ruby Sparks, la nuova commedia sui rapporti tra i sessi di Jonathan Dayton e Valerie Faris, i registi di Little Miss Sunshine. Shadow Dancer di James Marsh vede Clive Owen tra i protagonisti, mentre il sudcoreano Nameless Gangster ha riscosso grande successo in patria, al pari della favola spagnola in bianco e nero Blancanieves, paragonata a The Artist.

La sezione "Rapporto Confidenziale", su ossessioni e possessioni al tempo della crisi, punta su Le streghe di Salem di Rob Zombie e il remake di Maniac, diretto da Franck Khalfoun, con Elijah Wood. Vedremo poi Smashed di James Ponsoldt, con Mary Elizabeth Winstead, i sex addicted di Thanks for sharing - Tentazioni (Ir)resistibili di Stuart Blumberg, con Mark Ruffalo e Gwyneth Paltrow, e K-11, esordio della tatuatissima mamma di Kristen Stewart, Jules Stewart.

Per festeggiare il suo trentesimo compleanno, il festival lancia la novità di "Torino XXX", per riassaporare autori già premiati in passato, che torneranno nell'edizione 2012 a presentare i loro nuovi lavori. Tra loro Pablo Larrain, Leos Carax, Koji Wakamatsu, Yousry Nasrallah, Sean Baker e Lenny Abrahamson, vincitore nel 2007 con Garage.

Neppure quest'anno mancherà uno sguardo rivolto al passato, con la versione restaurata di Viaggio in Italia di Roberto Rossellini e la retrospettiva completa dell'opera di Joseph Losey, regista americano, attivo fino alla seconda metà degli anni Ottanta, paragonato a Orson Welles.

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