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Laura trascorre la sua vita in tournée con suo padre single, clown professionista in un circo, ma segretamente desidera una vita meno frenetica. Espandi ▽
Nata in una famiglia di circensi, la dodicenne Laura ha trascorso gran parte della sua giovane vita in tour con il padre single, Bill, un clown professionista. Ma, segretamente, desidera una vita meno frenetica. È grazie alla sua nuova insegnante, che riconosce il suo potenziale accademico, che Laura riesce a realizzare il suo sogno: frequentare un liceo privato. Può lo spirito libero Bill accettare che la luce dei suoi occhi si sia allontanata così dalla tradizione paterna? Recensione ❯
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Quattro ragazzi di colore, studenti dell'Ivy League college, si ritrovano catapultati a una festa a tema afroamericano, organizzata da colleghi "bianchi". La commedia di Simien racconta con delicatezza la nuova America antiazzista. Recensione ❯
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Maria è una donna delle pulizie, che è riservata, timida e goffa. Quando viene assegnata alla Scuola di Belle Arti, incontra Hubert, il bizzarro guardiano della scuola. Espandi ▽
Maria è una donna delle pulizie dalla sensibilità fuori dall'ordinario. Appassionata di scrittura, la incontriamo a casa di una cliente, nel bel mezzo di una veglia funebre, in attesa di una riassegnazione. La invieranno alla Scuola di Belle Arti a Parigi, universo a lei completamente sconosciuto. Dovrà imparare che esistono opere d'arte bizzarre (di simil burro, da non gettare nella spazzatura) e che ci sono studenti creativi da poter aiutare. Come? Attraverso le sue mani, il suo saper fare, ma anche il suo corpo.
Siamo di fronte ad una trascinante storia di trasformazione e viaggio interiore, di incontro e confronto con l'arte ma anche con l'altro. Una storia anche universale, come è universale il desiderio di scoprirsi, di darsi un'altra possibilità, di emanciparsi e di nutrire il proprio animo di arte e relazioni appaganti.
Il film si rivela un grazioso e godibile ritratto di una donna decisa a riappropriarsi dei propri desideri, metafora utile e convincente per suggerire a chi guarda che non è mai troppo tardi per essere felici. Recensione ❯
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Una favola ingenua e tenerona, con tanti cliché e qualche idea potente. Commedia, Germania2013. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Studenti e insegnanti sono sovraccarichi di lavoro. Finchè un giorno a scuola arriva un nuovo insegnante che applica metodi non convenzionali. Espandi ▽
Il rapinatore Zeki Müller ha scontato l'ultima pena in prigione e ora non vede l'ora di andare a riprendersi il bottino che aveva fatto nascondere per tempo. Peccato che la sua amichetta l'abbia sotterrato nei pressi di un cantiere poi rimosso e che ora i soldi si trovino murati sotto la palestra di un liceo. Costretto dai debiti e dagli eventi, Zeki riesce a spacciarsi per supplente per avere libero accesso ai sotterranei, e non gli importa che gli venga affidata la classe più intrattabile, infatti non gli importa un bel niente di niente, ma le cose si complicano quando gli studenti cominciano ad apprezzarlo e a farlo sentire utile, per non dire indispensabile. Recensione ❯
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Un road movie abile nel bilanciare le diverse situazioni senza mai cadere nell'esagerazione comica o nel patetismo gratuito. Commedia, Germania2016. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Andi e il suo compagno di stanza fuggono dalla struttura dove attendono la morte per trascorrere il giorno più bello della loro vita. Espandi ▽
Il pianista Andi è ricoverato in ospedale con una fibrosi polmonare ed è in attesa di un donatore che sembra non poter arrivare in tempo per evitarne il decesso. Nella stessa clinica giunge il borseggiatore Benno che, fin da bambino, è soggetto a improvvisi stati catalettici. La diagnosi per lui è altrettanto infausta: un tumore al cervello che lo condurrà alla morte in breve tempo. Benno riesce a convincere il timoroso Andi a mettere insieme una somma di denaro sufficiente per consentire loro di lasciare la Germania e raggiungere l'Africa ove trascorrere il più bel giorno della loro vita prima di togliersela. Recensione ❯
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Un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico. Espandi ▽
Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, in una discoteca, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster. In questa realtà parallela Ennio dovrà capire quale sia il migliore dei mondi possibili.
Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, parte da un'idea molto promettente ma non riesce a svilupparla in modo convincente, creando una storia che sembra lei stessa impantanata nel passato, quanto a ritmo e progressione macchinosa della trama.
