“2001: Odissea nello spazio” fu l'immediata replica di Kubrick ai sessantottini, un film per sostenere senza mezzi termini che l'uomo nuovo non era una faccenda da poco, bensì un mutamento di portata soprannaturale per il quale era pure azzardabile una data desunta dalla tradizione sapienziale profetica settemillenarista. Tuttavia anche Kubrick non ha saputo andare oltre la solita proposta di un nostro adeguamento nei confronti di un cosmo altrimenti considerato già armonioso. L'esito è stato che nel frattempo Kubrick è morto e che a tutt’oggi “L’alba dell’uomo” è rimasta tale, inchiodata alla condizione originaria delle scimmie antropomorfe. Nel 2006, un formidabile capo d’opera come “L’ultimo re di Scozia” ha fatto piazza pulita di ogni nostra ideologica sopravvalutazione, azzerando qualsiasi presunto divario fra il cosiddetto mondo civilizzato e quanto capitava paleoantropologicamente qualche milione d’anni fa nei pressi dell’Uganda. Se per Nietzsche "L'uomo è un cavo teso tra la bestia e lo Übermensch" (“Zarathustra”, Prefazione, IV, p. 8), finora risultano pervenute tracce sostanziali unicamente sul versante dell’animalità.
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andrea
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domenica 26 agosto 2007
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per kubrick nulla è mai cambiato
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Il male connaturato nell'uomo è il tema principale di tutte le opere di Kubrick. L'esempio più eclatante è quello di "Arancia Meccanica", in cui il protagonista Alex non perde la sua indole violenta, poi c'è quello di "Shining" (il male - Jack Nicholson - è sempre stato il custode dell'albergo/mondo), poi Full Metal Jacket("Born to kill"). E quindi anche in "2001". L'alba dell'uomo è collegata con un famosissimo stacco di montaggio al futuro: l'osso lanciato in aria diventa una navicella spaziale. Ciò significa che l'arma preistorica dell'osso-clava è diventata un'arma moderna, la navicella, che danza al suono di un valzer. Nulla è cambiato: la violenza è ancora presente, ma mascherata dall'eleganza.
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Il male connaturato nell'uomo è il tema principale di tutte le opere di Kubrick. L'esempio più eclatante è quello di "Arancia Meccanica", in cui il protagonista Alex non perde la sua indole violenta, poi c'è quello di "Shining" (il male - Jack Nicholson - è sempre stato il custode dell'albergo/mondo), poi Full Metal Jacket("Born to kill"). E quindi anche in "2001". L'alba dell'uomo è collegata con un famosissimo stacco di montaggio al futuro: l'osso lanciato in aria diventa una navicella spaziale. Ciò significa che l'arma preistorica dell'osso-clava è diventata un'arma moderna, la navicella, che danza al suono di un valzer. Nulla è cambiato: la violenza è ancora presente, ma mascherata dall'eleganza. Il dottor Floyd non è altro che lo "scimmione del futuro". Sia le scimmie che il computer, una volta di fronte alla mancanza di conoscenza (rappresentata dal monolito nero) arrivano ad attuare la violenza.
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andrea
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domenica 26 agosto 2007
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per kubrick nulla è mai cambiato (2)
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La lotta per la conoscenza, per scoprire cosa sia il monolito (simbolo dell'inconoscibile non antropomorfizzato), è incivile nell'alba dell'uomo, e mascherata dalla civilizzazione nel futuro. Nella scena finale, l'uomo che ha conosciuto il male, diventa vecchio, per poi rinascere bambino innocente, ma evoluto, forse in superuomo. L'evoluzione è presente in tutto il film, ma ingabbiata nella trappola dell'eterno ritorno nietzschiano. L'animale-uomo ha lottato e lotterà sempre per raggiungere il sapere, all'insegna dell'"homo homini lupus", onnipresente nella filmografia del maestro.
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reiver
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venerdì 21 settembre 2007
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altro che fallimento!
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Il momento della morte del protagonista e della sua "rinascita" continua a procurarmi brividi ogni volta che rivedo il film.Credo che questa sia la cosa più importante:che un'opera cinematografica di così alto valore filosofico riesca ad emozionare perchè capace di colpire l'animo nel profondo,al di là di ogni elucubrazione intellettuale.Se questo è un fallimento...
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roberto fiandaca
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mercoledì 12 marzo 2008
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r. pirsig
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Non concordo che il male sia oggetto del film. Più che altro la lotta per la sopravvivenza, questo sì. A proposito dei salti di qualità evolutivi legati al monolite, il filosofo R.Pirsig sostiene una teoria del mondo fondata sul concetto di Qualità/Sofferenza. Invito tutti alla lettura del libro "Lila". Comunque, il male c'è come lotta, non come male in sè. Magari questo è presente negli altri film.
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mauro lanari
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sabato 3 maggio 2008
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sull'estasi della nascita
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Teognide (cfr. 425-428), Pindaro (cfr. fr. 157) e Sofocle (cfr. Edipo a Colono, 1219 ss.) affermano che la sorte migliore per gli uomini sarebbe non essere mai nati, oppure, una volta nati, di morire il più in fretta possibile.
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paioco89
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martedì 2 dicembre 2008
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paioco89
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Dice che di cinema ci capisci molto. Io giudico con la mia testa non quella dei critici, ma mi devo associare a loro quando affermano che questo sia il più grande film di fantascienza della storia del cinema.
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weach
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giovedì 2 agosto 2012
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caro lanari.............
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possiamo dire tutto quello che si vuole.....neanche Kubrick sapeva esattamente dove avrebbe portato il suo"volo"............ In realtà 2001 Odissea nello spazio vibra è basta , non da risposte definitive , come del resto vuole la regia , resta opera criptata, come detto,che punta all'essenza della vita, è un poco un dono articolato per l'umanità , amalgama di sentimenti,fragranze,intelletto,percezioni comunque profondo sentire.
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weach
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venerdì 3 agosto 2012
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non ti comprendo
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si più leggibile e meno genericograzie
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weach
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mercoledì 15 agosto 2012
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personaggio complesso sei tu
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Disse una volta Albert Einstein: "Ogni essere umano è parte di un insieme chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Un'illusione che diventa una prigione. Pertanto, per vivere sereni, dobbiamo cercare di liberare noi stessi da questa prigione allargando il nostro circolo di comprensione e conoscenza, sino a includervi tutte le creature viventi e la natura intera nella sua bellezza".ebbene tutto ciò spesso a noi tanti per insufficenza di criteri ..............
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