Un viaggio attraverso la grande Asia, alla ricerca del Genius Loci. Un viaggio dentro la nostra storia. Espandi ▽
Nella religione romana classica, un genius loci era lo Spirito protettivo di un luogo. Nell'uso contemporaneo, i genius loci si riferiscono solitamente all'atmosfera distintiva di un luogo. Nel contesto della teoria dell'architettura moderna, il genius loci è l'insieme delle espressioni socio-culturali, architettoniche e linguistiche che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città. Recensione ❯
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Vita, successi e morte di una delle attrici più amate dagli italiani: Laura Antonelli. Espandi ▽
Il documentario, attraverso numerose testimonianze inedite, racconta tutte le tappe della vita di Laura Antonelli, divenuta un'icona di bellezza in Italia e all'estero grazie ai film di cui è stata interprete. Se ne analizzano sia la conquista del successo che la successiva entrata in un isolamento lontano dagli sguardi del mondo.
Un documentario che unisce alla ricostruzione della carriera di un'artista l'interesse sincero nei confronti della donna che l'Antonelli è stata.
Il film è firmato da Nello Correale e Bernard Dèdarida (indice della riconosciuta internazionalità del lavoro dell'Antonelli) e viene costruito come un'indagine giornalistica condotta da un inviato francese residente da tempo in Italia. Recensione ❯
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L'incredibile vicenda umana e letteraria di Wolfson, lo scrittore americano di lingua francese che ha affascinato Sartre, De Beauvoir, Lacan e Deleuze. Espandi ▽
La storia di Louis Wolfson, scrittore del Bronx, che ha lottato per tutta la vita contro le definizioni correnti di malattia mentale, fortuna e linguaggio. Diagnosticato schizofrenico in adolescenza, ha ripudiato la lingua madre in favore di un idioma del tutto personale. Autore cult nella Parigi degli anni Settanta, negli Stati Uniti è rimasto un perfetto sconosciuto, giocatore d'azzardo incallito, homeless, outsider assoluto. In età matura si è trasferito a Porto Rico, dove la sua fortuna è cambiata di colpo e dove l'autore del film lo ha rintracciato: a 89 anni vive ancora solo e sospeso tra due mondi, quello del silenzio e quello della parola. Recensione ❯
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Con questo documentario Peter Stein va alle origini della cultura europea. Espandi ▽
Il grande regista teatrale Peter Stein ripercorre con una troupe le orme del viaggio in Sicilia di Wolfgang von Goethe, iniziato a Palermo il 2 aprile 1787 e raccontato in Viaggio in Italia. Dopo la grandiosa rappresentazione del Faust, punto culminante della riflessione di Stein su Goethe, questo nuovo viaggio serve al regista per mettere a confronto la Sicilia di fine XVIII secolo con quella di oggi, mostrando differenze inaspettate e sorprendenti somiglianze. Recensione ❯
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«Io non credo che la mia voce resterà dopo di me, forse solo nella memoria di chi si è emozionato sentendomi cantare. Così è la vita: un disegno sulla sabbia.» Tenacia, ambizione e amore assoluto per la lirica, su queste armi preziose - e chiaramente, su una voce che incanta - si costruisce la parabola del successo del celebre soprano Hui He: da un piccolo villaggio della Cina, quando ancora in silenzio coltivava il suo sogno ascoltando le invincibili arie di Puccini, ai maggiori teatri operistici dell'occidente. Un documentario delicato e introspettivo che segue il viaggio culturale e artistico di una donna incredibile, divisa tra due culture lontane ma sempre più legate. Recensione ❯
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L'eredità del grande attore e regista italiano Massimo Troisi alla vigilia del suo settantesimo compleanno. Espandi ▽
Testimonianze e brani di repertorio, nel documentario del regista partenopeo, si alternano ai ricordi dei tanti artisti che hanno condiviso il percorso di Massimo Troisi, dalla sua infanzia a San Giorgio a Cremano, fino alla nomination agli Oscar per il suo ultimo lavoro, Il Postino. La voce narrante è quella dello scrittore Maurizio De Giovanni. Recensione ❯