A fuoco è invece l'interpretazione scanzonata di Martina Gatti nei panni di Viola, che riesce a rendere quasi credibile il suo personaggio refrattario alla modernità ma attratto da questa sorta di Aranzulla. Recensione ❯
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Il primo giorno di lavoro per due ragazzi nella Roma contemporanea raccontata da Francesca Comencini. Espandi ▽
È il primo giorno di lavoro per Gina e Marco. Lei ha appuntamento con un politico importante che dovrebbe aiutarla ad entrare nel mondo dello spettacolo, lui è l'autista che l'accompagnerà all'incontro. Non si conoscono ed in comune hanno solo la giovane età e la voglia di farcela a tutti i costi. Non si conoscono ma il politico, rinviando continuamente l'appuntamento, offre loro l'occasione di trascorrere insieme questo "giorno speciale", di scoprirsi l'uno con l'altra e di ritrovare il valore delle loro giovani vite. Recensione ❯
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Un film innocuo che non allarga mai lo sguardo oltre al proprio orizzonte. Commedia, Drammatico, Sentimentale - USA2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia Portokalos viaggia verso una riunione di famiglia in Grecia per un viaggio commovente ed esilarante pieno di amore e colpi di scena. Espandi ▽
Dopo la scomparsa del patriarca Gus, la numerosa famiglia Portokalos decide di ritrovare le proprie origini e di andare in Grecia per la prima volta. Toula porta con sé il diario del padre con il desiderio di riunire i suoi tre amici d'infanzia che compaiono con lui in una vecchia foto. I Portokalos partono così dall'aeroporto di Chicago, arrivano ad Atene e poi raggiungono il villaggio ormai spopolato dove è nato il capofamiglia e vengono accompagnati da Victory, strampalata ed entusiasta giovane sindaco del posto. Durante il soggiorno verranno a galla dei segreti di famiglia e altri che coinvolgono alcuni di loro, come Paris, la figlia di Toula e Ian.
Nulla sembra cambiato dopo ventuno anni. Da Il mio grosso grasso matrimonio greco del 2002, al sequel del 2016 fino a questo terzo capitolo, appare immutabile lo schema di una commedia familiare corale dove i personaggi si muovono spesso in gruppo e solo raramente vengono caratterizzati nelle loro individualità. Lo sguardo della regista e sceneggiatrice non si allarga mai oltre il proprio orizzonte.
Ma non ha neanche un momento, anche piccolo, degno di essere ricordato. E il percorso, anche emotivo, nella memoria, resta inaccessibile e quasi del tutto chiuso nelle pagine di quel diario. Recensione ❯
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Il film racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. Espandi ▽
Elia è un bambino dislessico, bullizzato dai compagni, con il papà lontano e la mamma che fatica a portare avanti un negozio di giocattoli di quelli di un tempo, lontano dalle mode del momento. Trip è un elfo tuttofare, goffo e vivace, che inventa giocattoli tanto geniali quanto pericolosi, che vengono puntualmente scartati. Per sbaglio finirà impacchettato a casa di Elia e insieme dovranno affrontare una serie di avventure, tra cui il temibile Ciocca, che mira a imporre il suo peluche parlante come "il" giocattolo di Natale che tutti vorranno.
La dedizione del notevole cast, l'alto budget a disposizione (otto milioni di euro) e l'evidente impronta di Gabriele Mainetti su scrittura, produzione e musiche, non bastano a far elevare il film diretto dagli YouNuts! sopra al livello delle buone intenzioni.
Infarcito di moralismo e messaggi didascalici, nell'affrontare temi importanti come la lotta al bullismo e al consumismo sfrenato, inciampa nella realizzazione di scene d'azione come la gara di slittini tra bambini. Recensione ❯
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Un film che si mette sulla scia della commedia americana ma non né ha la credibilità né gli interpreti. Commedia, Francia2022. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le bugie di un uomo diventano realtà e lui dovrà fare i conti con le menzogne che ha creato. Espandi ▽
Il bugiardo si trova a Nizza, si chiama Jérôme e ha 36 anni. Ha cominciato a mentire, da bambino quando aveva tra gli 8 e i 9 anni. Una mattina, quando si sveglia, trova la casa allagata. Tutte le bugie che ha detto si sono avverate. E per lui è solo l’inizio di un incubo. Ci sono bugiardi e bugiardi. C’è la mimica facciale di Jim Carrey che crea un incredibile cortocircuito tra il volto e la parola in Bugiardo bugiardo. C’è il volto sorridente e sfacciato di Tarek Boudali dove le sue bugie non si trasformano mai in gag. Bugiardo seriale è una commedia che ha l’ambizione di mettersi sulla strada di quella fantastica statunitense. L’intuizione può essere anche intrigante ma sono proprio i tempi di un film fiacco a spegnerla. Sono proprio gli occhi di Tarek Boudali e il suo sorriso a rendere poco credibili le bugie di Jérôme. In quelli di Jim Carrey c’era invece la reincarnazione del diavolo. Recensione ❯
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Benur trova nella regia pulita di Massimo Andrei una forma filmica interessante, anche se debitrice di certo cinema rumeno. Commedia, Italia2012. Durata 98 Minuti.
