Roberta Maxwell, attrice canadese classe 1942, apprezzata soprattutto in teatro, nasce a Toronto e mostra ben presto di avere le idee piuttosto chiare sul suo futuro. Inizia, infatti, a studiare recitazione sin dall'età di dodici anni. Nel 1957 viene selezionata come giovanissima co-conduttrice, in affiancamento all'attore inglese John Clark, del programma per ragazzi "Junior Magazine" in onda per 7 anni sulla CBC Television. La promettente Maxwell vi lavora per due anni, prima di perseguire una fortunata carriera di attrice teatrale che la condurrà anche a Broadway. Una carriera già avviata nel 1956, con una performance sul palcoscenico canadese dello Stratford Shakespeare Festival. Per quanto riguarda la televisione, nel 1960 la vediamo in due episodi di Emergency - Ward 10, una delle prime grandi soap opere della tv britannica. Al cinema il debutto avviene nel 1968, nel ruolo di Eve, nel film canadese drammatico A Great Big Thing di Eric Till, incentrato su una ventenne che annaspa in una vita priva di scopi. È soprattutto il teatro a tenerla impegnata in questi primi anni di carriera, ma anche in televisione la Maxwell fa qualche incursione. Compare, infatti, nella soap opera Destini (1974), di grande successo negli Stati Uniti, e - nel ruolo di Nanny Judith - nella longeva All My Children (1988), soap americana andata in onda per ben 41 anni, dal 1970 al 2011, su ABC.

Al cinema
La Maxwell ritorna sul grande schermo nel 1979, nelle vesti di Barbara Peterfreund, nella commedia drammatica Rich Kids, incentrata su due dodicenni dell'Upper West Side newyorkese che devono fare i conti con la separazione dei genitori. Nel 1980 è Eva Lingstrom nel thriller horror Changeling, su un musicista che si'imbatte in una casa infestata dal fantasma di un bambino e inizia a indagare sulla morte violenta di quest'ultimo, avvenuta settant'anni prima. Nello stesso anno l'attrice incarna Nanà nella versione autoriale del grande classico dei fumetti Popeye - Braccio di Ferro, interpretato da Robin Williams, al suo primo ruolo da protagonista, e diretto da Robert Altman per la Disney. Nel 1986 la Maxwell è Tracy Venable in Psycho III, il terzo episodio della serie cinematografica iniziata nel 1960 con il capolavoro di Alfred Hitchcock. Questo terzo capitolo viene diretto, oltre che interpretato, da Anthony Perkins, straordinario e inquietante protagonista del primo grande episodio. La Maxwell incarna il giudice Tate nel pluripremiato film drammatico Philadelphia (1993) di Jonathan Demme, con un Tom Hanks malato di Aids che, supportato dal suo avvocato Denzel Washington, lotta contro le discriminazioni che gli hanno fatto perdere il lavoro. Nel 1995 l'attrice canadese veste i panni della madre di Sean Penn, assassino condannato a morte, nel pluripremiato Dead Man Walking - Condannato a morte di Tim Robbins, con una straordinaria Susan Sarandon, insignita dell'Oscar. La Maxwell compare poi nell'intensa storia d'amore proibito di Fall (1997) di Eric Schaeffer e nel western fantastico di L'uomo del giorno dopo (1997), diretto e interpretato da Kevin Costner. L'attrice è molto apprezzata in patria per il ruolo di supporto della signora Wheeler nel drammatico Last Night (1998) di Don McKellar, che fotografa gli istanti finali di alcune vite a Toronto, prima dell'annunciata fine del mondo. Dopo il thriller Water Damage (1999) di Murray Battle, incarna Sorella Bernadette in Trust Dance (2000) di Michael Walsh, film incentrato sul dramma della pedofilia. Nel 2002 ottiene successo come protagonista del film tv Scar Tissue, in cui interpreta una celebre ex pittrice, dalla forte personalità, che scopre di avere l'Alzheimer e cerca di combatterlo con il sostegno del marito e dei figli. Dopo il thriller canadese Full Disclosure (2001) di John Bradshaw, ha un piccolo ruolo nell'apprezzato I segreti di Brokeback Mountain (2005) di Ang Lee, con Heath Ledger e Jake Gyllenhaal nei panni di due cowboy delle zone rurali del Wyoming, animati da una proibita passione omosessuale. Nel 2006 l'attrice canadese è la folle e bigotta madre di Kim Basinger nel drammatico La leggenda della sirena di Steven Schachter, che produce uno scontro acceso tra passione sensuale e religione. Nel 2014 giunge in Italia per incarnare Anne nel drammatico Hungry Hearts di Saverio Costanzo, che fotografa una genitorialità che confonde l'amore con il possesso.