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Un documentario sulla leggenda musicale Buddy Guy, un vero e proprio alfiere del blues. Espandi ▽
A 83 anni, la leggenda di Chicago Buddy Guy rimane l'alfiere del blues, un'icona che resterà nel tempo. Incontriamo Quinn Sullivan, che è stato il mentore di Guy sin da quando era un bambino. Questo emozionante documentario, arricchito da elettrizzanti performance musicali, traccia i momenti più importanti della carriera di Buddy. Recensione ❯
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Per la prima volta un viaggio inedito nella vita del grande ciclista, tra materiali d'archivio pubblici e privati, conversazioni intime con familiari e gli amici più cari, sullo sfondo della sua amata Cesenatico Espandi ▽
Cesenatico, oggi. Familiari, amici e collaboratori ricordano con affetto e rabbia il mai dimenticato campione di ciclismo Marco Pantani, l’ultimo, tra i soli sette, nella storia della disciplina, a vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Al di là della tesi del film, che chiede a più riprese una verità mai stabilita definitivamente, Il migliore sa cogliere con misurata precisione, senza strabordare in esaltazioni eroiche, il sentimento alla base della passione agonistica, il punto di vista di tutti quelli che nello sport cercano la giustizia inaccessibile nella vita. L’utilizzo fine dell’archivio si conferma anche nel confronto tra i primi piani televisivi del Pantani prima di quello stop forzato e quello di un’intervista successiva: pochi secondi silenti, interminabili, quasi insostenibili, di un uomo avvilito, tormentato, irriconoscibile rispetto al ragazzo con la luce del campione negli occhi. A quell’uomo il film rende una calorosa, sincera commemorazione. Recensione ❯
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Il racconto di una comunità guerriera e della propria terra, di cui nessuno ha saputo intuire la bellezza
. Documentario, Italia2020. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto fra realismo e proiezioni nell'immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo. Espandi ▽
L'ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere: le persone che ci vivono lo chiamano Punta Sacra. Il film racconta la vita della comunità dell'Idroscalo di Ostia, oggi composto da 500 famiglie. Su tutte, quella di Franca, a capo di una famiglia completamente al femminile, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra. Un racconto fra realismo e proiezioni nell'immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo. E un desiderio su tutto: poter continuare a vivere in quel luogo, che per loro è casa. Recensione ❯
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Una gustosissima cavalcata attraverso l'impresa epica dei Mondiali dell'82. Che coinvolge anche chi di calcio non sa nulla. Documentario, Italia2022. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ripercorre le sette partite, come le tappe di un viaggio, che hanno portato l'Italia, guidata dal CT Enzo Bearzot, ad aggiudicarsi la Coppa del mondo e a compiere questa straordinaria impresa. Espandi ▽
È l'11 luglio 1982, e la nazionale di calcio italiana è stata appena proclamata Campione del Mondo. Tutto il Paese esulta, il presidente Sandro Pertini in prima fila, tutti festeggiano la squadra e il suo mister, Enzo Bearzot, come fossero eroi. Ed è proprio seguendo lo schema classico della narrazione definito come Il viaggio dell'eroe, identificato da Joseph Cambell e codificato per il cinema dallo sceneggiatore Chris Vogler, che Manlio Castagna, sulla base di un soggetto di Manuela Cacciamani che co-firma con lui la sceneggiatura, racconta quel manipolo di giocatori che fecero l'impresa.
Il risultato è un racconto epico più che un resoconto sportivo, in grado di coinvolgere emotivamente anche chi di calcio non sa nulla, e soprattutto chi quel 1982 già c'era e ricorda l'entusiasmo travolgente di un momento elettrizzante della storia italiana.