Dalla commedia teatrale "Ben Hur" di Gianni Clementi. Espandi ▽
Sergio è un ex stuntman di Cinecittà infortunatosi sul set di un film americano, che per sbarcare il lunario si arrangia con impieghi fantasiosi, come fare il Centurione al Colosseo. La sorella Maria, con cui Sergio divide l'appartamento nell'estrema periferia romana, 'lavora' da casa per una hot-line erotica. Due vite alla deriva, finché un giorno a cambiare le cose ci pensa Milan, immigrato clandestino bielorusso, che stravolgerà la loro esistenza. Pur di lavorare Milan è disposto a diventare lo "schiavo" di Sergio, sostituendosi a lui nel ruolo di "Centurione" al Colosseo. L'intraprendente extracomunitario diventerà ben presto l'idolo dei turisti, anche perché per battere la concorrenza Milan -- ingegnere nel suo paese - costruisce una biga come quella del film "Ben Hur", grande attrattiva per i turisti. Lo straordinario incontro si trasformerà in una lucrosa occasione di guadagno per Sergio, ed in una improbabile storia di amore per Maria dalle conseguenze tanto disperate quanto comiche. Sullo sfondo il contrasto tra una Roma dei fasti imperiali che appare ai turisti e quella della gente comune, che cerca con sotterfugi fantasiosi di arrivare alla fine del mese. Recensione ❯
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Un giovane si innamora di una donna già impegnata con un uomo molto geloso. Dovrà trovare un modo per farsi notare da lei e cercare di conquistarla. Espandi ▽
La storia segue un giovane disilluso dall'amore che incontra una giovane donna mozzafiato ma già impegnata ad una cena di beneficenza in cui finge di essere un filantropo. Incoraggiato dai suoi amici, finge un rapporto platonico con lei, al fine di continuare a vederla mentre cercherà di conquistarne il cuore. Recensione ❯
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Dopo un colpo in banca andato male, un goffo rapinatore si allea ai due ostaggi per tentare una disperata fuga dalla polizia. Ma l'inaspettato arrivo di una donna con un'incredibile rivelazione cambierà per sempre il corso delle loro vite. Espandi ▽
Un imponente spiegamento di forze dell'ordine assedia l'esterno di una banca del Centro Direzionale. All'interno dell'istituto, kalashnikov spianato e corpetto imbottito di esplosivi ben in vista, 'O Micione tiene in ostaggio un gruppo di persone, dopo che il suo goffo tentativo di rapina è fallito e la situazione gli è pericolosamente sfuggita di mano. Una volta assecondata la richiesta del negoziatore di liberare qualche ostaggio, l'uomo urla all'esterno che il tempo delle trattative è finito e, se entro pochi minuti non gli daranno un'auto per scappare col malloppo, ucciderà uno dei due prigionieri rimasti nell'edificio, un morigerato bancario prossimo alla paternità, e un aspirante imprenditore dalle idee un po' confuse, abituale cliente dell'istituto di credito. Recensione ❯
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Il passo dalla televisione al cinema si è fatto sempre più breve. Stavolta tocca a Fabio De Luigi, autore e attore di un "dance movie" tutto italiano: si balla il liscio in balera, sulle note del mitico Raoul Casadei! Espandi ▽
Orfeo era un bambino con un sogno: diventare un cantante di liscio. Cantare per la mamma, per Zio Sorriso, barbiere e mago della fisarmonica, cantare per Pamela, la bimba di cui si è innamorato al primo sguardo. Vent'anni dopo, il suo sogno si complica: diventare un cantante di liscio...assieme a Pamela. Recensione ❯
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Tornano sul grande schermo il duo comico Nunzio & Paolo che debuttano anche alla regia con il loro terzo film. Espandi ▽
Due fantasmi di troppo appare un film a corto di ispirazione che non sfrutta le possibilità narrative della storia e i luoghi, soprattutto la scena nel castello in cui gli equivoci e le situazioni sospese tra commedia e fantasy potevano avere un maggiore sviluppo. Nunzio e Paolo, alla loro prima regia, aggiornano i personaggi del loro precedente film Non è vero ma ci credo che li ha visti protagonisti: la mancanza di maturità, le imprese fallimentari di paolo e l'entrata in campo di Maurizio Mattoli che in questo film interpreta un esperto medium che accusa i due malcapitati protagonisti di avergli portato via i clienti mentre nell'altro era il titolare di un ristorante vegetariano di successo. Le situazioni comiche sono gestite come sketch isolati e anche alcune figure come la strozzina Tracina, con Enzo Salvi meccanico travestito da donna, non vanno oltre la semplice macchietta. Qualche spunto c’è, ma le idee restano tali, appena abbozzate. Recensione ❯
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