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Alessandro Piva

Alessandro Piva è un attore italiano, regista, produttore, co-produttore, scrittore, sceneggiatore, fotografo, montatore, è nato il 8 aprile 1966 a Salerno (Italia).
Nel 2000 ha ricevuto il premio come miglior regista esordiente al Nastri d'Argento per il film Lacapagira. Alessandro Piva ha oggi 58 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

Regionale o nazionale?

A cura di Fabio Secchi Frau

Un inno all'italianità di tutta la penisola o un invito alla riscoperta della propria dimensione regionale? La CapaGira come manifesto di un cinema indipendente che può vincere su una distribuzione commerciale in mano alle solite case di produzione note o una pellicola sopravvalutata dalla critica? I dilemmi che si ponevano su Alessandro Piva, oggigiorno, non si pongono più. Ma non sono stati gli anni a mettere fine al quesito che, dopo due film, non è più tornato così prepotente come era stato lanciato da una certa riflessione cinematografica. È stato Piva stesso a dire stop, andando avanti con la sua carriera, ha inevitabilmente abbandonato quelle che erano le caratteristiche principali della sua messa in scena per la semplice scoperta di altre dimensioni, aumentando il suo status lavorativo da regista cinematografico a radiofonico e teatrale. Si può, quindi, tranquillamente ignorare il suo cinema? No. All'inizio, sembrava che la macchina da presa, per Piva fosse un giocattolone per un bambino troppo cresciuto. Almeno, questo era ciò che dicevano i suoi detrattori. Invece poi, chi lo ha ammirato ha guardato alla valenza sociologica e antropologica di quei film che, in fondo, riflettevano su quello che i baresi erano diventati... vale a dire: immutabili nel tempo. Perché in realtà, non erano mai cambiati.

Gli inizi
Alessandro Piva nasce a Salerno, in Campania, l'8 aprile 1966. Dopo molto tempo passato in Puglia, precisamente a Bari, si trasferisce a Roma, dove si diploma nel 1990 in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia, anche se nel frattempo svolge diversi lavori fra cinema, televisione, radio e teatro. Autore di cortometraggi-documentaristici estremi, uno di questi girato in Patagonia, si diletta come sceneggiatore accanto a Salvatore De Mola, vincendo il Premio Solinas. Entrato a far parte dell'EFA, l'Accademia del Cinema Europeo, di cui è docente, diventa anche amministratore di una società di produzione nota come Seminal Film. Negli Anni Novanta, si fa notare come montatore per il film di Lucien Segura Alta marea (1994) e per quello di Corso Salani Gli occhi stanchi (1995). Sporadicamente, appare come attore nei cortometraggi tedeschi dell'amico Thomas Woschitz: Tascheninhalt und Nasenbluten (1995), Blindgänger (1996) e altri ancora. Ispirandosi al romanzo omonimo di Raymond Queneau dirige con altri registi del calibro di Dino Risi, Mario Monicelli, Luigi Magni, Sergio Citti, Claudio Fragasso, Pino Quartullo, Alex Infascelli e Cinzia Th. Torrini il film collettivo a episodi Esercizi di stile (1996), suo l'episodio Uno più bravo di me.

La CapaGira
Decide di passare definitivamente alla regia e di trasporre una sua sceneggiatura in una pellicola. Punta su "L'aria è amara", ma alla fine è La CapaGira (2000) con Dino Abbrescia a diventare la sua opera prima. Il film diventa un caso. Le battute sono in barese strettissimo e sono necessari i sottotitoli. Per di più è girato in bianco e nero. Con la scusa di raccontare il recupero di alcuni pacchetti di cocaina da parte di alcuni malavitosi locali, Piva descrive una società esclusivamente maschile, malinconica e ancestrale, con un amarissimo umorismo tipico di chi vive nella marginalità. Si parla di lui come di un nuovo Pasolini, ma intanto viene premiato con David di Donatello e Nastro d'Argento come miglior regista esordiente nel 2000.

Mio cognato
Due anni più tardi, arriva il road movie Mio cognato, che si avvale della recitazione di Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini che interpretano due cognati costretti a cercare un'auto rubata fra i quartieri baresi, a metà strada fra Il sorpasso "risiano" e Fuori Orario.

Altri progetti
Dopo questa fatica, fra il 2002 e il 2006, prende distanza dal cinema e dirige diversi atti unici per Radio3 e si cimenta nella sua prima regia teatrale con l'allestimento di "Il cappello di paglia di Firenze" di Nino Rota, per la Fondazione Petruzzelli. Impegnato nel sociale, firma anche diverse campagne sul problema del Mezzogiorno, come l'iniziativa Perotti Point, legata all'abbattimento dell'ecomostro Punta Perotti sul lungomare di Bari, ma ha firmato anche il video Vento di Erasmus per il ventennale del progetto Erasmus ideato dal Ministero delle politiche giovanili.

Il ritorno al cinema con Henry
Ritorna nel 2011 con la trasposizione dell'omonimo romanzo di Giovanni Mastrangelo Henry, che ottiene il premio del pubblico come miglior film al ventottesimo Torino Film Festival.

La tv
Nel 2009, ha diretto invece alcuni episodi del telefilm Mediaset La scelta di Laura con Dino Abbrescia, Giulia Michelini, Giorgio Pasotti, Camilla Filippi e Augusto Masiello. Il telefilm era una serie fax-simile del più noto telefilm statunitense Grey's Anatomy.

Il documentario Pasta nera
Nel 2011, ha invece diretto il documentario Pasta Nera, su un'iniziativa di solidarietà tutta italiana che si svolse fra il 1947 e il 1952, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

I milionari
Uscirà in sala nel 2016 il progetto I milionari, racconto dell'ascesa e della caduta di un clan criminale napoletano attraverso il racconto di un boss e della sua famiglia. Trent'anni di storia di una delle città più belle e discusse del mondo, interpretata - tra gli altri - da Francesco Scianna e Valentina Lodovini.

Ultimi film

Documentario, (Italia - 2019), 60 min.
Drammatico, (Italia - 2014), 104 min.
Drammatico, (Italia - 2011), 86 min.
Commedia nera, (Italia - 2002), 90 min.
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