Castagna ci fa entrare nel vivo dell'azione e dentro quei piccoli schermi che hanno realizzato all'epoca le telecronache dei Mondiali, ricava inquadrature ravvicinatissime che stanno sui volti più che sulle azioni di gioco, e il montaggio di Diego Capitani è un capolavoro di velocità e sintesi, riproducendo quella febbre che ha contagiato tutta l'Italia, ben visibile nel suo esondare in strada, in preda ad una gioia incontenibile e ad un orgoglio patriottico finalmente ritrovato. Recensione ❯
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Il pellegrinaggio meditativo e letterario di Paolo Cognetti, in direzione (e in contemplazione) dell'Alaska di 'Into the Wild'. Documentario, Italia2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso originale e dal potente impatto visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all'Alaska. Espandi ▽
Nel 2019 lo scrittore Paolo Cognetti, autore di "Le otto montagne" (premio Strega 2017) progetta con l'amico Nicola Negrin, illustratore, un viaggio carico di significati. L'itinerario è definito dai luoghi legati agli scrittori più amati da Cognetti: da Milano i due volano verso gli Stati Uniti, a Port Angeles (nello stato di Washington), dov'è sepolto Raymond Carver, passando per i territori dello Yukon in cui Jack London ha composto Il richiamo della foresta, tra suggestioni di Herman Melville ed Ernest Hemingway. Fino al Denali National Park, in Alaska, al Magic Bus che fece da casa a Christopher McCandless, il protagonista di "Nelle terre estreme" di John Krakauer reso celebre dal film Into the Wild di Sean Penn. È infatti attraverso quella visione che Cognetti, classe 1978, a trent'anni ha scoperto Henry David Thoreau e sposato quella scelta, se pur con minor radicalità. Tanto che in apertura rielabora proprio un passo da Walden ovvero vita nei boschi di Thoreau. Recensione ❯
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Un film differente, un puzzle emotivo in cui il Bolshoï diventa metafora avvelenata del Paese e della corruzione della sua classe dirigente
. Documentario, Gran Bretagna2015. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tra backstage, spettacoli mozzafiato e illuminanti interviste, uno sguardo sulle divisioni personali e politiche tra i ballerini, i manager e chi lavora dietro al sipario del celebre teatro. Espandi ▽
Per la prima volta, il teatro Bolshoi ha consentito a una troupe cinematografica l'accesso totale e privo di alcuna censura al suo "dietro le quinte". Ne è uscito un intricato quadro di lotte di potere, intrighi, ambizioni sfrenate, scandali e ricerca ossessiva della perfezione... culminati con un attentato a Sergei Filin, allora direttore artistico del teatro, nel gennaio 2013 che lo lasciano parzialmente cieco. L'uomo accusato del crimine si rivelerà essere uno dei ballerini solisti dello stesso Bolshoi: Pavel Dmitrichenko. L'assalto sconvolge la Russia e macchia inesorabilmente la reputazione del più amato simbolo culturale del Paese. Dopo un periodo tumultuoso di proteste pubbliche, durante il quale diversi ballerini si dimettono o vengono licenziati, il Cremlino nominerà un nuovo direttore per ristabilire l'ordine: Vladimir Urin del Stanislavskij Teatro di Mosca. La scelta scatenerà in realtà nuovi conflitti. Recensione ❯
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Un'ampia carrellata che prova a raccontare una delle figure artistiche più importanti degli ultimi 50 anni. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un emozionante viaggio all'interno della vita e della carriera del più importante uomo di spettacolo italiano. Espandi ▽
All’inizio era un altro progetto. Nel 2018 Edoardo Leo avrebbe dovuto realizzare un documentario su A me gli occhi, please, lo spettacolo che nel 1976 ha cambiato il recente panorama teatrale, con Proietti che è stato seguito per due anni nei camerini, durante le prove e gli spettacoli. Poi, dopo la morte dell’attore il 2 novembre 2020, si cambia strada. Il racconto di questo lavoro è dichiaratamente insufficiente per mostrare quello che ha lasciato Proietti nella sua carriera di oltre 50 anni. Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Dei tre documentari il primo è quello più compiuto, il secondo è quello più classico, il terzo è quello invece del rimpianto. Una carrellata ampia, segnata da una voce-off che in alcuni momenti è apparsa troppo insistente ma utilizzata da Edoardo Leo per sottolineare quello che è stato il suo rapporto con Proietti e quella che è la sua visione su di lui. In più, anche se ci sono molte informazioni sul suo legame con Roma, non ne è emerso in pieno il rapporto viscerale di dipendenza. C’è tantissimo di Proietti in questo lavoro ma si voleva vedere ancora di più. La sua figura è ancora molto viva e presente nel nostro immaginario. Proprio per questo, forse il valore di Luigi Proietti detto Gigi aumenterà nei prossimi anni. Recensione ❯
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La vita del pilota Tonino Benelli viene ripercorsa attraverso filmati di reportorio, interviste e fotografie. Espandi ▽
Docufilm ispirato alla vita del pilota Tonino Benelli il più piccolo dei sei fratelli, fondatori a inizio Novecento della leggendaria casa motociclistica di Pesaro. La vita privata dello spericolato pilota, le gare con le numerose vittorie e anche amare delusioni vengono ricordate attraverso immagini fotografiche, filmati di repertorio, interviste e ricostruzioni fiction opportunamente mixate. Recensione ❯
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Chet Baker amava l'Italia, Roma soprattutto, dove tenne il suo primo concerto nel genna- io 1956 al Teatro Eliseo e l'ultimo nel 1988 al Music Inn, prima di partire con la sua Alfa Ro- meo beige per Amsterdam dove la notte del 13 maggio 1988 precipito` dal terzo piano di un hotel di terza categoria. Aveva 59 anni. Quel- la notte Chet e` uscito dalla storia del jazz ed e` entrato nel mito. Recensione ❯
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