Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Alessandro Piva |
Attori | Piero Scorese, Angela Dachille, Rosa Maria Scorese, Mario Defilippis, Dino Tarantino Tino Lucariello, Maria Pia Vigilante, Santa Scorese, Federica Torchetti. |
Uscita | lunedì 9 dicembre 2019 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Seminal Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,91 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 dicembre 2019
Una storia che racconta molto sulla società e sugli esseri umani. Il film è stato premiato a Roma Film Festival, In Italia al Box Office Santa Subito ha incassato 20,2 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Santa Scorese è una ragazza vivace, dalla forte vocazione religiosa, che vive a Bari negli anni 80. Poco più che maggiorenne sogna di diventare missionaria, frequenta assiduamente la Chiesa, affida i suoi pensieri a un diario e a una famiglia che la segue e l'asseconda affettuosa. Fin quando la sua vita si trasforma in un incubo, per colpa della morbosa attenzione di uno sconosciuto che non smetterà di seguirla e perseguitarla. Il 15 marzo 1991, al rientro a casa, Santa viene accoltellata e muore ad appena 23 anni.
Fare un film sul drammatico fenomeno dello stalking non è mai impresa facile. Ne abbiamo avuto esempi di fiction, come The Stalker di Giorgio Amato, ma la realtà è sempre più impressionante e spaventosa della finzione.
Alessandro Piva sceglie con coraggio la via del documentario e, dedicando il suo prezioso e importante film a "Coloro che sopravvivono", sceglie di intervistare proprio loro, i superstiti della tragica morte di Santa Scorese. Sua madre, suo padre, la sorella Rosa Maria, le guide spirituali, le amiche, i parenti, tutti coloro che gravitavano attorno a Santa e rimanevano per loro stessa dichiarazione sorpresi e "contagiati" dal suo entusiasmo. Aveva intrapreso un cammino religioso di cui era molto convinta, come racconta la voce funzionale e dolcissima di Federica Torchetti che ne restituisce tutto l'afflato e l'intensità.
Di colpo si ritrovò a vivere braccata da un uomo incrociato per caso negli ambienti parrocchiali: le sue denunce non servivano a nulla - ci vorranno ancora 18 anni prima dell'istituzione del reato di stalking -, la rabbia e l'impotenza crescevano senza però impedire all'inaccettabile di accadere. Tra femminicidio e martirio, l'imperdibile documentario di Piva racconta la storia di una morte annunciata che forse, fa pensare il film, le istituzioni avrebbero potuto evitare. Avrebbero dovuto evitare.
Una storia simbolica forte e commovente, che finisce per catturare l'attenzione e la sensibilità dello spettatore e inchiodarlo alla poltrona, senza mai ricattarlo con buonismi e retorica. Fino a metà film, per chi non conosce la storia, sembra il racconto di una ragazza che scopre la gioia della vocazione. Poi il documentario cambia drasticamente ritmo e tono, come a restituire lo stesso drastico cambiamento subito da Santa in prima persona.
Prodotto da Fondazione con Il Sud e da Apulia Film Commission, Santa Subito mostra di avere la forza visiva del cinema neorealista, capace di raccontare il quotidiano con una vena di sofferta poesia, soffermandosi sulle espressioni eloquenti dei volti come su una pentola messa a cuocere sul fuoco, o sui panni stesi a Bari vecchia. Ma soprattutto la forza emotiva di una storia vera che si fa implicita denuncia all'indifferenza delle istituzioni e che poteva avere tutt'altro finale, più giusto, più umano.
Una storia da conoscere e dai temi purtroppo tristemente attuali. Un docufilm spiazzante dai contenuti profondamente drammatici. Fotograficamente raffinato e i protagonisti dolcemente ci donano la loro intimità! Stupendo!
Santa come Santa Scorese, ragazza di 23 anni, vittima di femminicidio nel 1991, quando ancora quel termine non esisteva, così come il reato di stalking non sarebbe esistito per altri 18 anni. Ma il titolo fa riferimento anche alla causa di beatificazione in corso per questa giovane che per tre anni è stata perseguitata da un uomo affetto da disturbi psichici e poi è stata uccisa da lui, sotto casa [...] Vai alla recensione »
Santa Scorese è stata uccisa quando aveva solo 23 anni, vicino a Bari, nel 1991, da un uomo che per tre anni l'ha perseguitata, impedendole di vivere la propria vita da ragazza, costretta a farsi accompagnare ovunque andasse, alla fine ad abbandonare gli studi di Medicina all'Università di Bari. Più volte, insieme al padre, ha provato a denunciare quanto le stesse accadendo, ma trent'anni fa la parola [...] Vai alla recensione »
Nel marzo 1991 la 23enne Santa Scorese cade vittima di uno stalker che la accoltella sotto casa. Questo documentario offre un resoconto dei fatti, fra premesse e conseguenze. Cronaca di una morte annunciata. Senza retorica, così si è consumato il destino di Santa Scorese, accoltellata sotto casa dal suo stalker nel marzo 1991: aveva poco più di 20 anni e un'esistenza alimentata da contagiosa vitalità [...] Vai alla recensione »
Il 15 marzo 1991, a Palo del Colle (Bari), la ventitreenne Santa Scorese viene assassinata sotto casa da un folle che la perseguita da anni, nonostante la ragazza abbia più volte denunciato le molestie subite. Lei è un'aspirante missionaria, cattolica impegnata nel sociale, sempre gioiosa; lui un ex seminarista che coltiva deliri sessual-religiosi. Il regista di LaCapaGira ricostruisce un fatto che [...] Vai alla recensione »
Un documentario che non supera l'ora di durata ma che lascia il segno, tanto da aver vinto a sorpresa il premio del pubblico alla recente Festa di Roma. Con uno stile pacato e numerose testimonianze di familiari, amici e compagni di fede, Alessandro Piva cattura l'attenzione ed emoziona con la rievocazione di un caso di stalking che emerge poco alla volta.
Premio del Pubblico alla Festa del Cinema di Roma, e non deve stupire. Il documentario di Alessandro Piva su vita e tragica scomparsa di Santa Scorese, uccisa nel 1994 da uno stalker ante litteram (ovvero prima che il profilo fosse codificato nella legge italiana), è ordinato, pulito, non sottovaluta nemmeno per un secondo il proprio compito né cede alla tentazione di drammatizzare.
Cinque anni dopo Milionari, Alessandro Piva torna alla Festa del Cinema di Roma, stavolta con un documentario dal titolo Santa Subito. Sessanta minuti in cui il regista d'origini salernitane, da sempre attivo in Puglia, ripercorre l'hinterland barese per raccontare la storia di Santa Scorese, giovane attivista cattolica che nel marzo del 1991 venne uccisa da un molestatore dalle conclamate turbe psichiche. [...] Vai alla recensione »