Paolo Carnera ha lavorato come fotografo
Nel 2020 ha ricevuto il premio come miglior fotografia al Nastri d'Argento per il film Favolacce.
Appassionato di cinema, entra in contatto con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e, dopo l'incontro con il suo maestro Carlo Di Palma, decide di dedicarsi alla fotografia cinematografica. Oltre a Pizzicata (1995), Sangue Vivo (2000) e Il Miracolo (2003) di Edoardo Winspeare, ha firmato, tra gli altri, la fotografia di Verso Sera (1991) e Il Grande Cocomero (1993) di Francesca Archibugi; La Bella Vita (1994) e Ferie d'agosto (1996) di Paolo Virzì; Delitto impossibile di Antonello Grimaldi (2001); Tutto l'amore che c'è (2000), L'anima gemella (2002), L'amore ritorna (2004) di Sergio Rubini; Dillo con parole mie (2003) di Daniele Luchetti e Certi Bambini di Andrea e Antonio Frazzi (2004).
Tiene, all'Accademia dell'immagine dell'Aquila, un corso sulla narrazione per immagini.